Aggiornamento.
Lunedì (pasquetta) ho corso la mezza di Prato. Partito troppo forte – ma quando sono in gruppo mi viene di stare dietro al passo dei più – dopo il 1° km ho rallentato un po’ il ritmo. L’idea, secondo l’Albanesi per la mezza (obiettivo Orbetello a fine aprile con RG 4’44’’, totale 1.40.00), era tenere un passo medio di 4’59’’ e chiudere in 1.45.08.
Insomma partito forte, sgruppeggio ad un passo più lento per altri 3 km circa (e vengo passato dai pacer dell’ora e mezzo
, che mi bruciano sul posto
) e poi m’accodo ad uno che mi pareva avesse un passo sostenibile per me. Lo eleggo a mia lepre
, tiene i 4’30’’ (me ne accorgo dopo un paio di km buttando l’occhio sul mio garmin) e gli sto dietro come un segugio, a circa 5-6 mt di distanza. Tutte le volte che si passa davanti ad una vetrina, vedo che ci guarda dentro e vede l’omo nero (tutto di nero, manco fossi
) dietro di sé. Non capisco se è d’accordo o no. Non glielo chiedo per non sentirmi dare una brutta risposta.
Verso il 12°km percepisco che rallenta un bel po’, circa 25’’, e mi pare che lo faccia apposta. Capisco che forse gli è venuto un po’ a noia avere uno alle costole. Do’ una sterzata e lo passo, riprendendo il mio passo ormai stabilizzato tra i 4’30’’ e 4’40’’ (salite e discese anche a Prato, e io pensavo fosse in pianura).
Intorno al km 16 sento un po’ un cedimento
(lo verifico meglio sull’orologio appena posso ed eventualmente correggo),quasi un km intero a 4’50’’. Mi dico che non è il caso, che mi sento bene, alzo le ginocchia e ri-aumento il ritmo.
Ultimi 2 km di gran carriera, la gente a bordo strada aiuta ed il miraggio sul timer dell’orologio mi da’ la carica.
Chiudo in 1.36.46, strappando il traguardo con i denti
Sento che avrei potuto limare anche un altro paio di minuti con una gestione migliore della corsa. Le gambe stanno bene e sono soddisfatto.
So di aver disatteso il piano d’allenamento
, ma quando mi sono reso conto di poter fare
IL tempo ho lasciato perdere tabelle e tabelline.
Spero di poter replicare lo stesso tempo ad Orbetello, ma non ci spero più di tanto. Per ora c’è una gran soddisfazione.
NOTA: da ormai un mese seguo il piano Albanesi, 3 volte a settimana. Le ripetute sono pesanti soprattutto perché il percorso non è per nulla pianeggiante (ma non ho alternative) ed i ritmi, anche per i lenti, non sono poi così rilassanti. Se a fine periodo (inizio maggio) mi sento soddisfatto, mi proietto per la preparazione della maratona di Verona in 20 settimane (8 di avvicinamento e 12 di preparazione) in modo da poter digerire per bene la qualità e quantità richieste.
Mi preoccupano un po’ i lunghissimi fatti d’agosto… nella vita non si può avere tutto…