Miro 69 ha scritto:Con " Il Destino dell'Assassino " chiudo la Trilogia dell'Uomo Ambrato di Robin Hobb (il cui vero nome è Margaret Astrid Lindholm)
A distanza di anni da " La trilogia dei Lungavista " ho ripreso e finito d'un fiato anche questi tre capitoli.
La trilogia dei Lungavista aveva preso molto anche me.
Avevo iniziato il primo dei tre capitoli successivi, ma per varie ragioni l'ho accantonato.
Ho iniziato il primo di Martin, Il trono di Spade, ma già i problemi di traduzione si capiscono nelle prime pagine. vedrò di recuperare l'ultima edizione...
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Io l'ho preso in biblioteca ed è l'edizione "vecchia", quella che mondadori ha "spezzato" in due.
La tua è più recente credo, ma è quella col rostro di unicorno o col palco di cervo?
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Finito Il cartello.
Mi è piaciuto più del potere del cane (sarà forse un'eresia, ma tant'è). Probabilmente perché c'è più azione e sono coinvolti più personaggi con le loro storie personali.
Resta sempre quel certo non so che nella scrittura di Winslow che non mi convince, ma comunque qui l'ho trovato migliore e il libro è coinvolgente.
Quasi 900 pg filate via lisce.
Adesso devo selezionare dalla biblioteca la lettura di natale da portarmi a Palermo Indecisione tra rilettura di IT, oppure due libri più brevi (forse Storia di un corpo + Patagonia express).
Never trouble trouble till trouble troubles you, 'cause if you trouble trouble, you'll only double trouble and trouble others, too.
Pane per i Bastardi di Pizzofalcone – Maurizio De Giovanni
Son tornati i Bastardi ed ecco un’altra perla di De Giovanni. Non l’avrei detto, ma comincio a preferire loro al Commissario Ricciardi…..comunque è una bella lotta! Anche stavolta il giallo è un pretesto per addentrarci nei vicoli dei quartieri di Napoli, per approfondire la conoscenza con i poliziotti di questo commissariato che hanno alle spalle vissuti tra i più disparati ma comunque sempre molto coinvolgenti. Nulla da aggiungere: leggetelo e non ve ne pentirete!
Orfani bianchi – Antonio Manzini
Dall’autore di Rocco Schiavone un piccolo libro che mi ha fatto piuttosto riflettere. Già questo è un ottimo punto a favore….leggo quasi esclusivamente argomenti di pura evasione e stavolta sono stato costretto a guardare con occhio (molto)critico il mio normale atteggiamento. Spiego meglio: la trama altro non è che la descrizione della vita quotidiana di una badante moldava a Roma. Certo, sicuramente l’autore l’ha romanzata ed ha ecceduto un po’troppo con il polpettone strappalacrime, però resta il fatto che spesso certe persone sono – a torto sia chiaro – del tutto invisibili per i più. Peccato solo per il finale che ho trovato troppo eccessivo. Comunque merita: direi un discreto 7- -
Quota 40 libricini superata... l'annata non è stata un granché, ma tempo per leggere se ne trova sempre meno.