Healthy Intelligent Training di Keith Livingstone

Moderatori: filattiera, grantuking, Hystrix, HappyFra

Avatar utente
d1ego
Moderatore
Messaggi: 3119
Iscritto il: 3 giu 2016, 4:40
Località: Kindsbach

Healthy Intelligent Training di Keith Livingstone

Messaggio da d1ego »

È un libro basato sugli insegnamenti del coach neozelandese Arthur Lydiard, che negli anni 60 ha portato ad incredibili successi mondiali un nutrito gruppo di atleti kiwi, su tutte le distanze dagli 800 alla maratona.
Il metodo, ben descritto nel libro, nasce per superare l'allenamento intervallato ad altissima intensità che allora andava per la maggiore. Introdotto negli anni '20 (Paavo Numi?) e portato all'esasperazione dagli atleti dell' est Europa (Zatopek), il metodo funzionava ormai soltanto per atleti particolarmente dotati ed era molto rischioso.
Lydiard, sperimentando su se stesso e poi su un gruppo di concittadini, riscopre l'importanza della base aerobica e basa il suo metodo su una periodizzazione molto spinta con molti mesi di allenamento moderato (non lento, non facile, non jogging) in pianura ed in collina, cmq rigorosamente sotto la soglia lattacida. Con l'avvicinarsi del periodo delle gare viene introdotto il lavoro sulla velocità, di nuovo evitando la "terra di mezzo" della soia ma con grossi volumi di vo2max e pochissimi di lavoro anaerobico, comunque sempre intervallati da lavoro aerobico per agevolare il recupero e combattere la "acidosi" (?).
Il libro descrive bene il metodo ed è una piacevole lettura.
Unici apponti: si perde un po' troppo in aneddotica a proposito di più o meno "famosi" corridori neozelandesi di cui a noi, onestamente, importa poco e, come il metodo di Lydiard del resto, è orientato più al corridore giovane e semiprofessionista che all'amatore di mezza età che non può permettersi di passare anni correndo piano 160km a settimana per giungere a maturità aerobica.
#8020endurance - #team8020 - Il mio diario: viewtopic.php?t=46915

Torna a “Libri e Letteratura”