Scenic Trail - Tesserete (Svizzera) - 08-09-10/06/2018

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kawua75
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Scenic Trail - Tesserete (Svizzera) - 08-09-10/06/2018

Messaggio da kawua75 »

http://scenictrail.ch/

Ciao a tutti, è la prima volta che partecipo a questa manifestazione e sono iscritto alla 54 km.

Ho letto nel regolamento che è necessaria un' assicurazione che copra l'intervento sanitario svizzero o/e il recupero in elicottero.

Personlamente e forse stupidamente non ho mai pensato ad una copertura assicurativa per le gare o semplici uscite in montagna pertanto se qualcuno di voi si sente di consigliare qualcosa o dare suggerimenti in merito sono ben accetti. :D

Altra domanda, per dormire qualcuno conosce qualche B&B o/e camere oppure meglio la palestra?

Grazie.
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gambacorta Utente donatore Donatore
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Re: Scenic Trail - Tesserete CH - 8-9-10 giugno 2018

Messaggio da gambacorta »

Ciao io da un po di anni ho fatto l’Assicurazione con Dolomiti Emergency che copre anche fuori Italia in Europa il prezzo è buono a mio parere, vai sul loro sito e vedi le coperture, verifica se è sufficiente anche x quella gara
…”quando l’uomo ha mete da raggiungere non può invecchiare” … cit. EF
fai correre anche tu il :pig: scopri->qui<-come!
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Mad Shark
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Re: Scenic Trail - Tesserete CH - 8-9-10 giugno 2018

Messaggio da Mad Shark »

Dolomity Emergency :thumleft:

Anche se non mi ricordo se l'anno scorso avevo chiesto o verificato , ma dato che copre tutta europa è ok

Next Trail:
:nonzo:
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kawua75
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Re: Scenic Trail - Tesserete CH - 8-9-10 giugno 2018

Messaggio da kawua75 »

grazie mille!
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Barbara
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Re: Scenic Trail - Tesserete (Svizzera) - 08-09-10/06/2018

Messaggio da Barbara »

Tesserete, 8 giugno 2018, 23h45.

Sono nervosa, sono felice, sono pronta. Non ho mai detto prima di un ultratrail che ero pronta. Men che meno prima di un 100+, anche se questa sarà solo la mia seconda prova. Sullo stesso percorso. Questa volta devo arrivare. La medaglia è troppo bella. E da qualche giorno, davvero, mi sento pronta. Le gare primaverili sono andate decentemente, sono tornata al peso forma, ho fatto esercizi di tutti i tipi per avere un core d’acciaio, ho quella bella sensazione di essere una macchina che funziona al meglio delle sue possibilità.

Sono tante le facce note, dentro e fuori dalla “griglia”, e chissà chi ce la farà, su queste distanze non c’è nulla di scontato, ci sono quelli forti che stanno male, ci sono quelli dal fisico diversamente atletico che ti sverniciano, ci sono quelli che hanno già deciso di fare solo un allenamento lungo e poi di fermarsi prima di soffrire per davvero.

C’è Mara, un mio esempio di tenacia, che stasera non doveva esserci ma invece è venuta per fare il tifo, c’è Maja che si emoziona per i suoi atleti dello Stonesport, c’è Scarlett con una scatenata Helly sulle spalle, poi ci sono gli amici di allenamenti e gare, Livio mio grandissimo compagno di avventura e sventura dell’anno scorso, Matteo il suinello volante, Kabil che non vedevo da una vita, il mitico jaguaro Rossano, l’inconfondibile Alessandro, e tanti altri. Occhi e sorrisi che brillano nella notte rischiarata dai lampioni e dalle lampade frontali già accese.

Livio mi dice che partirà piano, ok, tanto in salita va il doppio di me, me lo vedo già arrivare alle spalle nella scalinata al Bigorio… io non riesco a tenermi, ho troppa voglia di vedere cosa riesco a fare.
Parto quindi da sola, nelle retrovie l’atmosfera è allegra, frizzante, si scambiano battute e saluti, anche tu qui! siamo matti! dai, buona gara! I km e le ore passano, non vedo arrivare Livio, al km 19 lo chiamo, mi dice che sono avanti un po’ e di andare avanti senza preoccuparmi. Vado. Arrivo ad Arosio poco sotto le 3h30, un po’ prima rispetto allo scorso anno. Bevo, mangio, cambio la batteria della frontale che sta già cedendo, riparto. Monte Ferraro. Quando arrivo in cima si indovina appena l’alba, sono in anticipo rispetto all’anno scorso, bene. La luce gialla a est dietro le montagne di un viola scuro. Il quarto di luna, le stelle… il quadro è perfetto.

La salita infinita al Gradiccioli. La discesa odiosa. La salita infinita al Tamaro. La discesa e la traversa fino alla capanna Tamaro. Anche lì ci arrivo prima dello scorso anno, non ho avuto nessuna crisi di sonno, sto bene. Tolgo la frontale e metto gli occhiali da sole, mi do una rinfrescata, un po’ di crema sulla pelle per non bruciare subito, riparto. Per fortuna non si fa la discesa ripidissima dall’antenna all’Alpe Foppa, questa volta seguiamo il sentierone, che non amo ma almeno è comodo. Poi la discesa, praticamente tutta corribile, fino a Monte Ceneri. Mi supera Corrado e corricchiamo insieme fino al ristoro (scopriremo due giorni dopo la gara di aver fatto praticamente “insieme” la LMIT a inizio maggio). A Monte Ceneri mangio e bevo ma sono impaziente di ripartire quindi dopo un veloce saluto a Rossano che sta rrivando riparto da sola. Ho scoperto nel frattempo che Livio ha dovuto fermarsi al Tamaro, sono dispiaciuta, e anche un po’ in ansia di affrontare tutto questo viaggio da sola… forse al prossimo ristoro chiederò a qualcuno se posso aggregarmi…

La base vita all’Alpe del Tiglio è una meraviglia… sono felice di vedere Rino e tutti i suoi volontari che stanno facendo un gran lavoro. Mangio poca pasta in bianco, non mi va giù, e vado a buttarmi sotto una doccia fresca che mi fa rinascere. Mi cambio completamente, mi sento un’altra persona! Ho tolto le mie amate Speedcross 3 risuolate Vibram per un modello con una suola ancora più aggressiva, le Fellraiser che mi hanno accompagnato per 66km di fango all’Ultrabericus in marzo. Con queste non temo niente. O quasi.

Riconsegno la mia borsa e do qualche indicazione a Corrado e Rossano che stanno mangiando… “Adesso c’è il Corgella e… non voglio parlarne!”
Riparto ancora da sola… ho capito che l’universo oggi mi sta dicendo che devo dimostrare a me stessa cosa valgo, per conto mio. Ok. L’anno scorso avevo affrontato il Corgella con rabbia, la rabbia di trovarmelo di fronte senza averlo mai sentito nominare prima, mentre questa volta mi diverto. Fatico, ma mi diverto, chiacchierando con Francesco (?) di Torino. Poi discesa fino all’Alpe Caneggio, salutando e lasciando la precedenza a un po’ di mucche.

Riempio velocemente le borracce e proseguo… cominciando a imprecare nel prato zuppo d’acqua che porta al nuovo ponte (grandi Aaron & Co) per attraversare il fiume. Il mio obiettivo di tenere i piedi asciutti per evitare un nuovo ritiro va a farsi benedire, nel bosco finisco con tutte e due le scarpe immerse interamente nel fango… dopodiché al prossimo torrente un po’ complicato da guadare mi “tuffo” per almeno ripulirmi un po’… le calze di ricambio sono rimaste nella borsa al Tiglio, “tanto ora non mi serviranno più”. Nella discesa fino a Isone cerco per quanto possibile di correre sull’erba al bordo della strada per non scaldarmi troppo i piedi sull’asfalto. Si attraversa la zona militare in festa oggi, con grande viavai di elicotteri, io adoro vederli e corro con il naso all’insù, certo che non sarebbe il massimo inciampare così…

Sono da poco passate le 14 quando arrivo al ristoro, bevo, mangio, faccio con calma, riparto… l’anno scorso il mio calvario era cominciato qui, mentre questa volta i piedi sono ancora ok. Passo a Gola di Lago, c’è la postazione con due ragazzi ma non prendono il tempo, un ragazzo ceco davanti a me è un po’ perplesso, chiediamo dov’è il prossimo check, ci dicono sul Gazzirola, ok, ma ci vorrà una vita per arrivarci!

Salgo con grande regolarità sulla strada fino all’Alpe Davrosio, dove ritrovo di nuovo Alessandro, che mi spiega che dovrà abbandonare per tornare a casa in tempo per altri impegni. Peccato! Fino al Motto della Croce sto ancora bene, poi verso le 17h45, salendo al Monte Bar, mi si spegne la luce. Ok, dovrò abbandonare. Che rabbia. Non posso andare avanti così, non ho più nessuna energia. Bere sali comincia a farmi schifo, non ho voglia di mangiare, ho solo voglia di smettere. Muscolarmente non ho problemi, ma mi sento troppo affaticata, mi vengono pensieri neri, tipo “cosa sono i sintomi dell’infarto nelle donne?” e altre idee allegre di questo genere. A un certo punto mi sdraio per terra, al sole si sta bene e per terra non si sente il vento, imposto una sveglia dopo 15 minuti ma non riesco proprio a chiudere occhio. Mando un paio di messaggi per capire chi è ancora in gara e rassicurare chi non ha visto il mio tempo a Gola di Lago. Mi rialzo, tanto vale andare avanti. Nel frattempo mi sono convinta che sono solo uno zombie ma che non mi sta succedendo nulla di brutto. Mi ritirerò e basta. Forse. Mi fermo alla fontana nella salita al Gazzirola, bagno un po’ una barretta di frutta per farla andare giù più facilmente.

Poco dopo, saranno circa le 19h15, mi sento un po’ meglio. Arrivo in cima al Gazzirola e il volontario che prende il mio tempo mi dice “ma tu eri anche allo Stairway, sei una roccia!”. Non posso deluderlo. Scendo verso il San Lucio e mi sento sempre meglio. Arrivata in capanna ritrovo per l’ultima volta Alessandro che aspetta il mezzo per ritirarsi, vedo anche un Joel stracotto che non proseguirà nemmeno lui, chiacchiero un po’ al ristoro e scappo via, sono le 20h45 e voglio fare tutto quello che posso ancora prima del buio. Abituata nella 54km a fare questo pezzo del percorso sotto la stecca del sole, mi accorgo che farlo al tramonto è molto più facile. Su e giù, su e giù, su fino alla Cima di Fojorina, poi cominciano le discese assurde, metto la frontale per sentirmi più sicura. Peccato che ho lasciato anche la bandana di ricambio nella borsa all’Alpe del Tiglio, senza il “cuscinetto” protettivo sulla fronte, mi fa male ancora adesso! Penso a chi arriva dopo di me, senza conoscere il percorso, e che dovrà affrontare queste discese senza la minima idea di cosa lo aspetta. Mi sento fortunata di conoscere questi posti, anche se mi accorgerò negli ultimi 20km di averne rimosso parecchi dall’ultima volta che ci sono passata in gara.

Mi ricordo la mia prima salita al Monte Boglia, andavo così piano quel giorno che ne avevo approfittato per postare un po’ di aggiornamenti in Facebook e fare qualche foto. Questa volta invece vedo delle frontali dietro di me ed escludo di farmi raggiungere. Dalla cima del Boglia la discesa si presta ai sorpassi e non me li faccio mancare. Arrivo a Brè Paese dove vedo un bel po’ di concorrenti che se la stanno prendendo comoda, anche lì mangio bevo scappo via e supero diverse persone. Ormai sono in modalità “fatemi arrivare, il resto non mi interessa”. La salita nel bosco non finisce più ma è molto regolare e quindi riesco a rendere bene. Ultimo ristoro all’Alpe Bolla, so di trovarci l'amica Joanna che saluto in fretta perché non voglio fermarmi, ci abbracciamo e lei mi lancia un “sei una f*ga vera” che mi farà ridere da sola per km nel bosco. Non mi sono accorta che al ristoro ho pure superato Matteo, ovviamente stava cuccando.

Adesso comincia il saliscendi finale, sfiancante, a ogni frontale che vedo davanti a me parto all’attacco, dove riesco corro come non ho mai corso negli ultimi km della 54, ne ho ancora, non sono stufa di correre come spesso mi capita, so di aver fatto una cosa molto più grande di me, ho la soddisfazione di aver superato quei momenti in cui ho pensato “questa gara mi masticherà e mi sputerà fuori a pezzetti”, arrivo correndo, “fresca” e lucida, ma soprattutto felice.

E questa volta mi ci sono volute meno di 24 ore per sapere che, universo permettendo, nel 2019 ci sarò di nuovo.

Grazie a Aaron e Oksana Rezzonico per questa gara, grazie a tutti quelli che ci hanno lavorato per farne un’esperienza perfetta, grazie a chi ha tifato per me, chi mi ha seguito con ansia su wedosport, chi c’era per un sorriso e un incoraggiamento. E grazie alla vita. Siamo dei privilegiati. :love:
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Re: Scenic Trail - Tesserete CH - 8-9-10 giugno 2018

Messaggio da susodueto »

Mad Shark ha scritto: 30 apr 2018, 17:57 Dolomity Emergency :thumleft:
Anche se non mi ricordo se l'anno scorso avevo chiesto o verificato , ma dato che copre tutta europa è ok
Scusate l'OT, ma ho letto le condizioni di polizza di DOLOMITI EMERGENCY e sono ottime. Ma come fanno ?
Se capisco bene è compreso anche lo sci da discesa.
http://dolomitiemergency.it/wp-content/ ... o-2018.pdf
10km a 44'56'' - PolimiRun 2019 - Milano - 19 Mag '19
21,097km a 1:39'48'' - 37' Berliner Halbmarathon - 2 Apr '17
42,195km a 3:40'43'' - Maratona Reggio Emilia 2019 - 8 Dic '19
prossimo obiettivo - MarciaGranParadiso 2020 - 2 Feb '20
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Re: Scenic Trail - Tesserete (Svizzera) - 08-09-10/06/2018

Messaggio da victor76 »

@Barbara, complimenti per il racconto e per la gestione di gara perfetta! =D>
5 km: 21'20'' (4'16''/km) ---10 km: 43'54'' (4'23''/km)
21 km: 1h35'29'' (4'32''/km) --- 30 km: 2h37'57'' (5'15''/km)
42 km: 4h07'29'' (5'52''/km)
--- 6 ore: 50,506 km (7'08''/km)

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Re: Scenic Trail - Tesserete (Svizzera) - 08-09-10/06/2018

Messaggio da Barbara »

Grazie Victor 😀
A distanza di quasi una settimana sono ancora incredibili le emozioni che mi ha regalato questa gara 😎
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Re: Scenic Trail - Tesserete (Svizzera) - 08-09-10/06/2018

Messaggio da daffi »

@barbara: che bello il tuo racconto! conosco un po' quei posti, ci son stata in mtb.. chissà che prima o poi non riesca a correrci (magari su distanze più brevi pero'!!!)
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Barbara
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Re: Scenic Trail - Tesserete (Svizzera) - 08-09-10/06/2018

Messaggio da Barbara »

Grazie Daffi :D
Comincia con la 27km, è molto bella :D :D :D
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