Il giorno dopo il mio esordio sulla 6ore, e con le gambe ancora doloranti, eccomi qui a raccontare una bella giornata di sport in mezzo ad amici e appassionati. Intanto è sempre un piacere rivedere le vecchie conoscenze del Forum (rogeraccio, che non incrociavo da una Mezza di Frangarto di almeno 3-4 anni fa) e incontrarne di nuovi.
La giornata per me si è svolta soprattutto all'insegna della scoperta, nel senso che, pur essendo sufficientemente sicuro di finire con dignità, un esordio è sempre un esordio, e si porta dietro tante insicurezze. Come mi vesto? Cosa mi porto dietro? Cosa mangio prima, durante e dopo? E se piove? E se fa caldo? Mi cambio? E se mi annoio? E se muoio?
Per non sbagliare, mi porto dietro mezza casa, anche perchè il meteo, nonostante le danze del sole di Marcello, fino a pochi minuti prima della partenza era all'insegna dell'acqua. In gara parto invece piuttosto semplice, pioggia a parte non fa freddo. Nel caso - penso - mi fermerò a cambiarmi.
Nell'oretta prima del via, inoltre, mi nutro della sicurezza degli altri: sembrano tutti tranquilli, magari sopravviverò anch'io, chissà!
Il piano gara è semplice: partire alla velocità "di crociera", cioè quella alla quale si potrebbe andare avanti all'infinito (per me 5'45", o giù di lì) e vedere mano a mano come va la gara. La partenza, prevista per le 10.15, in realtà è qualche minuto dopo, e per fortuna, visto che la pioggia cala miracolosamente di intensità.
Pronti: via! Non sono mai partito così vicino al traguardo in vita mia; mi accodo a rogeraccio e faccio finta di niente, come se uscissi per il lunghetto domenicale, poi avrò tempo di riflettere su quanto in realtà siano lunghe sei ore. Con rogeraccio ce la chiacchieriamo, mi racconta dei suoi super allenamenti in vista Passatore e io mi sento stanco solo a sentirglieli descrivere! Un occhio, intanto, va sempre al Garmin: vietato scendere sotto il ritmo, e poi "la ciacola è pericolosa", perchè abbassa la soglia dell'attenzione, e in questa fase di gara la gamba spingerebbe di più. I primi km sono tranquilli; per fortuna la noia non sarà un problema. C'è musica, tutta la gente delle staffette, i familiari, i supporter, gli aiutanti, gli amici. E poi il circuito di poco più di un km non è così corto da far sentire l'effetto "criceto nella ruota".
I km e i minuti passano: perdo rogeraccio per una sosta WC (mia), poi lo riprendo per una sosta WC (sua), poi lui comunque mi stacca di qualche decina di metri e mi sforzo di non accelerare per raggiungerlo. Se ha gamba, che vada, e poi sono passate appena due ore, se faccio lo scemo adesso rischio di scoppiare ben prima delle sei. Alla terza ora sono intorno ai 31 km. Lilligas mi ha doppiato un paio di volte, Marcello una o due, Fabiola devo averla passata io qualche volta, con rogeraccio dovrei essere più o meno sullo stesso giro, solo staccato di 3-400 metri. Alla quarta ora sto ancora misteriosamente bene. Riesco a tenere il ritmo gara intorno alla quota prevista, il contachilometri indica il raggiungimento della maratona. Di qui in poi, è tutto territorio inesplorato: mai corso così tanto. Nel frattempo mangio: ai 10 km un gel, ai 20 circa una barrettina di cereali, poi il degrado diventa protagonista: cioccolata, biscotti, zollette di zucchero e Coca Cola. Per mettere insieme un perfetto menù spazzatura manca solo un Big Mac. E le patatine. Uhmm, le patatine. Mi sa che quando esco passo dal McDrive.
Accompagnato dalla figlia, tra il pubblico spunta anche marcounpapachecorre, che ha aspettato il sole per venire a fare il tifo. Gli grido "Cinquanta", che sono sia i km corsi che gli anni che mi sento in quel momento. Comincio a rifornirmi di liquidi ogni giro, alternando un bicchiere d'acqua e uno di Coca Cola. L'acqua me la tiro quasi tutta in faccia; la Coca invece la bevo. Ma perchè la gente parla male della Coca Cola? LA COCA COLA É BUONA, LA COCA COLA É NOSTRA AMICA!
Ormai è un conto alla rovescia per arrivare ai 60 km. Lilligas mi ha passato un altro paio di volte, Marcello idem, rogeraccio invece l'ho passato io. Comincio a "sdoppiarmi" da qualche runner che, dopo essere partito un po' forte, sta cedendo. Uno, ogni volta che lo passo, mi chiede: "Ma quanti km hai fatto? Quante volte ti avevo passato?" Io non ne ho la minima idea. Certo è che qualche giro glie l'ho ripreso di sicuro. Adesso comincio un po' a sentire la stanchezza anch'io: il ritmo tiene ancora, si è alzato solo leggermente, ma alla fine di giri sopra i 6'00" ce ne saranno davvero pochi.
Tagliare il traguardo dei 60 km una ventina di minuti prima delle sei ore ha una doppia valenza: innanzitutto perchè ho raggiunto il mio obiettivo, e poi perchè - psicologicamente - mi allegerisce la fatica degli ultimi giri. Ormai il mio l'ho fatto, tutto quello che viene in più è guadagnato. Lo sparo di fine corsa arriva mentre sono all'ingresso della chicane: correre è ormai una cosa talmente naturale che fermarmi di colpo è quasi un trauma. Appoggio il mio segnaposto per terra e, sotto la pioggia, che nelle ultime due ore è andata e venuta, raggiungo la zona del traguardo. Il Garmin dice 62 km e spiccioli; alla fine - dopo le lunghissime verifiche della classifica - saranno poco meno di 63 e mezzo. In classifica sono undicesimo. Quando salgo sul palco a prendere la mia medaglia, Leo, il presidente del club organizzatore, che conosco personalmente, mi dice: "Ehi, ma sei una favola, sembra tu abbia fatto solo una passeggiata". Gli rispondo: "Eh, guarda, una meraviglia, se ci siete torno anche domani a farne un'altra"!
Per concludere: bellissima giornata, bellissimo e riuscitissimo esperimento personale, che ripeterò di sicuro in futuro. Complimenti a tutti, tutti grandi, tutti campioni, sia in pista che fuori, perchè se c'è una cosa più faticosa di correre per 6 ore è stare sotto la tenda dei rifornimenti a contare i giri di papà/fidanzata/amico/marito preparandogli borracce e gel al punto giusto. Dietro un grande runner c'è sempre una grande squadra.
Ancora grazie a tutti e dai, ci rivediamo presto!
premiavano le prime 5 donne...ed io sono stata premiata come quinta classificata...peccato che le donne erano 5 in tutto 
speriamo guarisca presto. Però ci siamo già prenotati per il prossimo anno perchè è una gara assolutamente da rifare! 
( Marcello vai dall'elettrauto ) 
Donatore
di RF, scopri--> 
Grazie di cuore a Marcello e Francesca per lo splendido weekend assieme e per il sostegno, a Sergio Miaomic per la compagnia del pregara e durante la gara 
