Ed eccomi qua a postare il racconto della splendida Panoramica di Sorrento, mio ultimo obiettivo podistico stagionale. Forse farò un'altra gara, ma solo per gestirla come allenamento insieme ad alcuni compagni di squadra.
Ad inizio anno avevo programmato di fare 7 gare top e fortunatamente ne ho saltato solo una:
- la Pietro Mennea Half Marathon il 25/02 (gara che mi ha regalato il PB in mezza e che mi ha permesso di visitare per la prima volta le caratteristiche città di Barletta e Trani);
- la 6 ore di San Giuseppe di Putignano (BA) il 17/03 (saltata per influenza con febbre che mi ha accompagnato per quasi tutto il mese);
- il Trail delle 5 Querce a Gravina di Puglia (BA) il 20/05 (che mi ha un po' deluso per gran parte del percorso ma che poi ho rivalutato nei km finali ad arrampicarmi nelle gravine, oltre a permettermi di visitare la vicina Matera);
- il Trail Madonna di Sito Alto a Sala Consilina (SA) il 10/06 (uno dei trail più belli che io abbia fatto per la tipologia di percorso affrontato);
- l'Etna Trail a Linguaglossa (CT) il 22/07 (trail unico e terribile, in cui sono crollato completamente e in cui mi sono trascinato al traguardo non so ancora come);
- la 6 ore di Curinga (CZ) il 04/08 (a cui ho partecipato per la seconda volta consecutiva e che, nonostante la durezza del percorso, mi fa già pensare all'iscrizione del 2019);
- la Panoramica di Sorrento (NA) due giorni fa.
Oltre a queste 7 vorrei anche citare il Trofeo dei Pini Loricati, inizialmente esclusa dai programma per la lontananza del posto e poi invece fatta, a fine agosto in pieno Parco Nazionale del Pollino. Credo sia la gara più bella a cui abbia mai preso parte.
E ora vi lascio al racconto della gara di Sorrento, con la speranza che l'anno prossimo sia qui a raccontarvi dell'Ultra
La Panoramica di Sorrento è una gara che avevo già messo nel mirino nel 2017 ma che poi, per impegni in famiglia, ho dovuto scartare. E non essendo mai stato nella rinomata Costiera Amalfitana, ero anche molto curioso di visitarla e ammirarne le sue famigerate bellezze, almeno quelle relativa alla zona di Sorrento.
Rappresenta la mia ultima gara top del calendario 2018 che avevo stilato a inizio anno, anche se si tratta di un obiettivo solo goliardico perchè ho intenzione di farla come lungo e godermi il panorama, approfittando anche della giornata di sole prevista, a dispetto di quanto avvenuto nelle ultime edizione costellate da freddo e pioggia.
Arrivato a Sorrento la sera prima con moglie e figlia al seguito, ne approfitto per visitare la cittadina turistica. Giro un paio d'ore nel centro storico e ne ammiro gli antichi palazzi e le caratteristiche strade e viuzze circondate dai negozietti con in vendita prodotti tipici locali. Tante belle cose ma prezzi esorbitanti.
Durante il giro ritiro velocemente il pacco gara all'expo allestita in piazza Tasso e poi verso le 20 vado a cena. Qui, a dispetto delle ultime volte, invece di stare leggero, prendo la pizza della casa, condita con salame, prosciuto, olive e chissà che altro
Dopo la cena resto un'altra oretta in giro per Sorrento, assaggiando anche dei churros al cioccolato in un fast food, e poi rientro in hotel per prepararmi l' "attrezzatura" da gara.
In hotel nel pomeriggio mi avevano detto che il check out veniva concesso alle 12 in via del tutto eccezionale per la convenzione con la gara e, facendo due conti, correndola come lento l'avrei conclusa intorno alle 2h30', alle quali aggiundoci il ristoro post gara, il ritorno in albergo, la doccia e la preparazione dei bagagli, sicuramente avrei finito per sforare l'orario limite e pagato il sovrapprezzo di 30 euro. Decido quindi così di correre la gara a ritmi più veloci, in modo da non avere problemi di orario. Una corsa lenta svelta insomma.
La mattina della gara la sveglia suona sempre 3 ore prima dello start, che stavolta è previsto per le 9, ma come avevo già deciso questa volta modifico la colazione che sono solito fare sempre nel pre gara. Mangio prima una barretta di cereali/cioccolato e poi 4 fette biscottate con miele. Bevo solo acqua liscia e senza sali, al contrario di come ho fatto nell'ultimo anno circa.
Esco dall'hotel verso le 8:30 e mi porto dietro solo una confezione di purea di frutta da 90 gr da utilizzare sul percorso.
Faccio circa 2,5 km di riscaldamento e alle 9 inizia la mia gara (due ore prima era partita l'ultra di 54 km).
Si attraversa subito il centro storico di Sorrento e per un paio di km il terreno è più o meno pianeggiante. Saluto velocemente la conterranea Valentina Maiolino che poi subito allunga col suo passo per perderla dopo qualche minuto all'orizzonte.
Poi si inizia gradualmente a salire, ma sempre alternando tratti in discesa a tratti in salita, tant'è che arrivo al 9° km con una media incredilmente sotto i 5'/km, senza mai spingere e in pieno controllo. Sto andando un po' troppo veloce, ma non accuso la minima stanchezza quindi decido di continuare a correre con facilità e a sensazione.
La visuale sul golfo di Napoli e sul Vesuvio è spesso fantastica e alcuni runners si fermano addirittura a fare foto. Altrettanto caratteristiche e da ammirare sono le ripide pareti rocciose che ci dominano dall'alto lungo il percorso, nonchè la vista sull'isola di Capri e i suoi faraglioni.
Finito il 9° km si inizia a salire seriamente e per i successivi 4 km i tratti in cui rifiatare sono pochi. Corro un paio chilometri anche sopra i 6'/km (tratti con un D+ di quasi 100 m cadauno), ma in salita passo tante persone, tra quali un altro ragazzo della CorriCastrovillari con scambio i saluti e poi proseguo col mio passo.
Per quanto riguarda la mia alimentazione, ho bevuto e continuo a bere un sorso d'acqua ogni ristori (quindi ogni circa 5 km) e un sorsettino della mia purea di frutta ogni tanto. La mia principale paura è che nella lunga discesa finale lo stomaco possa fare i capricci e quindi limito al massimo l'acquisizione di liquidi e solidi.
Dal 13 ci sono un paio di chilometri di salita lieve in cui rifiato e poi, da poco dopo il 15° al 16° km e mezzo, l'ultima salita seria del percorso. Corro questo km a 6'40'', con gli ultimi metri costretto al passo da un attacco di nausea combinato a dolori di pancia, che mi fa temere il peggio, ma che poi fortunatamente scompare tanto velocemente come è comparso.
Arrivati a Sant'Agata sui Due Golfi (17° km circa) la salita è finita e si scende. E lo si fa per circa 10 km e su tratti anche con una certa pendenza. Non avevo mai corso una discesa tanto lunga e dopo qualche km rimpiango un po' la salita, perchè pur non forzando mai il passo sento ogni tanto qualche dolore alle gambe.
Questi dieci chilometri di quasi totale discesa li corro in media a 4'38'' e senza neanche spingere, ma nonostante ciò inizio ad avvertire la stanchezza.
Forse avrei dovuto bere più liquidi (con un sorso d'acqua ogni 5 km in tutta la gara ho bevuto in totale solo 4 sorsi d'acqua, avendo saltato l'ultimo) o alimentarmi maggiormente (ho mangiato solo una 40ina di grammi della purea di frutta) o semplicemente la combinazione salita/discesa. Chi lo sa, solo continuando a sperimentare potrò forse avere qualche certezza in più su come gestire l'alimentazione in gara...
Quando all'ultimo km entro nel centro storico di Sorrento, non ho più forza nelle gambe e il correre sui lastroni di pietra di Corso Italia non mi aiuta di certo. Rallento vistosamente nonostante si corra in piano e diversi atleti mi superano. Fortunatamente ad attendermi ci sono mia moglie e mia figlia e la loro visione mi spinge a non mollare ulteriormente. Vedo il traguardo sempre più vicino e cerco di aumentare un po' il passo, tagliandolo in un inaspettato tempo di 2h17'. Svariati minuti in meno del mio tempo obiettivo...
Che dire? Soddisfattissimo della prestazione, ad esclusione dell'ultimo km, e percorso stupendo magari da ripetere in futuro. Il sogno sarebbe fare la 54 km, ma il solo pensare di correre per altri 27 km di sole salite e discese e pure abbastanza ripide non mi fa ben sperare per una partecipazione all'Ultra nell'immediato futuro.