Due maratone a distanza di 30 giorni
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni
io ho già espresso
Dal 2014:18 maratone, 6 stars finisher; 2018 100km del Passatore, Ironman70:3
I miei libri: Il Passatore da zero https://tinyurl.com/er5tzd3z +il mio blog [url]https://zeromaratone.blogspot.com[/url]
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni
Mi sono gia' espresso anch'io, ma visto che mi chiami in causa permettimi un commento finaleluigi_g ha scritto:Sono d'accordissimo che non andrebbero corse piu' 1-2 maratona all'anno. Se non altro per dare tempo al corpo di rigenerarsi "completamente".
Questa è una cosa, ma oltre a cio' non sono affatto d'accordo con cio' che dice GNR. Non sono un medico, ma solo un fisico (ad ogni modo il parere di 1-2-3 medici non ha nessuna importanza in questo caso, cio' che conta è solo il "consensus" scientifico, cioe' l'opinione diffusa e consolidata maturata nel tempo sulla base di solidi lavori scientifici). Da quello che leggo ogni giorno, i lavori scientifici che parlano di maratona e danni relativi, ad oggi sono arrivati a 2 conclusioni:
1. Danni ad articolazioni/cartilagini etc: In un "normale" approccio alla maratona e al suo allenamento (si intendono anche 5-6 maratone all'anno) i danni sono "reversibili" una volta che si smette di correre maratone. Chiaramente comportamenti estremi e problemi pregressi posso rendere il quadro diverso e creare maggiori problemi
2. Danni al cuore: Ci sono un sacco di pubblicazioni a riguardo e le conclusioni sono contrastanti. Nel 2014 per fare un po' di chiarezza è stato pubblicato su Brithish Journal of Sports Medicine uno studio che raccoglieva le conslusioni di decine di studi precedenti da una collaborazione di decine di medici e centri di ricerca. La loro conslusione finale è che lo "strenous" marathon running (+5-6 maratone/anno) non pone pericoli "superiori" rispetto al control group e in generale i vantaggi long-term per cuore e sistema cardio circolatorio sono ancora superiori ai potenziali pericoli (cio' considerava atleti di eta <50 anni).
A chi è interessato posso recuperare da qualche parte le fonti.
Cosa ne pensate?
1. Articolazioni/cartilagine etc. Se hai hetto qualche ricerca convincente in merito facci sapere. Io di significativo ho visto solo alcuni studi che suggerivano rischi concreti di artrosi all'anca per podisti ex-pro. Ma correndo a livello amatoriale sento ogni domenica le lamentele per danni vari e noto il percentuale impressionante di competitori costretti a smettere per infortunio cronico fra 45 e 60 anni.
2. Cuore. Concordo che ci sono tante pubblicazioni... alcuni seri ed allarmanti le ho gia' citato. Chi corre 5-6+ maratone difficilmente sta correndo ad intensita' sufficiente per rischiare danni al cuore (mi vengono in mente due che ci hanno rimesso con 50+ maratone all'anno ma quella e' un'altra storia). Rischia semmai chi corre una maratona al massimo, ma anche chi ha una malattia cardiaca non diagnosticata o fa uso di certi tipi di doping.
Se ti appassiona qualche punto particolare apriamo un topic in merito ma con titolo piu' preciso.
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni
Potrebbe essere "di maratona si muore?" (punto interrogativo)
di solito i titoli ad effetto rendono di più...
PS : non lo apro però io
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni
zeromaratone ha scritto:Potrebbe essere "di maratona si muore?" (punto interrogativo)
di solito i titoli ad effetto rendono di più...
Nascerebbe una discussione alquanto incasinata, gia' noi siamo stati bravi qui a limitare i danni
Eppoi' la risposta e' sotto gli occhi di tutti, nelle grandi maratone non e' raro un morte, ma due si.
Suggerirei semmai tre titoli abbastanza precisi, perche' i discorsi sono complessi e gia' si intrecciano fin troppo far loro:
1. Rischi alla salute per chi corre la maratona
2. Rischi cardiaci legati alla corsa intensa
3. Rischi alle articolazioni/ligamenti ecc. legati alla corsa
Per me il primo e' il piu' scontato e meno interessante, anche se sicuramente sarebbe il piu' gettonato.
Ma per fortuna abbiamo entrambi una maratona da correre
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni
@gnr: Provo a risponderti qui sotto. E' il mio punto di vista e niente di piu'. Ma mi interessa molto l'argomento per il semplice motivo che sarebbe da pazzi farsi del male sapendo di farsi del male...
1. Che sia convincente il paper che ho letto su cartiligiani/articolazioni non lo devo dire io. Diciamo che quello che avevo letto era ampio, dettagliato e peered reviewed. Che correre crei problemi nel corto e medio periodo non c'è nessun dubbio. Basta vedere quante gare saltiamo per infortunio. Ma se la nostra statistica sono gli amici che incontriamo la domenica alla gara X o Y non andiamo tanto lontano. E' chiaro che ognuno ha acciacchi/malanni/problemi ma come si fa da qui ad estrapolare che correre crei problemi nel lungo termine e che questi siano irriversibili??
2. Per il cuore. Nell'articolo che citavo si parla chiaramente di "strenouos" marathon running quindi si intende una preprazione seria, protratta nel tempo, massimale che puo' includere da 1 a 5-6 maratone l'anno. La conclusione dedotta dall'analisi di tutta una serie di lavori precedenti è che, per runners <50 anni (il gruppo non comprendeva runners piu' anziani), che NON hanno condizioni/patologie pregresse, il marathon running non crea modifiche strutturale al cuore o al sistema circolatorio, non pone nessun rischio aggiuntivo rispetto a quello cui incorre il control group (gruppo di persone che nello studio scientifico statistico servono come termine di confronto con il gruppo di persone che vengono effettivamente sottoposte ai vari tests). La conclusione era che sebbene in presenza di patologie pregresse correre maratone crea dei periocoli sostenziali, nel caso di persone "sane" questi pericoli sono fortemente ridotto/annullati e i vantaggi del correre maratone sono superiori agli svantaggi che si avrebbero non correndole.
Sono al lavoro ma quando torno a casa do' un'occhiata se riesco a recuperare questi due articoli...
Saluti!
1. Che sia convincente il paper che ho letto su cartiligiani/articolazioni non lo devo dire io. Diciamo che quello che avevo letto era ampio, dettagliato e peered reviewed. Che correre crei problemi nel corto e medio periodo non c'è nessun dubbio. Basta vedere quante gare saltiamo per infortunio. Ma se la nostra statistica sono gli amici che incontriamo la domenica alla gara X o Y non andiamo tanto lontano. E' chiaro che ognuno ha acciacchi/malanni/problemi ma come si fa da qui ad estrapolare che correre crei problemi nel lungo termine e che questi siano irriversibili??
2. Per il cuore. Nell'articolo che citavo si parla chiaramente di "strenouos" marathon running quindi si intende una preprazione seria, protratta nel tempo, massimale che puo' includere da 1 a 5-6 maratone l'anno. La conclusione dedotta dall'analisi di tutta una serie di lavori precedenti è che, per runners <50 anni (il gruppo non comprendeva runners piu' anziani), che NON hanno condizioni/patologie pregresse, il marathon running non crea modifiche strutturale al cuore o al sistema circolatorio, non pone nessun rischio aggiuntivo rispetto a quello cui incorre il control group (gruppo di persone che nello studio scientifico statistico servono come termine di confronto con il gruppo di persone che vengono effettivamente sottoposte ai vari tests). La conclusione era che sebbene in presenza di patologie pregresse correre maratone crea dei periocoli sostenziali, nel caso di persone "sane" questi pericoli sono fortemente ridotto/annullati e i vantaggi del correre maratone sono superiori agli svantaggi che si avrebbero non correndole.
Sono al lavoro ma quando torno a casa do' un'occhiata se riesco a recuperare questi due articoli...
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni
E come fanno le persone tipo Karnazes, Marshall etc?
50maratone in 50 giorni, coast to coast etc?
alieni?
posseduti?
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alieni?
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni
la seconda Tomasz ! Posseduti dal demone!
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni
Su quei pochi che hanno fatto 50 consecutive uno e' morto ed un altro ha rischiato di morire, come percentuale non siamo maletomaszrunning ha scritto:E come fanno le persone tipo Karnazes, Marshall etc?
50maratone in 50 giorni, coast to coast etc?
alieni?
posseduti?
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni
Karnazes é vivo... Marshall? sto leggendo il suo libro ora... posso prestarvelo (.epub)
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Re: Due maratone a distanza di 30 giorni
Si, non sono a conoscenza di morti inusuali fra ultramaratoneti...
del resto corrono a bassa intensita' rispetto anche ad un maratoneta agonista, per quanto ne so gli unici problemi specifici sono ai piedi (microfratture) ed ai polmoni (asthma, come capita anche a triatleti).
Tieni conto comunque che vi e' una micidiale selezione in entrata, chi non smette all'inizio evidentamente ha un corpo a prova di bomba
del resto corrono a bassa intensita' rispetto anche ad un maratoneta agonista, per quanto ne so gli unici problemi specifici sono ai piedi (microfratture) ed ai polmoni (asthma, come capita anche a triatleti).
Tieni conto comunque che vi e' una micidiale selezione in entrata, chi non smette all'inizio evidentamente ha un corpo a prova di bomba