teomat ha scritto:Ovviamente parlo di allenamento, in gara è diverso!
Pure io bevo dai 30 km in su, allenamento e gara!
Ho corso 25 km piuttosto mossi come altimetria col coach prima di ferragosto da prima delle 10 a mezzogiorno, clima 27° e sole splendido... 2h18' e ritmo tranquillo... bevuto e mangiato ZERO! (ma perchè non volevo, non per fare eroismi inutili)
IL MIO modo di approcciare i lunghi:
intanto porto con me il camel bag pieno fino all'orlo. Fa zavorra, bevo ogni 5 km, ho avuto esperienze tragiche senza, mangio una barretta dopo 20Km e poi ogni 10.
Non tanto la distanza quanto il tempo, nei miei lunghi oltre i 35, conto le ore di corsa.
Per i trail o le competizioni sulla lunga distanza, credo, che non abbia molto senso prepararsi ad affrontare al Distanza, ma il tempo corsa.
Se la gara dura 9 ore, bisogna essere preparati a questo. Questa è un po' la mia linea guida. Certo è che se faccio un lungo di 6 ore devo accumulare un certo kmetraggio relativo al percorso che affronto.
un caro saluto
DiC
________________________________ E CHI VI RIPRENDE PIU'?
Io tendo a non mangiare in allenamento,se non supero i 40,perchè nei trattati di allenamento,insistono molto per quanto riguarda la potenza lipidica,quindi svuotare le scorte di glicogeno,per insegniare al corpo a centellinare le risorse,ed usare una miscela migliore di grassi e zuccheri
ho mangiato il gelato troppo in fretta ed adesso mi fa malissimo in mezzo agli occhi
uhmmm,
in generale ho sempre pensato - ma senza alcuna base - che con i lunghi si dovesse intendere una percentuale del tempo.
o meglio: non ne parlo mai con nessuno, ma tendo a considerare "lungo" una corsa che sta sopra i 90 minuti.
non ho mai fatto una preparazione per maratona, però ci sto meditando e in maniera del tutto sconclusionata ho pensato che per me sarebbe meglio basarmi sul tempo da voler "realisticamente" realizzare più che sulle distanze da percorrere.
tutto sta a dare un valore a quel "realisticamente". sto cercando di ingegnarmi.
mantissa ha scritto:uhmmm,
in generale ho sempre pensato - ma senza alcuna base - che con i lunghi si dovesse intendere una percentuale del tempo.
o meglio: non ne parlo mai con nessuno, ma tendo a considerare "lungo" una corsa che sta sopra i 90 minuti.
non ho mai fatto una preparazione per maratona, però ci sto meditando e in maniera del tutto sconclusionata ho pensato che per me sarebbe meglio basarmi sul tempo da voler "realisticamente" realizzare più che sulle distanze da percorrere.
tutto sta a dare un valore a quel "realisticamente". sto cercando di ingegnarmi.
scusa,non ho afferrato,tu intendi i lunghi come corse sopra i 90' a ritmo maratona?
ho mangiato il gelato troppo in fretta ed adesso mi fa malissimo in mezzo agli occhi
intendo il lungo come un allenamento proporzionale al tempo totale da voler ottenere in gara.
per esempio:
voglio correre la maratona in 3 ore?
a prescindere dalle questioni di ritmo (ma senza discostarsi esageratamente) intenderei come "lungo" un allenamento che stia intorno ai 90-100 minuti, lunghissimo intorno ai 120, medio intorno ai 60, breve sui 40.
tutto questo ad occhio.
voglio dire, per fare un altro esempio:
per uno che corre una maratona in 4h, serve davvero sfagiolarsi 30km magari in 3 ore e coda?
questo se si ragiona in termini di funzionalità; se poi si parla di piacere della corsa è un altro conto.
quel che voglio dire è che lunghi medi brevi eccetera io li intenderei in funzione del tempo di corsa e non della distanza. ma capisco che possa essere poco agevole.
Per quanto riguarda l'aspetto mentale non hai torto,ma devi dare importanza al chilometraggio,almeno per essre sicuro di farti esperienza per quanto riguarda il superamento del muro dei 27km,se proprio non vuoi farne 35 e vedere come ti comporti
ho mangiato il gelato troppo in fretta ed adesso mi fa malissimo in mezzo agli occhi
parlo così perché fino a qualche settimana fa neanche guardavo il tempo: davo un'occhiata all'ora in casa prima di uscire e poi se me ne ricordavo la guardavo al rientro. questo per quasi tre anni.
di solito non avendo mai programmato di fare una gara (ho fatto la mia prima 10km ieri) decidevo quanti km fare poco prima di uscire, ad occhio e croce, verificandoli in seguito. ora sto entrando meglio nell'ottica preparazione, ma senza alcuna base da seguire.
accanto a questa cosa del "tempo in proporzione" certo, penso di considerare anche il fattore distanza; però in maniera più indicativa che precisa. ad esempio, mettiamo che voglia fare un lungo pro-maratona, diciamo 100 minuti: in base al mio ritmo gara deciderei che dovrei percorrere da tot a tot chilometri, ritenendomi soddisfatto se l'obiettivo venisse centrato.
mi baso sul tempo perché, bèh, non so perché, ma da quando iniziai ho sempre preferito procedere per tappe temporali (raggiungere i 60 minuti, i 90, i 120) per poi cercare di migliorare la distanza in quei tempi.
ad oggi non ho mai corso più di 30km; però sto entrando nell'ottica, perché preferisco di gran lunga correre tranquillamente e per molto tempo che assillarmi coi minuti per chilometro.
logico che variando la distanza della gara variano i tempi e così anche tempi e distanze dei lunghi:
alla fine è il ritmo che detta legge, e tempo e distanza sono solo riferimenti. solo penso che riferirsi in maniera più assoluta al tempo dia un'indicazione più precisa su "cosa sia" un lungo, perché per chi corre a 3'e30" un'ora di corsa significano già più di 17km, mentre per uno che va a 5'/km sono 12: la sollecitazione temporale è la stessa nonostante la differenza di distanze, però anche solo a livello mentale penso sia più stabile abituarsi a correre per tot tempo piuttosto che alla tot distanza. magari la distanza gratifica di più, ma se poi non c'è il riscontro del tempo può dare brutti colpi.
ma prendimi con le molle, sono solo impressioni mie. dico per dire.
Quello che dici sarebbe giusto se i lunghi si facessero a ritmo maratona,manon è sempre così,le andature cambiano in base al tipo di allenamento.Ti metto un link ad una pagina di uno dei tanti siti in cui puoi fartene un idea:http://www.turinmarathon.it/home-page/t ... lenamento/
ho mangiato il gelato troppo in fretta ed adesso mi fa malissimo in mezzo agli occhi