Running revolution

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huey
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Re: Running revolution

Messaggio da huey »

Pima di sentir parlare di appoggio della parte anteriore del piede correvo male. Buttavo le gambe avanti, sbattevo il tallone, cercavo scarpe che mi facessero correre come su di un cuscino convinto che più ammortizzate fossero e meglio fosse. Poi ho iniziato a spostare il peso in avanti, a leggere cose che parlavano di appoggio dell'avampiede, di aumento della cadenza....ah, l'aumento della cadenza. All'inizio mi sentivo perfino ridicolo a fare quei passetti.
Diciamo che il libro di Romanov ha dato un ordine a tutto questo, alla sensazione che stessi correndo male ed alla sensazione che ci fosse un modo migliore. La sua teoria è quella che l'avanzamento, nella corsa, è dato dalla "caduta" in avanti....il resto necessariamente viene da se. Non è facile ed infatti lui inizia proponendo esercizi statici che potete fare anche stando in fila all'ufficio postale o mentre siete al lavandino a lavare i piatti. Fatto sta che se ci provate e vi applicate il discorso funziona. La cadenza migliora, la postura passa da paletto stradale a palo inclinato, la velocità si ottiene aumentando "la caduta" e contrastandola con il piede che tocca terra sulla verticale tra spalle e bacino, l'articolazione del piede finalmente riacquista le funzioni per le quali pare sia stata creata ecc ecc.
A me è piaciuto. Non l'ho seguito alla lettera nel senso che non ho fatto come dice Romanov, ovvero leggere il libro una prima volta e poi rileggerlo da capo facendo gli esercizi ma ho capito un sacco di cose che prima intuivo solo a malapena e devo dire che l'impressione di stare applicando una precisa tecnica di corsa mi ha sollevato (e fatto migliorare) abbastanza.

Detto questo...se l'evoluzione avesse voluto farci corridori veri, ci avrebbe continuato a far camminare a 4 zampe ed avremmo il tallone non attaccato all'avampiede come adesso ma a metà strada tra ginocchio ed avampiede....come i cani ed i giaguari, o no?
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richirava
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Re: Running revolution

Messaggio da richirava »

Leggi anche il libro BORN TO RUN e avrai la risposta a quest'ultima domanda...

Detto questo volevo solo dire che grazie a questo libro ho cambiato il mio stile di corsa, e soprattutto non ho avuto più i dolori a ginocchi e caviglie che mi costringevano al riposo...
A maggio è un anno che corro con scarpe ultraleggere a droop zero... per abituarmi al cambiamento sono stati dolori, ci sono voluti quasi 7 mesi e 600 km , ma non ho mai abbandonato quest'idea convinto di riuscirci. Oggi posso dire che ne è valsa la pena, sentire il terreno sotto i piedi e concentrarsi per ascoltare il tuo corpo mentre corri ti stampa il sorriso sul viso...insomma corro felice... ciao e in bocca al lupo a tutti i natural runner
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