Perché ci facciamo del male?

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d1ego
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da d1ego »

Il fisico si costruisce e si rinforza... D'accordo ma ricordiamoci come avviene questo processo di costruzione/rinforzamento: prima, durante l'allenamento, il nostro corpo si rompe e poi, durante il riposo, si ricostruisce, idealmente più forte di prima.
Dove rompere e quanto rompere sono scelte che possiamo operare noi con consapevolezza; non è facile ma si può migliorare, così come si può acquisire consapevolezza nel decidere quanto tempo lasciare al corpo per la ricostruzione.
Come aiutarlo nella ricostruzione è più complesso ma si può lavorare anche su quello: alimentazione, sonno, allenamenti di recupero, cross training, stretching, massaggi... Sono tutte cose su cui dovremmo porre più attenzione e non badare soltanto a seguire "la tabella".
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C3pO
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da C3pO »

sicuramente se mi fossi allenata in palestra come un podista, avrei avuto meno problemi, ma è anche vero che con “non ho il fisico” intendo che non sono una di quelle tante persone fortunate che pur correndo molto e facendo poco niente palestra non si fanno male ( ne conosco a bizzeffe ), o che semplicemente se la cavano con qualche drills prima degli allenamenti. Io ci ho marciato così più di un anno, correndo e basta, e non mi sono mai fatta male. Quando ho iniziato a fare anche altro, son cominciati tutti i problemi. Quindi non sono neanche sicurissima che il cross training sia la cosa migliore. Bisogna imparare ad ascoltare il proprio corpo, per non farsi male..
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shaitan
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da shaitan »

bully ha scritto: 31 ago 2018, 11:26 Alcuni corrono male (il pippone di Rupp)... ma se corresse meglio farebbe sub 2h? boh! magari il suo fisico è fatto per quella corsa (tipo Zatopek)
Rupp corre benissimo eh del resto viene dalla pista, era solo per dire che se vai in overstride non è che muore nessuno...

Al contrario di Mo Farah si dice che non è ottimizzato in maratona perché corre "troppo bene"... Che a me fa ridere come modo di dire, ma il dogma su cosa sia correre bene (che per fortuna almeno fuori dall'Italia si sta affievolendo) impedisce di dire che è poco economico (e quindi, sì lasciatemi "bestemmiare", in ottica maratona corre "male") :-)
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d1ego
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da d1ego »

Secondo me comunque uno spartiacque tra correre "bene" e correre "male" esiste ed è la corsa a piedi scalzi (o con calzature minimaliste). Se uno non ha problemi a farlo IMHO vuol dire che corre bene, se ogni appoggio a terra è una fitta, qualcosa che non va c'è. Ad occhio e croce direi che un test potrebbe essere correre metà della distanza del proprio lunghissimo alla velocità del lento.
Magari Rupp corre "benissimo" per il 99% dei suoi km e si permette un gesto più esasperato durante le gare, magari sa che alla lunga farebbe male alla salute ma regge tranquillamente le due ore. Magari può farlo grazie ad una buona struttura di base ed ottimamente condizionata da anni di allenamento.
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shaitan
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da shaitan »

Boh proprio in un momento dove anche per motivi prestativi il minimalismo è stato bello e abbandonato non so quanto questo sia vero.

Io la vedo un po' diversa: se correndo con drop 8 o anche 12 non hai dolori e se invece correndo con minimalista sì non è che corri male: sei solo un pirla a correre con una scarpa che ti fa male..:-)
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da C3pO »

phantomfh ha scritto: 29 ago 2018, 20:03 @C3pO, io sono tutto meno che esperto quindi prendi con le molle...
A me hanno insegnato che il fotogramma fondamentale per verificare la postura in corsa è il primissimo appoggio del piede (non una foto in volo come la tua). Io mi sono filmato con lo smartphone e poi ho preso il fotogramma di primo appoggio (in realtà molti fotogrammi di primo appoggio), facendo ben attenzione a non barare con me stesso perché anche una frazione di secondo successiva al primo appoggio non è significativa (piuttosto meglio un attimo prima dell'appoggio). Da quei fotogrammi (selezionati da oltre 5 minuti di corsa fatti in tre giorni diversi per essere il più preciso possibile) ho visto che devo correggere la mia postura. Le mie foto in volo non mostrano problemi che però ci sono e sarei uno stupido a far finta che non ci siano. Adesso ci sto lavorando, anche se non è semplice correggere la postura.
Prova a prendere un certo numero di fotogrammi del tuo primo appoggio. Magari hai una postura perfetta, ma vale la pena verificarlo prima di arrendersi... alla tua età poi!
Ho fatto come mi hai consigliato. Senza barare mi sono fatta una foto al primissimo appoggio ( è uno screenshot di uno slow motion ), ed in effetti, non corro assolutamente come la tecnica prevede. Atterro ancora troppo avanti rispetto al mio baricentro, nonostante io ci presto sicuramente più attenzione rispetto a prima. Ti ringrazio per avermi spinto a controllare, cercherò di lavorarci ancora ( insieme a tutta la globalità delle cose, perché lo so che la tecnica è solo un piccolo tassello di un puzzle )


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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da d1ego »

Bisogna vedere sei "dolori" sono dovuti ad un problema ortopedico o se sono dovuti al fatto che stai sollecitando strutture che non sei abituato a far lavorare.
Sarebbe come dire che è corretto che uno non faccia le trazioni alla sbarra fino sotto al mento ma si fermi agli occhi perché sennò "ha dolori". Non ti viene il dubbio che la causa possa essere un movimento sbagliato o poco allenamento?
Al di là dei motivi prestativi, che a me interessano poco, secondo me sei un pirla se rinunci ad utilizzare 1 cm del ROM fisiologico della corsa.
Inoltre, anche se ammetto che non c'è evidenza scientifica, io non credo che quel cm di gomma svolga il suo lavoro meglio delle appositi muscoli, tendini ed ossa; penso che il beneficio che sembra se ne tragga sia solo illusorio ed effimero.
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da d1ego »

@c3po vedo un Busto quasi proteso all'indietro. prova a postare anche un fotogramma rappresentativo dell'ultima fase di spinta con il piede dietro, subito prima che si stacchi da terra per richiamare il tallone al gluteo, tipo questa: http://naturalrunningcenter.com/wp-cont ... .09-AM.png
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Re: Perché ci facciamo del male?

Messaggio da shaitan »

d1ego ha scritto: 1 set 2018, 16:18 Bisogna vedere sei "dolori" sono dovuti ad un problema ortopedico o se sono dovuti al fatto che stai sollecitando strutture che non sei abituato a far lavorare.
Sarebbe come dire che è corretto che uno non faccia le trazioni alla sbarra fino sotto al mento ma si fermi agli occhi perché sennò "ha dolori". Non ti viene il dubbio che la causa possa essere un movimento sbagliato o poco allenamento?
Mah arrivare con il mento alla sbarra è solo una convenzione per avere un movimento uguale per tutti. Tanto è vero che molti bodybuilder non chiudono il movimento perché quel cm di rom è in buona parte non a carico del muscoli target...
Al contrario per chi fa calisthenics si dovrà arrivare al petto perché propedeutica per il muscle up etc.
Etc

Utilizzare schemi motori standardizzati se non imposto da un regolamento è il miglior modo per spaccarsi.

Tipo lo stacco con partenza a 22.5... Uno è alto una pertica con braccia corte e deve forzarsi in posizioni assurde magari sentendosi anche in colpa a non riuscire... Ma se non si fa powerlifting che senso ha vincolarsi a una regola del genere. Lo stesso per la corsa.

Ma mi sembra un discorso no sense perchè non è con quel rom in più nella corsa (che poi mica è vero ci sia) tu hai qualche vantaggio... Né corriamo per allenare quel rom, ma per andare da A a B divertendoci (e per qualcuno andando il più veloce possibile per le proprie capacità).

Qua mi sembra più il discorso "non uso i polsini perché è cheating"... No se permetti io nella panca, squat etc i polsini li metto eccome. Lo scopo non è allenare i polsi. E se uno non ne sente il bisogno e ha una mobilità superiore buon per lui. Ma non è indice di bontà di movimento o esecuzione ;-)
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Re: Perché ci facciamo del male?

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d1ego ha scritto: 1 set 2018, 16:28 @c3po vedo un Busto quasi proteso all'indietro. prova a postare anche un fotogramma rappresentativo dell'ultima fase di spinta con il piede dietro, subito prima che si stacchi da terra per richiamare il tallone al gluteo, tipo questa: http://naturalrunningcenter.com/wp-cont ... .09-AM.png
Tieni conto da questi fotogrammi che andavo proprio lenta, massimo a 6:30 :mrgreen:


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