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Re: Run Faster from the 5K to the Marathon

Inviato: 5 ott 2015, 16:51
da Mezzosfondista
Arrivato oggi, sono molto curioso, Vi darò il mio parere.

Re: Run Faster from the 5K to the Marathon

Inviato: 5 ott 2015, 18:08
da The Observer
interessante. Secondo chi l'ha letto è adatto anche ad un dilettante (non proprio giovane, 56) come me, o va bene, come dicono diversi reviewers, ad atleti intermedi?

Re: Run Faster from the 5K to the Marathon

Inviato: 16 ott 2015, 9:35
da Mezzosfondista
L'ho letto, ma forse in maniera superficiale, praticamente solo la sera tardi, da molto stanco. Però mi sembra un manuale veramente completo.

Su una cosa vorrei confrontarmi con voi: se non sbaglio ho notato un approccio molto differente ai lavori di capacità aerobica, i cosiddetti lavori di tenuta, quelli che noi chiamiamo medi e corto veloce (threshold run). Quantomeno nella preparazione alla mezza maratona vedo che gli autori propongono su questo versante lavori tendenzialmente molto più intensi ma più corti: Per esempio non vedo la presenza dei medi da 12-15 km, che da noi sono praticamente sempre presenti, ma piuttosto lavori del tipo 2x15'/20' Rme, oppure 10'/15' Rma + 10'/15' Rme + 10'/15' RG 10k, oppure lavori estensivi a Rme (anche fino a 10 km e oltre), ma anche parecchi lavori, tendenzialmente frazionati, a ritmi intermedi tra Rme e RG 10k. Voi cosa ne pensate di questo approccio?
Io per la mezza ho sempre fatto medi fino a 15km, e il fondo veloce fino a 7-8 km. Secondo voi è redditizio un approccio meno estensivo ma più intensivo?

Re: Run Faster from the 5K to the Marathon

Inviato: 16 ott 2015, 10:23
da ellepi
Sono due approcci differenti ma che mirano a giungere allo stesso risultato.
Personalmente credo che lavorare su distanze minori con intensità e frequenza maggiori porti a raggiungere risultati più velocemente. Di contro, seguendo questo approccio, credo sia difficile farne perdurare gli effetti sul lungo/lunghissimo periodo.
L'ideale sarebbe strutturare i lavori sui 12 mesi, sottodividendoli in gruppi omogenei. Allora potresti arrivare a far convivere le due filosofie d'allenamento inserendole in periodi diversi. L'amatore evoluto medio, invece, è portato a lavorare su cicli completi di 2-4 mesi al massimo, non avendo il tempo di affrontare e stabilizzare tutte le varie qualità del runner.

Re: Run Faster from the 5K to the Marathon

Inviato: 16 ott 2015, 10:55
da Mezzosfondista
Grazie per il tuo contributo.
In realtà m'incuriosisce molto questo approccio intensivo, pur non ritenendomi particolarmente adatto ad esso.
Mi alleno poco, faccio pochi km, sono a tratti discontinuo e, in questo momento, sto uscendo da un lungo infortunio, quindi sto valutando con atenzione che tipo di scelte fare in prospettiva di un possibile ritorno alle gare.
Trovo giusto comunque sperimentare, provare, valutare su stessi metodologie differenti, un atteggiamento che poi è alla base del metodo 'adaptive' proposto in questo libro.

Re: Run Faster from the 5K to the Marathon

Inviato: 17 ott 2015, 7:03
da waylander72
Io mi trovo bene anche se ammetto che ho convertito un paio di allenamenti in medi... ;)


Inviato dai miei pochi neuroni attraverso l'etere

Re: Run Faster from the 5K to the Marathon

Inviato: 19 ott 2015, 10:16
da Mezzosfondista
[quote="waylander72"][/quote]


Ciao Way, sempre in formissima, so che sei un estimatore di questo libro!
Hai convertito in medi nel senso che hai allungato la percorrenza e diminuito l'intensità?

Re: Run Faster from the 5K to the Marathon

Inviato: 19 ott 2015, 11:42
da waylander72
Si corretto.
Ora mi posso spiegare meglio perché sono al pc... :) sono un fan di questo libro... e della sue tabelle.

Ho preso le tabelle e ho fatto "slittatare" i giorni in modo da avere il lungo il sabato (mi è più comodo) cosi l'allenamento della domenica lo posso saltare senza compromettere nulla (sai gli impegni famigliari sono spesso inderogabili).

A questo punto l'allenamento del giovedì è quello anaerobico non basato sulle ripetute ma su "steady state" vari. Progressivo e RME vari. Questo allenamento l'ho convertito in un medio allungando la distanza e diminuendo l'intensità ( con una progressività tra gli allenamenti : prima 12 e poi 15 km ) .

Del libro apprezzo la sequenza degli allenamento che è perfetta per me .
in generale si riescono a digerire i vari allenamenti senza problemi...
Con questa sequenza : Lunghissimo,CL,Ripetute,Lungo,CL,CV o medio,CL .
Apprezzo anche il capitolo su come correggere i problemi. Tropppo spesso ci si concentra su una tabella senza verificare se gli stimoli sono stati recepiti ed è interessante, a partire dalle sensazioni dell'allenamento, trovare come correggere la "mancanza".

Re: Run Faster from the 5K to the Marathon

Inviato: 19 ott 2015, 12:19
da Mezzosfondista
Grazie Way, sempre esaustivo.
Scusami se insisto, ma so che sei sempre molto attento nelle valutazioni e mi interessa la tua valutazione: perché, per quale motivo, hai deciso di "trasformare" il lavoro nelle varie soglie (Rma, Rme, R10k ecc) in un medio ?
Li ritenevi troppo poco estensivi? O troppo intensivi? O semplicemente non adatti al tuo piano di allenamento per la maratona?

Re: Run Faster from the 5K to the Marathon

Inviato: 19 ott 2015, 12:28
da waylander72
Ho usato sia la tabella della mezza che quella della maratona. Nella maratona non ho messo medi mentre in quella della mezza si.
Avevo bisogno "mentalmente" dei medi nel senso che mi devo abituare a resistere ad una certa soglia di "sofferenza" per un certo numero di minuti.
Ho notato che il medio è quello che mi serve . La tabella però non mi sembra esageratamente intensiva se la prendi nel modo giusto (no taleban mode) ma ti ascolti. Penso sia il "concetto" principale del libro sia ascoltarsi e definire soprattutto l'intensità "interna"