Merrell Bare Access Ultra e nuove tendenze minimal
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Merrell Bare Access Ultra e nuove tendenze minimal
Pare che quest'anno Merrell lanci una versione speciale della Bare Access.
12 mm di intersuola (contro gli 8 mm della bare access 2), di un materiale morbido (la bare access 2 è molto secca) e sempre drop 0.
Ecco il video di presentazione: http://www.youtube.com/watch?v=_6aDQ0xXANE
Allora, possiamo fare qualche deduzione. Sicuramente la bare access 2 presenta, per molti di noi che l'hanno provata un paio di difetti: per molti è troppo secca e secondo me anche troppo alta per essere una minimal.
Il fatto che sia troppo secca ne fa una scarpa non tanto da lunghi, come l'avrebbe concepita Merrell, ma da velocità. Io stesso l'ho usata con profitto in competizioni da 5k e 10k. Anzi, secondo me rende al meglio proprio sulle brevissime distanze. Questa caratteristica, però, secondo me affatica molto facilmente i tendini d'achille.
Come dicevo, la scarpa è anche molto alta: quell'intersuola da 8 mm molto rigida, sommata alla suola, fa già della bare access 2 una scarpa altra circa 15 mm. Essi sembrano pochi per chi viene da scarpe strutturate, ma in realtà per me ha lo stesso effetto dei drop positivi, cioè favorisce un appoggio di tallone e un contatto del piede a terra maggiormente angolato. Insomma, la scarpa tocca a terra prima del previsto, portando l'appoggio su una zona del mesopiede più arretrata e predisponendo maggiormente all'iperpronazione. Il fatto che la suola sia poco smussata nei punti di contatto e molto alta rende la rotazione da supinazione a pronazione fin troppo rapida e partendo da una posizione molto angolata: tutto ciò per me è fonte di possibili fastidi alle caviglie. Non per nulla percepisco come più morbida la road glove 2 di Merrell, che ha la metà dell'intersuola (4 mm) ed una suola simile ed ancor più morbida e fluida nelle fasi di transizione la bassissima Merrell Vapor Glove (scarpa alta 5 mm, praticamente una suola con una interusola quasi assente e nessuna struttura, un vero calzino).
La Bare Access 2 interviene sull'aspetto intersuola, ammorbidendola e aumentandone lo spessore, se ho beninteso, di circa il 50%. Come dice il nome, la scarpa dovrebbe essere indicata per gli amanti delle lunghissime distanze.
Se è vero che un'intersuola morbida dovrebbe rendere la scarpa sia più "permissiva" verso gli errori di appoggio che più comoda in generale, seguendo una strada che la Hoka ben rappresenta, per me la strada è quella sbagliata.
Il rischio è quello di rendere il piede molto passivo: le Merrell (tranne la vapor glove e la trail glove, per mia conoscenza diretta) già hanno un moderato supporto dell'arco, che da questo punto di vista è uno svantaggio, poiché riduce le proprietà ammortizzanti del piede e, secondo me, tende a spostare l'appoggio sull'esterno, rendendolo più rigido; se in più ci sommiamo un'intersuola alta, per me aumentano gli svantaggi di cui parlavo poc'anzi. E se a questo sommiamo la morbidezza della stessa, il rischio è quello di non sfruttare a propriocettività del piede, rendendo l'appoggio insicuro, a scapito delle articolazioni. Certo, se l'intersuola fosse solo più morbida di quella delle bare access 2, ma comunque abbastanza "firm", la scarpa potrebbe anche essere migliore della bare access 2 da questo punto di vista. Restano gli altri svantaggi di una scarpa molto alta, però.
In generale secondo me si può vedere una tendenza nel mondo delle scarpe da corsa che sta avvicinando le minimal alle strutturate. Prendiamo l'esempio della Brooks Transcend appena presentata: scarpa a drop intermedio, 8 mm (come ne fanno già da un po' Saucony su buona parte della gamma e New Balance, per fare un paio di nomi), abbastanza alta e morbida (secondo quanto dichiarato), con un sistema di controllo dell'appoggio meno invasivo di quello di una A4, ma comunque presente (e temo necessario, per la mortifera congiunzione di intersuola alta, morbida e non del tutto piatta, per quanto 8 mm di drop siano meglio di 12 mm).
Alcune aziende stanno imparando a fare scarpe strutturate più "sensibili", meno corrette, favorendo un appoggio più naturale, un miglior lavoro del piede, rispetto a quanto ci avevano abituato con le A3 e le A4 degli ultimi anni.
Contemporaneamente si apre una linea di minimal meno minimal (perdonate il gioco di parole): penso che la cosa sia dovuta sia a volumi di vendita non esaltanti, che alla scarsa voglia dimostrata dai runner di imparare qualcosa in fatto di tecnica di corsa (e magari parliamo di runner perennemente infortunati per questo) e di superare le normali difficoltà di adattamento. Se a questo sommiamo il fatto che la maggior parte dei runner gradisce scarpe morbide e molto ammortizzate, pensando di non essere in grado di correre in altra maniera senza distruggersi (e senza capire che è proprio questo ruolo passivo del piede e quel rialzo innaturale al tallone a rendere tutto il gesto più critico), il quadro è completo.
E, si sa, le aziende vendono quello che il cliente chiede: la legge della domanda e dell'offerta non fallisce!
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Re: Merrell Bare Access Ultra e nuove tendenze minimal
Concordo in pieno.
Il mercato sta portando le aziende fuori strada.
D'altronde per proporre un novità dovevano inventarsi qualcosa, e non potendo "togliere" han deciso di "aggiungere".
Sulla mia pelle ho provato che significa perdere la "prioricettività del piede", infortunandomi.
Speriamo producano sempre almeno qualche modello effettivamente minimal.
Il mercato sta portando le aziende fuori strada.
D'altronde per proporre un novità dovevano inventarsi qualcosa, e non potendo "togliere" han deciso di "aggiungere".
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- Ultramaratoneta
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Re: Merrell Bare Access Ultra e nuove tendenze minimal
Parlando di merrell, infatti hanno anche fatto una drop 6 incredibilmente leggera: quindi si sono buttati anche nel campo delle A1. O gli interessava provarci o si sono buttate lì ove alcuni utenti credono sia il campo delle minimal: runner biomeccanicamente efficienti, molto leggeri e veloci. Scambiando causa ed effetto sull'efficienza biomeccanica, che si raggiunge, non la si possiede (di solito) per dono divino
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- Ultramaratoneta
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Re: Merrell Bare Access Ultra e nuove tendenze minimal
MIsa che avete ragione, sul sito brooks.com ci sono le pureflow3 le connect 3 e almeno a prima vista non ci sono piu le drift.speriamo che continuino io per ora mi trovo bene anche sulle lunghe distanze.
Pb:10k 41:38 Notturna S.Giovanni 20/6/2015 Mezza 1:29:17 Pisa 8/10/2017 Maratona 3:15:29 Padova 24/04/2022 passatore 11:05:44 26/5/2018
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Re: Merrell Bare Access Ultra e nuove tendenze minimal
Merrell Bare Access Ultra sono scarpe eccezzionali! le uso alternandole ad uscite barefoot o con fivefingers e new balance mr00, specie quando devo percorrere più di 10km, specialmente quando esco con zaino da 40L pesante 10kg sulle spalle (allenamento per fastpacking) : leggerissima e con un bel toebox ampio, varamente ampio, proprio come le NB MR00; un contrafforte tallonare largo e privo di conchiglia, ma ben avvolgente; molto flessibile sull'avampiede, più rigida in zona mediale, flessibile sotto il tallone (grazie ai grove). Sembra di correre con una Saucony Kinvara 4, ma molto più comoda per le dita dei piedi; meno morbida di tallone, se uno decide / è costretto a poggiare ed effettuare la rullata non ha una risposta gommosa; ma la maggior flessibilità della zona, unità ad una maggiore rigidità della struttura dell'intersuola, favorisce meglio la rullata.
Permette quindi di essere usata da atleti con qualsiasi tipo di appoggio.
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Re: Merrell Bare Access Ultra e nuove tendenze minimal
Com'è l'intersuola rispetto alla bare access 2 se l'hai mai provata? Strano ciò che dici rispetto alla mr00, io trovavo tutte le Merrell decisamente più ampie sull'avampiede
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Re: Merrell Bare Access Ultra e nuove tendenze minimal
Non ricordo proprio, ma quella scarpa non mi entusiasmò, come invece è stato con le Ultra, già solo indossandole, merito della tomaia, che ha lo stesso tipico avampiede Merrell, ma un puntale "stampato", non cucito, che non interferisce nei movimenti , durante la piega del piede. Il tessuto stesso della tomaia è più "fresco." Questo rende la scarpa più ariosa, ed in questo mi ricorda la NB MR00, che all'avampiede non ha puntale, è molto morbida e spaziosa. Non sono andato a misurare i mm, ma il pollice non tocca in entrambe.ubald ha scritto:Com'è l'intersuola rispetto alla bare access 2 se l'hai mai provata? Strano ciò che dici rispetto alla mr00, io trovavo tutte le Merrell decisamente più ampie sull'avampiede
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Re: Merrell Bare Access Ultra e nuove tendenze minimal
Anche a me torna il giudizio sulle MR00. Io le trovo molto fascianti all'avampiede, solo che essendo morbidissime di tomaia si crea l'effetto calzino e quindi risultano comode. Niente a che vedere con merrell che invece sono spaziosissime.
A dimostrazione che le MR00 fasciano, sono al secondo paio e anche queste hanno la tomaia che tende a strapparsi all'altezza dell'avampiede (problema che dovrebbero aver risolto con la v2 che ha dei rinforzi proprio in quella zona.
A dimostrazione che le MR00 fasciano, sono al secondo paio e anche queste hanno la tomaia che tende a strapparsi all'altezza dell'avampiede (problema che dovrebbero aver risolto con la v2 che ha dei rinforzi proprio in quella zona.
PB
21k 1h22’25” (Brescia Half Marathon 10/03/19)
42k 2h58’46” (Maratona di Reggio Emilia 08/12/19)
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Re: Merrell Bare Access Ultra e nuove tendenze minimal
Si vede anche dalla foto: MR piu' strette e a punta, merrell piu' larghe e tonde.
Pero' probabilmente tu hai il piede piu' stretto del mio, perche' se guardo le mie MR, dove c'e' la banda rifrangente che scende all 'interno dell'avampiede, ho un specie di rigonfiamento (con anche smagliature della tomaia) segno che il mio avampiede ha bisogno di piu' spazio.
Pero' probabilmente tu hai il piede piu' stretto del mio, perche' se guardo le mie MR, dove c'e' la banda rifrangente che scende all 'interno dell'avampiede, ho un specie di rigonfiamento (con anche smagliature della tomaia) segno che il mio avampiede ha bisogno di piu' spazio.
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