la mia storia
Moderatori: grantuking, HappyFra, Doriano, victor76
la mia storia
Credo che ognuno di noi ha una sua storia come runner.
Per me la corsa è sempre stato sinonimo di vita all'aria aperta, di gioia e felicità.
Già alle superiori amavo praticarla amche se a causa delle mie gambette un pò corte non riesco ad esprimermi a buoni livelli.
Circa 10 anni fa ho dovuto iniziare a correre in modo abbastanza frequente per cercare di combattere un male molto femminile le gambe gonfie.
Lentamente mi sono appassionata ancora di più. Sono venuti i primi risultati ma l'impossibilità di allenarmi anche in inverno mi condizionava tanto.
Poi sono andata a vivere in città e allora tutto è cambiato.
La corsa negli ultimi anni è diventata per me un punto di riverimento, un modo per esprimere quello che sono.
Nei momenti più difficili per schiarirmi la mente ho sempre messo le scarpette e sono andata a correre, un pò di sano sfogo fisico e poi la mente ha sempre ragionato melgio.
Poi mi sono messa in testa di migliorare, aumentare il numero e l'intensità degli allenamenti. Ho notato che il mio fisico reggeva bene e ho insisto e fissato come obbiettivo la mia prima mezza maratona.
A metà preparazione ad un mese e mezzo dalla gara hanno ceduto le ginocchia, infiammazione ad entrambe le bandellette.
Ho tenuto duro, ho tolto un'allenamento e mi sono buttata in piscina per non perdere troppa resistenza.
Risutato insperato il giorno della gara 2 ore e 17 minuti ma va detto che dal 18km in poi non riuscivo più a correre dal dolore alle ginocchia.
E' stata un'esperienza fantastica, stimolate e adrenalinica.
Risvolto negativo per tre mesi non ho potuto correre per rimettere in sesto le mie povere giunture.
Ad ottobre una 10km un'altra volta le mie gambe sembravano vivere di vita propria il fiato era perfetto e la gioia immensa.
A novembre un'altro stop, la bandelletta sistra era veramente messa molto male e dopo un paio di giorni di sci era troppo forte il dolore.
Non mollo cerco di non perdere troppo allenamento ma per quasi un'anno non sono riuscita ad andare a correre, il dolore era troppo forte, ho dovuto rinuciare anche al trekking.
Poi ad ottobre dell'anno scorso ho ripreso ad allenarmi, e dopo qualche mese i risultati erano ottimi.
Un peccatod i gola mi ha stoppato ancora, una fantastica discesa in fuoripista, un trac al ginocchio, sempre il sinistro.
Non volendo mollare mi sono imbottita di antinfiammatori e ho continuato, risultato tutte e due le ginocchia come palloni.
Stop forzato da dicembre fino a gennaio, timida ripresa e ginocchia ancora gonfie. Stop ancora fino a marzo ed adesso sembra vada un pò meglio.
Cerco di non forzare ma la paura è sempre tanta.
Non so se riuscirei a resistera ad un'ennesimo crollo delle mie ginocchia.
Non riesco nemmeno a pensare di mollare la corsa, di non poter più fare nulla.
Devo ringraziare il mio ortopedico di fiducia, fino ad oggi non ha ancora detto "basta corsa" e mi ha sempre aiutato a rimettermi in piedi.
Per me la corsa è sempre stato sinonimo di vita all'aria aperta, di gioia e felicità.
Già alle superiori amavo praticarla amche se a causa delle mie gambette un pò corte non riesco ad esprimermi a buoni livelli.
Circa 10 anni fa ho dovuto iniziare a correre in modo abbastanza frequente per cercare di combattere un male molto femminile le gambe gonfie.
Lentamente mi sono appassionata ancora di più. Sono venuti i primi risultati ma l'impossibilità di allenarmi anche in inverno mi condizionava tanto.
Poi sono andata a vivere in città e allora tutto è cambiato.
La corsa negli ultimi anni è diventata per me un punto di riverimento, un modo per esprimere quello che sono.
Nei momenti più difficili per schiarirmi la mente ho sempre messo le scarpette e sono andata a correre, un pò di sano sfogo fisico e poi la mente ha sempre ragionato melgio.
Poi mi sono messa in testa di migliorare, aumentare il numero e l'intensità degli allenamenti. Ho notato che il mio fisico reggeva bene e ho insisto e fissato come obbiettivo la mia prima mezza maratona.
A metà preparazione ad un mese e mezzo dalla gara hanno ceduto le ginocchia, infiammazione ad entrambe le bandellette.
Ho tenuto duro, ho tolto un'allenamento e mi sono buttata in piscina per non perdere troppa resistenza.
Risutato insperato il giorno della gara 2 ore e 17 minuti ma va detto che dal 18km in poi non riuscivo più a correre dal dolore alle ginocchia.
E' stata un'esperienza fantastica, stimolate e adrenalinica.
Risvolto negativo per tre mesi non ho potuto correre per rimettere in sesto le mie povere giunture.
Ad ottobre una 10km un'altra volta le mie gambe sembravano vivere di vita propria il fiato era perfetto e la gioia immensa.
A novembre un'altro stop, la bandelletta sistra era veramente messa molto male e dopo un paio di giorni di sci era troppo forte il dolore.
Non mollo cerco di non perdere troppo allenamento ma per quasi un'anno non sono riuscita ad andare a correre, il dolore era troppo forte, ho dovuto rinuciare anche al trekking.
Poi ad ottobre dell'anno scorso ho ripreso ad allenarmi, e dopo qualche mese i risultati erano ottimi.
Un peccatod i gola mi ha stoppato ancora, una fantastica discesa in fuoripista, un trac al ginocchio, sempre il sinistro.
Non volendo mollare mi sono imbottita di antinfiammatori e ho continuato, risultato tutte e due le ginocchia come palloni.
Stop forzato da dicembre fino a gennaio, timida ripresa e ginocchia ancora gonfie. Stop ancora fino a marzo ed adesso sembra vada un pò meglio.
Cerco di non forzare ma la paura è sempre tanta.
Non so se riuscirei a resistera ad un'ennesimo crollo delle mie ginocchia.
Non riesco nemmeno a pensare di mollare la corsa, di non poter più fare nulla.
Devo ringraziare il mio ortopedico di fiducia, fino ad oggi non ha ancora detto "basta corsa" e mi ha sempre aiutato a rimettermi in piedi.
Re: la mia storia
Brava sei una donna con gli attribbuti,
L'unico giorno facile era ieri.
Fin dove il cuore mi resse arditamente mi spinsi.
Fin dove il cuore mi resse arditamente mi spinsi.
Re: la mia storia
Come infortuni ti posso quasi battere
Bel racconto,belle sensazioni e sono d'accordo con te : non riesco nemmeno a pensare di mollare la corsa
Bel racconto,belle sensazioni e sono d'accordo con te : non riesco nemmeno a pensare di mollare la corsa
- Now and forever
- Guru
- Messaggi: 4725
- Iscritto il: 17 ott 2008, 16:46
- Località: Trento
Re: la mia storia
ci vogliono forza e coraggio ed anche un po' di testa!!
If you touch me
You'll understand what happiness is
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- Ale57
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- Iscritto il: 23 nov 2009, 11:03
- Località: Cazzago San Martino (BS)
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Re: la mia storia
Alesrep
la tua storia mi ha fatto ricordare quella del grande Roberto Baggio
la tua storia mi ha fatto ricordare quella del grande Roberto Baggio
Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
Mi sveglio sempre allegro (Krily)
Mi sveglio sempre allegro (Krily)
Re: la mia storia
Brava! E ti capisco...
Se due anni fa mi avessero detto che mi sarei fatto operare per poter tornare a correre, avrei riso....
Non forzare troppo.
Se due anni fa mi avessero detto che mi sarei fatto operare per poter tornare a correre, avrei riso....
Non forzare troppo.
Re: la mia storia
Complimenti per la forza e per il coraggio nel non mollare !!!!!!
5km 24
10 Km 47. 19
Mezza 1.43.25
Maratona 3.48.38
18 Maratone ne mancano 2 !!!
Solo chi OSA non vive di Rimpianti !!!!
10 Km 47. 19
Mezza 1.43.25
Maratona 3.48.38
18 Maratone ne mancano 2 !!!
Solo chi OSA non vive di Rimpianti !!!!
Re: la mia storia
Bravissima,
e bravo anche al tuo ortopedico, finalmente un medico che capisce il paziente.
Marco
e bravo anche al tuo ortopedico, finalmente un medico che capisce il paziente.
Marco
Re: la mia storia
Io non voglio mollare, stò lavorando e cercando di finire la mia 10 km ad ottobre, dopo lentamente cercare di arrivare ad una 21 a primavera.
Voglio riprovare quelle sensazioni di gioia e felicità, indescrivibili, devi provarle per poterle raccontare.
So una cosa sola che quando corro sorrido sempre, e se parto acciliata e preoccupata mi passa e ritorno sempre a casa sorridente.
E' terapeutica per me.
Voglio riprovare quelle sensazioni di gioia e felicità, indescrivibili, devi provarle per poterle raccontare.
So una cosa sola che quando corro sorrido sempre, e se parto acciliata e preoccupata mi passa e ritorno sempre a casa sorridente.
E' terapeutica per me.