Gran Raid delle Prealpi Trevigiane - Segusino (TV) - 19/05/2019 - spostata 01/09/2019

[gambacorta]

io mi son buttato giù un'ipotetica tempistica, direi un pò ottimistica, vedremo

nn sono stato poi malaccio come previsione, a Pianezze arrivati in 4h spaccate

[F-lu]

Tu fai il modesto, ma noi mica ti chiamiamo "Oracolo" per nulla!

[Ultra runner Naz 82]

Eheh ragazzi!!! Mi spiace, anche perché se non fosse stato che il T3C cadeva lo stesso weekend, anch'io ero fra gli stoppati/annullati!
Comprendo la decisione dell'organizzazione, non si possono fare calcoli ipotetici sulla salute e la vita delle persone. Peccato che l'indomani la situazione, anche se al limite, fosse diventata praticabile! Essendo impegnato non tanto lontano, più a est, anche al T3C la situazione è stata difficile, ma fortunatamente a parte la pioggia, non ci sono stati rischi in alto (comunque Cjampon sostituito da un'altra cima per non rischiare)...l'organizzazione sempre all'erta nel caso il tempo volgesse in un attimo al peggio (sensibile al fatto del GRPT)...nonostante le condizioni non fossero ideali e il numero di partecipanti ridotto, gran bel livello lì davanti, dove strappo un bel 9°ass...
Per chi ci sarà, ci vediamo a Cortina fra una quarantina scarsa di giorni!!
Non so se combino a mettere in mezzo una gara intermedia...

[jegger]

Bravi lo stesso ragazzi. Giusti i ritiri e l'annullamento della gara.
Ok che siamo masochisti a fare uno sport del genere, ma da qui a trasformare una garetta in una lotta per la sopravvivenza non mi pare il caso.

A quanto so ad alcuni di voi però così sono saltati i piani visto che questo doveva essere l'ultimo lungo (veramente lungo) pre LUT.
E mò come fate?

[gambacorta]

grande @Naz prestazione superba, si vede che sei in forma
@jegger ... si stanno studiando alternative ... anche se oramai nn saranno lunghissime, max 50/60km

[Jorgelin]

ho capito che l'adrenalina ancora nn riesce ad annebbiarmi il cervello e riesco a ragionare e decidere cosa per me è bene in quel momento

Parole sante, socio! Valgono anche per me, ma direi anche per gli altri compagni di giornata.

@Jorgelin pensa tra venti anni quando diremo davanti ad una chinetta calda "vecchio mio, ti ricordi il giorno del nostro primo ritiro?"

Ma io la China Martini me la ciuccio anche adesso. Col cioccolato bianco mi manda in visibilio.

... si stanno studiando alternative ...

Lo sapevamo anche prima che ti saresti iscritto al DXT.

[chilian]

Torno sempre volentirei in questo forum, dove scrive chi fa e non chi chiacchiera .
Reduce dal Gran Raid, sono stato fermato al km32 per gara sospesa, ma anche perché dopo 7.30 ore di gara ormai avevo dato tutto.
Le creste successive a Pianezze sono state di gran lunga la prova più dura della mia umile carriera nel trail; sebbene già molto provato a Pianezze, ho voluto lo stesso spingere le mie colonne d’ercole per vedere cosa c’era al di là. E là ho trovato ancora più vento, ancora più pioggia, per 3 interminabili ore. Per contrastare la perdita di calore che la montagna continuava a esigere dal mio fisico, ho dovuto spingere oltre le mie possibilità, arrivando a un esaurimento fisico che poteva portarmi all’ipotermia.
Ma checché se ne dica, il problema non è stato il freddo, così intenso che il primo storico ipertrail (a gennaio, a Trieste, con bora a 100 all’ora) al confronto era una domenica estiva a Bibione; e neanche il vento forte e incessante, accompagnato da pioggia battente e ghiacciata.
Il problema è stato l’attrezzatura, che tutti abbiamo sbagliato.
L’organizzazione prima della partenza aveva profeticamente avvisato: togliete tutto quello che avete nello zaino e mettetevelo addosso.
Ma non sarebbe bastato: qui ci volevano, oltre al materiale obbligatorio, anche passamontagna, giacca termica, guanti caldi e sopraguanti impermeabili di alta qualità; e poi vari ricambi asciutti, all’interno di uno zaino a tenuta stagna che se no si bagna tutto. Infine, muniti di gps da polso, che la nebbia limitava la visibilità al punto da rendere difficilissimo vedere la bandierina successiva, se non quando si era a pochi metri. Così attrezzati il GRPT si portava a casa, per cui bisogna, a partire da me, fare responsabilmente mea culpa.
L’organizzazione è stata encomiabile: la gara è partita comunque, magari sperando in una situazione non così drammatica, ma una volta decisa la sospensione, e anche prima, la gestione è stata inappuntabile. Ho anche visto dopo Pianezze auto parcheggiate nel nulla, su pendii inarrivabili, fari e motori accesi, per aiutare i concorrenti a non perdersi.
E comunque, chi è partito ha scelto di partire, l’organizzazione non obbliga nessuno, i giudizi di chi non c’era sono peti al vento, che poi, guarda caso, scopri che è sempre gente senza esperienza, non chi ha fatto le 100 miglia, e questa cosa è rivelatrice.
Eravamo vestiti poco, questo è oggettivo, il resto, le motivazioni, la spinta a osare, è soggettività: se non mi tiro indietro di fronte a certe condizioni, consideriamo che sono pur sempre delle gitarelle fuori porta se paragonate alle spedizioni polari o himalayane le quali, certo, sono riservate a pochi.

[maxcalce]

Condivido tutto quello che hai detto. Grande

[gambacorta]

....E comunque, chi è partito ha scelto di partire, l’organizzazione non obbliga nessuno ...

l'organizzazione può obbligare uno a NON partire, annullando la gara, squalificandolo, ecc., ma a me che ho 53 anni passati non può certo obbligarmi a PARTIRE quindi poche ciance se sabato son partito l'ho fatto per mia volontà, e anche io mi ero portato tutto ciò che IO (non ho certo aspettato il comunicato del materiale obbligatorio) ritenevo giusto (oltre al materiale indossato nello zaino avevo altra maglia manica lunga e un giubbino antivento, altro paio di guanti, bandane, calze), non ho solo indossato i sovrapantaloni (sbagliando io, li avevo nella borsa e li ho lasciati li) ma non mi sono certo ritirato per quel motivo, non mi sentivo sicuro e sereno nel proseguire in quel momento e non avrei che peggiorato anche mentalmente la mia situazione, il che è pericoloso, quindi stop.
Questo per dire che condivido le tue parole @chilian e poi vorrei far notare una cosa; io e i miei soci siamo stati portati al traguardo intorno alle 5:00 circa, quindi abbiamo visto arrivare praticamente tutti poi, quelli della lunga, e quelli delle altre due gare annullate, li nel tendone c'era un'atmosfera calma, nessuna tensione, io nn ho sentito, ne percepito nessuna lamentela (e l'ho pure fatto notare ai miei amici) da parte di nessuno li dentro

[chilian]

D'accordo con te gambacorta, chi c'era era sereno, ai ristori seppur in quelle condizioni da incubo ho visto solo gente sorridente.
Chi si è scatenato è chi non c'era, gli immancabili leoni da tastiera e umanità varia smaniosa di protagonismo e bisognosa di attenzione; in una parola: il popolo dei social.