Dopo i primi 100 km con le Diadora Blushield Fly mi sbilancio in un giudizio un po’ più consapevole. Ho fatto 9 uscite su asfalto con tratti dai 4’10” fino ai 6’ al km (ritmo costante, allunghi, defaticamento, ecc.). In questi ultimi mesi su strada le ruoto e quindi le posso confrontare con Brooks Ghost 10 (mi piacciono molto) e Adidas Energy Boost 3 (non mi fanno impazzire).andrea_TN ha scritto: ↑27 lug 2018, 21:13 @castrovejo
Non so quanto pesi, ma vedo che abbiamo praticamente lo stesso personale sulla mezza. Io sono 1,82x70 e ho preso da poco le Fly per curiosità, anche attratto dal buon prezzo e dai ricordi di gioventù quando Diadora era tanto in Italia (calcio ma anche atletica).
Per ora ho fatto circa 50 km in 4 uscite miste collinare pianura tutto asfalto, é un periodo che sono un po' "pesante" di passo forse perché faccio parecchi (per i miei livelli) allenamenti di corsa in montagna (con altre scarpe ovviamente).
La scarpa si presenta bene (io ho la versione verde) ed é piuttosto fasciante come piace a me (ho il piede abbastanza magro), nella corsa (tra i 4.40 e i 5' al km circa) non sembra male direi piuttosto reattiva con la giusta ammortizzazione per chilometraggi sotto i 20 km, mi sembra di ricordare un po' le mie amate Adidas Glide 5 pre-boost (boost che detesto). Ottima la tenuta della suola. E' comunque un giudizio ancora "in sospeso" perché come detto non sono nelle mie migliori condizioni.
Qualche aspetto critico già emerso:
- una leggerezza incredibile da parte dei progettisti, la linguetta tende a spostarsi di lato dopo un po' di tempo;
- l'ultima volta ho avvertito un fastidio al calcagno.
La Fly appena calzata é comoda e fatti i primi passi all’inizio di ogni uscita mi illude positivamente, però dopo un po’ iniziano ad emergere sensazioni negative. La calzata, pur lavorando a più riprese con i lacci, non mi convince e finisce sempre con un eccesso di pressione nella parte superiore. La linguetta, per farla rimanere vagamente al suo posto, mi sono ingegnato a fare passare due volte i lacci nell’apposito passante. Nella (mia) corsa mi sembra instabile in generale nella prima fase di appoggio, con il risultato che mi da la senzazione di un comportamento diverso ad ogni falcata anche nei tratti di superficie più uniformi e con il ritmo costante. Il difetto peggiore é che mi provocano sempre un indolenzimento (in certe occasioni anche forte) ai talloni (ammortizzazione posteriore inefficace?) e in generale un malessere ai polpacci e ginocchia che io penso sia collegato alle continue micro-correzioni che tendo a fare in risposta all’instabilità descritta qualche riga sopra. Tenuta della suola invece ottima.
Peccato, mi ero riavvicinato a Diadora con buone speranze, ma secondo me, non é ancora all’altezza dei concorrenti più diffusi.