[DIARIO] My endurance life - Vita di un Ultrarunner

Racconta le tue storie di passione e sudore

Moderatori: grantuking, HappyFra, Doriano, victor76

Avatar utente
The Observer
Guru
Messaggi: 4585
Iscritto il: 26 mag 2015, 9:05
Località: Forse dovrei decidermi...

Re: [DIARIO] My endurance life - Vita di un Ultrarunner

Messaggio da The Observer »

mi associo alla richiesta di calca...
“Great things are done when men and mountains meet" -- William Blake, circa 1793
Il mio DIARIO. Le mie corse su Strava
Avatar utente
Ultra runner Naz 82
Guru
Messaggi: 3039
Iscritto il: 7 dic 2014, 18:11

Re: [DIARIO] My endurance life - Vita di un Ultrarunner

Messaggio da Ultra runner Naz 82 »

Ciao a tutti!
Dal 13 giugno di quest'anno, molto è cambiato. Le gare che ho corso successivamente a tal data (includendo pure la DXT di qualche giorno prima), non le ho più vissute con lo stesso spirito. Le motivazioni sono mutate, la grinta è scesa e una buona dose di sfighe varie hanno cambiato sia l'approccio che inciso sui risultati finali. Appena entriamo in modalità feste di fine anno, metterò giù comunque alcuni raccontini carini stile bignami per le avventure che nel bene e nel male ho portato a casa in questi mesi (a parte la LUT).

La "cattiveria" è tornata, però. E dopo un anno in cui ho lottato un pò con tutto, sono ritornato a canalizzare mentalmente e fisicamente le energie verso i traguardi e gli obiettivi che mi sono prefissato.

@calca: la Cavalcata l'ho corsa tante volte (sia in allenamento, sia nel format "TA agonistico"), ci sono sicuramente dei racconti in questo diario che parlano di quest'evento.

Buone corse e buoni sogni a tutti!
Ultrarunning's my way
I miei racconti
Seguimi su Strava
HM: 1h22'54" Jesolo'15
M: 2h56'23" RE'15
6h: 72,72k Lupatoto'14
100k Passatore'15: 9h06'14"
24h: 198,08k C.B.'17
Avatar utente
calcatreppola
Maratoneta
Messaggi: 316
Iscritto il: 31 gen 2017, 9:32
Località: Udine – FVG e Bp-HU
Contatta:

Re: [DIARIO] My endurance life - Vita di un Ultrarunner

Messaggio da calcatreppola »

Caro Naz, è vero, hai già scritto della cavalcata, è vero che hai già avvertito di come sono cambiate le cose quest’anno e ti e passata la voglia di scrivere, ma hai sempre una penna che scrive bene e soprattutto per me hai una capacità di vedere nella strada e nelle persone dei trail molto più che strada e gareggianti. Mi piace come ci concedi veritieri resoconti del tuo stato d’animo tra difficoltà e successi. Nonostante tu corra infinitamente meglio di me (il tuo tempo alla cavalcata di quest’anno io potrei farlo solo su asfalto piano e qualche km in meno) i tuoi racconti mi fanno gioire perché mi permettono di capire meglio lo spirito trail, quello spirito che quest’anno mi ha fatto dire : mi alleno per potere andare tra boschi, rocce, alberi, fango, in saliscendi o scendisali perché è bello. Se dovessi solo leggere gli allenamenti per migliorare le prestazioni forse imparerei tante cose, ma non ce la farei mai e comunque non vedrei l’umanità e la natura che mi fai vedere oltre le tue fatiche. Ecco perché mi permetto di ricordarti che io aspetto - pazientemente se necessario, ma ricordandotelo - qualche tuo racconto.

p:) (alias Calcatreppola)


Az én iPhone készülékemről küldve a Tapatalk segítségével
Meglio una lotta disperata che una disperazione senza lotta
91/93 kg, H 1,76. "narancs az élet", "sötét felhő", "kék ég", "tök tök". "terepfelhő", "mosoly"
Avatar utente
Ultra runner Naz 82
Guru
Messaggi: 3039
Iscritto il: 7 dic 2014, 18:11

Re: [DIARIO] My endurance life - Vita di un Ultrarunner

Messaggio da Ultra runner Naz 82 »

Grazie Calca, è proprio quello l'intento dei miei racconti...oltre a dare un resoconto il meno soggettivo possibile (anche se non è mai facile, quando si scrive di qualcosa che si fa e si ama fare) delle gare-viaggi che mi pongo di fare, con un pò di brio e simpatia.
Scriverò anche dell'ultima Cavalcata, ribattezzata da alcuni quella della discordia, ma a mio parere personale solo della disillusione. Un TA "agonistico" dovrebbe avere un format più leggero e meno "interpretativo", speriamo di venirne a capo in futuro. Dopo 2 anni di fila in cui ho spinto il possibile per restare davanti, quest'anno (non solo per me) edizione dura e glaciale. Il bello del trail e delle Ultra in generale, è soprattutto questo: non finisci mai di imparare...
Ultrarunning's my way
I miei racconti
Seguimi su Strava
HM: 1h22'54" Jesolo'15
M: 2h56'23" RE'15
6h: 72,72k Lupatoto'14
100k Passatore'15: 9h06'14"
24h: 198,08k C.B.'17
Avatar utente
Ultra runner Naz 82
Guru
Messaggi: 3039
Iscritto il: 7 dic 2014, 18:11

Re: [DIARIO] My endurance life - Vita di un Ultrarunner

Messaggio da Ultra runner Naz 82 »

THE NEW "ULTRA" DEAL

Riaggiorniamo il buon vecchio diario, che forse (almeno in minimissima parte) ha regalato qualche piacevole lettura, spunti sull'ultrarunning, storie di gare vissute ed emozioni "sul campo" e creato qualche strana aspirazione ad addentrarsi in un mondo tanto faticoso quanto unico.
Ormai è quasi un anno che la produzione dei racconti inerenti alle mie gare si è fermata.
Dentro di me qualcosa è cambiato. Allacciandomi a una teoria che mi ha sempre affascinato (gli stadi del ciclo di vita eriksoniani), è come se dopo un lutto importante, avessi elaborato un nuovo problem solving interiore. Ho dato importanza maggiore ad altre cose e altre che ne avevano precedentemente sono state in parte accantonate. Non la corsa, ma forse ora la corsa stessa è diventata una compagna più socievole, meno impetuosa. Quelle domande interiori, che ognuno di noi si fa dopo un evento specifico, ci fanno cambiare ottica rispetto a tante cose.
Si è aperto un nuovo ciclo. Lo sarà anche nel raccontare, che poi anche se fatto nella maniera meno soggettiva possibile, è un perfetto meccanismo di autoanalisi e di identificazione del sé.
Non so cosa porterà questo ciclo. Personalmente, esistenzialmente e sportivamente parlando.
Non so che risultati conseguirò nelle varie attività quotidiane.
Ma raccontare i viaggi, soprattutto quelli a piedi, di corsa. Si. Quell'aspirazione è ancora presente dentro di me. AD MAIORA
Ultrarunning's my way
I miei racconti
Seguimi su Strava
HM: 1h22'54" Jesolo'15
M: 2h56'23" RE'15
6h: 72,72k Lupatoto'14
100k Passatore'15: 9h06'14"
24h: 198,08k C.B.'17
Avatar utente
calcatreppola
Maratoneta
Messaggi: 316
Iscritto il: 31 gen 2017, 9:32
Località: Udine – FVG e Bp-HU
Contatta:

Re: [DIARIO] My endurance life - Vita di un Ultrarunner

Messaggio da calcatreppola »

mmmm prezioso...
buon viaggio naz!
Meglio una lotta disperata che una disperazione senza lotta
91/93 kg, H 1,76. "narancs az élet", "sötét felhő", "kék ég", "tök tök". "terepfelhő", "mosoly"
thp
Ultramaratoneta
Messaggi: 1072
Iscritto il: 21 ago 2012, 14:41
Località: Siena

Re: [DIARIO] My endurance life - Vita di un Ultrarunner

Messaggio da thp »

Bentornato Naz. In qualunque forma, ci piaci. E speriamo prima o poi di incrociarci
Avatar utente
victor76 Utente donatore Donatore
Moderatore
Messaggi: 12815
Iscritto il: 5 mag 2010, 17:57
Località: Cosenza

Re: [DIARIO] My endurance life - Vita di un Ultrarunner

Messaggio da victor76 »

Bentornato, Nazareno! =D>
5 km: 21'20'' (4'16''/km) ---10 km: 43'54'' (4'23''/km)
21 km: 1h35'29'' (4'32''/km) --- 30 km: 2h37'57'' (5'15''/km)
42 km: 4h07'29'' (5'52''/km)
--- 6 ore: 50,506 km (7'08''/km)

Visita il mio Sito e leggi il mio Diario
Avatar utente
gunny5 Utente donatore Donatore
Ultramaratoneta
Messaggi: 1281
Iscritto il: 9 set 2014, 20:05
Località: Tradate (VA)

Re: [DIARIO] My endurance life - Vita di un Ultrarunner

Messaggio da gunny5 »

Bentornato Naz! =D> Facci un po' sognare ancora dai! :thumleft:
Non importa quanto lentamente si va, finché non ti fermi
Confucio

PB:
10k: 54:16 (DeejayTen Milano 13/10/2019)
21k: 1:58:35 (La Mezza di Torino 18/03/2018)
Wings For Life World Run: 17,25km (Milano 06/05/2017)
Avatar utente
Ultra runner Naz 82
Guru
Messaggi: 3039
Iscritto il: 7 dic 2014, 18:11

Re: [DIARIO] My endurance life - Vita di un Ultrarunner

Messaggio da Ultra runner Naz 82 »

100 MILES OF ISTRIA 2018: UN VIAGGIO-TABU' IRRINUNCIABILE (1°PARTE)

L'Istria, si sempre l'Istria. Come nel 2016 e nel 2017.
E' un viaggio che porto francobollato al cuore. Sono luoghi (soprattutto quelli della seconda parte), che mi riportano indietro nel tempo, che mi riappacificano con un territorio, che in epoche passate e attraverso a vie intersecate del mio patrimonio genetico, erano anche miei.
L'Istria, così vicina e così lontana.
Ovviamente opto, per il viaggio intero, senza riduzioni. Il viaggio che da 2 anni a questa parte fa parte dell'Ultra Trail World Tour e che quest'anno ha fatto un pienone pazzesco. Oltre 400 iscritti e uno stuolo di nazioni da far invidia a molte gare più titolate. Il livello di quest'anno è diverso rispetto all'anno prima, meno punte di altissimo livello, ma un livello medio-alto sulle XXL molto vasto, con tanta gente che vale ampiamente un sub30h sulla distanza. C'è da divertirsi, insomma.
I giorni prima, sono un pò frenetici, manco il tempo di ristabilirsi dal gozzovigliare pasquale ed eccoci qua, a poche ore dall'Istria. Quest'anno la distanza è di 168 km e il dislivello positivo è di 6540m ma il percorso in alcune parti è cambiato con particolari sorprese che andrò a scoprire man mano che mi metterò a correrlo-
Mi metto in testa 3 obiettivi: 23-24h nel caso riuscissi ad esprimermi al meglio, senza problemi particolari, 26h se fossi riuscito a replicare la gara del 2016 (con problemini di gestione, ma tutto sommato nulla di particolare) e 28h, replicando le ore del 2017, se avessi incontrato difficoltà più probanti.
Arriva il giorno della gara, mi sono messo d'accordo con la Salvetti Crew di incontrarci a Trieste, per fare il tratto Trieste-Umag assieme (così l'indomani Marta potrà seguirmi sul finale di gara). Fortunatamente, il viaggio fila drittissimo, arriviamo in perfetto orario, senza dover evitare code al valico di Dragonja e siamo al ritiro pettorale di Umag già per le 11.30 circa.
Lascio Carlo in VIP zone e io mi appresto a prendere il mio pettorale, che in 5 minuti dopo i vari step, recupero assieme alcuni gadget, maglietta e birra (che berrò a pranzo). Dopo un giretto fra gli stand, saluto un pò di gente qua e là, Tommaso e gli amici di S1, gli amici di Vipava e della DXT (senza Paolo), approfitto per cambiarmi già in tenuta di gara, poi saluto Carlo e famiglia che giustamente vanno verso Laurana, sede della partenza della 110 km e della loro sistemazione...incontro nella waiting zone, Inchi, Luca Moro, Mattia Depaoli e via via tutti gli altri...non ho preso nulla per pranzo e allora, siccome nelle vicinanze non c'è nulla da mangiare, mi scollo la birretta con il logo della 100 Miles of istria assieme a un sacchetto di gustossimi sgranocchi al grana padano, una mezza barretta e della non ben definita frutta secca salata che delle simpatiche fanciulle dispensavano in mezzo agli stand in formato sacchetto.
Finito tutto ed è ora di avvicinarsi in zona pullman. Una selva di gente affardellata di zaini, bastoncini ed ammennicoli vari, si infila dentro ai pullman e nel giro di pochi minuti si parte!
Il viaggio fila veloce, fra qualche sonnecchiata e qualche chiacchiera. Fa un caldo boia.
E già alle 15.30 siamo a Labin. Entriamo nella vecchia Albona, arroccata sulla sua atavica collina e il pullman ci lascia ad un km dalla piazza centrale. Ci fermiamo per una pausa pipì condivisa con paesaggio spettacolare e poi via giù verso la piazza centrale.
Manca tanto tempo. Troppo. Il rinfresco pregara, quest'anno non c'è (che peccato!) e allora attendiamo accaldati, dopo un caffè e dell'acqua, in zona bar Albona, che con ogni probabilità aumenterà il 10% dei suoi ricavi annuali, grazie agli avventori della 100 miglia.
Manca meno di un'ora, parlo un pò con Giulio e gli do un paio di dritte su come impostare la gara. Poi, dopo aver parlato con Depa e gli altri, mi metto in zona partenza. Facce note e non. Il maestro Luca Guerini si fa vivo e mi fermo a parlare con lui e l'altro maestro Enrico Viola. Si materializza anche Francesca Canepa. Davanti Inchi, Manuel e degli atleti esteuropei che non conosco. Uno bulgaro, con due Inov-8 race Ultra di diverso colore. Non so perché, ma questo lo battezzo subito come possibile outsider (ed infatti arriverà 4°!)

Alen Paliska fa il countdown e dopo i vari in bocca al lupo fra di noi, dà il via alla gara.
Ci siamo, partenza a razzo di Inchi, che poi riprendiamo. La partenza è nuova ed è in leggera salita verso il cimitero e poi si entra in un sentiero tutto nuovo. Mi ritrovo assieme ad Enrico, con 2-3 atleti davanti. il sentiero è Carso puro, sembra il 3 o l'1. Ci sono delle deviazioni nette che si vedono solo all'ultimo momento. Su una di queste, perdo contatto con Enrico, che vola in discesa in modalità kamikaze. In discesa ritrovo il grande Paul Giblin che saluto, poi sul tratto in asfalto mi lascia dietro con estrema facilità. Prendiamo delle scalette, che nel giro di poche centinaia di metri, ci fan fare un sacco di D+. Saluto dei supporter sloveni avvolti dalla loro bandiera e via su in salita. Rivedo Paul con Enrico e altra gente. Fra cui Aljosa Smolnikar che mi ha affiancato dopo le scalette. Inizia il tratto nuovo su sentiero sassoso, che ci farà scollinare dall'altro lato la collina di Plomin. Dopo quasi un'ora di gara e un continuo tira e molla con quella vecchia volpe di Gyurko, vengo affiancato da un terzetto tutto italiano composto da Alessio Zambon, il Depa e Luca Moro, c'è la passiamo con qualche chiacchiera su progetti futuri ed indicazioni di gara e scolliniamo. Vediamo la mega ciminiera di Luka Plomin che svetta davanti a noi, fa ancora molto caldo. Io e Alessio scendiamo veloci. Lui mi parla di gel e gare, io dico la mia principalmente sulla gara che stiamo correndo. Arriviamo in zona porto, mentre arriva la macchina della diretta TV, così gigioneggiamo un pò scherzosamente davanti alla telecamera. In 1h23' siamo al primo ristoro, dopo poco meno di 16 km e oltre 500m D+.
Sto bene. Troppo bene. Ma ho caldo. Troppo caldo.
Memore dell'esperienza del 2017, so che devo mantenere lo stomaco aperto, nella transizione giorno/notte. Allora oltre a frutta e thè, addento un dolce alla crema, che con fatica riesco a mandar giù. Riparto con Luca Moro e dopo la salita che ci porta nella parte alta del paese, lascio il terzetto italiano e Gyurko davanti. Sopraggiunge anche qualcun altro. Passata la strada, mi ritrovo con il maestro Luca Guerini, che prendo come riferimento. Resto con lui, scambiamo due chiacchiere. Sono passate 2 ore di gara e si inizia sentire un pò più di freschino. Scolliamo questa parte della collina, contraddistinta da una lunga e larga sterrata. Nel frattempo l'aria frizzante istriana ci pervade con i suoi odori di primavera. Un inglese in bomba ci supera (si ritirerà al 55° km) per raggiungere il gruppetto Depa-Moro.
Scolliniamo o quasi, perché un c'è un tratto molto ripido e sassoso che finisce in cresta. Qui, lascio Luca e mi faccio riprendere da Stipcevic e Alberto Furlan. Ho ancora il dolce che mi naviga nello stomaco. Finalmente si scende, il primo tratto è facile, anche se poi diventa un single track accidentato, mi ritrovo con Renè (2 anni dopo) e facciamo il tratto off road nuovo, davvero cattivo e selvaggio, con pietre mosse di ogni tipo, una scarpata e ramaglie e arbusti taglia gambe. Il tipo bulgaro bicolore e la Canepa, ci sorprendono da dietro, assieme ad altri 2-3 atleti. Ci ritroviamo su una carraia velocissima. Ormai siamo al tramonto, prendo un pò di coraggio ed aumento il ritmo. Ri-supero Francesca e un altro e dopo alcuni saliscendi, ecco il ristoro di Prodol. 2h58', circa 26 km e oltre 1100m D+. Mi fermo a mangiare ed a bere qualcosa. Francesca vola via come fosse una maratona stradale e gli altri idem. Resto con Renè ed inizia la famigerata notte...
Ultrarunning's my way
I miei racconti
Seguimi su Strava
HM: 1h22'54" Jesolo'15
M: 2h56'23" RE'15
6h: 72,72k Lupatoto'14
100k Passatore'15: 9h06'14"
24h: 198,08k C.B.'17
Rispondi

Torna a “Storie di Corsa”