CorriBabboneCorri ha scritto:posso capire gli intertempi, ma almeno il tempo globale dovrebbe essere a prova di errore, in fondo basta il tempo di arrivo non essendoci real time
Te lo spiego dal vivo
Inviato dal mio S6
42.2km 3.00.28 Ravenna
50km 4.05.05 50km di Romagna 4.08.49 Terre di Siena 4.47.38 Pistoia Abetone 4.01.40 Gran Sasso 3:55:47 Sabbia 4:11:27 UKM
58km 4:30:21 Strasimeno
100km 10.23.29 Passatore
NoveColliRunning 2019 Finisher
UltraBalaton 2022 DNF (122 km)
manuel28 ha scritto:Complimenti a tutti!
Ma giusto per curiosità... come ci si può allenare/preparare per una gara del genere? I cancelli sono davvero selettivi? Le salite si è obbligati a correrle sempre? Mi piacerebbe sapere il carico di lavoro che avete svolto nei mesi di avvicinamento...
A me hanno detto che al primo cancello degli 85km (se non sbaglio), hanno fermato 1/3 dei partecipanti, se non quasi la metà...
Marcello grazie per la risposta, molto utile.
Vedendo i tuoi tempi posso immaginare che se è vero che hai camminato per alcune salite, avevi accumulato un certo margine in altre o nei tratti corribili. Come chilometraggi siamo a circa 80/settimana immagino anche con un certo dislivello o comunque mossi. Come lunghi una 100, una 6h e una 12h.
Boh non so... mi affascina tantissimo ma non credo di essere in grado di finirla. E' vero che ci sono i traguardi intermedi ma partire già con l'idea di fermarmi a metà non mi va proprio.
Ciao,
io per dire non ho mai corso in salita, son partito anche troppo piano (sono arrivato dopo le due ore al ventesimo km). L'importante secondo me è avere la freschezza per correre in discesa e in piano. I cancelli non sono così stretti, basta non perdere troppo tempo ai ristori ma senza dimenticare di mangiare e bere. Per quanto riguarda l'allenamento non ho mai fatto sopra i 60 km. Ma ho fatto praticamente tutte le settimane un lungo sopra i 30 km. Credo sia fondamentale arrivare riposati, fare un adeguato scarico le settimane prima della corsa. Tanti amici che si erano sparati migliaia di km (anche assurdità tipo più di 200 alla settimana) sono arrivati stanchi e in molti si sono proprio ritirati. Fare qualche doppio giornaliero per imparare a correre da stanchi. E poi bisogna allenare la testolina, è quella che ti fa arrivare alla fine. . Ecco... bisogna partire convinti di arrivare ed evitare di considerare il ritiro come possibilità. Quelli son pensieri che appena entrano nella testa un po' alla volta mangiano le convinzioni e ti fanno fermare. Comunque questa è la mia esperienza personale, naturalmente non vale per tutti. Di sicuro ho capito che chi arriva non è un super uomo od una super donna, è soprattutto un super convinto di potercela fare ed uno che non si ferma alla prima difficoltà. Nelle ultra la componente fatica e sofferenza ci sarà sempre. Il divertimento non c'è per tutti i 202 km. Auguro a tutti di portare a casa il Sogno.
Ultima modifica di Maui72 il 24 mag 2018, 8:17, modificato 2 volte in totale.
Grazie maui.. da come la descrivi sembra anche facile . Scherzi a parte io ho fatto due passatori è una 100 di Asolo e concordo sul non caricarsi con troppi km. Però un conto è fare una 100 e un conto fare una 200.
Per quanto riguarda i cambi vestiti come ci si regola? Io, da profano, metterei in ogni scatolone un po’ di tutto in modo da avere tutto a disposizione all’occorrenza senza cercare di indovinare dove mi servirà
Se qualcun altro vorrà rivelare i suoi segreti io sono come una spugna asssorbo tutto
Manuel, oltre alla necessità di una adeguata, solida e corposa preparazione, uno degli aspetti più cruciali e dirimenti risiedono nella capacità di gestire (o sopportare o superare) nausea, vomito, giramenti di testa, e vuoti energetici che impattano su stomaco, apparato intestinale e testa condizionando oltremodo l'atleta in gara per numerose ore.
Mi vien da pensare ciò a giudicare dalle cause comuni che hanno portato ai numerosissimi ritiri (fra cui atleti di caratura alta e molto alta) sia di quest'anno (85, oltre il 50% dei partenti) che nelle precedenti edizioni.
Una mia idea: il grande sforzo fisico abbinato sia alla grande insolazione diurna (sino ai primi 60-80 km) con esiti nefasti in termini di scottatura/ustioni, abbinato ancora al calo termico delle prime ore della notte. Il mix è micidiale e se si passa Perticara (116 esimo) relativamente indenni o in buone condizioni, statisticamente si arriva tutti (o quasi) a Cesenatico.
Altra mia idea: la probabilità di incorrere in tali tipi di problemi, aumenta sia in caso si sottoallenamento (far cui includerei anche un eventuale sovrappeso) che di sovrallenamento dell'atleta incorso nei mesi precedenti la gara.
Quindi pensare si ai buoni carichi allenanti settimanali, ma anche ad un idoneo scarico nella settimana o due precedenti la gara.