Libri-3
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Re: Libri-3
@F-lu che edizione hai preso dell'Odissea? E' in assoluto il mio libro preferito, quindi te lo chiedo perchè so per esperienza che alcune edizioni sono pessime o hanno traduzioni datate e constestate. Non che sia un esperto, però leggere per esempio la traduzione datata di Ippolito Pindemonte può essere un po' pesante.
Pesronalmente consiglio l'edizione in prosa della Marsilio, tradotta da Maria Grazia Ciani, o quella in versi della BUR tradotta da Vincenzo di Benedetto (quest'ultima ha anche tante note esplicative utili).
Pesronalmente consiglio l'edizione in prosa della Marsilio, tradotta da Maria Grazia Ciani, o quella in versi della BUR tradotta da Vincenzo di Benedetto (quest'ultima ha anche tante note esplicative utili).
PB 10K: 44'24" (CorriBicocca 2021, 24/10/2021)
PB 21K: 1:41:03 (Maratonina di Busto Arsizio, 11/11/2018)
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Re: Libri-3
Ciao Mod, ho preso proprio l'edizione in prosa della Marsilio
Me la avevano anche consigliata degli amici, che di lavoro sono pure professori a scuola .. per cui mi sa che sono sulla strada giusta.
Stasera inizia il viaggio!
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- tomaszrunning
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Re: Libri-3
Malcolm Barber The New Knighthood
E' la più completa storia del più leggendario ordine militare monastico medievale, quello dei cavalieri del tempio dei Templari. Dalle origini, nel 1119, benedette da san Bernardo di Chiaravalle che ai Templari consacrò degli scritti autorevoli, Barber conduce il lettore attraverso una storia di incredibili successi militari e finanziari. Al suo culmine l'Ordine diffuso in tutta Europa e in Terra Santa, faceva paura persino agli stati, teneva in mano la sorte di re, era un formidabile contropotere. interessante, ma di difficile lettura a causa di troppe citazioni di date, luoghi, nomi, famiglie, alberi genealogici, che fanno perdere un po' il filo del discorso
Se pensate che in ogni mistero irrisolto e in ogni congiura possibile e immaginabile ci sia lo zampino dei Templari... allora non comprate questo libro. Trattasi infatti di un'attenta e precisa ricostruzione, basata su fonti squisitamente storiche, dell'ascesa e del declino dei Templari, delle cause che li portarono a essere il più potente ordine religioso-militare del proprio tempo e su quelle che li condussero alla rovina, ma senza spazio per voli pindarici o ipotesi non avallate da prove. Con la scusa dei Templari, il saggio finisce per illuminare il lettore anche su certi aspetti della mentalità medioevale e su eventi strettamente connessi come le CrociateTroverete anche un interessante capitolo sulla vita quotidiana dei Templari e uno, ancor più interessante, sul ruolo che questi monaci guerrieri hanno finito per rivestire nell'immaginario del nostro tempo
E' la più completa storia del più leggendario ordine militare monastico medievale, quello dei cavalieri del tempio dei Templari. Dalle origini, nel 1119, benedette da san Bernardo di Chiaravalle che ai Templari consacrò degli scritti autorevoli, Barber conduce il lettore attraverso una storia di incredibili successi militari e finanziari. Al suo culmine l'Ordine diffuso in tutta Europa e in Terra Santa, faceva paura persino agli stati, teneva in mano la sorte di re, era un formidabile contropotere. interessante, ma di difficile lettura a causa di troppe citazioni di date, luoghi, nomi, famiglie, alberi genealogici, che fanno perdere un po' il filo del discorso
Se pensate che in ogni mistero irrisolto e in ogni congiura possibile e immaginabile ci sia lo zampino dei Templari... allora non comprate questo libro. Trattasi infatti di un'attenta e precisa ricostruzione, basata su fonti squisitamente storiche, dell'ascesa e del declino dei Templari, delle cause che li portarono a essere il più potente ordine religioso-militare del proprio tempo e su quelle che li condussero alla rovina, ma senza spazio per voli pindarici o ipotesi non avallate da prove. Con la scusa dei Templari, il saggio finisce per illuminare il lettore anche su certi aspetti della mentalità medioevale e su eventi strettamente connessi come le CrociateTroverete anche un interessante capitolo sulla vita quotidiana dei Templari e uno, ancor più interessante, sul ruolo che questi monaci guerrieri hanno finito per rivestire nell'immaginario del nostro tempo
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Re: Libri-3
Ballando nel buio – R. Costantini
Di nuovo il commissario Balistrieri e anche stavolta Costantini adotta il doppio piano temporale, alternando -in questo caso - il 1986 al 1974.
Gli intrecci tra politica, amore, tradimento e morte sono sempre ben delineati. La trama è avvincente e il finale ineccepibile. Bravo l’autore, ottimo il libro.
Però.
Però a me Costantini piace, ma non entusiasma. Questione squisitamente soggettiva, intendiamoci. Ma non ci posso fare nulla.
Comunque consigliato.
Di nuovo il commissario Balistrieri e anche stavolta Costantini adotta il doppio piano temporale, alternando -in questo caso - il 1986 al 1974.
Gli intrecci tra politica, amore, tradimento e morte sono sempre ben delineati. La trama è avvincente e il finale ineccepibile. Bravo l’autore, ottimo il libro.
Però.
Però a me Costantini piace, ma non entusiasma. Questione squisitamente soggettiva, intendiamoci. Ma non ci posso fare nulla.
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Re: Libri-3
Jonathan Coe Numero 11
il mio scrittore inglese preferito torna alla carica
una satira politica antitory...un sequel del libro La famiglia Winshaw (o magari un spin-off?)
Il romanzo si compone in realtà di cinque racconti, legati da diversi fili conduttori (tra cui, appunto, il ricorrere del numero undici), ma che potrebbero tranquillamente esistere anche da soli. In ognuno di essi, Jonathan Coe affronta diversi argomenti della società moderna: si parte con la storia di un'estate di due ragazzine, Rachel e Allison, che non capiscono la reazione dei nonni di fronte al suicidio di David Kelly, lo scienziato britannico che aveva smascherato le bugie di Tony Blair sulla guerra in Iraq. Una perdita dell'innocenza che subito dalle due non viene nemmeno capito, in quanto sono troppo prese dal mistero di quella strana donna che abita la villa vicino al bosco. Il secondo racconto, che è quello che più in assoluto ho preferito, parla della madre di Alison, astro ormai decaduto della musica britannica che, per riscattarsi ma soprattutto per bisogno di soldi, decide di partecipare a un reality show, in cui verrà sottoposta alle prove fisiche più dure ma soprattutto a una grande corrente d'odio, come solo i social network sanno creare. Poi si passa al tema delle ossessioni che possono condizionare la vita, nella storia della professoressa di Rachel e di suo marito. Il penultimo racconto è quello in cui torna effettivamente la famiglia Winshaw, la protagonista del primo romanzo dell'autore, che già veniva citata nelle storie precedenti, e che parla di premi, di raccomandazioni e di giornalismo. La raccolta si conclude con un racconto un po' gotico, forse il più destabilizzante dei cinque, tra datori di lavoro ricchissimi, enormi ville che si sviluppano sottoterra e strani passi che si odono nella notte.
La recensione di Numero 11 di Coe di Liz Hoggard su The Indipendent sottolinea come la scrittura di Coe sia di un postmoderno non apologetico, come lo sviluppo dei personaggi talvolta si lasci andare allo scherzo e alle trame labirintiche, ma chiarisce anche come questi siano difetti minori. “Perché non si può smettere di leggere” Numero 11, il cui finale l’autrice definisce agghiacciante.
il mio scrittore inglese preferito torna alla carica
una satira politica antitory...un sequel del libro La famiglia Winshaw (o magari un spin-off?)
Il romanzo si compone in realtà di cinque racconti, legati da diversi fili conduttori (tra cui, appunto, il ricorrere del numero undici), ma che potrebbero tranquillamente esistere anche da soli. In ognuno di essi, Jonathan Coe affronta diversi argomenti della società moderna: si parte con la storia di un'estate di due ragazzine, Rachel e Allison, che non capiscono la reazione dei nonni di fronte al suicidio di David Kelly, lo scienziato britannico che aveva smascherato le bugie di Tony Blair sulla guerra in Iraq. Una perdita dell'innocenza che subito dalle due non viene nemmeno capito, in quanto sono troppo prese dal mistero di quella strana donna che abita la villa vicino al bosco. Il secondo racconto, che è quello che più in assoluto ho preferito, parla della madre di Alison, astro ormai decaduto della musica britannica che, per riscattarsi ma soprattutto per bisogno di soldi, decide di partecipare a un reality show, in cui verrà sottoposta alle prove fisiche più dure ma soprattutto a una grande corrente d'odio, come solo i social network sanno creare. Poi si passa al tema delle ossessioni che possono condizionare la vita, nella storia della professoressa di Rachel e di suo marito. Il penultimo racconto è quello in cui torna effettivamente la famiglia Winshaw, la protagonista del primo romanzo dell'autore, che già veniva citata nelle storie precedenti, e che parla di premi, di raccomandazioni e di giornalismo. La raccolta si conclude con un racconto un po' gotico, forse il più destabilizzante dei cinque, tra datori di lavoro ricchissimi, enormi ville che si sviluppano sottoterra e strani passi che si odono nella notte.
La recensione di Numero 11 di Coe di Liz Hoggard su The Indipendent sottolinea come la scrittura di Coe sia di un postmoderno non apologetico, come lo sviluppo dei personaggi talvolta si lasci andare allo scherzo e alle trame labirintiche, ma chiarisce anche come questi siano difetti minori. “Perché non si può smettere di leggere” Numero 11, il cui finale l’autrice definisce agghiacciante.
- Doriano Donatore
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Re: Libri-3
a me è piaciuto, questo Numero 11.
mi è piaciuto in generale come descrive la società e i rapporti fra i vari personaggi....un Coe di buon livello, a mio parere.
mi è piaciuto in generale come descrive la società e i rapporti fra i vari personaggi....un Coe di buon livello, a mio parere.
PB:
10k: 43.03 (Alpin Cup 2015)
21k: 1.33.22 (Novara 2016)
42k: 3.34.48 (Pisa Marathon 2016)
fai correre anche tu il porcellino di Running Forum, scopri qui come! viewtopic.php?t=46765
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Re: Libri-3
A novembre ho letto "Non ci resta che correre" di Biagio d'Angelo, che ho scoperto essere il fratello di una cara amica di mia sorella (infatti il libro me l'ha regalato lei)' bello, scorrevole, mai banale, racconta il suo incontro con la corsa e come la vive. Mi sono ritrovata in tantissime parole e sensazioni raccontare, e poi vedere citati luoghi come il parco nord, dove mi alleno sempre, è davvero emozionante. Lo consiglio.
Sabato invece ho iniziato " i re del mondo" di Don Winslow, e sono già a più di metà... primo libro dell'autore per me, prequel di "le belve", racconta l'adolescenza e la nascita dell'amicizia tra Ben, Chon e O, protagonisti anche poi , appunto, delle belve.
Adoro lo stile. Adoro le frasi brevi, spezzate, a volte fatte solo di una parola. Adoro le parentesi ei nessi logici che collegano ogni parola all'altra. Adoro i giochi di parole. (Sarebbe bello leggerlo in lingua originale).
la vicenda è avvincente, con continui salti avanti e indietro nel tempo,tessere di un puzzle che solo apparentemente è un rompicapo ma che piano piano va a svelare il suo disegno....
Crudo, spiazzante, ti incide a fondo con una stilettata, e i protagonisti sono "veri" nella loro umanità, senza nessuna patinatura di facciata.
Bello, bello, non vedo l'ora di vedere come va a finire.
Sabato invece ho iniziato " i re del mondo" di Don Winslow, e sono già a più di metà... primo libro dell'autore per me, prequel di "le belve", racconta l'adolescenza e la nascita dell'amicizia tra Ben, Chon e O, protagonisti anche poi , appunto, delle belve.
Adoro lo stile. Adoro le frasi brevi, spezzate, a volte fatte solo di una parola. Adoro le parentesi ei nessi logici che collegano ogni parola all'altra. Adoro i giochi di parole. (Sarebbe bello leggerlo in lingua originale).
la vicenda è avvincente, con continui salti avanti e indietro nel tempo,tessere di un puzzle che solo apparentemente è un rompicapo ma che piano piano va a svelare il suo disegno....
Crudo, spiazzante, ti incide a fondo con una stilettata, e i protagonisti sono "veri" nella loro umanità, senza nessuna patinatura di facciata.
Bello, bello, non vedo l'ora di vedere come va a finire.
Chi ha un perché abbastanza forte può superare qualsiasi come
- tomaszrunning
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Re: Libri-3
Charles Bukowski Il Panino con prosciuto
Il solito Bukowski volgare, sboccato e fuori di testa
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- WhiteKenyan
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Re: Libri-3
Finito da poco "Il Maratoneta" di William Goldman.
Ho trovato questo bestsellers buttato sul marciapiede, il titolo mi ha colpito l'attenzione, non ho resistito e l'ho raccolto.
Mi sono informato, c'è anche il film (protagonista Dustin Hoffmann) e sono curioso di vederlo.
Ho riscoperto i piaceri della lettura dopo un bel po' di tempo.
Ho trovato questo bestsellers buttato sul marciapiede, il titolo mi ha colpito l'attenzione, non ho resistito e l'ho raccolto.
Mi sono informato, c'è anche il film (protagonista Dustin Hoffmann) e sono curioso di vederlo.
Ho riscoperto i piaceri della lettura dopo un bel po' di tempo.
Link del mio diario: viewtopic.php?t=52482
10.000 :39'33" (3'57"/km) - Vola Ciampino 25/3/2018 -
21.097 :1h29'36" (4'14"/km) - RomaOstia halfmarathon 11/03/2018 -
10.000 :39'33" (3'57"/km) - Vola Ciampino 25/3/2018 -
21.097 :1h29'36" (4'14"/km) - RomaOstia halfmarathon 11/03/2018 -
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Re: Libri-3
Prima dell’alba – P. Malaguti
Bel libro, diviso in due piani temporali (1917-1931) legati tra loro.
L’orrore della guerra di trincea, Caporetto, la fronte della Piave (il maschile nei termini venne dopo , le morti insensate, gli ordini insulsi. E un omicidio, commesso 14 anni dopo, di un generale che fu colonna portante di alcune nefandezze dell’epoca e che il regime fascista ha poi assurto ad icona.
Del crimine se ne occuperà, suo malgrado, un ispettore di polizia fiorentino, classe 99, che a suo tempo aveva combattuto in prima linea.
Miseria, povera gente, realtà cruda e fatti di cronaca vera mischiati quel tanto che basta ad una trama romanzata necessaria per disegnare un’opera di pregevole fattura.
Se avete stomaci forti ve lo consiglio caldamente.
Bel libro, diviso in due piani temporali (1917-1931) legati tra loro.
L’orrore della guerra di trincea, Caporetto, la fronte della Piave (il maschile nei termini venne dopo , le morti insensate, gli ordini insulsi. E un omicidio, commesso 14 anni dopo, di un generale che fu colonna portante di alcune nefandezze dell’epoca e che il regime fascista ha poi assurto ad icona.
Del crimine se ne occuperà, suo malgrado, un ispettore di polizia fiorentino, classe 99, che a suo tempo aveva combattuto in prima linea.
Miseria, povera gente, realtà cruda e fatti di cronaca vera mischiati quel tanto che basta ad una trama romanzata necessaria per disegnare un’opera di pregevole fattura.
Se avete stomaci forti ve lo consiglio caldamente.