Verona Marathon - 18/11/2018

Appuntamenti, esperienze, domande sulla più classica delle gare: la maratona

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Verona Marathon - 18/11/2018

Messaggio da dopaminoagonista »

Eccomi qua, tenterò anch'io di raccontare l'incredibile weekend pieno di emozioni che ho appena vissuto. Ho provato a sintetizzare ma mi è venuto un po' lungo, abbiate pazienza.. :wink:

Arrivo a sabato dopo sette giorni pieni di apprensioni e smarrimento; colpa del "tapering" che legato all'inesperienza e al mio approccio ansiogeno, ha partorito una settimana di tormenti del tipo "non sto facendo abbastanza" o "sto rovinando mesi di preparazione" o ancora "ma oggi sarà meglio fare 5 Km oppure 5 e mezzo??" ecc.. ecc.. :afraid: (fra l'altro ansia e stress sono l'ambiente ideale per far aumentare i sintomi del Parkinson). Almeno sono riuscito a non infortunarmi né ammalarmi, che è già tanto.
Sabato mattina però va un po' meglio. Ormai quel che è fatto è fatto. Si parte.

Verona sarà la tappa finale di questo lunghissimo viaggio iniziato almeno un anno fa.
Arrivo per pranzo, con moglie e figlia al seguito. Toccata e fuga all'expo e quindi prendiamo possesso dell'appartamento a 300 metri dalla partenza che sarà uno dei fattori del successo del we.
A quel punto il programma prevederebbe un pomeriggio di relax: giusto due passi in piazza e poi gambe distese sul letto e preparazione mentale per domenica.

Invece mi ritrovo catapultato in una sorta di REALTÀ ALTERNATIVA: venerdì avevo condiviso qua e là un articolo in cui raccontavo della sfida che mi preparavo ad affrontare. In poco tempo, grazie anche alla solerzia e all'impegno profuso da un'amica, la cosa mi è TOTALMENTE SFUGGITA DI MANO, anzi è letteralmente ESPLOSA, del tutto fuori dal mio controllo: il post fa il giro dei social network, cominciano ad arrivare da ogni fonte possibile centinaia di messaggi di stima e incoraggiamento, richieste di amicizia, telefonate... Rilascio un'intervista per un articolo pubblicato sul giornale di domenica, parlano di me al tg locale, facebook mi fa notare che in un giorno ho avuto oltre 5000 "mi piace"; passo il tempo cercando di contenere la marea, ringraziando tutti quelli che posso. Il mio smartphone è rovente! :azz:

Finché ad un certo punto decido di chiudere tutto e isolarmi un po'. Sì perché non scordiamoci che avrei un impegno per il giorno dopo, ci sarebbe ancora da espletare una piccola formalità: correre la maratona.
Tutti questi complimenti mi hanno lusingato e fatto enormemente piacere - ci mancherebbe altro - però non scordiamoci che siamo ancora a sabato, tutti stanno celebrando la mia impresa ma io la gara la devo ancora cominciare! E ci terrei a farla bene.

Per rilassarmi esco a fare due passi con la famiglia. Respiro e riprendo il controllo. Osservo squadre di operai che montano stand e impalcature e l'impressione è indubbiamente quella di un'organizzazione seria, che sa quello che fa, in grado di imbastire un evento importante curando i particolari e facendo le cose in grande stile. Sensazione che verrà confermata per tutto il we.
La bimba insiste per salire in cima alle gradinate dell'arena, su su proprio fino all'ultimissimo spalto, e come fai a dirle di no? Tutto sta nel non rendersi troppo ridicolo mentre si escogita la tecnica migliore per salire i gradoni di pietra senza stancare le gambe: all'indietro, di lato, sedendosi ogni tre passi.. :-"

Tralascio per non andare troppo OT il resto della serata (la versione lunga del racconto con tutte le foto da domani sera sul blog), fino al carbon load a base di pasta cucinata in casa, la classica foto a canotta e pettorale stesi sul letto, poi tutti a nanna e proviamo a dormire il più possibile.

Il pensiero che dopo tre lunghi mesi di duri allenamenti finalmente è arrivato il giorno della gara, insieme alle centinaia di "in bocca al lupo" ricevuti sabato, fanno sì che domenica mattina mi svegli carico come un protone, ritrovando tutt’a un tratto la sicurezza e la determinazione persi una settimana prima.
Esco alle sette per assaggiare il clima e - dopo due settimane di astinenza autoimposta da caffeina e alcolici - mi godo un caffè al bar gustandomi lentamente ogni sorso in totale beatitudine. :slurp:
Tenendo sempre l'appartamento come base strategica - che mi risparmia bagni chimici, deposito borse, docce, ecc.. - esco per un saluto agli amici del forum presenti al raduno (primo tempo), dove fra gli altri ho il piacere di conoscere il sempre esuberante JJ. Rientro, mi cambio, ultimo giro in "ufficio", poi consueti esercizi di riscaldamento, ed è già ora di accedere alla griglia azzurra, transennata con grate alte due metri che trasmettono bene l'idea di stare entrando in una prigione (sempre autoimposta) dalla quale potremo uscire solamente 42 Km dopo.

Il clima è PERFETTO! Se avessi potuto esprimere un desiderio non avrei saputo chiedere di meglio. Temperatura sui 3°C (per come la vedo io ogni grado sopra i 4 è di troppo), cielo terso, aria frizzantina, ma grazie alla bassa umidità e al tepore del sole mattutino non fa troppo freddo.
Sento svanire tutti i timori e vengo pervaso da una sconosciuta fiducia nei miei mezzi, tanto che per un solo secondo mi sfiora l'idea di mandare all'aria mesi di rifiniture volti a stabilire il RG da 3h20' e puntare invece subito alle 3h15' (che a posteriori non sarebbe poi stata neanche una cattiva idea).
Ma rimango saggiamente col piano originale perché se da un lato sono consapevole che si tratta di un ritmo abbastanza "conservativo" vista la preparazione svolta, dall'altro rimane il fatto che sono un esordiente e non posso sapere cosa mi aspetta. Poi ho ancora nelle orecchie tutti i vostri giusti inviti alla prudenza, a partire piano per finire forte, a godersi la prima, ecc.., per cui rimetto subito la testa sulle spalle. :asd2:

Nove meno due minuti, tolgo cuffia, guanti e giacca tecnica e passo tutto alla mia paziente moglie che raccoglie dall'altra parte delle sbarre.
Respiro. Sono "qui e ora", e non vorrei essere in nessun altro luogo al mondo. Mi riscopro anche inaspettatamente calmo e sereno.
Un minuto. Ultimo bacio d'incoraggiamento anche dalla piccola. Inno d'Italia e finalmente (soprattutto per chi sta leggendo.. :mrgreen: ) lo sparo.
Una quarantina di secondi per transitare sotto l'arco della partenza e la mia prima maratona può cominciare.

Prendo subito contatto visivo coi pacers delle 3h20' ma i primi Km sono una baraonda mai vista (oltre ai 2500 della mara ci sono anche i 3000 della mezza), non riesco quasi a correre, devo fare continuamente attenzione a non urtare nessuno davanti e non venire calpestato da quelli dietro.
Per evitare di andare avanti così fino al 21° decido di posizionarmi 5 metri davanti alla linea dei pacers per non essere costretto ogni volta a chiedere permesso per cambiare traiettoria e al contempo usufruire del prezioso servizio che mi sgrava dalla preoccupazione di controllare costantemente l'andatura (fra l'altro come al solito il GPS del mio Polar sbarella di brutto :angry:).
E qui permettetemi di ringraziare i tre Pacers che (almeno finché ero con loro) hanno svolto davvero un ottimo lavoro. Sempre in formazione compatta, Cristian (@mnrunning col quale ho avuto il piacere di scambiare anche due chiacchiere mentre andavamo e all'arrivo) e Paolo alle ali, e Fabrizio regista centrale che non ha smesso nemmeno per un secondo di caricare tutto il gruppo con grida di incoraggiamento e consigli. Veramente dei metronomi, complimenti!

Rimango con loro per quasi tutta la prima metà di gara senza registrare particolari problemi. Mi godo la giornata spettacolare e il percorso molto scorrevole e anche parecchio remunerativo, soprattutto nei tratti lungo l'Adige. Mantengo un rapporto cadenza/respiro 2-2 costante, la FC poco sopra i 150. Vivo l'attesa. Come nelle precedenti occasioni in cui ho corso degli over 30 Km, la mia maggiore preoccupazione è riuscire a rispettare il programma stabilito che prevede un Sinemet al ristoro del 10°Km e un altro mezzo al 20°. Inoltre mi sono riproposto di idratarmi a TUTTI i ristori (compresi quelli al 5° e al 40°) prima con acqua e poi con integratori, e di assumere gel entro il 15°, 25° e 35° Km. Il Parkinson ad ogni modo non mi darà noia tranne per un po' di rigidità nelle braccia.

Tutto sembra girare per il meglio, il mio tendine destro infiammato si è lamentato un po' all'inizio e poi basta. Cresce dentro di me la sensazione che sia la giornata giusta per realizzare grandi imprese. Una volta superato il ristoro del 20° e dunque finalmente libero dal pensiero dei farmaci, decido che è giunto il momento di abbandonare gli indugi. Mollo il freno a mano e inizio a spingere delicatamente sul pedale del gas.
Un bacio al volo alle mie due donne che mi aspettano al punto stabilito poco dopo il 21°, e da qui in poi si comincia a fare sul serio per cui saluto la compagnia e vado per la mia strada. Letteralmente: non essendoci più i concorrenti della mezza, improvvisamente mi ritrovo a correre da solo. E soprattutto da questo momento in poi inizio una serie infinita di sorpassi che continuerà fino alla fine: tra metà gara e l'arrivo supererò 166 concorrenti, e verrò superato da... uno! (ho provato ad accodarmi ma ho rinunciato quasi subito :shock:).

Poco prima del 30° riattraversiamo l'Adige e inizia un tratto di circa 1 Km da percorrere nei due sensi, andata e ritorno.
All'andata non vedo passare però i pacers delle 3h15' (perché in realtà non esistevano.. :stordita: ), mentre al ritorno incrocio quelli delle 3h20' sui quali ad occhio ho guadagnato meno di 500 metri di vantaggio, per cui mentalmente escludo di avere la possibilità di attaccare le 3h15'.
Continuo a spingere però, sempre in leggera progressione, cadenza/respiro diventa inspiro 1 - espiro 2, e la FC sale a 160 (almeno credo.. anche il sensore cardio sbarella :doh: ). Si costeggia sempre l'Adige ed è un gran bell'andare.

Attorno al 33°-34°Km l'andatura è diventata forzata, correre ora richiede impegno e fatica e comincio ad essere un po' stanco. FINALMENTE sento arrivare la mia "compagna" sofferenza, partner abituale di tante gare. La stavo aspettando, ho lavorato tre mesi per prepararmi a questo momento. Sono pronto. L'accolgo, quasi con trepidazione, diciamo con determinazione. Un po' come quando arriva il tuo turno per sostenere un orale all'università.
Già, perché ok che la prima mara bisogna godersela, che ci saranno altre occasioni per pensare al PB, ecc.. ecc.., ma senza un po' di sofferenza a me non sembra nemmeno di star gareggiando, e in fondo questa è una gara, se non gareggio cosa sono venuto a fare? Non si tratta di battere gli avversari, di lottare contro me stesso e i miei limiti fisici e interiori, o di sconfiggere il Parkinson. Si tratta semplicemente di vivere e onorare la corsa fino in fondo col massimo impegno.
Non mi sto scontrando col tanto atteso "muro" - probabilmente aver risparmiato energie nella prima metà me l'ha evitato - si tratta piuttosto di un naturale ma deciso aumento della fatica conseguente al passare dei Km e al graduale incremento del ritmo.

È il momento di fare un check mentale. Ok sto facendo fatica. Ok sono un po' in sofferenza. Ma niente di trascendentale, ne ho passate di peggio. la FC è più o meno quella che mi aspettavo a questo punto. Mentalmente mi sento lucido e pronto a reggere lo sforzo. Ripenso alle centinaia di Km accumulati in allenamento per arrivare fin qui. Rallentare non se ne parla. Per cui continuo a spingere cercando di rimanere concentrato. A preoccuparmi sono invece i muscoli delle gambe che verso il 36° iniziano ad essere parecchio stanchi, in particolare sento crescere il dolore ai polpacci. :pale:
Il problema è che devo correre ancora per mezz'ora! Per cui mi preparo a reggere la battaglia mentale. Oltretutto gli ultimi 5-6 Km sono i più impegnativi perché si gira nel centro storico, quindi sanpietrini, curve secche, un po' di dislivello su e giù, e ben tre diversi ponti da attraversare compreso il ponte di pietra.

38° Km. Sento i polpacci sul filo del crampo, soprattutto il sinistro. Faccio attenzione a non spingere troppo nelle salite e cerco di alleggerire il passo nelle discese per scioglierli un po'. Ho la netta sensazione che se mi fermassi o camminassi partirebbero i crampi. Continuare a correre regolare invece mi sembra la cura migliore.
Sono in affanno adesso e non vedo l'ora di arrivare. La mia andatura si fa scomposta ma cresce dentro di me la certezza di poter continuare a spingere in questo modo fino in fondo.

40° Km. Accelero.
Voglio dare il massimo ora. Non voglio mollare nemmeno un secondo per poi tornare a casa con dei rimpianti. So di poter portare questa sofferenza con me fino al traguardo. Prego solo i miei due angeli custodi che mi preservino i polpacci fino all'arrivo.
Gli ultimi 2 Km li corro a 4:23/Km. Finalmente rivedo l'arena. Comincio a circumnavigarla. Non finisce più, mi sembra di girarci intorno all'infinito...

Finché spunta il tappeto rosso e in lontananza l'arco del traguardo. Corro gli ultimi 100 metri fra due ali di folla che applaude, ma io non sento nulla.
Pelle d'oca. Scariche di adrenalina.
Non è possibile... È tutto vero..
Ce l'ho fatta!

Non guardo nemmeno il cronometro. Alzo le dita al cielo per ringraziare chi mi ha assistito da lassù e poi le braccia si allargano per afferrare il più possibile queste incontenibili emozioni e viverle pienamente.
Mentre taglio il traguardo vorrei che il tempo si fermasse e questo attimo diventasse eterno. Sono arrivato alla fine del viaggio.

Vale la pena sopportare mesi di fatiche, sacrifici e privazioni per vivere gli ultimi metri di una maratona?
Sì. Senza alcun dubbio.

Mi fermo. 3h14'24".
Mi sento colmo di soddisfazione, appagato, realizzato, orgoglioso di essere diventato un maratoneta. E di averlo fatto a modo mio.
Anzi, semplicemente sono felice. Come non mi accadeva da troppo tempo.

Tornando verso l'appartamento mi sembra di camminare a un metro dal suolo, in mezzo alla gente ignara delle emozioni che sto vivendo.
È un po' come dopo il primo bacio, che ti sembra di avere il mondo ai tuoi piedi.
E infatti so già che non mi scorderò mai la mia prima maratona.

Grazie Verona.
Grazie a tutti.
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JJruns Utente donatore Donatore
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Re: Verona Marathon - 18/11/2018

Messaggio da JJruns »

Se nessuno ha ancora commentato è probabile che io sia il primo che abbia avuto il piacere di leggere il tuo racconto, Edoardo.
E siccome sono anche il primo che citi tra i ragazzi di RF ne segue che non poteva andare che così. :mrgreen:
Non so che dirti in realtà, che sei un grande te l'ho scritto qualche giorno prima della maratona e te l'ho detto qualche minuto prima della partenza della maratona. Ora, non è che sia facile mettermi a corto di parole, ma tu ci sei riuscito e niente, non mi viene altro che dirti una volta di più che sei un grande.
E' stato un onore averti conosciuto di persona.
Corri! :D
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Denise75
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Re: Verona Marathon - 18/11/2018

Messaggio da Denise75 »

Wow che racconto! Chapeau dopa!
-dilettanti allo sbaraglio vogliono crescere-
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pippotek Utente donatore Donatore
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Re: Verona Marathon - 18/11/2018

Messaggio da pippotek »

Chapeau per tante cose, anche per quegli ultimi due km a 4:23/Km… alla prima maratona, wow
10k 40'06" TuttaDritta 2017
21k 1h28'56" Novara Half Marathon 2023
42k 3h19'19" Verona Hoka Marathon 2022
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gambacorta Utente donatore Donatore
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Re: Verona Marathon - 18/11/2018

Messaggio da gambacorta »

davvero complimenti @dopamino, credo che meglio non poteva andarti e questa giornata te la sei meritata tutta!! :thumleft:
…”quando l’uomo ha mete da raggiungere non può invecchiare” … cit. EF
fai correre anche tu il :pig: scopri->qui<-come!
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belvale
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Re: Verona Marathon - 18/11/2018

Messaggio da belvale »

secondo me ti hanno contattato ancora poche persone e hai ricevuto ancora pochi like.

la tua impresa dovrebbe avere risonanza mondiale!

stra complimenti!
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dragonady
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Re: Verona Marathon - 18/11/2018

Messaggio da dragonady »

Tantissime congratulazioni @dopa sei stato grandissimo, hai fatto tutto così bene dalla preparazione alla maratona, è un'impresa straordinaria bravo davvero. E poi più di 5 minuti sotto il tempo prestabilito...il pacer delle 3h15 eri tu!
"...Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina
E trattare allo stesso modo questi due impostori..."
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Attenov
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Re: Verona Marathon - 18/11/2018

Messaggio da Attenov »

@dopamino
Leggerti e conoscerti ha aggiunto emozione ad una giornata piu' che bella.
Grazie per il tuo esempio.
:vicini:
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CorriBabboneCorri Utente donatore Donatore
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Re: Verona Marathon - 18/11/2018

Messaggio da CorriBabboneCorri »

dopaminoagonista ha scritto: Tornando verso l'appartamento mi sembra di camminare a un metro dal suolo, in mezzo alla gente ignara delle emozioni che sto vivendo.
è esattamente quello che ho provato a Firenze tornando verso l'albergo in semi-ipotermia fra gli sguardi totalmente disinteressati della gente.
c'è chi corre tantissime maratone in un anno, chi le prepara allegramente senza ansia del risultato e se vanno male pazienza, chi invece impiega mesi per prepararne solo una, e arriva a darne una dimensione spirituale che va oltre al gesto sportivo, vivendo il tutto come un puzzle che si compone pezzo pezzo, stando attento che se ne perdi uno poi è tutto da buttare.
mentre ti alleni, mentre sei poi in gara, viene normale ripensare a tutto quello che si è fatto e alle persone che ci sono state vicine durante il viaggio, ma è in quei pochi metri che percorri da solo dopo il traguardo, nel disinteresse totale del mondo, in cui trovi veramente la pace.
in un mondo sempre più finto, in cui non si fa più nulla per il gusto di farlo ma solo per poter dire di averlo fatta, che tutti dovrebbero imparare che puoi capire di aver fatto qualcosa di veramente straordinario solo quando non hai bisogno che qualcuno ti dica nulla, lo sai e basta, e succede in quel momento, mentre sei solo, chi ti vuole bene ti sta aspettando, ma in quel momento sei tu con te stesso, e caxxo quanto ci stai bene.

Edoardo hai tutta la mia stima, come atleta, tantissima. come uomo, infinita.
grazie per aver condiviso il tuo percorso con noi :vicini:
1h20’38” mezza maratona del Progresso - Castel Maggiore (BO) 18/12/22
2h53'48" Firenze marathon 26/11/17
4h22'52" 58 km Misano Adriatico 29/01/23
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Petronio Utente donatore Donatore
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Re: Verona Marathon - 18/11/2018

Messaggio da Petronio »

Grissino è coinvolgente, non c'è che dire. tra il filo dei crampi e i due finali a 4.23 + passaggio alla mezza e Lungoadige si legge d' un fiato. :thumleft: :thumleft: :thumleft:
PB:
5 km : 19.15 (2009)
10 km: 35.49 (2013)
21 km: 1.24.50 (2007)
30 km: 2.09.12 (2012)
42 km: 2.59.13 (2014)
50 km: 5.21.20 (2007)

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