Uso del cardiofrequenzimetro 2

Consigli, suggerimenti, discussioni generiche

Moderatori: franchino, fujiko, gambacorta, filattiera

Pinocchio
Mezzofondista
Messaggi: 115
Iscritto il: 18 apr 2021, 12:07

Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da Pinocchio »

Mmm interessante be' se hai corso 3/45 tanta roba... Detto ciò quindi io avendo un ipotetico 182/184 frequenza massima sta z1 quanto dovrebbe essere ?
V-Runner
Maratoneta
Messaggi: 358
Iscritto il: 3 lug 2021, 18:04

Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da V-Runner »

Fino a 110 bpm circa, roba che possiamo raggiungere anche con una camminata se c'è una leggera salita. :D
5k 18:38, 17:47 (in una 5k lunga 4.91 km).
10k 39:09
Mezza 1:24:45
Avatar utente
Marcus86
Aspirante Ultramaratoneta
Messaggi: 884
Iscritto il: 30 ott 2021, 16:29

Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da Marcus86 »

Io sinceramente ho notato che se vado sotto i 6' sono più efficiente e i bpm si abbassano (fino a un certo punto ovviamente).
Sui 5'40 sento di avere il miglior rapporto passo/bpm più giù salgono troppo rispetto al miglioramento del passo...
Superando I 6' curiosamente si alzano anche di una decina al minuto rispetto ai 5'40.
Secondo voi è il cardio da polso che dice cavolate o può essere realmente così?
Connesso
Avatar utente
shaitan
Top Runner
Messaggi: 17107
Iscritto il: 16 mag 2015, 18:36

Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da shaitan »

V-Runner ha scritto: 6 gen 2022, 0:44 Fino a 110 bpm circa, roba che possiamo raggiungere anche con una camminata se c'è una leggera salita. :D
Dipende dal calcolo che usi per le zone cardiache. Se prendi quelle di Garmin su fcmax sì, z1 è 60% o meno della fcmax

Io uso quelle di Fitzgerald basate sulla soglia e viene più alta
Il mio diario tra pesi corsa e (ogni tanto) dieta
5k 19.07 (passaggio test) 10k 38.34 (test pista 01/22)
21k 1h23.23(Roma Ostia '22)
42k 2h58.47 (Milano '22)
6h 70.4km (Grosseto '24)
Pinocchio
Mezzofondista
Messaggi: 115
Iscritto il: 18 apr 2021, 12:07

Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da Pinocchio »

Grazie, quindi il dubbio viene quale quella più attendibile? Shaitan, più alta di quanto?
Connesso
Avatar utente
shaitan
Top Runner
Messaggi: 17107
Iscritto il: 16 mag 2015, 18:36

Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da shaitan »

Dipende da quanto è spostata in là la tua soglia. Nel mio caso parecchio. Con le zone Garmin z1 è fino a 112 con quella basata sulla soglia sempre di Garmin (che è quella che uso) 127, con quelle di Fitzgerald ancora di più...

Ma chiaro che parliamo di definizioni fini a sé stesse. Se corri a 123 BPM di media sono 123 sia che lo chiami z2, z1 o zona "nun c'ho voja"
Il mio diario tra pesi corsa e (ogni tanto) dieta
5k 19.07 (passaggio test) 10k 38.34 (test pista 01/22)
21k 1h23.23(Roma Ostia '22)
42k 2h58.47 (Milano '22)
6h 70.4km (Grosseto '24)
Avatar utente
gandrea
Guru
Messaggi: 4103
Iscritto il: 1 set 2019, 14:33
Località: Udine

Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da gandrea »

@V-Runner io i 140 li tengo a malapena andando nei primi km a 7:30 o oltre :mrgreen:
Avatar utente
filattiera Utente donatore Donatore
Moderatore
Messaggi: 2533
Iscritto il: 12 dic 2016, 17:22

Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da filattiera »

Sono d'accordo con @shaitan: alla fine sono definizioni un poco fini a se stesse.
Le uniche soglie che avrebbe senso stimare sono quelle che in qualche modo si possono "misurare" attraverso specifici prove, quali il test del lattato o il test ergometrico, entrambi fatti in condizioni piu' vicini possibili a quelle che avremmo durante la corsa.
In questo modo si avrebbero i valori di soglia della FC in relazione ad esempio al rapporto ossigeno/anidride carbonica oppure alle moli di lattato prodotto.
Feci il test ergometrico in pista qualche anno fa e da quello mi fu misurato il valore di FC col quale raggiunsi equilibrio fra ossigeno ispirato e anidride carbonica (diciamo 150 bpm). Interessante che il rapporto rimase uguale a 1 fino a 157 bpm.
Da questa misura, almeno su di me, posso dire che sotto 150 sono in zona facile (ovviamente a 130 ancora piu' facile), fra 150-157 dovrei poter correre una lunga distanza (se regge tutto il resto) e sopra 157 ... mezza, ecc.
A posteriori, ossia dopo ogni corsa o gara fatta, controllo i dati e piu' o meno ci siamo.
Ultra
Pistoia-Abetone 2022 4h49m09s
Marathon
Pisa 2021 2h55m13s
Half-Marathon
Morfelden 2019 1h21m37s
10 km
Rogdau 2017 37'22"
5 km
San Miniato 2022 17'50"
Avatar utente
d1ego
Moderatore
Messaggi: 3130
Iscritto il: 3 giu 2016, 4:40
Località: Kindsbach

Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da d1ego »

Appunto... Z1, Z2... Di che cosa? Determinate come? Quando, cioè ogni quanto? E se il giorno prima hai dormito o mangiato male, sicuro che questo si rifletta nell'andamento della FC o magari invece su altri parametri fisiologici (a me è successo recentemente, ad esempio: cardio perfettamente in linea ma DNF).
Considerate che molti studi sulle intensità si basano su tre sole zone: facile, medio, difficile, determinate con test da campo o da laboratorio ma a volte anche soltanto dallo sforzo percepito.
#8020endurance - #team8020 - Il mio diario: viewtopic.php?t=46915
Avatar utente
phantomfh
Guru
Messaggi: 2029
Iscritto il: 17 mag 2018, 9:24

Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da phantomfh »

shaitan ha scritto: 5 gen 2022, 11:39 Immagine


per sottolineare ciò che dice Diego (e tenete conto che nel grafico solo la retta rosa è 220-età le altre sono la tanaka che è un filo più raffinata)
Grazie shaitan. Questo grafico bisognerebbe tenerlo a mente, la FCmax media statistica è irrilevante per il singolo. Dal grafico non è così infrequente che persone di 70 anni arrivino a 190 bpm.
Personalmente, cerco di ascoltare il più possibile le mie sensazioni (senza barare). Faccio finire la zona 2 quando sento che la respirazione tende a farsi più affannosa. Il tutto lo valuto a inizio corsa, dopo il riscaldamento. Come dice Fitzgerald "the relationship between perceived effort and intensity is not a pure one, but is corrupted by fatigue", quindi a fine corsa subentra l'affaticamento e lo sforzo percepito è maggiore a parità di FC.
Una volta valutata la fine zona 2 "a sensazione" guardo la mia FC e per tutta la corsa prendo quello come riferimento.
Se vedo che nel corso delle settimane (non sulla singola corsa) c'è una variazione della FC a fine zona 2, adeguo di conseguenza le varie zone.
Forse non molto scientifico ma lo trovo il modo migliore per me.
Da soli si va più veloce, ma insieme si va più lontano.

Torna a “Allenamento e Tecnica”