Credo si debba considerare ,e se è già stato fatto mi è sfuggito, il fatto che i gps approssimino i tratti curvilinei con dei segmenti.
Questo dovrebbe dipendere dal fatto che la rilevazione del punto in cui si trova il nostro strumento non viene fatta in modo continuo ma ad intervalli temporali precisi .
L'aumentare di questo intervallo (es: 1 sec, 2sec o più) e il diminuire il raggio di curva (es: in un campo d'atletica)fanno si che cresca la differenza tra la distanza percorsa e quella misurata.
Inoltre vorrei allegare questa discussione in cui esponevo le rilevazioni fatte su tratti molto pendenti
http://www.runningforum.it/viewtopic.php?f=60&t=21836
[Discussione ufficiale] Misurazioni ufficiali
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Re: [Discussione ufficiale] Misurazioni ufficiali
In effetti questo è uno dei principali motivi per cui sulla pista di atletica il gps "sballa" tantissimo le distanze.girimax ha scritto:Credo si debba considerare ,e se è già stato fatto mi è sfuggito, il fatto che i gps approssimino i tratti curvilinei con dei segmenti.
Questo dovrebbe dipendere dal fatto che la rilevazione del punto in cui si trova il nostro strumento non viene fatta in modo continuo ma ad intervalli temporali precisi .
L'aumentare di questo intervallo (es: 1 sec, 2sec o più) e il diminuire il raggio di curva (es: in un campo d'atletica)fanno si che cresca la differenza tra la distanza percorsa e quella misurata.
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Re: [Discussione ufficiale] Misurazioni ufficiali
Dal profilo facebook LIVORNO HALF MARATHON:
Comunicazione su 'Misurazione ed omologazione gare FIDAL'
Salve, mi chiamo Luca Mencacci e sono il responsabile del percorso della ex Maratona di Livorno, ora “Livorno Half Marathon”. Mi sono preso la briga di cercare di mettere un po’ di chiarezza sui sistemi di misurazione delle gare su strada che hanno bisogno di una omologazione da parte della FIDAL.
Bene, ci sono vari sistemi per effettuare una misurazione, e non è detto che uno sia migliore o più preciso dell’altro. Ora con la tecnologia che ci viene proposta, come il famoso GPS, se ne aggiunto uno in più. Niente di più comodo per avere un’idea su quanti chilometri percorriamo durante il nostro allenamento giornaliero.
Non sono qui per mettere in discussione la precisione o meno di questo sistema, ma la FIDAL per omologare i percorsi di maratone, mezze maratone e qualsiasi altre gara su strada che potrebbe portare al conseguimento di una miglior prestazione, sia nazionale che mondiale, usa il sistema di misurazione con una “bicicletta calibrata”, che non è assolutamente detto che sia il sistema più preciso, ma è quello adottato dalla Federazione per misurare tutte le gare e quindi per avere conformità tra di esse.
Come funziona: si trova una strada in pianura diritta per almeno 500m, si misura con una fettuccia metrica di 50m in metallo, effettuata questa misurazione, si rileva la temperatura del momento per calcolare la dilatazione del metallo della fettuccia e si tiene di conto di quanta variazione ci sia in 500m, segnati il punto di partenza e quello di arrivo dei 500m si passa alla taratura della bicicletta, si percorre la distanza per almeno 6 volte, si calcola la media degli scatti effettuati dal contascatti montato sulla ruota anteriore, trovato il numero si raddoppia e troviamo quanti scatti sono necessari per fare un chilometro, a questo punto il giudice misuratore moltiplica per 5 e può iniziare la misurazione del percorso punzonando con un chiodo il 5°- 10° ecc. ecc. e tenendo sempre una traiettoria per effettuare il percorso più breve possibile.
E’ chiaro che questa non si può giudicare la soluzione migliore o peggiore di altre, ma è questa per tutte le gare omologate dalla Federazione.
E’ chiaro anche che lo stesso percorso se misurato 10- 100 volte darà sempre un risultato, anche se di poco ma diverso, perché non sarà possibile riuscire a tenere sempre la stessa traiettoria in tutti i passaggi. Ma abbiamo una tolleranza dell’ 1/1000 in più o in meno, quindi 1 metro ogni chilometro.
Tutto questo parlare perché, si sente sempre più spesso alla fine di una gara qualcuno dire: questa gara era più lunga, o era più corta l’ho visto con il mio GPS. E magari lui correva a fianco di un amico oppure al centro della strada su alcune curve, tutto questo fuori dalla traettoria detta di economia (il tratto più corto per compire il percorso).
“Ogni tanto” fidiamoci del G.G.G. sono loro i responsabili della regolarità delle gare.
Comunicazione su 'Misurazione ed omologazione gare FIDAL'
Salve, mi chiamo Luca Mencacci e sono il responsabile del percorso della ex Maratona di Livorno, ora “Livorno Half Marathon”. Mi sono preso la briga di cercare di mettere un po’ di chiarezza sui sistemi di misurazione delle gare su strada che hanno bisogno di una omologazione da parte della FIDAL.
Bene, ci sono vari sistemi per effettuare una misurazione, e non è detto che uno sia migliore o più preciso dell’altro. Ora con la tecnologia che ci viene proposta, come il famoso GPS, se ne aggiunto uno in più. Niente di più comodo per avere un’idea su quanti chilometri percorriamo durante il nostro allenamento giornaliero.
Non sono qui per mettere in discussione la precisione o meno di questo sistema, ma la FIDAL per omologare i percorsi di maratone, mezze maratone e qualsiasi altre gara su strada che potrebbe portare al conseguimento di una miglior prestazione, sia nazionale che mondiale, usa il sistema di misurazione con una “bicicletta calibrata”, che non è assolutamente detto che sia il sistema più preciso, ma è quello adottato dalla Federazione per misurare tutte le gare e quindi per avere conformità tra di esse.
Come funziona: si trova una strada in pianura diritta per almeno 500m, si misura con una fettuccia metrica di 50m in metallo, effettuata questa misurazione, si rileva la temperatura del momento per calcolare la dilatazione del metallo della fettuccia e si tiene di conto di quanta variazione ci sia in 500m, segnati il punto di partenza e quello di arrivo dei 500m si passa alla taratura della bicicletta, si percorre la distanza per almeno 6 volte, si calcola la media degli scatti effettuati dal contascatti montato sulla ruota anteriore, trovato il numero si raddoppia e troviamo quanti scatti sono necessari per fare un chilometro, a questo punto il giudice misuratore moltiplica per 5 e può iniziare la misurazione del percorso punzonando con un chiodo il 5°- 10° ecc. ecc. e tenendo sempre una traiettoria per effettuare il percorso più breve possibile.
E’ chiaro che questa non si può giudicare la soluzione migliore o peggiore di altre, ma è questa per tutte le gare omologate dalla Federazione.
E’ chiaro anche che lo stesso percorso se misurato 10- 100 volte darà sempre un risultato, anche se di poco ma diverso, perché non sarà possibile riuscire a tenere sempre la stessa traiettoria in tutti i passaggi. Ma abbiamo una tolleranza dell’ 1/1000 in più o in meno, quindi 1 metro ogni chilometro.
Tutto questo parlare perché, si sente sempre più spesso alla fine di una gara qualcuno dire: questa gara era più lunga, o era più corta l’ho visto con il mio GPS. E magari lui correva a fianco di un amico oppure al centro della strada su alcune curve, tutto questo fuori dalla traettoria detta di economia (il tratto più corto per compire il percorso).
“Ogni tanto” fidiamoci del G.G.G. sono loro i responsabili della regolarità delle gare.
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- Novellino
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Re: [Discussione ufficiale] Misurazioni ufficiali
Vero, credo che sia colpa della velocità con cui il GPS si georeferenzia con I SAT..