Video in slow motion dell'appoggio
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Re: Video in slow motion dell'appoggio
Bene, adesso che sappiamo che confrontando 10 atleti ( ) "dalle caratteristiche "simili" ( ) la corsa di "retropiede" ( ) (da notare che non viene menzionato l'heel strike"....) e' piu' economica ( ) di quella di mesopiede, da domani mattina tutti in giro a stallonare alla grande come gebrselassie nel video, perche' immagino che l'impatto di uno studio cosi' approfondito sara' devastante...
Ovviamente il fatto che l'appoggio di mesopiede sia universalmente riconosciuto come il meno traumatico e' perche' qualcuno vuole venderci qualcosa, infatti le case che vendono scarpe da running dicono da sempre che i sistemi di ammortizzazione sono inutili che non serve cambiare scarpe ogni 500km perche' si scaricano.
Dino, buone corse.
Ovviamente il fatto che l'appoggio di mesopiede sia universalmente riconosciuto come il meno traumatico e' perche' qualcuno vuole venderci qualcosa, infatti le case che vendono scarpe da running dicono da sempre che i sistemi di ammortizzazione sono inutili che non serve cambiare scarpe ogni 500km perche' si scaricano.
Dino, buone corse.
PB
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42k 2h58’46” (Maratona di Reggio Emilia 08/12/19)
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Re: R: Video in slow motion dell'appoggio
Effettivamente restando sulle prove scientifiche non abbiamo prove tangibili che sia più economico l'uno dell'altro. Ho letto da poco una ricerca di Lieberman (notoriamente di parte) che non trovava differenze marcate tra i due tipi di appoggio.
Parlo sotto il punto di vista personale in quanto passando da un tipo di appoggio all'altro ho notato di correre allo stesso passo facendo meno fatica.
Poi è importante l'assenza di problemi alle articolazioni se non in fase di transizione quando non avevo dimestichezza con la tecnica. Questo perché l'appoggio è decisamente meno traumatico.
Quindi lasciando a parte la scienza e le ricerche e parlando per le mie caratteristiche trovo la corsa di mesopiede più economica e meno traumatica.
Vi lascio con un dubbio, secondo voi quando passano i km e la tecnica scade è possibile che un midfoot striker torni a tallonare? Oppure poggia sempre sul mesopiede ma atterrando molto più forte?
Parlo sotto il punto di vista personale in quanto passando da un tipo di appoggio all'altro ho notato di correre allo stesso passo facendo meno fatica.
Poi è importante l'assenza di problemi alle articolazioni se non in fase di transizione quando non avevo dimestichezza con la tecnica. Questo perché l'appoggio è decisamente meno traumatico.
Quindi lasciando a parte la scienza e le ricerche e parlando per le mie caratteristiche trovo la corsa di mesopiede più economica e meno traumatica.
Vi lascio con un dubbio, secondo voi quando passano i km e la tecnica scade è possibile che un midfoot striker torni a tallonare? Oppure poggia sempre sul mesopiede ma atterrando molto più forte?
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Re: Video in slow motion dell'appoggio
@Lalozzo
volendo mantenere la proprià velocità, con la stanchezza cercherai di sfruttare la gravità per fornire energia in quanto i i flessori
quel poco te la alzano sempre la gamba e poi questa ripiomba giù magari accompagnata da te, il che equivale a sbattere il piede a terra, una qualsiasi tecnica se ne può andare a pallino. Ora, se proprio devo fare una cosa del genere preferisco l'atterraggio su tutta la pianta o ,se sono
sicuro delle mie scarpe , atterro dove c'è più ammortizzazione.
Ma di solito cerco di arrivare alla gara con un allenamento che mi permetta di arrivare alla fine sempre con lo stesso passo, se succede in allenamento rallento e basta.
@Marcos
Si, buonanotte.
volendo mantenere la proprià velocità, con la stanchezza cercherai di sfruttare la gravità per fornire energia in quanto i i flessori
quel poco te la alzano sempre la gamba e poi questa ripiomba giù magari accompagnata da te, il che equivale a sbattere il piede a terra, una qualsiasi tecnica se ne può andare a pallino. Ora, se proprio devo fare una cosa del genere preferisco l'atterraggio su tutta la pianta o ,se sono
sicuro delle mie scarpe , atterro dove c'è più ammortizzazione.
Ma di solito cerco di arrivare alla gara con un allenamento che mi permetta di arrivare alla fine sempre con lo stesso passo, se succede in allenamento rallento e basta.
@Marcos
Si, buonanotte.
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Re: R: Video in slow motion dell'appoggio
quote Lalozzo
Vi lascio con un dubbio, secondo voi quando passano i km e la tecnica scade è possibile che un midfoot striker torni a tallonare? Oppure poggia sempre sul mesopiede ma atterrando molto più forte?[/quote]
Partiamo da un presupposto.
Si inizia a tallonare quando tendi a correre seduto, ossia rialzi il busto, il bacino non e' piu' ruotato in avanti ma all'indietro, il sedere resta basso e quindi tendi ad atterrare col piede avanti rispetto alla proiezione del bacino a terra. In piu' causa stanchezza la frequenza dei passi diminuisce.
Se la tecnica di corsa non e' acquisita in modo naturle allora il rischio di tallonare esiste e de non sei in grado di controllare il gesto significa che il tuo corpo ti sta dicendo che e' meglio fermarti. C'e' secondo me un solo modo per evitare che questo accada: usare scarpe non ammortizzate (o comunque com poca ammortizzazione) e drop molto basso (meglio zero) In quel caso o riesci a mantenere la tecnica di corsa corretta o ti fermi La terza via, ossia quella di sfruttare l'ammortizzazione della scarpa per compiere un gesto che non dovresti compiere, comporta rischi di infortunio molto elevati.
Vi lascio con un dubbio, secondo voi quando passano i km e la tecnica scade è possibile che un midfoot striker torni a tallonare? Oppure poggia sempre sul mesopiede ma atterrando molto più forte?[/quote]
Partiamo da un presupposto.
Si inizia a tallonare quando tendi a correre seduto, ossia rialzi il busto, il bacino non e' piu' ruotato in avanti ma all'indietro, il sedere resta basso e quindi tendi ad atterrare col piede avanti rispetto alla proiezione del bacino a terra. In piu' causa stanchezza la frequenza dei passi diminuisce.
Se la tecnica di corsa non e' acquisita in modo naturle allora il rischio di tallonare esiste e de non sei in grado di controllare il gesto significa che il tuo corpo ti sta dicendo che e' meglio fermarti. C'e' secondo me un solo modo per evitare che questo accada: usare scarpe non ammortizzate (o comunque com poca ammortizzazione) e drop molto basso (meglio zero) In quel caso o riesci a mantenere la tecnica di corsa corretta o ti fermi La terza via, ossia quella di sfruttare l'ammortizzazione della scarpa per compiere un gesto che non dovresti compiere, comporta rischi di infortunio molto elevati.
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Re: Video in slow motion dell'appoggio
Ieri ho testato sta cosa, con minimaliste poco ammortizzate e per di più "scariche" in una mezza. La fatica e la lucidità sono andate a farsi benedire al 16° km e ho corso ben 5 km veramente stanco. La tallonata non c'è mai stata, e l'appoggio è sempre avvenuto sul mesopiede. Come hai giustamente detto tu una scarpa non ammortizzata non può permetterti di tallonare
Non ho però il metro di confronto per dire cosa sarebbe successo con scarpe ammortizzate (magari con drop basso sui 4mm) che avrebbero attutito un eventuale appoggio sul tallone, però se anche una tecnica è acquisita bene è dura che si ritorni alle origini. Per esempio io non mi ricordo nemmeno bene come si faccia ad atterrare di retropiede, dovrei studiarmela.
Non ho però il metro di confronto per dire cosa sarebbe successo con scarpe ammortizzate (magari con drop basso sui 4mm) che avrebbero attutito un eventuale appoggio sul tallone, però se anche una tecnica è acquisita bene è dura che si ritorni alle origini. Per esempio io non mi ricordo nemmeno bene come si faccia ad atterrare di retropiede, dovrei studiarmela.
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Re: Video in slow motion dell'appoggio
Ecco un altro video, che riassume appieno il mio pensiero.
https://m.youtube.com/watch?v=mTMgIViinuQ
Aggiungo che è fisicamente impossibile correre a buone velocità ( diciamo dai 4:30 in giù ) poggiando di tallone, semplicemente non ci si arriva, perché non si riesce a spingere a sufficienza.
https://m.youtube.com/watch?v=mTMgIViinuQ
Aggiungo che è fisicamente impossibile correre a buone velocità ( diciamo dai 4:30 in giù ) poggiando di tallone, semplicemente non ci si arriva, perché non si riesce a spingere a sufficienza.
L'alpinismo è un'attività sfiancante. Uno sale, sale, sale sempre più in alto, e non raggiunge mai la destinazione. Forse è questo l'aspetto più affascinante. Si è costantemente alla ricerca di qualcosa che non sarà mai raggiunto. Hermann Bull
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Re: Video in slow motion dell'appoggio
Perdonate, una domanda da profano: se inizio a spostare l'appoggio dal tallone al mesopiede userò più di prima i muscoli della coscia? Possibile che nei primi tentativi avvenga un affaticamento maggiore della coscia in quanto non allenato al gesto, oppure è una mia impressione e l'affaticamento è dovuto ad altro?
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Re: Video in slow motion dell'appoggio
Ciao Bruce, perdonato
leggi questo thread, Lucaliffo ha fato una spiegazione perfetta dell'utilizzo dei muscoli femorali durante la corsa!
http://www.runningforum.it/viewtopic.ph ... 0&start=40
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Re: Video in slow motion dell'appoggio
Ciao LALOZZO, Lucaliffo faceva riferimento dell'utilizzo dei femorali nel caso di appoggio sotto al busto, indipendentemente che questo sia di tallone o avampiede. Per quanto riguarda la corsa di mesopiede, l'affaticamento maggiore si avverte a livello dei polpacci, di solito.
Itadakimasu (con umiltà ricevo).
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Re: Video in slow motion dell'appoggio
Si è vero, però dice anche che più l'appoggio sotto il baricentro del corpo e più il femorale sforza. Spostando da tallone a mesopiede di atterrerà più sotto e quindi è possibile che a livello di coscia si senta più affaticamento.
Quoto il fatto che il lavoro dei polpacci è quello che ho notato di più quando ho cambiato il tipo di appoggio.
Quoto il fatto che il lavoro dei polpacci è quello che ho notato di più quando ho cambiato il tipo di appoggio.