Maratona di Dublino - 27 ottobre 2008

[Palmer69]

[quote="zartax"]Dal sito ufficiale ecco i dati:

Alberto Turelli (No. 4083) Ita M
posizione:3953
10Km:01:02:16
mezza: 02:03:46
30 Km: 02:54:26
tempo finale: 04:04:33
real time: 04:00:08 (PB!)


Maledettissimi 8 secondi, maledettissimi!!

Comunque grande Alberto!!

[Zio Baga]

Complimenti a Monica e Bibe!!! Grandi grandissimi!

[Palmer69]

Complimenti a Monica e Bibe!!! Grandi grandissimi!

Comunque ho deciso!!

Mi sono iscritto a FIRENZE NON per fare la maratona, ma per fare un lungo.....si sa mai che ci scappi il PB...

[bibe]

Uno torna a casa dall'aeroporto, si collega a RunningForum... pagina "Messaggi recenti", e vede il topic "Maratona di Dublino". Pensa: "ma prima di partire non c'era..." e ci sono già i risultati miei e di Monica!!!
Grazie a tutti del supporto e dei complimenti, è stata davvero una maratona fantastica e appena posso (probabilmente domani sera viste le mille cose che voglio scrivere) racconterò anche qui le mie sensazioni.
Un consiglio a tutti coloro che vogliono coniugare una "gita" ad una maratona: iscrivetevi alla Dublin Marathon 2009, sarà la trentesima edizione e sicuramente sarà fantastica!

[grid]

Grandissimi bibe e Monica, e ricordatevi di postare qualche foto se possibile !!

Una curiosita': ma ai ristori cosa c'era ???
Guinness e salmone ???



(o sidro ?)

[bibe]

E' difficile condensare in qualche centinaio di parole i tre giorni di Dublino, e soprattutto la maratona più bella delle cinque che ho corso finora. Cerco di andare con ordine, ma sarà - ripeto - difficile.

Domenica 26: Atterro in perfetto orario col volo Ryanair da Orio. Ci accoglie un vento secco e gelido, ma tra qualche nuvoletta c'è un bel sole. Durante il tragitto
all'interno dell'aeroporto (10 minuti abbondanti a piedi) mando un paio di sms, raggiungo l'uscita e… sorpresa, piove! La fermata dell'autobus che mi ha consigliato Monica è giusto fuori dal terminal, in cinque minuti smette di piovere e arriva l'autobus. In mezz'ora sono in centro a Dublino e c'è un bel sole: scendo davanti al Trinity College e faccio due passi in attesa delle 14, orario dell'appuntamento con Monica. Riesco a vedere due delle tre sole cose che conosco di Dublino: la statua di Molly Malone e una freccia che indica il Purty Kitchen, un pub probabilmente famosissimo (ce n'è uno a Brescia che frequento spesso). La terza cosa è la Guinness… ma per berne una è questione di ore!

Arriva Monica e ci raccontiamo un po' dal vivo le ultime novità, ci siamo visti da poco (a Colonna) ma ci sono progetti importanti in cantiere per entrambi. Raggiungiamo l'Expo in autobus, ritiriamo i pettorali e la prima “goodie bag", approfittiamo del pasta party (a pagamento, con t-shirt “in regalo"…) e torniamo in centro, dove incontriamo alcuni fetchies (tra cui Evelyn, amicissima di Monica) coi quali prendiamo una birra al pub mentre fuori… piove!

Un rapido giro di sms e l'appuntamento seguente è con altri fetchies ad un ristorante italiano (!), dove passiamo una bella serata. Il mio inglese non è dei migliori: capisco quasi tutto quello che dicono i fetchies (e tutto quello che dice Monica), ma fatico un po' a parlare alla stessa velocità degli altri… poco male, sono tutti simpaticissimi e la serata passa tranquilla. Ci salutiamo presto, vogliamo tutti andare a riposare presto ed essere in forma per domani.

Con Monica andiamo a casa sua - un bell'appartamentino da runner, foto e medaglie appese in sala - prepariamo le borse per la gara e alle 22 siamo già a dormire.

Lunedì 27: La sveglia è alle 6:30, abbiamo tempo per una colazione a base di pane e Nutella, un po' di caffé e scendiamo in strada… è una bella, bellissima giornata, fa freddino ma per fortuna non c'è vento (sabato c'era stata una mezza bufera…). Raggiungiamo in taxi la zona partenza, siamo in largo anticipo e la voglia di restare in calzoncini è piuttosto poca… ci aggiriamo per la zona deposito borse e dopo un po' ci decidiamo a lasciare le borse e a portarci alla partenza, magari tra la folla ci scalderemo un po'!

L'organizzazione è perfetta, tutto si svolge con ordine nonostante gli 11.700 iscritti. Notiamo diversi personaggi (chi corre con una parrucca, qualche retrotunner, chi vuol battere il record mondiale di maratona corsa sulle stampelle) e la televisione intervista parecchi runners e walkers: qui la maratona è un evento e - me ne accorgerò durante e dopo la mia gara - il tifo vero è per tutti, anche per chi finirà in set, sette ore!

Il freddo si fa sentire, ma tra la folla siamo comunque riparati dal vento che ogni tanto si sente sopra le nostre teste… l'ora della partenza si avvicina e finalmente un colpo di pistola (che non sentiamo) dà il via alla 29ma edizione della Dublin Marathon! Saluto Monica, che correrà col metodo Galloway (5′ di corsa e 1′ di cammino, dall'inizio alla fine della gara) e parto piano: non ho lunghissimi nelle gambe e voglio correre il più a lungo possibile, magari con qualche breve pausa al passo ai ristori, e non è davvero il caso di partire troppo allegro. Passiamo sulla linea di partenza già leggermente di corsa; un imbottigliamento dopo poche centinaia di metri ci costringe a camminare un altro po', ma dal primo miglio in poi riusciamo a correre abbastanza agevolmente. Sorpasso alcuni runners, ma senza fare troppi slalom e senza nessuna fretta: mi voglio godere la città - che non conosco - correndo tranquillo.

Dopo quattro miglia entriamo a Phoenix Park, un immenso parco con una folla incredibile e tanto, tanto tifo per tutti: la maratona è una festa, per chi corre - o cammina - e per tutti gli amici, i parenti e gli appassionati che incitano tutti quanti, chiamando per nome tutti quelli che hanno una scritta sulla maglia. Passiamo sul tappeto del km 10 (anche se tutte le indicazioni sono in miglia, nonostante in Irlanda sia stato adottato da qualche anno il sistema metrico decimale) e il tempo ufficiale è 1:02′16″. Considerato il tempo trascorso dallo sparo alla partenza, sto girando in poco meno di 6′ al km e sono contento così, le gambe girano tranquille, il fiato tiene, non sento freddo (ci credo, con tre maglie…) e tutto va bene.

All'uscita da Phoenix Park una curva secca sulla destra ci porta su una specie di collinetta dove il vento gelido si fa sentire, ma poco dopo un avvallamento ci riporta tra i viali alberati e le case e per qualche altro miglio corriamo al riparo. Il percorso è piuttosto movimentato, non ci sono salite o discese dure ma è tutto un saliscendi tra i quartieri periferici della città. Io continuo tranquillo, sento che probabilmente ho aumentato un po' l'andatura ma non sento più di tanto la fatica, se non una sensazione di leggero irrigidimento nella parte posteriore della coscia destra, soprattutto nelle salite più lunghe. Ad un ristoro poco prima del miglio 13 (verso il 20° km) cammino per un paio di minuti, bevendo una bottiglietta di sali oltre a quella di acqua da 200cc (praticissima!). Il passaggio alla mezza è 2:03′46″, continuo a correre controllato anche se il ritmo è aumentato un po'.

Mi concedo un'altra pausa al ristoro successivo (miglio 15), durante la quale prendo il primo gel. Non ho particolarmente sete, ma noto che la maglietta che indosso tra la maglia traforata (per tenere la pelle asciutta) e la canottiera è inzuppata, e preferisco bere un'altra mezza bottiglietta d'acqua. L'indolenzimento alla coscia si attenua durante le discese, ma per non correre rischi e fare più km di corsa possibili cammino per un'altro minuto circa lungo due salite prima del ristoro successivo. Giungo ad un ristoro poco prima del tappeto del km 30, altra pausa al passo per bere acqua e sali, e riparto un poco indolenzito ma senza grossi problemi. Il tempo al passaggio sul tappeto è 2:54′26″: nonostante le pause ho corso più veloce di prima!

Proseguo con qualche indolenzimento in più, anche al busto, ma giusto mentre penso a questi doloretti mi avvicino ad un runner con una frase sulla maglia: “Pain is just weakness leaving your body". Sarà suggestione, ma pensando a questa frase ho proseguito in una specie di trance per tre-quattro miglia (saltando anche un rifornimento), ascoltando uno per uno i segnali di dolore che arrivavano dalle cosce, dai polpacci, dal costato… sentivo questi dolori e pensavo ad una sorta di “purificazione", una bella sensazione che mi ha fatto perdere la cognizione del tempo finché, al miglio 23 (km 37) ho realizzato che ormai ero alla fine, e avrei concluso la maratona correndo. E tanto valeva correre davvero… facendo due conti (fino ad allora non avevo fatto nessun calcolo sul tempo finale) avrei potuto finire sotto le 4 ore!!! Questa è stata un po' la molla che mi ha fatto accelerare, probabilmente un po' troppo rispetto allo stato delle mie gambe: infatti ho dovuto camminare ancora per due tratti prima del miglio 25, dopo il quale ho dato davvero tutto, passando sotto l'arco del traguardo col tempo ufficiale di 4:04′33″. Il realtime è di 4:00′08″, solo 8 secondi oltre il “muro" delle quattro ore, ma… il mio PB!!!

Sono contentissimo del risultato cronometrico, ma ancora di più del fatto di essere riuscito a concludere la maratona in buone (buonissime, considerando l'ottimo stato delle mie gambe ora, a sole 36 ore dall'arrivo) condizioni, e di avere corso per la quasi totalità del percorso. Ho probabilmente camminato per una decina scarsa di minuti, e quasi sempre per approfittare al meglio dei ristori per concedermi un piccolo break.

Dopo la gara, ho raggiunto il deposito borse (non senza farmi scattare la foto “ufficiale" da finisher) per cambiarmi, mangiare qualcosa (dalla fornitissima “goodie bag") e mi sono portato in zona arrivo, purtroppo troppo tardi per vedere l'arrivo di Monica, che ha corso la maratona in quello che sarà probabilmente il suo ultimo anno a Dublino… il suo resoconto è stato emozionante, come del resto la gara!

Abbiamo festeggiato per tutto il pomeriggio ad un pub in zona arrivo, con parecchi fetchies (e parecchie pinte di Guinness…), raccontandoci le emozioni della gara che per tutti è stata davvero bella. Il tifo da stadio delle ultime due miglia dà sul serio una spinta a chi corre, e la cosa bella è che gli spettatori restano ad applaudire, urlare ed incitare fino alla fine.





All'imbrunire abbiamo salutato i fetchies e siamo tornati a casa: dopo una doccia, io mi sono clamorosamente addormentato mentre Monica preparava una pasta, e prima di crollare del tutto siamo riusciti a vedere la mezz'ora striminzita del servizio TV sulla gara. Ho salutato Monica, che ringrazio ancora dell'accoglienza e della bella compagnia, e stamattina - mentre lei andava al lavoro - ho dormito fino a tardi, prima di visitare alcune zone caratteristiche di Dublino (Temple Bar, su tutte…) e nel tardo pomeriggio sono rientrato a casa.

In conclusione, la maratona di Dublino è stata la più bella delle cinque corse finora, per il percorso e soprattutto per la cornice di pubblico, presente dal primo all'ultimo miglio e - ripeto per l'ennesima volta - entusiasta per tutti i quasi dodicimila che hanno affrontato la sfida dei 42,195 km (o, meglio, delle 26 miglia e 385 yards).
L'anno prossimo sarà la trentesima edizione, la consiglio a tutti!

[gio63]

Complimenti bibe e monica, grandi!!!

[Albertozan]

Dev'è essere stata proprio una bella esperienza grandi ragazzi,gran racconto Bibe

[Palmer69]

[quote="grid"]Grandissimi bibe e Monica, e ricordatevi di postare qualche foto se possibile !!

Una curiosita': ma ai ristori cosa c'era ???
Guinness e salmone ???

la Guinness pero' è un po' "pesantina" da digerire.
il salmone invece è ottimo, soprattutto se si vuole finire la maratona in NON MENO di 6 ore....

[Fatdaddy]

Bellissimo racconto e Dublino è nel mirino personale...prima o poi...
Complimenti per il PB!