A circa 24 ore dalla fine della gara, provo a raccogliere tutti i pensieri che hanno affollato la mia mente durante questi 10 mesi. Vediamo se riesco a dare un po' di logica al tutto...
LA PREPARAZIONE
E' stata lunghissima, bellissima ed altrettanto impegnativa. Teoricamente ho cercato di programmare gli allenamenti nel dettaglio grazie soprattutto agli insegnamenti di Joe Friel e della sua Triathlon Bible (lettura che io consiglio vivamente... mi ha aperto un mondo che proprio non conoscevo). Ovviamente poi la teoria ha dovuto mediare con la pratica e con tutti gli imprevisti che nella vita di tutti i giorni possono capitare.
Ci sono stati tantissimi alti

(la prima volta che ho nuotato 1900, 2000 o 2500 metri / i combinati sempre più lunghi ed impegnativi) ed altrettanti bassi

(l'inverno rigido che non ti fa andare in bici / impegni lavorativi...). Poter affrontare una preparazione per me così lunga ed impegnativa con la possibilità di avere il supporto ed il conforto "virtuale" di chi bene o male affronta le stesse sfide e le stesse problematiche è stato fondamentale; perciò per prima cosa vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno letto, risposto, sostenuto e consigliato qui sul forum...
Nel mio caso il punto di svolta è arrivato con la partecipazione al triathlon olimpico di Lerici, finire quella gara (comunque considerata impegnativa) in relativa scioltezza mi ha dato la forza e la consapevolezza che il traguardo finale era raggiungibile e sicuramente alla mia portata.
LA SETTIMANA PRECEDENTE
Questa è stata un disastro

avevo deciso di riposare completamente continuando soltanto con il nuoto (1900 metri lunedì e giovedì mattina), tuttavia sono riuscito a complicarmi non poco la vita:
- martedì pomeriggio decido di "sistemare" il deragliatore posteriore, tempo mezz'ora e sono in giro a cercare un meccanico che mi sistemi il cambio. Alla fine riesco a farlo riparare, ma non posso provarlo perchè oramai sono le 8 di sera e devo ancora cenare e preparare la borsa visto che il giorno dopo devo andare in Germania per lavoro.
- la trasferta in Germania avrebbe dovuto essere di una sola notte, se non fosse che la Lufthansa ha deciso di cancellare il mio volo di rientro e quindi torno in Italia venerdì mattina. A questo punto provo la bici (10-12 km) e tutto sembra funzionare al meglio. Dopo avere provato la bici, tiro fuori tutto il materiale per la gara che viene meticolosamente disposto per terra in perfetto ordine, dove rimarrà fino a sabato mattina.
- Sabato mattina preparo la borsa... 17 volte di fila

ed al pomeriggio parto per Arona
IL SABATO DI GARA
Arrivo ad Arona verso le 16 e appena entro in albergo a fare il check in capisco che ci sono solo triatleti. L'albergo è carino, la camera è un po' datata, ma ha un balcone con vista sulla rocca di Angera che è la fine del mondo...avrebbe meritato sicuramente

&

davanti al tramonto.
Alle 1730 finalmente faccio la conoscenza di @Montz ed insieme andiamo a ritirare il numero di pettorale ed il pacco gara. Da li a poco ci raggiungono @Sciacca75, @espresso823, @ilGIO23 e @setragono e tutti insieme partecipiamo al briefing tecnico, dove ci viene spiegato abbastanza dettagliatamente che cosa ci avrebbe aspettato il giorno seguente.
Verso le 19.30 io, @Sciacca75, @espresso823 e @Montz andiamo a cena assieme e si vede subito che siamo atleti professionisti

, abbiamo cercato di salvare la dignità rifiutando il dolce

.
Dopo cena si torna in albergo e verso le 2230 spengo la luce ed inizio a dormire; peccato che alle 23 sono partiti i fuochi d'artificio (credo li abbiano sparati dal giardino dell'albergo...) e poco dopo avrei scoperto che affianco all'albergo c'è una discoteca... ciò nonostante grazie ai tappi per le orecchie ho dormito come un bambino fino alle 3.30 circa.
Alle 5, mentre gli ultimi avventori della discoteca barcollano verso l'uscita, sono andato a fare colazione e per fortuna che mi sono attenuto al "piano" prestabilito, altrimenti avrei potuto completamente svuotare tutto il rifornitissimo buffet dell'albergo.
LA GARA
Alle 6 siamo in zona cambio ed anche in questo caso ho verificato la disposizione del materiale 34 volte, mimando ogni volta vestizioni e svestizioni. Dopo aver consegnato la borsa ci dirigiamo tutti assieme alla partenza del nuoto, dove le boe non sono ancora state gonfiate
Alle 7 circa si parte (io come sempre in fondo al gruppo abbastanza defilato), il primo giro è stato un calvario perchè non riuscivo a respirare ogni 3 bracciate e la cosa mi ha ansiato non poco, ciò nonostante vedo che al passaggio dei 950 metri sono passati 22 minuti e la cosa mi rincuora abbastanza (considerando i miei tempi in piscina, non sono troppo distante...). Il secondo giro va meglio e quando esco dall'acqua non sono particolarmente "sconvolto", anche se approcciano il pontile ho dato un paio di gambate a rana ed ho sentito una fitta alla gamba sinistra
Dopo una transizione fatta con calma, ma in scioltezza, parto per la bici cercando di affrontare la temibile salitina. Non riuscendo ad agganciare i pedali, opto per farla a piedi e partire direttamente da li. I primi 36 km sono tutti in pianura vista lago e paesaggisticamente meravigliosi (per la cronaca l'esterno del Grand Hotel Islee Borromee ha cambiato radicalmente il mio concetto di albergo di lusso

ci sono passato penso verso le 8-8.30 ed era pieno di gente che faceva colazione sulla terrazza, penso che il costo della colazione fosse lo stesso dell'iscrizione alla gara...). Non mi dilungo sui dettagli del percorso, perchè sinceramente non me li ricordo

posso dire però che in allenamento avevo preparato salite più impegnative, ma avevo sottovalutato la stanchezza causata dal nuoto e da fare 36 km a cannone. Arrivo in cima alla seconda salita che non so se avrei avuto le forze per affrontarne una terza, per fortuna la seconda parte del percorso è variabile, ma prevalentemente in discesa.
Arrivati nuovamente in zona cambio, lascio la bici e parto per la mezza maratona. Ho avuto sensazioni positive sin dall'inizio. Il giorno precedente avevo criticato il percorso a 4 giri, tuttavia in un medio avere dei riferimenti certi aiuta ed infatti sono riuscito a gestire i primi 3 giri alla grande. Il 4 giro sono andato in crisi per il caldo ed ho rallentato sensibilmente, alla fine ho chiuso la gara in 6h 18'. Non avevo nessuna velleità di tempo, come già scritto mi bastava arrivare sul traguardo con il sorriso e ci sono riuscito alla grande
A fine gara riesco ad incontrare tutti i miei compagni di avventura (tranne @setragono) ed alla fine siamo tutti soddisfatti di quello che siamo riusciti a fare. Recuperiamo le nostre cose,

e saluti prima di tornare a casa.
ORGANIZZAZIONE GARA
Sicuramente rivedibile, nello specifico:
- a me il pacco gara è piaciuto. Oltre a un pacco di pasta, una gazzosa ed un litro di bagno schiuma, conteneva un telo mare con il logo Aronamen (esteticamente bello) ed una fascia tubolare con lo stesso logo. La cuffia per la frazione nuoto è di buona qualità ed alla riconsegna del chip ti danno una polo da "finisher".
- la medaglia è molto bella
- la frazione nuoto è poco presidiata. Io personalmente durante la gara non me ne sono accorto, però effettivamente non c'erano molte persone in acqua per eventuali problemi.
- il percorso bici secondo me è ben segnalato (io non ho mai avuto dubbi sulla strada) e gli incroci sono presidiati (per onore di cronaca altri partecipanti hanno opinioni diverse). L'unico confronto che posso fare è con l'olimpico di Lerici dove effettivamente tutto era organizzato meglio, ma la lunghezza era circa la metà.
- i ristori del percorso run erano in gran quantità, dotati di docce per rinfrescarsi, ma a disposizione degli atleti c'erano quasi esclusivamente liquidi.
- pasta party semplicemente indecente (insalata di riso scondita e poco più...)
Nel complesso è stata una giornata splendida a coronamento di un lungo percorso di avvicinamento a questa gara. E' stato un viaggio lungo ed affascinante, affrontarlo mi ha fatto apprendere una lezione che sicuramente è fondamentale nello sport, ma può tranquillamente essere applicata ad altri ambiti della vita: con la giusta determinazione

ed una buona programmazione

è possibile raggiungere obiettivi che, a prima vista, sembrerebbero irraggiungibili.
Quando, a settembre 2016, ho iniziato a "ragionate attorno al triathlon" erano 20 anni che non andavo in piscina (e non ho mai avuto trascorsi agonistici) e circa 15 che non andavo in bicicletta (sempre usata da ragazzino a scopo esclusivamente ludico), ciò nonostante cercando di pianificare gli allenamenti e con un minimo di abnegazione sono riuscito ad ottenere soddisfazioni che, prima di iniziare, avrei considerato irraggiungibili. Alla fine di tutto, credo che questo sia stato il più grande insegnamento che possa trarre da questa splendida avventura.
Prima di finire vorrei ancora ringraziare tutti ed ovviamente in particolare quelli che in questo weekend da compagni "virtuali" sono diventati amici "reali"...fatemi sapere dove facciamo il medio 2019...io ci sono
