Storie celebri e non...

Non sono ammessi temi politici, religiosi, volgari e offensivi. Leggere il REGOLAMENTO prima di scrivere

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TUAREG
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Re: Storie celebri e non...

Messaggio da TUAREG »

Le presenze che ho ritrovato nell'assenza mi hanno consentito di ascoltare la voce delle pietre, delle tamerici, delle zeribe, delle ghirbe e tutte mi hanno parlato con la voce della pazienza. La meraviglia dapprima dinanzi all'attesa degli altri: accovacciati sotto un albero secco, seduti per terra davanti a un muretto su una strada dove non sarebbe passato nessuno. Ha diverse espressioni l'attesa. Quella di un vecchio avvolto in un mantella bianca, infradito di corda ai piedi, cappello di paglia legato sotto il mento, è un'attesa piena di domande, quella di un uomo seduto, a braccia conserte, ad una sedia, è un'attesa senza risposte, quella dei giovani nelle oasi, sotto le arcate di terra rossa è un'attesa muta che si anima e diviene baldanzosa alla vista di un gruppo come noi, in canottiera e pantaloncini. E poi c'è l'attesa dei luoghi che si tinge di sarcasmo, l'attesa minerale che si prende gioco di tutti anche in una fotografia.
È nel deserto che ho imparato ad attendere il momento: dell'alba, del tramonto, della partenza, dell'arrivo. Ho imparato che l'attesa è l'attesa, un pieno non un vuoto. Come è pieno il dolore, la tristezza, il silenzio, la morte.
Ho scoperto la felicità, non di qualcosa o per qualcosa. Anche la grandezza dello spazio, la mancanza di direzioni, l'assenza di mete, l'uniformità dei colori erano quel che erano. Il deserto davanti ai miei occhi è diventato un immenso sillabario in cui poter ritrovare il rapporto perduto tra me e le parole. E più mi perdevo in rocce, cuspidi, basalto, dune, sabbia, silenzio, cielo, stelle, infinito, più mi ritrovavo.
È nel deserto che ho imparato ad amare non qualcuno o qualcosa. È l'ascolto del silenzio, in sé estremo e paradossale che mi prende oggi, poiché non tutto è parola, né dappertutto la parola può giungere e se l'universo è un grande libro, come dice Borges, è in gran parte ancora da scrivere. Ascoltare il silenzio del deserto è guardare le pagine bianche di quel grande libro, che invitano alla scrittura. È la mancanza di rovesci che qui spinge alla follia, è la sottrazione del doppio, che alimenta i miraggi nelle trombe d'aria che si sollevano in un istante e l'istante dopo scompaiono oppure è questa mancanza che mette pace.
Il deserto non ama che poche parole.
Neppure la morte sembra avere importanza. Sul viso di una donna il cui bambino è in fin di vita, la morte ha assunto la maschera di una calma pudica. Piange il piccolo in braccio a lei, sotto la tenda del campo. I due medici che sono con noi e che stanno tentando una medicazione, scoprono una setticemia, la madre si lascia mettere in mano gli antibiotici senza cambiare espressione e scopro di fronte a lei, nel disagio che mi ricopre il corpo di sudore, la banalità di un farmaco. Cos'è il male nel deserto e cos'è il bene?
Il vuoto del deserto mi colse di sorpresa....
"La pazienza è la saggezza di coloro che ne hanno il tempo"

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Miro 69
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Re: Storie celebri e non...

Messaggio da Miro 69 »

Il tuo scritto denota una sensibilità non comune, mi hai commosso, ti faccio i miei complimenti più sinceri per quello che fai :asd2:


=D> =D> =D>
21,097 Km -1h56'07"-Garda Trentino HM 2013
29 Km -2h57'18"- Corsa del Principe 2017
42,195 Km - 4h29'36"- XXI Maratona di Ravenna 2019


Ho letto di cose già vissute e pensato di cose già scritte.
Miro
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heidy
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Re: Storie celebri e non...

Messaggio da heidy »

Bellissima Tuareg =D> =D> =D>
Flo

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heidy
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Re: Storie celebri e non...

Messaggio da heidy »

"Mentre camminava nel deserto, il ragazzo continuò ad ascoltare il proprio cuore. Cominciò a riconoscerne i trabocchetti e i trucchi, e cominciò ad accettarlo così com’era. Allora non ebbe più paura, ma non ebbe più neppure il desiderio di tornare indietro, perchè un pomeriggio il cuore gli disse che lui era felice. "Anche se ogni tanto mi lamento," diceva il suo cuore, "lo faccio perchè sono il cuore di un uomo e i cuori degli uomini sono così: hanno paura di realizzare i sogni più grandi, perchè pensano di non meritarlo, o di non riuscire a raggiungerli. Noi, i cuori, siamo terrorizzati al solo pensiero di amori che sono finiti per sempre, di momenti che avrebbero potuto essere belli e non lo sono stati, di tesori che avrebbero potuto essere scoperti e sono rimasti per sempre nascosti nella sabbia. Perchè,quando ciò accade, noi ne soffriamo intensamente." "Il mio cuore ha paura di soffrire," disse il ragazzo all’Alchimista, una sera in cui guardavano il cielo senza luna. "Digli che la paura di soffrire è assai peggiore della stessa sofferenza. E che nessun cuore ha mai provato sofferenza quando ha seguito i propri sogni, perchè ogni momento di ricerca è un momento di incontro con Dio e con l’Eternità." "Ogni momento di ricerca è un momento di incontro," ripetè il ragazzo al proprio cuore. "Mentre cercavo il mio tesoro, tutti i giorni erano giorni luminosi, perchè sapevo che ogni ora faceva parte del sogno da ritrovare. Mentre cercavo questo mio tesoro, lungo il cammino ho scoperto cose che non avrei mai sognato di trovare se non avessi avuto il coraggio di tentare ciò che era impossibile per un pastore."
Il cuore, allora, si chetò per tutta la sera. Il ragazzo dormì tranquillamente una notte e, quando si svegliò il cuore cominciò parlargli dell’Anima del Mondo. Disse che uomo felice era colui che aveva Dio dentro di sé. E che la felicità poteva scoprirsi in un semplice granello di sabbia del deserto, proprio come gli aveva detto l’Alchimista. Perchè un granello di sabbia è un momento della Creazione e l’Universo ha impiegato migliaia di milioni di anni per crearlo.
"Per ogni uomo sulla faccia della terra c’è un tesoro che lo aspetta," disse il cuore. "Noi, i cuori, solitamente parliamo poco di questi tesori, perchè gli uomini oramai non vogliono più trovarli. Ne parliamo soltanto ai bambini. Poi lasciamo che la vita indirizzi ciascuno verso il proprio destino. Ma,purtroppo, soltanto pochi seguono il cammino tracciato per loro, il cammino della loro Leggenda Personale e della felicità. Ritengono che il mondo sia qualcosa di minaccioso ed è per questo che il mondo diviene qualcosa di minaccioso." "Allora noi, i cuori, parliamo a ciascuno sempre più sottovoce, ma non tacciamo mai. E ci auguriamo che le nostre parole non siano udite: non vogliamo che gli uomini soffrano perchè non hanno seguito il proprio cuore." "Perchè mai i cuori non suggeriscono agli uomini di continuare a seguire i propri sogni?" domandò il ragazzo all’Alchimista. "Perchè, in tal caso, è il cuore a soffrire di più. E ai cuori non piace affatto soffrire." Da quel giorno il ragazzo comprese il suo cuore e gli chiese di non abbandonarlo mai. "

da "L’Alchimista" di Paulo Coelho
Flo

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corsamatta
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Re: Storie celebri e non...

Messaggio da corsamatta »

Come una fonte nel deserto
"C’era una volta una grande siccità in un paese nel sud del Sahara.
La steppa era quasi totalmente secca, gli animali non trovavano più acqua, il deserto stava avanzando. Anche i grandi alberi e i cespugli abituati alla siccità stavano per arrendersi. I fiumi e i torrenti erano da tempo secchi.
Solo un fiore resisteva alla siccità: si trovava vicino ad una piccolissima fonte. Ma anche la piccola fonte pensava ormai di non farcela più e, colma di tristezza, si domandò: "che senso ha fare tanta fatica per un fiore, quando tutto intorno è già secco?".
Allora un vecchio albero si piegò verso la fonte e, prima di morire, disse: "Cara piccola fonte, nessuno si aspetta da te che tu faccia rinverdire tutto il deserto. Il tuo compito è quello di dare vita ad un unico fiore, di più non ti si chiede!".
"So close no matter how far
Couldn't be much more from the heart
Forever trust in who we are
And nothing else matters"


Immagine
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TUAREG
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Re: Storie celebri e non...

Messaggio da TUAREG »

Noto con piacere che piace a un sacco di gente il deserto =D> =D> =D>
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heidy
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Re: Storie celebri e non...

Messaggio da heidy »

Un giorno si riunirono tutti gli dèi e decisero di creare l'uomo e la donna e pianificarono di farlo a loro immagine e somiglianza.
"Dobbiamo però pensare a qualcosa che li differenzi da noi, dissero, altrimenti staremmo creando dei nuovi dèi.
Dobbiamo togliere loro qualcosa, però che gli leviamo?"
Dopo molto pensare uno di essi disse: "Ah, lo so, toglieremo loro la felicità, però il problema sarà dove nasconderla perchè non la trovino mai."
Il Primo propose: "Nascondiamola in cima al monte più alto del mondo".
Al che immediatamente rispose un altro: "No, ricordati che abbiamo dato loro la forza, prima o poi qualcuno salirà fin lassù e la troverà e se la trova uno, anche tutti gli altri sapranno dove trovarla".
Un secondo propose allora: "Nascondiamola nel fondo del mare".
Gli rispose qualcun'altro: "No, ricorda che abbiamo dato loro l'intelligenza, prima o poi qualcuno costruirà una macchina con la quale potrà raggiungere il fondo del mare.
Un terzo propose: "Nascondiamola su di un pianeta lontano dalla terra" e subito gli risposero: "No, ricorda che con l'intelligenza un giorno qualcuno costruirà una nave spaziale con la quale potranno viaggiare verso altri mondi e la scoprirà e tutti avranno la felicità e saranno uguali a noi".
L'ultimo degli dei, che era rimasto in silenzio ascoltando attentamente ogni proposta degli altri dei, disse: "Credo di sapere dove metterla perché realmente mai la trovino".
Tutti si volsero verso di lui e domandarono all'unisono: "E dove?"
"La nasconderemo dentro loro stessi, saranno tanto occupati a cercarla fuori, che non la troveranno mai".
Tutti furono d'accordo e da allora è stato così che l'essere umano passa la vita cercando la felicità, senza sapere che la porta con sé.
Flo

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heidy
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Re: Storie celebri e non...

Messaggio da heidy »

“L’albero degli amici”

Esistono persone nelle nostre vite che ci rendono felici
per il semplice caso di avere incrociato il nostro cammino.
Alcuni percorrono il cammino al nostro fianco,
vedendo molte lune passare,
gli altri li vediamo appena tra un passo e l’altro.
Tutti li chiamiamo amici e ce ne sono di molti tipi.
Talvolta ciascuna foglia di un albero rappresenta uno dei nostri amici.
I primi che nascono sono il nostro amico Papà e la nostra amica Mamma,
che ci mostrano cos’è la vita.
Dopo vengono gli amici Fratelli,
con i quali dividiamo il nostro spazio affinché possano fiorire come noi.
Conosciamo tutta la famiglia delle foglie che rispettiamo
e a cui auguriamo ogni bene.
Ma il destino ci presenta davanti ad altri amici,
che non sapevano avrebbero incrociato il nostro cammino.
Molti di loro li chiamiamo amici dell’anima, del cuore.
Sono sinceri, sono veri.
Sanno quando non stiamo bene, sanno cosa ci fà felici.
E alle volte uno di questi amici dell’anima
si installa nel nostro cuore
e allora lo chiamiamo innamorato.
Egli dà luce ai nostri occhi, musica alle nostre labbra, salti ai nostri piedi.
Ma ci sono anche quegli amici di passaggio,
talvolta una vacanza o un giorno o un’ora.
Essi collocano un sorriso nel nostro viso
per tutto il tempo che stiamo con loro.
Non possiamo dimenticare gli amici distanti,
quelli che stanno nelle punte dei rami e che quando il vento soffia
appaiono sempre tra una foglia e l’altra.
Il tempo passa, l’estate se ne và,
l’autunno si avvicina e perdiamo alcune delle nostre foglie.
Alcune nascono l’estate dopo e altre permangono per molte stagioni.
Ma quello che ci lascia felici è che le foglie che sono cadute
continuano a vivere con noi, alimentando le nostre radici con allegria.
Sono ricordi di momenti meravigliosi
di quando incrociarono il nostro cammino.
Ti auguro, foglia del mio albero, pace, amore, fortuna e prosperità.
Oggi e sempre……
Semplicemente perché
ogni persona che passa nella nostra vita è unica.
Sempre lascia un poco di sé e prende un poco di noi.
Ci saranno quelli che prendono molto, ma non ci sarà chi non lascia niente.
Questa è la maggiore responsabilità della Nostra Vita
e la prova evidente
che due anime
non si incontrano per caso.


Paul Montes
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TUAREG
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Re: Storie celebri e non...

Messaggio da TUAREG »

heidy ha scritto:“L’albero degli amici”

Esistono persone nelle nostre vite che ci rendono felici
per il semplice caso di avere incrociato il nostro cammino.
Alcuni percorrono il cammino al nostro fianco,
vedendo molte lune passare,
gli altri li vediamo appena tra un passo e l’altro.
Tutti li chiamiamo amici e ce ne sono di molti tipi.
Talvolta ciascuna foglia di un albero rappresenta uno dei nostri amici.
I primi che nascono sono il nostro amico Papà e la nostra amica Mamma,
che ci mostrano cos’è la vita.
Dopo vengono gli amici Fratelli,
con i quali dividiamo il nostro spazio affinché possano fiorire come noi.
Conosciamo tutta la famiglia delle foglie che rispettiamo
e a cui auguriamo ogni bene.
Ma il destino ci presenta davanti ad altri amici,
che non sapevano avrebbero incrociato il nostro cammino.
Molti di loro li chiamiamo amici dell’anima, del cuore.
Sono sinceri, sono veri.
Sanno quando non stiamo bene, sanno cosa ci fà felici.
E alle volte uno di questi amici dell’anima
si installa nel nostro cuore
e allora lo chiamiamo innamorato.
Egli dà luce ai nostri occhi, musica alle nostre labbra, salti ai nostri piedi.
Ma ci sono anche quegli amici di passaggio,
talvolta una vacanza o un giorno o un’ora.
Essi collocano un sorriso nel nostro viso
per tutto il tempo che stiamo con loro.
Non possiamo dimenticare gli amici distanti,
quelli che stanno nelle punte dei rami e che quando il vento soffia
appaiono sempre tra una foglia e l’altra.
Il tempo passa, l’estate se ne và,
l’autunno si avvicina e perdiamo alcune delle nostre foglie.
Alcune nascono l’estate dopo e altre permangono per molte stagioni.
Ma quello che ci lascia felici è che le foglie che sono cadute
continuano a vivere con noi, alimentando le nostre radici con allegria.
Sono ricordi di momenti meravigliosi
di quando incrociarono il nostro cammino.
Ti auguro, foglia del mio albero, pace, amore, fortuna e prosperità.
Oggi e sempre……
Semplicemente perché
ogni persona che passa nella nostra vita è unica.
Sempre lascia un poco di sé e prende un poco di noi.
Ci saranno quelli che prendono molto, ma non ci sarà chi non lascia niente.
Questa è la maggiore responsabilità della Nostra Vita
e la prova evidente
che due anime
non si incontrano per caso.


Paul Montes
=D> =D> =D> =D>
bella!!!
"La pazienza è la saggezza di coloro che ne hanno il tempo"

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Miro 69
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Re: Storie celebri e non...

Messaggio da Miro 69 »

=D> =D> =D> bellissima :wink:
21,097 Km -1h56'07"-Garda Trentino HM 2013
29 Km -2h57'18"- Corsa del Principe 2017
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Ho letto di cose già vissute e pensato di cose già scritte.
Miro
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