
Ottimo il potenziamento dei polpacci a carico naturale, che permette anche il lavoro in allungamento del tendine, facendo anche da stretching.
Particolare: stando in piedi su un rialzo, si lavora principalmente il grastrocnemio.
Per la corsa, però, è meglio dare enfasi al soleo, che si può allenare facendo lo stesso esercizio, ma da seduti piuttosto che in piedi (ginocchio a 90 gradi, diciamo), magari usando un manubrio o kettlebell poggiato sopra il ginocchio.
Aggiungerei anche esercizi per lavorare proprio sulla risposta elastica del tendine d'achille e del polpaccio, come ad esempio: stando in piedi, talloni sollevati, portare questi ultimi verso terra e "rimbalzare" verso l'alto (senza un saltello vero e proprio, per iniziare), magari usando un metronomo a 180 battute al minuto (da studi scientifici, pare che a partire da questa cadenza, il tendine dia la sua migliore risposta elastica, importantissima nella meccanica corretta della corsa).
Con l'andare del tempo, poi, si potrà fare lo stesso esercizio rimbalzando proprio sulle punte, cioè staccandole da terra, aumentando il lavoro di ammortizzazione.
Attenzione: per "punta" del piede intendo non la zona delle dita, ma quella dei metatarsi, la cosiddetta "palla del piede", che è il punto di appoggio corretto nella corsa di mesopiede/avampiede.
Ciao!