lo penso anch'ioercole77 ha scritto:penso che il confronto sia sempre utile!
quando ci si confronta si imparano tante cose
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lo penso anch'ioercole77 ha scritto:penso che il confronto sia sempre utile!
Me l'hanno detto il mio ginocchio ed il mio gomito ...Forrest75 ha scritto:il campione impiegato per i test è rappresentato da atleti, i ricercatori non fanno test su se stessi...adrian ha scritto:Chi ha fatto questi studi evidentemente non ha mai sofferto di itb o di qualsiasi altra sindrome portata dall'accorciamento muscolare come l'epicondilite, visto che si guariscono-prevengono solo con lo stretching.....
Ciaoooo
quello che tu affermi chi te l'ha detto ?!?
cmq ragazzi, io non voglio insistere...ho citato dati scientifici, non impressioni personali o "sensazioni"...
se non ci si vuole attenere alla scienza si è liberi di farlo...
ci vorrebbe fisionadrea per ulteriori delucidazioni...
Ho cercato qualcosa in internet e ci sono risultati a bizzeffe, soprattutto nei siti americani. Però non è così semplice come la fanno alcune teorie: stretching=inutile.Forrest75 ha scritto:purtroppo questi sono luoghi comuni da sfatare (l'ho dovuto fare io per primo perchè fino a due mesi fa la pensavo come te !)wmic ha scritto:Post interessante, per un argomento che ultimamente è abbastanza dibattuto.
Hai portato i risultati di alcuni studi che provano l'inefficacia e a volte anche la dannosità dello stretching, ma ci sono altrettanti o più studi che invece lo ritengono importante. Insomma, l'argomento è sicuramente controverso, ma è sbagliato parlare di risultati inequivocabili! Anzi, i risultati attuali sono continuamente messi in discussione, viste le prese di posizioni diametralmente opposte di allenatori e staff di atleti di livello mondiale.
Senza avere basi tecniche per giudicare la questione, posso dire che avere una buona elasticità articolare e muscolare porta sicuramente benessere nella vita quotidiana e a maggior ragione nella corsa; per conto mio ha senso dibattere su tempi e modi, mentre la finalità mi sembra difficilmente contestabile.
qui non si sta parlando di opinioni ma di studi scientifici !
se hai qualche studio scientificio che afferma il contrario di prego di postarlo per parlarne tutti insieme
p.s.: ho riportato le risultanze degli ultimi studi non di alcuni studi (visto che la ricerca va molto veloce conta molto la data dell'articolo)
Stessa mia idea. Se si volesse cercare di mettere un punto fermo nella questino bisognerebbe fare test decisamente più selettivi e specifici. Specifici per quanto riguarda la tipologia di sport e la tipologia di infortunio. Mi spiego meglio: sarebbe mooolto interessante una ricerca, ad esempio, impostata così:ercole77 ha scritto:Forrest ho letto gli articoli che hai postato sono interessanti.
Sono un attimino scettico sul concetto di scientificità degli stessi, pero'. Ovvero...non vedo dei numeri per avvalorare le tesi scritte. C'e' scritto SECONDO TIZIO, SECONDO CAIO.......sbaglio?
ho già risposto a questo...Oscar78 ha scritto:Stessa mia idea. Se si volesse cercare di mettere un punto fermo nella questino bisognerebbe fare test decisamente più selettivi e specifici. Specifici per quanto riguarda la tipologia di sport e la tipologia di infortunio. Mi spiego meglio: sarebbe mooolto interessante una ricerca, ad esempio, impostata così:ercole77 ha scritto:Forrest ho letto gli articoli che hai postato sono interessanti.
Sono un attimino scettico sul concetto di scientificità degli stessi, pero'. Ovvero...non vedo dei numeri per avvalorare le tesi scritte. C'e' scritto SECONDO TIZIO, SECONDO CAIO.......sbaglio?
Atleti: 500;
Specialità: corsa (fondo);
chilometraggio: 40-50 km/settimanali;
oggetto della ricerca: infortunio interessante il tendine d'achille;
250 fanno stretch specifico quotidianamente e 250 non fanno alcun tipo di stretch.
A distanza di un anno si evidenziano:
% infortuni e gravità in chi fà stretch specifico per il tendine d'Achille.
% infortuni e gravità in chi non fà stretch specifico per il tendine d'Achille.
Allora sì che si potrebbe avere qualche certezza in più.
scusate ma si chiamano studi scientifici proprio perchè seguono criteri scientifici (e credetemi, Spine o JOSP o MT non pubblicherebbero mai articoli al livello di tizio dice, caio risponde. parliamo delle più autorevoli riviste scientifiche). vi dirò che come l'avete messa voi è molto più semplice di come in realtà si fanno questi studi. si pianificano per mesi criteri di inclusione, analisi dei BIAS, si strutturano le equipe per il doppio cieco (se è previsto), si analizzano gli studi precedenti, si fanno meta analisi, calcoli dell'odds ratio, studi di coorte....non è una cosa che si fa al volo (ovviamente non parliamo di runner's world e simili)Oscar78 ha scritto:Stessa mia idea. Se si volesse cercare di mettere un punto fermo nella questino bisognerebbe fare test decisamente più selettivi e specifici. Specifici per quanto riguarda la tipologia di sport e la tipologia di infortunio. Mi spiego meglio: sarebbe mooolto interessante una ricerca, ad esempio, impostata così:ercole77 ha scritto:Forrest ho letto gli articoli che hai postato sono interessanti.
Sono un attimino scettico sul concetto di scientificità degli stessi, pero'. Ovvero...non vedo dei numeri per avvalorare le tesi scritte. C'e' scritto SECONDO TIZIO, SECONDO CAIO.......sbaglio?
Atleti: 500;
Specialità: corsa (fondo);
chilometraggio: 40-50 km/settimanali;
oggetto della ricerca: infortunio interessante il tendine d'achille;
250 fanno stretch specifico quotidianamente e 250 non fanno alcun tipo di stretch.
A distanza di un anno si evidenziano:
% infortuni e gravità in chi fà stretch specifico per il tendine d'Achille.
% infortuni e gravità in chi non fà stretch specifico per il tendine d'Achille.
Allora sì che si potrebbe avere qualche certezza in più.