Lake Garda Marathon 2008

[ingpeo]

Complimentissimi anche da parte mia!!!

[Fatdaddy]

Complimenti anche a te Papucciolo!
Peccato non esserci incrociati per un iniziale inboccallupo...

[papucciolo]

Complimenti anche a te Papucciolo!
Peccato non esserci incrociati per un iniziale inboccallupo...

possiamo fare l'anno prossimo........ segnati la data:27 settembre 2009
ciao

[gio63]

Solo ora mi metto al pc per cercare di fare il resoconto della giornata di ieri; “bella tosta" direi….
Veniamo ai fatti. Ore 5:30 la sveglia (per modo di dire in quanto ero sveglio già da ore) , ore 6:50 partenza per Limone dove alle 9:30 ci attende il via della II Maratona del Garda.
Emozionanti come sempre le fasi antecedenti la partenza, anche se…la prima è un'altra cosa…
Parto nella calca senza trovare i pacer delle 3:30 che mi ero prefisso di seguire, riesco comunque a trovare il ritmo dei 5' a km abbastanza agevolmente controllando i passaggi nei primi km e questo mi tranquillizza. Al 10° km percorsi in 50'siamo a Riva del Garda dove riesco a vedere e salutare moglie, figli e cognata imbarcati sul battello in partenza alla volta di Malcesine e questo mi da la carica. Si prosegue sul lungolago in direzione di Torbole prima della quale giriamo a sx verso Arco. Al 17° km praticamente a 500 mt. da casa mia ricevo la prima borraccia di zuccheri ed incontro Claudio in bici, un Amico che mi sarà prezioso qualche km dopo….
Avanti per Arco, mio paese natale, che percorriamo per le vie del centro, e qui mi accorgo che sto andando più veloce del ritmo che mi ero prefisso, le pulsazioni sono fuori soglia: preludio della disfatta??
Appena fuori dal centro inizia la ciclabile che ci riporta verso Torbole e qui, al 24° mi fermo un attimo per prendere altri zuccheri da un amico: la sensazione che avverto è strana, le gambe sono legnose come mai era successo prima specie nella parte posteriore delle coscie, ma non do peso alla cosa e riprendo la corsa. Passato il ristoro del 25° km prima di immettermi sulla statale brulicante di spettatori cerco di sciogliere la muscolatura alzando un po' più in alto le ginocchia : e qui mi crolla tutto il mio castello addosso, i mesi di allenamenti fatti all'alba rubando tempo al sonno, i miei propositi condivisi anche con mia moglie, e vedo il mio obiettivo svanire in una fitta dolorosa che mi prende entrambe le gambe e mi fa sdraiare per terra e piangere per il dolore. Penso di aver provato poche volte un male del genere, ma quello che più mi ha abbattuto è stato il fatto che mi sono sentito sconfitto, messo ko a 17 km dall arrivo, mi sono trovato nella situazione di crisi che avevo solo sentito dire da altri runners ma non avevo mai provato, mi era sempre andato tutto troppo bene in precedenza, ed ora toccava anche a me. Nei cinque minuti che sono stato fermo mi sono passate per la mente tante cose oltre a queste: la prima idea è stata quella di ritirarmi, oh si! Torno a casa camminando, in fondo dista solo 4,5 km, lo so perché è il mio percorso abituale che ho fatto centinaia di volte, doccia, mangio qualcosa e vado in bici all'arrivo, d'altronde non posso lasciare moglie e figli là ad aspettarmi invano. E poi penso: che diranno loro vedendomi arrivare, ritirato anche se con un buon motivo ma sempre sconfitto, mia moglie e i miei bimbi che hanno vissuto con me tre anni fa un'esperienza sconvolgente (mi hanno tolto un tumore al cervello delle dimensioni di un mandarino) dalla quale siamo usciti vincenti insieme, non posso mollare a costo di farla strisciando, ma arrivo. Provo a ripartire e subito rincontro Claudio che, vistomi in difficoltà, mi si appaia in bici gridandomi di non mollare: “stai andando bene, vai così, non mollare…" e riprendo a correre anche se le sensazioni fisiche sono pessime. Mi fermo al primo sentore di crampi e stiro i femorali abbassandomi con le mani alle punte dei piedi, e cosi procede praticamente fino all'arrivo; ai ristori mi fermo puntualmente per bere e mangiare qualche pezzo di frutta e tutto sommato faccio la seconda parte di gara a circa 5'30'' a km soste escluse. Gli ultimi 3 km sono davvero durissimi, una salita che in macchina non ti accorgi neanche che ci sia, ma dopo 39 km di corsa è davvero micidiale. Al ristoro del 40° km mentre faccio nuovamente stretching vedo passare degli amici runners di Riva dal Garda e mi attacco a loro. Riesco a tenere il loro ritmo e finalmente la salita finisce e si va in discesa, fino all'arrivo. Riesco addirittura a staccarli e mi presento in dirittura d'arrivo cercando tra la gente assiepata ai margini le sagome dei miei famigliari: eccoli li vedo sulla destra che mi danno il cinque e mi metto a piangere salutandoli: è finita e mi sento felice quanto stanco, è stata durissima ma è stata la mia gara più bella, sicuramente non per il tempo finale, ma perché ha risvegliato in me la voglia di lottare, di arrivare fino in fondo ad ogni costo e di vincere la mia personale sfida: non mi interessa la posizione d'arrivo, né essere arrivato prima di Tizio o di Caio, per me era importante correre ed arrivare in fondo e vedere il sorriso delle persone che amo.
Scusate lo sfogo, ma a chi raccontare le mie emozioni se non a voi, amici runners?

[Albertozan]

Grande Giò e grazie.....! veramente toccante . Hai fatto un'impresa e un'altra grande vittoria di vita!! ....che bello il nostro forum !

[Fatdaddy]

Urca che post, veramente emozionante...
Complimenti per la tenacia e la forza interiore!

[ingpeo]

Molto emozionante!!!
Un inchino ad un altro maratoneta.

[zartax]

Giò.... ho un nodo alla gola. Sei grandissimo

[nathan21]

Molti complimenti!!!

(nel tuo racconto ho 'rivisto' situazioni di fatica della mia prima maratona di aprile ..)

[teomat]

COMPLIMENTI!