Il fatto del giorno
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Re: Il fatto del giorno
Io sul materiale non mi pronuncio, ma se alcune cose come le vaporfly sono concesse e altre no, vuol dire che alcuni vantaggi sono indebiti e altri no. Faccio l'esempio del ciclismo, dove certi abiti creano dei vantaggi aerodinamici e nob sono considerati validi. Poi io davvero non capisco nulla di fisica per cui non saprei. Per il doping non ho detto che c'è sicuramente, anche perché in ogni caso ci sarebbe anche sulle maratone che finiscono in 2h 2min.pl però ecco, l'esperienza insegna che purtropo il fenomeno è aimè troppo diffuso
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Re: Il fatto del giorno
Ahah.. Ti tengo dietro nel warm up al massimo!Skiptomylou ha scritto: ↑12 ott 2019, 13:01 @jjruns addirittura insieme? pensi di essere in grande spolvero a Milano, o piuttosto il sottoscritto a essere in pessima forma?
Corri!
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Re: Il fatto del giorno
Visto l'impresa con emozione.
Concordo sul fatto che sia stato preparato tutto fino nei dettagli, e che sia anche un mega spottone, però l'impresa rimane e mi è proprio piaciuto vederlo arrivare così!
Ovviamente non è da paragonare ad una gara classica, è una corsa contro il tempo.
Un po' come i ciclisti che provano il record dell'ora.
Concordo sul fatto che sia stato preparato tutto fino nei dettagli, e che sia anche un mega spottone, però l'impresa rimane e mi è proprio piaciuto vederlo arrivare così!
Ovviamente non è da paragonare ad una gara classica, è una corsa contro il tempo.
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Re: Il fatto del giorno
Boh, io non vedo perché fare "polemica"...
Sì, le lepri, le scarpe, il laser e blabla...
Ma avete guardato come corre? La postura, i piedi che sembrano rimbalzare per terra... La serenità!
È perfetto!
Solo lui poteva infrangere questo limite simbolico ed è giusto che glielo abbiano fatto fare, e spero anche che gli abbiano dato un sacco di soldi!
Sì, le lepri, le scarpe, il laser e blabla...
Ma avete guardato come corre? La postura, i piedi che sembrano rimbalzare per terra... La serenità!
È perfetto!
Solo lui poteva infrangere questo limite simbolico ed è giusto che glielo abbiano fatto fare, e spero anche che gli abbiano dato un sacco di soldi!
La cipolla è un'altra cosa...
Cantiamo a cincifrencia lilleranti!
fai correre anche tu il porcellino di runningforum, scopri qui come! viewtopic.php?t=46765
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Re: Il fatto del giorno
Eliud Kipchoge fenomeno, impressionante!
“Se diventi amico del dolore non sarai mai solo"
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Re: Il fatto del giorno
A berlino il secondo arrivò dopo quattro minuti se non ricordo male
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Re: Il fatto del giorno
Io mi sono abbondantemente emozionato.
Una volta tanto non condivido il pensiero dell'amico Filattiera, né le perplessità di chi vede in questo progetto qualcosa di poco sportivo.
Parliamoci chiaro: questa era una caccia a un limite umano.
Una missione. Un'impresa. Un uomo contro il giudice implacabile che è il tempo. Stop.
Nike e Ineos ci hanno creduto, hanno tirato fuori vagonate di soldi per cercare di portare a casa l'impresa, e vagonate di soldi avranno (giustamente) in cambio: quale sarebbe il problema?
Hanno lavorato duro e SERIAMENTE (cosa che noi italiani dovremmo tornare a fare) , hanno messo Kipchoge nelle condizioni di tirar fuori il meglio (per esempio non imponendo nulla, lasciandogli il suo storico coach e i suoi fidati amici, facendolo allenare fino all'ultimo nella sua Africa, in ritiro collegiale e quasi monacale, come lui voleva), non hanno forzato nulla ma si sono LORO rapportati al mondo di Eliud e del suo staff, hanno coinvolto tanti campioni nell'umile lavoro del pacer, hanno lavorato di fino su ogni dettaglio.
Beh, bisogna riuscirci a farlo, con efficacia e anche una discreta eleganza: per farcela non bastano i soldi.
E Kipchoge ha dunque corso nelle migliori condizioni possibili ma ha corso con le sue gambe, col suo cuore, con la sua testa.
Anche solo il sopportare la PRESSIONE MOSTRUOSA che tutto questo progetto ha comportato è una dote da fuoriclasse.
E' molto più difficile riuscire quando sai che non dovresti fallire...
Questione prettamente sportiva: Questa è un'impresa che non sarebbe possibile in una gara ufficiale senza un rivale che possa tirar fuori il 100% da questo fenomeno immenso di nome Eliud.
Il rivale ancora non c'è, punto. Forse persino non ci sarà mai. Vedremo. Oggi comunque non c'è. E non ci sono lepri capaci di stare con lui a questo ritmo fino al 35°km. Neppure fino al 30°.
Ci sono tanti fortissimi maratoneti, Bekele a Berlino è arrivato a 2 secondi dal suo record mondiale ma Kipchoge non ha mai perso, anche a Berlino l'anno scorso se fosse stato necessario avrebbe tirato giù ancora qualcosa e se fosse andato a Berlino 2019 con la forma che ha avrebbe vinto staccando Bekele.
Oggi stesso sono convinto che avrebbe grattato ancora almeno una decina di secondi accelerando un paio di km prima del preventivato... lo dimostra lo stupefacente modo in cui ha chiuso la maratona più veloce di sempre.
In più c'è la meravigliosa consapevolezza che ad aver compiuto l'impresa sia un uomo straordinario, dai bellissimi modi e pensieri e gesti, un uomo pulito e semplice ma non per questo banale o limitato quando deve esprimersi.
Un uomo incredibilmente sereno che potrebbe essere un modello per chiunque.
Oggi a Vienna si è riscritta l'enciclopedia dei limiti umani.
Gli ultimi 500 metri di questa corsa perfetta sono da brividi. Eliud Kipchoge, l'asceta di bianco vestito, supera il gruppetto nero e rosa dei suoi fedeli scudieri e accelera verso il traguardo salutando il mondo. La sua corsa, leggera e perfetta anche dopo 42 km corsi col cuore in gola, è una vera e propria forma d'arte.
No human is limited, diceva già 2 anni fa dopo il primo tentativo fallito di poco, e aveva ragione, l'Eliud.
Anche se per me in realtà lui è un Dio.
Che bello questo giorno. Evviva Kipchoge, il suo mondo e il nostro sport!
Una volta tanto non condivido il pensiero dell'amico Filattiera, né le perplessità di chi vede in questo progetto qualcosa di poco sportivo.
Parliamoci chiaro: questa era una caccia a un limite umano.
Una missione. Un'impresa. Un uomo contro il giudice implacabile che è il tempo. Stop.
Nike e Ineos ci hanno creduto, hanno tirato fuori vagonate di soldi per cercare di portare a casa l'impresa, e vagonate di soldi avranno (giustamente) in cambio: quale sarebbe il problema?
Hanno lavorato duro e SERIAMENTE (cosa che noi italiani dovremmo tornare a fare) , hanno messo Kipchoge nelle condizioni di tirar fuori il meglio (per esempio non imponendo nulla, lasciandogli il suo storico coach e i suoi fidati amici, facendolo allenare fino all'ultimo nella sua Africa, in ritiro collegiale e quasi monacale, come lui voleva), non hanno forzato nulla ma si sono LORO rapportati al mondo di Eliud e del suo staff, hanno coinvolto tanti campioni nell'umile lavoro del pacer, hanno lavorato di fino su ogni dettaglio.
Beh, bisogna riuscirci a farlo, con efficacia e anche una discreta eleganza: per farcela non bastano i soldi.
E Kipchoge ha dunque corso nelle migliori condizioni possibili ma ha corso con le sue gambe, col suo cuore, con la sua testa.
Anche solo il sopportare la PRESSIONE MOSTRUOSA che tutto questo progetto ha comportato è una dote da fuoriclasse.
E' molto più difficile riuscire quando sai che non dovresti fallire...
Questione prettamente sportiva: Questa è un'impresa che non sarebbe possibile in una gara ufficiale senza un rivale che possa tirar fuori il 100% da questo fenomeno immenso di nome Eliud.
Il rivale ancora non c'è, punto. Forse persino non ci sarà mai. Vedremo. Oggi comunque non c'è. E non ci sono lepri capaci di stare con lui a questo ritmo fino al 35°km. Neppure fino al 30°.
Ci sono tanti fortissimi maratoneti, Bekele a Berlino è arrivato a 2 secondi dal suo record mondiale ma Kipchoge non ha mai perso, anche a Berlino l'anno scorso se fosse stato necessario avrebbe tirato giù ancora qualcosa e se fosse andato a Berlino 2019 con la forma che ha avrebbe vinto staccando Bekele.
Oggi stesso sono convinto che avrebbe grattato ancora almeno una decina di secondi accelerando un paio di km prima del preventivato... lo dimostra lo stupefacente modo in cui ha chiuso la maratona più veloce di sempre.
In più c'è la meravigliosa consapevolezza che ad aver compiuto l'impresa sia un uomo straordinario, dai bellissimi modi e pensieri e gesti, un uomo pulito e semplice ma non per questo banale o limitato quando deve esprimersi.
Un uomo incredibilmente sereno che potrebbe essere un modello per chiunque.
Oggi a Vienna si è riscritta l'enciclopedia dei limiti umani.
Gli ultimi 500 metri di questa corsa perfetta sono da brividi. Eliud Kipchoge, l'asceta di bianco vestito, supera il gruppetto nero e rosa dei suoi fedeli scudieri e accelera verso il traguardo salutando il mondo. La sua corsa, leggera e perfetta anche dopo 42 km corsi col cuore in gola, è una vera e propria forma d'arte.
No human is limited, diceva già 2 anni fa dopo il primo tentativo fallito di poco, e aveva ragione, l'Eliud.
Anche se per me in realtà lui è un Dio.
Che bello questo giorno. Evviva Kipchoge, il suo mondo e il nostro sport!
Ultima modifica di Alberto Daniel il 12 ott 2019, 15:53, modificato 1 volta in totale.
57 anni, 1.77x69 kg. Scarpe: Saucony Endorphin Pro 4, Saucony Triumph 21, Nike Vaporfly 3 e Next 1, Puma Deviate 2, NB Rebel v2.
P.B. Master 55: 5K= 18''39" | 10K= 38'26" | Mezza M.= 1h24'14" | Maratona= 2h59'36"
P.B. Master 55: 5K= 18''39" | 10K= 38'26" | Mezza M.= 1h24'14" | Maratona= 2h59'36"
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Re: Il fatto del giorno
nessuno credo si sia minimamente sognato di togliere meriti a Kipchoge o di sminuire il fenomeno che è, semplicemente si nota il fatto che l'impresa (perché tale è) è riuscita grazie ai vantaggi, anzi, ai "non svantaggi" derivati dal contesto.
l'impresa mi ha commosso ugualmente proprio perché il contesto non dia direttamente dei vantaggi, ma vada a eliminare le variabili che nell'arco dei 42 km causano qui e la piccole perdite di tempo che, sommate assieme, davano quei secondi che mancavano al sub2h.
e non sto parlando tanto di scarpe, ma delle lepri addomesticate che seguivano una retta senza poter avere cali visto che si davano il turno, quindi niente strappetti, niente motore su di giri, niente bagarre per la posizione in classifica, protezione costante dal vento, nessuno spostamento per effettuare rifornimenti, etc...
e anche tutti gli altri mille aspetti come ad esempio il poter decidere l'orario di partenza e adattare le proprie esigenze (fisiche, climatiche, ...) alla gara e non viceversa.
personalmente nemmeno io voglio pensare al doping e voglio mantenere una versione romantica della storia, cioè che un uomo con le proprie forze abbia corso la distanza di maratona in meno di 2 ore.
è giustamente nella storia, e chissà che non riesca a fare la stessa cosa in gara.
l'impresa mi ha commosso ugualmente proprio perché il contesto non dia direttamente dei vantaggi, ma vada a eliminare le variabili che nell'arco dei 42 km causano qui e la piccole perdite di tempo che, sommate assieme, davano quei secondi che mancavano al sub2h.
e non sto parlando tanto di scarpe, ma delle lepri addomesticate che seguivano una retta senza poter avere cali visto che si davano il turno, quindi niente strappetti, niente motore su di giri, niente bagarre per la posizione in classifica, protezione costante dal vento, nessuno spostamento per effettuare rifornimenti, etc...
e anche tutti gli altri mille aspetti come ad esempio il poter decidere l'orario di partenza e adattare le proprie esigenze (fisiche, climatiche, ...) alla gara e non viceversa.
personalmente nemmeno io voglio pensare al doping e voglio mantenere una versione romantica della storia, cioè che un uomo con le proprie forze abbia corso la distanza di maratona in meno di 2 ore.
è giustamente nella storia, e chissà che non riesca a fare la stessa cosa in gara.
1h20’38” mezza maratona del Progresso - Castel Maggiore (BO) 18/12/22
2h53'48" Firenze marathon 26/11/17
4h22'52" 58 km Misano Adriatico 29/01/23
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4h22'52" 58 km Misano Adriatico 29/01/23
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Re: Il fatto del giorno
Io ho visto gli ultimi km e in effetti è stato impressionante.
Certo vedere il più grande maratoneta del momento, e uno dei più forti di sempre, snobbare i mondiali e Berlino per fare questa esibizione fa un po' riflettere sul futuro di questa specialità all'interno del contesto dell'atletica leggera.
Teoricamente in una gara olimpica "vera", cioè senza altri atleti prezzolati per fare un ritmo tale da stroncare tutti gli avversari, potrebbe essere battuto. Un Farah che riuscisse a rimanere agganciato potrebbe batterlo allo sprint. O forse no, ma comunque sono sport differenti.
Sul doping sinceramente non so nemmeno se kipchoge sia soggetto a controlli a sorpresa. Comunque tutti ogni tanto ne saltano qualcuno per cui un motivo ci sarà. Meglio non pensarci e godersi il risultato sportivo.
Certo vedere il più grande maratoneta del momento, e uno dei più forti di sempre, snobbare i mondiali e Berlino per fare questa esibizione fa un po' riflettere sul futuro di questa specialità all'interno del contesto dell'atletica leggera.
Teoricamente in una gara olimpica "vera", cioè senza altri atleti prezzolati per fare un ritmo tale da stroncare tutti gli avversari, potrebbe essere battuto. Un Farah che riuscisse a rimanere agganciato potrebbe batterlo allo sprint. O forse no, ma comunque sono sport differenti.
Sul doping sinceramente non so nemmeno se kipchoge sia soggetto a controlli a sorpresa. Comunque tutti ogni tanto ne saltano qualcuno per cui un motivo ci sarà. Meglio non pensarci e godersi il risultato sportivo.
Ultima modifica di CarloR il 12 ott 2019, 16:09, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il fatto del giorno
@alberto Daniel quoto parola per parola
@carlor si vabbè in maratona l'unico modo per battere questo è stato fare il record del mondo, tutte le altre le ha vinte lui. di cosa stiamo parlando dai
@cbc vero tutto quello che dici sul poter adattare tutto a se stesso, ma io comincio a credere che non sia troppo lontano dalle 2h anche in una gara perfetta (tipo Berlino fresco e senza vento). però io lo capisco, aveva un'opportunità e doveva sfruttarla per essere il primo a fare una roba del genere, non so quanti anni a questo livello gli rimangano...
@carlor si vabbè in maratona l'unico modo per battere questo è stato fare il record del mondo, tutte le altre le ha vinte lui. di cosa stiamo parlando dai
@cbc vero tutto quello che dici sul poter adattare tutto a se stesso, ma io comincio a credere che non sia troppo lontano dalle 2h anche in una gara perfetta (tipo Berlino fresco e senza vento). però io lo capisco, aveva un'opportunità e doveva sfruttarla per essere il primo a fare una roba del genere, non so quanti anni a questo livello gli rimangano...
Ultima modifica di Skiptomylou il 12 ott 2019, 16:12, modificato 1 volta in totale.