Aral ha scritto: ↑3 mar 2019, 12:37
Allora vanno comunque bene tutti i suggerimenti di cui sopra perché se ho ben compreso ti serve sia sciogliere le articolazioni che potenziare nei limiti di ciò che si può fare in acqua. Se non vuoi sovraccaricare le caviglie devi limitare l'uso delle pinnette, ma vanno bene tutte le altre indicazioni sulle ripetute. Magari alterna un giorno da 500/600 metri consecutivi (che vedo bene immediatamente dopo i lunghi) con un altro in cui fai ripetizioni da 25/50.
Quando fai 500/600 consecutivi potresti comunque variare e farti 1 vasca ogni 3 oppure 1 ogni 4 velocissima e le altre di recupero attivo; oppure in progressioni ogni 3, ovvero lenta-media-veloce e poi ancora lenta-media veloce per 500 metri.
Va bene anche se il lavoro di gambe lo spezzi in 2 parti, anzi forse nel tuo caso potrebbe essere preferibile: fai riscaldamento e attivazione, un 200/300 di gambe (questi meglio se in ripetute da 25 o 50 a ritmi sostenuti e con recupero medio per sfruttare la freschezza e come proseguimento dell'attivazione), quindi il lavoro centrale e infine altri 200/300 di gambe (o anche di più se te la senti, ti va, ed hai tempo) prima del defaticamento. In questo caso puoi provare ad inserire gradualmente le pinne nel secondo set e per la metà delle volte.
Nuoto anche io da un po', dapprima come cross training, poi per triathlon e acque libere.
Scarsissimo a gambe, anche se a dire il vero non mi ci sono mai applicato più di tanto.
Quando inserisco gambe nella mia scheda, quasi esclusivamente uso le pinnette e trovo che più che affaticare le gambe, cedono le caviglie.
Caviglie di cui sono scarso sia come mobilità che come forza e di cui avrei tanto da lavorarci in ottica trail e bici.
Pensi sia comunque almeno complementare l'uso delle pinnette per il rafforzamento della caviglia ? O controproducente ?
Le pinnette aumentano lo sforzo sulla caviglia e prima del rafforzamento curerei la mobilità.
Non conosco quel tipo di pinne che usi, ma nel tuo caso ne prediligerei una morbida. Le Arena Powerfin (quelle che coprono anche il tallone, non quelle che lo lasciano scoperto) sono abbastanza rigide, così come le Speedo rosse e nere (queste un po meno delle Arena ma pur sempre tra le "rigide"). Se ne hai la possibilità confronta le tue pinnette con queste 2 e vedi se sono altrettanto rigide o se le tue sono più morbide. Pinne più morbide vanno meglio se non hai una buona mobilità dell'articolazione e ti aiutano a sentire meglio la propulsione e di conseguenza a migliorare la tecnica della gambata. Con pinne più rigide lavori maggiormente sul potenziamento, ma se non hai una buona mobilità della caviglia ne limiti l'azione. Fin qui è la teoria, poi le sensazioni personali hanno il loro peso che comunque non può essere trascurato così come, soprattutto, non può essere trascurato il fatto che la cosa migliore sarebbe vederti come nuoti perché non tutti i difetti potrebbero essere ridotti (e si spera con il tempo corretti) utilizzando una pinna piuttosto che un'altra.
Considera comunque che l'uso degli strumenti (qui parliamo di pinnette, ma vale anche per palette, pullbuoy, etc) vanno limitati ad una parte dell'allenamento. Se fai le gambe quasi esclusivamente con le pinnette non è certamente la cosa migliore; sarebbe preferibile fare non più del 40/50% dell'allenamento con le pinnette e neanche tutte le sedute (mentre le gambe andrebbero fatte in tutte le sedute). Se invece parliamo di palette la quantità di lavoro da fare deve essere ancora più bassa, altrimenti le spalle prima o poi si lamentano...
Io uso le pinne del mare. Della serie non si butta nulla.
Confermo che sono esercizi limitati come distanza.
Per es. 8x50 con pinne e tubo in assetto (braccia avanti con mani unite), questo di solito dopo il riscaldamento.
Oppure 300m di pull e palette alla fine.
«My feet are getting tougher, I can run farther every day. I have to trust my body to know what to do.» (Jake Sully, Avatar)
PB |10k37'57"16-07-17 Gara |14.8k 58'08"25-11-18 Gara/GPS |Mezza1h27'46"22-06-12 All.
Le pinne del mare hanno una pala lunga e non sono adatte per la piscina ne per migliorare l'efficienza della gambata. Sono progettate per far percorrere a chi le usa distanze elevate con il minimo sforzo, anche se non sono quelle lunghissime da sub. In piscina l'aiuto che ti danno è troppo incisivo, anche con una frequenza di gambe insufficiente arrivi dall'altra parte. Difficile mantenere frequenze di gambe adeguate (non dico elevate) con questo tipo di pinne. A questo punto meglio non usarle e fare l'8x50 e qualunque altro lavoro di gambe senza alcun ausilio.
Vabbè, quelle ho. Infatti, di gambe non sono granché, ma con queste pinne viaggio parecchio. Comunque, riesco a sentire il lavoro dei bicipiti femorali quando non ho nessuno davanti e posso spingere al 100%.
Ritengo più importante concentrarmi nei lavori con tavoletta, dove psicologicamente è molto facile mollare la gambata stile in favore di quella rana.
«My feet are getting tougher, I can run farther every day. I have to trust my body to know what to do.» (Jake Sully, Avatar)
PB |10k37'57"16-07-17 Gara |14.8k 58'08"25-11-18 Gara/GPS |Mezza1h27'46"22-06-12 All.
io preferisco senza ausilio di nessuno strumento. tavoletta nuda e cruda per le gambe. cmq gambe rana, se fatte in spinta, non sono poi così rilassanti tanto da preferirle a quelle stile.
Io con gambata rana sciolta molto probabilmente vado più veloce che con gambata stile forte, anche perché con la seconda entro 25 metri sono morto. Con la gambata a rana potrei continuare all'infinito.
«My feet are getting tougher, I can run farther every day. I have to trust my body to know what to do.» (Jake Sully, Avatar)
PB |10k37'57"16-07-17 Gara |14.8k 58'08"25-11-18 Gara/GPS |Mezza1h27'46"22-06-12 All.
Ti capisco Louis, anche io ho questa sensazione. Però mi sono accorto, dati alla mano, che vado comunque più veloce con la gambata a crawl (quella dello stile, ma volevo fare il figo ).
Aral ha scritto: ↑4 mar 2019, 12:44
Le pinnette aumentano lo sforzo sulla caviglia e prima del rafforzamento curerei la mobilità.
Non conosco quel tipo di pinne che usi, ma nel tuo caso ne prediligerei una morbida. Le Arena Powerfin (quelle che coprono anche il tallone, non quelle che lo lasciano scoperto) sono abbastanza rigide, così come le Speedo rosse e nere (queste un po meno delle Arena ma pur sempre tra le "rigide"). Se ne hai la possibilità confronta le tue pinnette con queste 2 e vedi se sono altrettanto rigide o se le tue sono più morbide. Pinne più morbide vanno meglio se non hai una buona mobilità dell'articolazione e ti aiutano a sentire meglio la propulsione e di conseguenza a migliorare la tecnica della gambata. Con pinne più rigide lavori maggiormente sul potenziamento, ma se non hai una buona mobilità della caviglia ne limiti l'azione. Fin qui è la teoria, poi le sensazioni personali hanno il loro peso che comunque non può essere trascurato così come, soprattutto, non può essere trascurato il fatto che la cosa migliore sarebbe vederti come nuoti perché non tutti i difetti potrebbero essere ridotti (e si spera con il tempo corretti) utilizzando una pinna piuttosto che un'altra.
Considera comunque che l'uso degli strumenti (qui parliamo di pinnette, ma vale anche per palette, pullbuoy, etc) vanno limitati ad una parte dell'allenamento. Se fai le gambe quasi esclusivamente con le pinnette non è certamente la cosa migliore; sarebbe preferibile fare non più del 40/50% dell'allenamento con le pinnette e neanche tutte le sedute (mentre le gambe andrebbero fatte in tutte le sedute). Se invece parliamo di palette la quantità di lavoro da fare deve essere ancora più bassa, altrimenti le spalle prima o poi si lamentano...
Sapresti consigliare qualche esercizio di mobilità della caviglia ?