Corsa e... amore

[elenamandy]

Mi fa piacere che voi ci riusciate; io non ci sono mai riuscita. Ho avuto morosi con l'avversione per l'attività fisica e no, non mi trovavo per niente. È stato anzi uno dei motivi per cui è finita. Mi spiace ma non posso trovarmi sempre da sola o con gli amici anche solo per allungare un po' una banale passeggiata. Eravamo a questi livelli: loro pantofolai cronici e io che volevo spaccare il mondo. Il mondo è più bello se lo spacchi in due, a mio modesto parere, specie all'epoca che avevo poco più di vent'anni.

[Dr.Kriger]

Per gli sportivi purtroppo spesso è dura trovare amicizie e relazioni. Di fatto non ho amici in grado di fare un solo km di corsa, forse neppure per non perdere il treno. Ma così è stato anche quando ero alle elementari. Era difficile trovare qualcuno a cui piacesse andare tutto il pomeriggio in bici a fare gli spericolati.

Poi non è che uno deve pretendere che tutti corrano, ma avere una bella spinta vitale ed essere attivi ti danno una marcia in più in tutto.

[elenamandy]

Esatto! Tra le mie amicizie, anche per propensione naturale probabilmente, ho sempre avuto persone molto attive, chi in un modo e chi nell'altro (ho due amici che corrono o ci provano, amiche che adorano la bici, le lunghe camminate, la palestra, la montagna ecc.), ma chissà perché, mio malgrado, ho spesso (non sempre, c'è stato anche un ex sportivo) avuto difficoltà a trovarmi in una relazione con qualcuno che condividesse questo mio lato attivo.
Banalmente, che mi "buttasse" giù dal letto lui per primo per andare da qualche parte per le nostre valli o a fare una gita fuori porta. Non pretendo che corra, ecco. Hai centrato il punto.

[Hystrix]

Io ho iniziato a correre da grandicello, già felicemente accasato. Lei andava in piscina, almeno 3 volte alla settimana, ogni tanto andavo anch'io ma senza entusiasmo. Amo camminare in montagna, è la mia vera droga, niente arrampicate, ferrate o corde, soffro di vertigini, ma quando inizio a camminare in montagna non mi fermerei mai. E così, a 49 anni, lei aveva più fiato di me, io stentavo... E così ho iniziato ad andare in palestra, ma mi annoiavo a morte, tranne correre sul tapis roulant. E da lì a correre fuori il passo è stato "breve" ( un anno). E non mi sono più fermato... Poi ho coinvolto anche lei, ma difficilmente corriamo insieme, lei va più piano e se siamo insieme si sente in difficoltà anche se io seguo il suo passo senza problemi. E così, nei fine settimana siamo così organizzati: sabato io faccio il mio lungo, lei la sua corsa. Domenica andiamo a camminare nei boschi, viviamo in collina, e se poi il pomeriggio sono ancora fresco mi faccio un'altra corsetta da solo. Purtroppo lei, con la pandemia, ha abbandonato la piscina, speriamo che possa tornarci prima o poi.
Un paio di settimane fa mi sono reso conto di essere fortunato. Ero a Milano a trovare mia madre, ho scoperto che c'era la milano Marathon 10km aperta a tutti, mi sono iscritto al volo (avrei dovuto fare il badante a mamma...). Mia moglie non era venuta a Milano, ma mi ha scritto questo messaggio:

Sapevo che non avresti mollato e che l’avresti corsa ad ogni costo, anche se ieri mi avevi detto che non saresti riuscito ad iscriverti. Sei un uomo unico al mondo che sa ciò che conta davvero nella vita: saper godere delle piccole cose e trovare qualcosa di bello in tutto ciò che fai! Sono orgogliosa di te!

Non aggiungo altro, sono un uomo fortunato

[elenamandy]

Altroché. Mi hai fatta un po' commuovere a dirla tutta.

[lentissimo]

Solitamente quelle frasi si scrivono dopo un tradimento. (si scherza eh)

[Dr.Kriger]

Beh, io invece all'opposto devo dire che in tutte le relazioni facevamo delle belle scarpinate. Poi va beh, sono tutte finite per altri motivi, ma ora non è il caso di approfondire. Comunque fortunatamente persone con le proprie inclinazioni si trovano. Con il lanternino, certo, ma forse il bello è proprio questo. Altrimenti se la statistica non ci è favorevole pazienza. Starei molto peggio con una ragazza che non si smuove dal divano.

[Stef83]

Però le vite, purtroppo o per fortuna a seconda dei casi, ci mettono di fronte a talmente tante evoluzioni che non credo che scegliere una persona per quello che fa sia una garanzia di riuscita e soprattutto di durata, è più importante quello che è e soprattutto com’è disposta verso l’altro e verso il partner. Pensando ad una relazione duratura, se il tuo compagno non può più correre/essere attivo lo lasci oppure al contrario ti lascia lui?

Mi viene in mente una di quelle frasi un po’ banali che fanno sorridere “una donna sposa un uomo sperando che cambi, e l’uomo non cambia mai, un uomo sposa una donna sperando che non cambi, e la donna cambia sempre”. Che uno cambi o non cambi, che si abbiano passioni in comune o meno, lo ripeto per me l’unica cosa che davvero conta è il rispetto e la volontà di mantenere la relazione positiva e costruttiva, anche nelle difficoltà.

@ludovico sì ORA lo so che sono stato un pazzo con quella Resegup, ma l’ho capito troppo tardi. L’unico sprone a cercare di andare avanti e finirla il prima possibile era proprio il pensiero della moglie a casa, tra sensi di colpa e timore per la mia sopravvivenza. Però dai quello che non t’ammazza ti rinforza, infatti ora ce l’ho come avatar del profilo

[elenamandy]

Stef83, infatti non è unicamente quello che fa a essere determinante, ma è proprio quello che è. Una persona attiva lo è in ogni ambito della vita, non è necessario né che ami la corsa né che sia un maratoneta. Dopotutto, anche quello che facciamo è determinante per quello che siamo. Altrimenti, che cosa siamo?
In ogni caso, è chiaro che se uno si è dedicato allo sport per tot tempo e poi non può più praticarlo non è che meriti di essere lasciato per questo, non sono così folle o estrema. Ma il fatto che sia fermo non fa di lui uno meno sportivo di prima.

[Dr.Kriger]

La corsa è solo uno dei tanti modi di mantenersi in forma. Poi comunque oggigiorno si può fare sport anche con le disabilità. Vedi le Paralimpiadi, che 5 anni fa ho seguito un po'. Un modo per essere sempre persone attive si trova sempre. Anche perché purtroppo non è neppure così raro che una persona sia costretta a smettere (cosa da cui cerco di tenermi alla larga puntando sulla salute). L'importante è che quella persona si alzi e faccia qualcosa anziché morire sul divano. Uno può anche divertirsi a fare 3-4 ore di camminata su 6 giorni ed è uguale (se ha tempo).