Parkrun Italia

[shaitan]

Domani tutte le parkrun si uniranno nella corsa della memoria per Falcone Borsellino e le altre vittime della mafia.

Speriamo di arrivare complessivamente a 500 corridori/camminatori

ps a Roma anche stavolta probabilmente doppio ristoro, tecnico e (stavolta molto) meno tecnico... per il secondo per una volta lascio il campo a mia mamma che è venuta a trovarmi: dolcetti di cocco (buoni anche se non amo il cocco) e torta della nonna che è crema e amarene... una cosa da prova costume nun te temo

[Andybike]

Domani dovrei partecipare, a Padova. Non ho però capito se si anticiperà di mezzora come pare dall'evento creato su FB... Alle 8:30 invece delle solite 9?

[shaitan]

@Andybike si parte alle 9 come sempre. Alcuni hanno messo 8e30come appuntamento perché il pre gara sarà un filo più lungo per il ricordo delle vittime. Io ho lasciato il solito 8e40

[shaitan]

Grazie all'exploit record di montelepre con 106 corridori/camminatori oggi per la corsa per la memoria si è arrivati a 503 atleti complessivi tra le 12 parkrun... !!!

Per me giornata speciale, con il mio papino (che per caso mi è venuto a trovare a roma in questi giorni) che legge il discorso alla memoria. Non potevo chiedere di meglio

[Andybike]

A Padova eravamo pochini, nonostante la giornata speciale. Comunque tempo splendido, e migliorato ancora il PB.

[shaitan]

Questa racconto di una ragazza inglese che ci è venuta a trovare e che io ho tradotto http://blog.parkrun.com/it/2018/05/21/u ... ma-pineto/ ha aperto un po' una discussione sulla nostra pagina fb sul fatto che in italia nella corsa agonistica si è un po' ossessionati dai tempi, dai propri certamente ma anche da quelli degli altri che categorizziamo a seconda del passo...

E del resto uno "noto" che ha un discreto seguito qui si è inventato il test del moribondo... ossia che se non corri 10km in 1h sei un mezzo morto che cammina. Mi permetto di dire LoL con tutto il rispetto verso il kossovaro.

Voi come la vedete?

Per me il problema è proprio che parliamo di corsa agonistica. Cioè in italia c'è una differenza marcata fra il jogger e il runner (qualunque cosa questo voglia dire). Ed è tutto l'impianto che sta attorno a volte un po' pesante e abbastanza dissuadente, certificati agonistici, iscrizioni a società etc che non favorisce la diffusione e l'inclusione...

In francia per dirne una fanno garette su pista anche gratuite senza chiederti una beata fava. Qua da noi a Roma non ho ancora capito quando ci sono le gare in pista e a che santo debba rivolgermi per iscrivermi. E poi avendo un passo da 4/km sui 5k mi guarderebbero malissimo se mi iscrivessi.

Ecco parkrun per me può aiutare a colmare questo gap fra l'agonismo (che può essere anche giusto e sano per carità, sono il primo a preparare gare con uno specifico tempo in mente) e il semplice jogging una tanto da "aiuto è maggio a giugno c'è la prova costume".

Non so voi che ne pensiate a riguardo

[oscar56]

Qui a Milano il cronometro la fa da padrone a tutti i livelli tanto che quando faccio il cronometrista è gradito sapere il time del primo giro. Però molti si concedono anche parkrun più lente apposta per godersi l'amicizia.Ho già fatto il pacer ed è molto gratificante.

[MaxF]

Salvatore, questa purtroppo è una vecchia storia, a Milano però l'andazzo è durato poco.
E'stato fatto capire che la filosofia parkrun è diversa e quelli che pensano di venire a fare le gare non tornano.
Diverso è il discorso legato al proprio tempo personale, quello è, come dice Oscar, incentivato perché è giusto porsi un obbiettivo personale e vedere i propri miglioramenti.
La corsa è una gara contro se stessi, per fare le competizioni ci sono altri palcoscenici, certamente anche più qualificati del nostro.

[shaitan]

No aspetta mi sono spiegato male, la riflessione era su come in genere si vede la corsa in Italia con la differenza netta fra agonismo e jogger, non su come la viviamo alla parkrun di Roma che, anche a causa del percorso, al massimo la si può fare come sfida goliardica fra amici... ma di sicuro non ci vieni a fare agonismo o il personale dei 5k [emoji16][emoji16][emoji16]

Anzi l'unico che è venuto con intenzioni bellicose e si è fatto chiamare il parziale è proprio l'inglese che ha fatto l'attuale record [emoji3]

[MaxF]

E'indubbio che in Italia c'è un agonismo esasperato, basta vedere quel rimbambito che ha tagliato al Passatore o quello a Londra. Credo che comunque il sistema aiuti in qualche modo tutto questo: ci sono società che chiedono addirittura dei tempi minimi per l'iscrizione. forse finché la sfida rimane tra amici o compagni di società è anche uno stimolo, ma spesso non è così.
E'anche vero che questo è un limite, perchè chi è agli inizi o corre piano si sente un po' emarginato e rischia di perdere l'entusiasmo per la corsa, noto che invece spesso all'estero correre in compagnia è un'abitudine piuttosto consolidata, sia a Roma che Milano ho visto gruppi stranieri molto numerosi che correvano insieme tutta la maratona. Ma in generale comunque siamo noi italiani così, tendiamo ad essere un po' individualisti e a pensare poco al bene comune. Questo qualche volta ci aiuta a cavarcela, ma a volte è un limite.