MARCO OLMO

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Marcos
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Re: MARCO OLMO

Messaggio da Marcos »

16esimo assoluto alla marathon de sable ed ha 67 anni...
PB
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kappa2
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Re: MARCO OLMO

Messaggio da kappa2 »

Grande personaggio, ottimo libro.
Poco spazio alle corse, molto all'introspezione.
È sintetico e scarno, come Olmo stesso.
A me è piaciuto di più del libro di karnazes.
Marco Olmo è un mostro sportivamente, di un umiltà incredibile.
Bello, peccato sia un pò corto, ma Marco è di poche parole.
Doodlemarti
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Re: MARCO OLMO

Messaggio da Doodlemarti »

Lo sto finendo, e lo trovo molto più bello del libro di Karnazes. Troppo ammmerigano. Olmo è molto più umano, e poi scrive delle cose molto interessanti e molto vere!
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sammy1987
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Re: MARCO OLMO

Messaggio da sammy1987 »

Appena iniziato, pur essendo meno "eclatante", e con meno "effetti speciali" rispetto a quello di karnazes, mi sta piacendo parecchio (anzi, lo apprezzo di più!)
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Oscar78
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Re: MARCO OLMO

Messaggio da Oscar78 »

Gran libro. Ci sono alcuni passaggi intensissimi!
"Quel senso di libertà e leggerezza che provo quando percorro i miei sentieri,
quel perdermi nei miei pensieri e nei miei sogni,
quella stanchezza fisica che prevale su tutto, che ti svuota....e allora sei pronta ad accogliere"
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The Observer
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Marco Olmo e Andrea Ligabue, Il Miglior Tempo

Messaggio da The Observer »

mentre leggevo questo libro - roba che si fa in 2-3 giorni - ho provato continuamente sensazioni ambivalenti, oscillanti da un estremo all'altro. Da un lato una grande empatia per il personaggio, per esempio quando descrive i motivi che lo spingono ad amare il deserto, dall'altro - mi spiace dirlo - un certo sospetto verso certe affermazioni che rasentano la boria. E' un discorso difficile da fare, vista la statura immensa del soggetto, ma bisogna essere sinceri fino in fondo, forse proprio in suo onore.

Cominciamo dall'inizio, quindi. Intanto c'è da precisare: è un libro scritto dal grandissimo Marco Olmo (checché lui ne dica nell'ultimo capitolo) per ...vecchi. Magari solo mentali, ma sempre di vecchi si parla. Almeno da pagina 1 si tratta di un libro che vuole stimolare persone non più in giovane età, magari con qualche acciacco, ad alzare il c**o e fare qualcosa. Qualsiasi cosa. Intento encomiabile, per carità. Tranne per un aspetto un po' paradossale: a NESSUNO fa piacere essere indicato come vecchio. Uno cerca di sfuggire a questa categorizzazione, almeno "uno di noi" diversamente giovani ;) che comunque i loro km se li fanno. Ce ne sono tanti qui sul forum. Personalmente, a 58 anni, continuo ad avere stimoli, a rifuggire come fosse il diavolo ogni pensiero che abbia a che fare con la "pensione", con il "non è roba per la mia età", con l'insopportabile avverbio "ormai", etc. etc. In effetti a volte ritengo che mi sto divertendo più adesso che in tutto il resto della mia vita, sempre in viaggio, sempre sul filo del rasoio, con nuove avventure. In questo sono, nel mio modestissimo "piccolo", dalla stessa parte della barricata. Ma alla fine vecchio, o quasi, lo sono. E se non lo sono lo sarò. Presto. Spero di morire col cacciavite in mano (ma anche un multimetro digitale andrebbe bene, basta che non sia per aver preso la scossa!). Certamente Marco Olmo ha fatto cose assolutamente straordinarie, da fantascienza. A gran parte di noi sono riservate piccole vittorie quotidiane, molte delle quali solo simboliche: la tirata in salita, la maratona terminata in buone condizioni, il PB sui 5 km.

D'altra parte si capisce che il libro parte da un punto (parliamo di vecchi o quasi vecchi che corrono) e finisce in un altro: parlare di sé, dell sue incredibili vittorie, e soprattutto della sua rivalsa verso la vita grama del montanaro, in cui lo prendevano in giro per quello che era, per come camminava, per come perdeva le sue corse da "matto" a meno di 30 anni.

In mezzo ci sta un mondo assolutamente unico, straordinario, fatto di risultati veramente impensabili. Ma anche, magari di una "vendetta verso Karnazes, quello che disse "lo faccio a fettine", vedendolo camminare a Chamonix nel suo modo "sbilenco", e poi arrivò 6 ore dopo all'Ultra Trail del Monte Bianco. Nonostante avesse a disposizione un intero team di preparatori, medici, assistenti, ufficio stampa etc contro la moglie Renata e un kg di reggiano in saccoccia.

Poi ci sta il fatto che ancora una volta, così come mi sembra sia un pattern nella corsa di lunga distanza, tutti i teoremi, tutte le nostre preoccupazioni, che riguardino la dieta, il cardiofrequenzimetro, gli allenamenti, le tabelle, le scarpre, hanno ALMENO un controesempio. Marco Olmo se ne fotte di tutto questo, mangia e vive e corre come può, pur essendosi costruito un SUO programma molto ben dettagliato. Bisogna rifletterci sopra ragazzi. Io lo sto facendo da un po'... Sono riuscito in effetti a liberarmi almeno dalla prigionia del gps, dell'orologio, della fascia cardio. Certe letture aiutano! Quando voglio, non dovendo vincere nulla, mi fermo e scatto una foto. L'orologio non lo guardo quasi più, né prima, né durante, né dopo l'allenamento: guardo invece sempre più il paesaggio che mi sta intorno. Ogni tanto faccio qualche ripetuta, ma, me ne sono reso conto, senza troppa convinzione. Registro tutto ma a malapena poi gli dò un'occhiata.

Marco Olmo, nonostante se ne fotta da oltre 40 anni, ha vinto di tutto e di più. Sarà diverso. Ma appunto: non è che siamo TUTTI diversi, e che il successo di questo e di quello non stia semplicemente nel fatto che la nostra testa ha bisogno di crearci una ragione per quello che otteniamo? Non dico che mangiando da McDonald o allenandosi 10 minuti alla settimana si possa fare una maratona. Dico che, e sono tanti i messaggi in questo senso, alla fine quello che conta è la determinazione e il PROPRIO programma, non quello del libro da 400.000 copie.

Olmo è un po' come i Keniani: quello che lo fa vincere è il fatto che per noi "cittadini" imbolsiti lo sport, la maratona, o l'ultramaratona, rappresenta l'entrare a far parte di un'elite, giocare ad essere il più resistente o il più veloce tra gli amici, oppure fare qualcosa per distinguersi, vivere bene, abbassare il colesterolo causato da una vita da obesi (ovvero da spreconi), di stravizi. O il vincere la noia.

Per Marco, quinta elementare, o per il keniano di turno, ha rappresentato invece il modo di sfuggire ad una vita durissima, anzi per sopravvivere ad un mondo in cui trovare un paio di scarpe buone per correre (e a non crepare di polmonite) non era argomento da forum, ma quasi una mission impossible. Un altro mito gli somiglia in questo: il grandissimo Walter Bonatti. Anzi, mi sa che si somigliano per più di un aspetto i due. Un altro che andava a dormire in montagna con un sacco a pelo vecchio e ridicolo giusto per adattarsi al freddo, tutto qui.

E allora alla fine questo libro, che ho terminato pochi minuti fa, nonostante il fatto che costa troppo, che le citazioni ogni poche pagine lasciano una (costosa) pagina bianca, lascia un po' l'amaro in bocca. Ma per un altro motivo: perché sappiamo che mai saremo come lui, o anche una frazione lunga un dito di gente come lui, E per altri versi invece è inestimabile, perché ci avvicina, magari di un solo pelo, proprio a quelli come lui.

Forse è questa la lezione più importante di questo libro, e magari degli altri scritti da Marco o anche da quelli come lui, come Bonatti, o come - se ci fosse - quello del vecchietto canadese ottantacinquenne che corre la maratona in meno di 4 ore: insegnarci il minimalismo pratico come filosofia di vita, che significa mettere nella sequenza giusta le cose, dare priorità alle cose che contano, e mettere in un cantuccio quelle che invece contano meno di zero. Che sono la STRAGRANDE maggioranza, non ce lo dimentichiamo. E che ogni giorno mi vengono più a noia.

Grazie Marco.
“Great things are done when men and mountains meet" -- William Blake, circa 1793
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tomaszrunning
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Re: MARCO OLMO

Messaggio da tomaszrunning »

C'è giá la versione ebook in giro?
Ultima modifica di tomaszrunning il 30 nov 2016, 13:57, modificato 1 volta in totale.
Immagine
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Falco70
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Re: Marco Olmo e Andrea Ligabue, Il Miglior Tempo

Messaggio da Falco70 »

quoto quello che hai scritto ci ho messo qualche gg in più' a leggerlo ma l'effetto e' simile
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Uroboro
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Re: MARCO OLMO

Messaggio da Uroboro »

Grande recensione Observer, concordo in toto.
Sai come si dice..nella vita ci son fatti che ci fanno uscire matti, altri ancora fan di tutto perchè tu sia distrutto. Chi affoga nella merda la pazienza mai non perda, schiocca le dita su,è la vita.
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mb70
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Re: MARCO OLMO

Messaggio da mb70 »

Ottima recensione TO. Non l'ho letto ma immaginavo queste impressioni. Lo comprerò ma perlopiù per premiare una grande persona che ha fatto delle sue convinzioni un modo di vivere.
9/2014 10K 50'51"
10/2014 Mezza di Arezzo 1h53'53''
10/2015 Munchen Marathon 4h46''
08/2018 ricostruzione lca
10/2019 5k 24'28"
Meglio correre il rischio di non farcela che rimpiangere di non aver avuto il coraggio

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