Verona Marathon - 19/11/2017
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Re: Verona Marathon - 19/11/2017
ahahahahah in quel momento l'obiettivo era stato raggiunto, potevo anche tornare a casa ingessato fino al bacino ormai
- JenaPlinsky
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Re: Verona Marathon - 19/11/2017
Bellissima Ventu!
1K 3'45 26/11/14
5K 21'04 RdC Dalmine 25/05/16
10K 43'57 Bergamo 04/02/18
Mezza 1h34'39 Treviglio 28/02/16
SLR 2h01'03 24/04/16
Maratona 3h35'21 Milano 08/04/18
Sprint 1h20'18 DJTri Milano 09/06/19
Olimpico 2h57'19 Peschiera 14/09/19
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Olimpico 2h57'19 Peschiera 14/09/19
Re: Verona Marathon - 19/11/2017
ahahahahah no alzo quando vedo un 'paparazzo' faccio la bellinavictor76 ha scritto:Teresona, ma hai corso tutta la gara con le mani a cuore?
44:34 10km Gaeta/Formia 11/02/2018
01:42.48 21km Trento 01/10/2017
03:45:24 42km Pisa 16/12/2018
05:06:52 50km Siena 25/02/2018
05:01:43 54km Sorrento/Positano 02/12/2018
13.20.21 100km 1^Passatore 25.26/05/2019
01:42.48 21km Trento 01/10/2017
03:45:24 42km Pisa 16/12/2018
05:06:52 50km Siena 25/02/2018
05:01:43 54km Sorrento/Positano 02/12/2018
13.20.21 100km 1^Passatore 25.26/05/2019
Re: Verona Marathon - 19/11/2017
Innanzitutto complimenti a tutti per i risultati!
Dopo l'Ecomaratona del Barbaresco corsa il 29 ottobre, mio cognato mi convince (lui dice che l'ho convinto io, ma mente ) a iscriverci anche a Verona. "Male che vada facciamo un lunghissimo". Animati da questo spirito olimpico si parte da Bolzano alle 5.30, nella notte più buia. Arrivati a Verona intorno alle 7.00, il ritiro pettorale si svolge senza problemi. Il pacco gara è magro, ma la maglia non è male, gialla mi mancava. E poi due mele o un pacchetto di biscotti non avrebbero fatto la differenza, almeno per me. Peccato non avere tempo per guardare un po' l'Expo e prendere qualche appuntamento per il 2018.
Le navette funzionano benissimo, ce ne sono tante e frequenti. Sbarchiamo in centro poco dopo le 8.00. Dopo la classica visita al bagno chimico, che questa volta trovo pulitissimo, in maniera quasi inquietante, consegno la borsa per il ricambio e comincio la routine di riscaldamento. L'ingresso alle griglie è il solito casino veronese, uguale uguale al 2015, la mia altra partecipazione qui. Se non ricordo male, però, due anni fa la maratona e la mezza partivano sì allo stesso momento ma in due corsie separate... possibile? Ho questa immagine di un mio amico, partecipante della mezza, che mi saluta al di là di una transenna...
Comunque allo sparo il traffico è intenso, mi sembra anche più del solito.
Il mio piano gara - se così si può chiamare - è semplicissimo: attaccarmi ai pacer delle 3h40", spegnere il cervello e puntare all'Arena. I primi km sono tranquilli, quest'anno ho corso tanto e la gamba sta bene. Anche il tallone, una volta caldo, si scioglie e non si fa più sentire. I pacer mi sembrano ben preparati, il ritmo rimane costante e resisto anche alla tentazione di accelerare, perchè poi lo so che la mancanza di allenamenti specifici nelle ultime settimane si farà sentire.
I km passano, finalmente il gruppo si allunga, ma senza mai polverizzarsi. In nessun momento della gara - se non proprio gli ultimi 4-5 km - mi sono trovato isolato. Intorno a me c'è sempre almeno una dozzina di runner, con i quali scambio anche qualche convenevole. Le difficoltà, come previsto, arrivano intorno al 30° km. Saggiamente decido di rallentare appena appena il ritmo per non distruggermi troppo. "Se lunghissimo dev'essere, che lunghissimo sia!".
Riesco comunque a tenere un passo regolare appena sopra i 5'30" che mi permette anche di levarmi qualche soddisfazione nell'ultimo km. Taglio il traguardo in 3h46' di real time che è un risultato buono e giusto vista la preparazione non ideale.
Riassumendo:
PRO:
- L'organizzazione non mi è parsa affatto male. Non sarà Berlino, ovvio, e certe pecche permangono, ma insomma, siamo certamente qualcosina sopra la media.
. Spezzo anch'io una lancia a favore dei ragazzi dei camion sacche: gentilissimi nonostante io avessi rotto la mia tentando di infilarci uno zaino troppo grande... ehm... Anche al ritiro, mi hanno visto arrivare da lontano e hanno preparato la mia borsa per consegnarmela immediatamente.
- La medaglia mi è piaciuta molto, soprattutto visto l'orrore di quella 2015, che molti avevano paragonato al coperchio di un WC.
- Anche la maglietta mi è piaciuta: il giallo mi mancava, e la qualità è discreta, da allenamento quotidiano.
- Navette frequenti e rapide; in pochi minuti siamo andati dal ritiro della sacca al parcheggio dell'Expo.
CONTRO:
- Griglie e traffico: inspiegabile il casino delle griglie, che avevo già visto nel 2015. E anche il traffico mi è sembrato più intenso di due anni fa. Forse una partenza scaglionata, anche solo di pochi minuti, darebbe il modo di allungare il gruppo con più rapidità.
- Il tracciato aveva dei pezzi veramente bruttini, non dico geograficamente, proprio logisticamente: strettoie, imbuti, colli di bottiglia, inversioni a U... Dalla mia partecipazione nel 2015 qualcosina è cambiato, e non in meglio. Preciso però che aveva anche dei tratti molto belli, con quel ritorno sul Lungadige che mi ha ricordato Firenze.
- Pubblico proprio poco poco... va bene il fresco - non era freddissimo, dai - ma con una bella giornata di sole come domenica, si poteva anche scendere a fare due passi e incitare questi pazzi in canottiera!
- I ristori non erano ricchissimi. Onesti, ok, ma non ricchissimi. Uno, mi pare intorno al 20° km, l'ho anche saltato perchè pensavo che ci fossero almeno tre tavoli. Invece erano solo due e ciao acqua. E col cavolo che mi fermo per tornare indietro! Anche il ristoro finale non era di gran livello.
In definitiva, Verona si conferma una buona maratona, di livello provinciale. Per quella che è la mia personale esperienza la colloco - per capirci - tra un evento minore del genere Lake Garda Marathon e una big italiana tipo Firenze. Sicuramente una manifestazione solida con ancora qualche spigolo da limare (griglie, partenze, distanza docce, etc.). Comunque, e sempre, fermo restando il ringraziamento a chi si sbatte un anno per organizzare la gara con impegno e passione.
Dopo l'Ecomaratona del Barbaresco corsa il 29 ottobre, mio cognato mi convince (lui dice che l'ho convinto io, ma mente ) a iscriverci anche a Verona. "Male che vada facciamo un lunghissimo". Animati da questo spirito olimpico si parte da Bolzano alle 5.30, nella notte più buia. Arrivati a Verona intorno alle 7.00, il ritiro pettorale si svolge senza problemi. Il pacco gara è magro, ma la maglia non è male, gialla mi mancava. E poi due mele o un pacchetto di biscotti non avrebbero fatto la differenza, almeno per me. Peccato non avere tempo per guardare un po' l'Expo e prendere qualche appuntamento per il 2018.
Le navette funzionano benissimo, ce ne sono tante e frequenti. Sbarchiamo in centro poco dopo le 8.00. Dopo la classica visita al bagno chimico, che questa volta trovo pulitissimo, in maniera quasi inquietante, consegno la borsa per il ricambio e comincio la routine di riscaldamento. L'ingresso alle griglie è il solito casino veronese, uguale uguale al 2015, la mia altra partecipazione qui. Se non ricordo male, però, due anni fa la maratona e la mezza partivano sì allo stesso momento ma in due corsie separate... possibile? Ho questa immagine di un mio amico, partecipante della mezza, che mi saluta al di là di una transenna...
Comunque allo sparo il traffico è intenso, mi sembra anche più del solito.
Il mio piano gara - se così si può chiamare - è semplicissimo: attaccarmi ai pacer delle 3h40", spegnere il cervello e puntare all'Arena. I primi km sono tranquilli, quest'anno ho corso tanto e la gamba sta bene. Anche il tallone, una volta caldo, si scioglie e non si fa più sentire. I pacer mi sembrano ben preparati, il ritmo rimane costante e resisto anche alla tentazione di accelerare, perchè poi lo so che la mancanza di allenamenti specifici nelle ultime settimane si farà sentire.
I km passano, finalmente il gruppo si allunga, ma senza mai polverizzarsi. In nessun momento della gara - se non proprio gli ultimi 4-5 km - mi sono trovato isolato. Intorno a me c'è sempre almeno una dozzina di runner, con i quali scambio anche qualche convenevole. Le difficoltà, come previsto, arrivano intorno al 30° km. Saggiamente decido di rallentare appena appena il ritmo per non distruggermi troppo. "Se lunghissimo dev'essere, che lunghissimo sia!".
Riesco comunque a tenere un passo regolare appena sopra i 5'30" che mi permette anche di levarmi qualche soddisfazione nell'ultimo km. Taglio il traguardo in 3h46' di real time che è un risultato buono e giusto vista la preparazione non ideale.
Riassumendo:
PRO:
- L'organizzazione non mi è parsa affatto male. Non sarà Berlino, ovvio, e certe pecche permangono, ma insomma, siamo certamente qualcosina sopra la media.
. Spezzo anch'io una lancia a favore dei ragazzi dei camion sacche: gentilissimi nonostante io avessi rotto la mia tentando di infilarci uno zaino troppo grande... ehm... Anche al ritiro, mi hanno visto arrivare da lontano e hanno preparato la mia borsa per consegnarmela immediatamente.
- La medaglia mi è piaciuta molto, soprattutto visto l'orrore di quella 2015, che molti avevano paragonato al coperchio di un WC.
- Anche la maglietta mi è piaciuta: il giallo mi mancava, e la qualità è discreta, da allenamento quotidiano.
- Navette frequenti e rapide; in pochi minuti siamo andati dal ritiro della sacca al parcheggio dell'Expo.
CONTRO:
- Griglie e traffico: inspiegabile il casino delle griglie, che avevo già visto nel 2015. E anche il traffico mi è sembrato più intenso di due anni fa. Forse una partenza scaglionata, anche solo di pochi minuti, darebbe il modo di allungare il gruppo con più rapidità.
- Il tracciato aveva dei pezzi veramente bruttini, non dico geograficamente, proprio logisticamente: strettoie, imbuti, colli di bottiglia, inversioni a U... Dalla mia partecipazione nel 2015 qualcosina è cambiato, e non in meglio. Preciso però che aveva anche dei tratti molto belli, con quel ritorno sul Lungadige che mi ha ricordato Firenze.
- Pubblico proprio poco poco... va bene il fresco - non era freddissimo, dai - ma con una bella giornata di sole come domenica, si poteva anche scendere a fare due passi e incitare questi pazzi in canottiera!
- I ristori non erano ricchissimi. Onesti, ok, ma non ricchissimi. Uno, mi pare intorno al 20° km, l'ho anche saltato perchè pensavo che ci fossero almeno tre tavoli. Invece erano solo due e ciao acqua. E col cavolo che mi fermo per tornare indietro! Anche il ristoro finale non era di gran livello.
In definitiva, Verona si conferma una buona maratona, di livello provinciale. Per quella che è la mia personale esperienza la colloco - per capirci - tra un evento minore del genere Lake Garda Marathon e una big italiana tipo Firenze. Sicuramente una manifestazione solida con ancora qualche spigolo da limare (griglie, partenze, distanza docce, etc.). Comunque, e sempre, fermo restando il ringraziamento a chi si sbatte un anno per organizzare la gara con impegno e passione.
PB 21,097 km (Piave Marathon 2017): 1h41'48"
PB 42,195 km (Firenze Marathon 2016): 3h27'30"
PB 6h (6 ore Alto Adige 2017): 63,493 km
PB 42,195 km (Firenze Marathon 2016): 3h27'30"
PB 6h (6 ore Alto Adige 2017): 63,493 km
Re: Verona Marathon - 19/11/2017
nelle mie maratone future , mi ispira la Liguria Marathon , credo ci sia lo stesso giorno di Roma e Milano , il 22 aprile.
qualcuno l'ha fatta?
qualcuno l'ha fatta?
Re: Verona Marathon - 19/11/2017
Roma e Milano sono l'8 aprile
Re: Verona Marathon - 19/11/2017
si esatto...milano e roma ci sono l'8 , la liguria Marathon il 22
Re: Verona Marathon - 19/11/2017
Non riesco a scaricare le foto.... Mah....
Re: Verona Marathon - 19/11/2017
Ciao a tutti, a distanza di una settimana spendo anch'io due paroline su questa Maratona. Per me è stata la prima preparata con tutti i santi crismi: ho avuto un preparatore che mi ha seguito fin da giugno, instradandomi su un percorso sicuramente molto lungo ma anche graduale che mi ha portato a sentire come "facili" ritmi ai quali un tempo sarei stato "impiccato". Il tutto con non pochi sacrifici: il lavoro mi lascia ben poco tempo per allenarmi e più volte mi sono ritrovato ad uscire alle 5.30 del mattino o anche prima per poter correre l'ora e trenta di lavoro prevista. Niente eccessi (solo la settimana del lungo da 36km mi sono ritrovato a raggiungere i 100km settimanali) ma allenamenti funzionali al raggiungimento dell'obiettivo e poche gare a contorno, nessuna di queste corsa al limite.
Ed alla fine... obiettivo raggiunto esattamente come da previsioni. Nessuna sorpresa: né in negativo, né in positivo.
C'è da dire che fino all'ultimo sono insicuro sulla scelta di Verona come gara obiettivo. Con Verona la mia unica esperienza risaliva alla Cangrande Half Marathon corsa nel febbraio 2014: l'impressione era stata piuttosto positiva a livello organizzativo, a livello "scenografico" un po' meno: diciamo che l'idea di correrci 42 km non mi ispirava eccessivamente. Alla fine l'ho comunque preferita alla blasonatissima Valencia, fondamentalmente per una questione di comodità a livello logistico e per seguire la mia squadra che aveva organizzato una trasferta di gruppo.
A livello di organizzazione ancora una volta l'impressione è stata in generale positiva, con qualche neo:
- Segnalazione non chiara della posizione delle navette da piazza Bra verso il Palasport (anche io ho dovuto chiedere a tre volontari prima che qualcuno mi indirizzasse correttamente)
- Griglie troppo ampie… io ero in azzurra che comprendeva tempi da 3:30 fino a 3:00, una forbice di ritmi che mi sembra sin troppo ampia (45’’ al km di differenza!!)
- Attraversamento del ponte al 38°: stavo rischiando di investire una signora che mi ha tagliato la strada (qui non me la prendo con i volontari che mi sembrava stessero facendo bene il loro lavoro, ma con la cafonaggine e la maleducazione di alcune persone)
Per il resto non ho riscontrato particolari problemi (particolarmente gradite le docce calde all’arrivo).
Sulla gara di per sé, non ho molto da raccontare. Nonostante abbia raggiunto l’obiettivo che mi ero posto fin dall’inizio di tenere i 4’10’’/km fino alla fine, non ho provato quell’emozione di giungere al traguardo che ho provato in altre occasioni… forse è mancato un po’ il clima di festa, il tifo lungo le strade, l'atmosfera da grande evento. Il percorso lo reputo veloce per i miei canoni: sì, ci sono un po’ di falsipiani, ma 80m di dislivello spalmati su 42km non mi sembrano tanti. Il clima era ideale, freddino all’inizio ma con poco vento ed un bel sole autunnale che ci ha accompagnato dall’inizio fino alla fine.
Beh. Lo ammetto: al leggere il “2” come primo numero sul tabellone ed a sentire lo speaker pronunciare il mio nome un pochino di emozione l’ho provata…
Diciamo che quello che mi porterò dietro da Verona è il ricordo di una bella gara, abbastanza veloce e ben organizzata, ideale per fare il tempo e che per me ha significato molto: è stato il termine di un lungo percorso non solo fisico ma anche e soprattuto mentale. Adesso, dopo le tre settimane che ho deciso di concedermi per staccare la spina e ricaricare le batterie, si ripartirà verso altri obiettivi con la consapevolezza di aver già abbattuto un primo grosso muro psicologico e di poter alzare l’asticella ancora più in alto.
L'anno prossimo però prenderò seriamente in considerazione l'idea di fare Valencia anziché Verona Sì, c'è da organizzare la trasferta e spendere dei soldi in più ma, per una 42km che dev'essere una gara obiettivo, lo si fa con piacere se questo consente di portarsi a casa un ricordo indelebile
Ed alla fine... obiettivo raggiunto esattamente come da previsioni. Nessuna sorpresa: né in negativo, né in positivo.
C'è da dire che fino all'ultimo sono insicuro sulla scelta di Verona come gara obiettivo. Con Verona la mia unica esperienza risaliva alla Cangrande Half Marathon corsa nel febbraio 2014: l'impressione era stata piuttosto positiva a livello organizzativo, a livello "scenografico" un po' meno: diciamo che l'idea di correrci 42 km non mi ispirava eccessivamente. Alla fine l'ho comunque preferita alla blasonatissima Valencia, fondamentalmente per una questione di comodità a livello logistico e per seguire la mia squadra che aveva organizzato una trasferta di gruppo.
A livello di organizzazione ancora una volta l'impressione è stata in generale positiva, con qualche neo:
- Segnalazione non chiara della posizione delle navette da piazza Bra verso il Palasport (anche io ho dovuto chiedere a tre volontari prima che qualcuno mi indirizzasse correttamente)
- Griglie troppo ampie… io ero in azzurra che comprendeva tempi da 3:30 fino a 3:00, una forbice di ritmi che mi sembra sin troppo ampia (45’’ al km di differenza!!)
- Attraversamento del ponte al 38°: stavo rischiando di investire una signora che mi ha tagliato la strada (qui non me la prendo con i volontari che mi sembrava stessero facendo bene il loro lavoro, ma con la cafonaggine e la maleducazione di alcune persone)
Per il resto non ho riscontrato particolari problemi (particolarmente gradite le docce calde all’arrivo).
Sulla gara di per sé, non ho molto da raccontare. Nonostante abbia raggiunto l’obiettivo che mi ero posto fin dall’inizio di tenere i 4’10’’/km fino alla fine, non ho provato quell’emozione di giungere al traguardo che ho provato in altre occasioni… forse è mancato un po’ il clima di festa, il tifo lungo le strade, l'atmosfera da grande evento. Il percorso lo reputo veloce per i miei canoni: sì, ci sono un po’ di falsipiani, ma 80m di dislivello spalmati su 42km non mi sembrano tanti. Il clima era ideale, freddino all’inizio ma con poco vento ed un bel sole autunnale che ci ha accompagnato dall’inizio fino alla fine.
Beh. Lo ammetto: al leggere il “2” come primo numero sul tabellone ed a sentire lo speaker pronunciare il mio nome un pochino di emozione l’ho provata…
Diciamo che quello che mi porterò dietro da Verona è il ricordo di una bella gara, abbastanza veloce e ben organizzata, ideale per fare il tempo e che per me ha significato molto: è stato il termine di un lungo percorso non solo fisico ma anche e soprattuto mentale. Adesso, dopo le tre settimane che ho deciso di concedermi per staccare la spina e ricaricare le batterie, si ripartirà verso altri obiettivi con la consapevolezza di aver già abbattuto un primo grosso muro psicologico e di poter alzare l’asticella ancora più in alto.
L'anno prossimo però prenderò seriamente in considerazione l'idea di fare Valencia anziché Verona Sì, c'è da organizzare la trasferta e spendere dei soldi in più ma, per una 42km che dev'essere una gara obiettivo, lo si fa con piacere se questo consente di portarsi a casa un ricordo indelebile
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Re: Verona Marathon - 19/11/2017
Guarda te che coincidenza Si si ero proprio io. Per adesso comunque non si allunga, anche perché altrimenti non riesco più a velocizzare (già adesso sta diventando più difficile ) ComplimentiUltra runner Naz 82 ha scritto: Eastwood penso che se non do i numeri ci siamo conosciuti in spogliatoio e abbiamo parlato un po'... ti ho anche detto che alla tua età su per giù ho pensato ad allungare...
[cut]
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