Stretching: facciamo chiarezza! (forse)

[dade]

ehehe Miro sei come il prezzemolo... stai bene ovunque

[Miro 69]

ehehe Miro sei come il prezzemolo... stai bene ovunque

Beh, non è ancora il momento di cominciare a farci i p.....i a vicenda.
Winston Wolf

[spartan]

ehehe Miro sei come il prezzemolo... stai bene ovunque

Beh, non è ancora il momento di cominciare a farci i p.....i a vicenda.
Winston Wolf

Aggiungerei Pulp Fiction

[criauz]

Io sono dell'idea che per migliorare la mobilità articolare sia non utile, ma indispensabile. Ovviamente sottolineo che il mio è solo un pensiero non lo pongo come un dogma ma come pura e semplice opinione. Inoltre nelle varie spacialità dell'atletica, nei raduni nazionali, regionali e non (e lì ce ne sono di medici e preparatori qualificati) di stretching se ne fà, ogni ostacolista, saltatore o velocista fà sedute e sedute solo dedicate allo stretching, questo per vari motivi tra cui la dinamicità del gesto, la velocità del gesto e la mobilità articolare: cose da non sottovalutare in una prestazione. Qua entra in gioco il fattore esperienza: io anche se ora sono fermo da 7 mesi, preparando i 3000m siepi di ostacoli ne ho fatti, come del resto di mobilità articolare ecc, e ho riscontrato un netto miglioramento dall'inizio della preparazione, dove venivo dai cross e molta mobilità articolare e stretching non ne facevo tranne nei casi delle sedute di potenziamento e quando ci si allenava al coperto, al periodo poco prima delle gare in pista dove scavalcare le barriere da circa 90cm era meno faticoso, l'azione era più fluida ecc. Credo inoltre che fare stretching e di conseguenza tenere il muscolo sciolto in condizioni di riposo sia soltanto utile durante l'allenamento quando il muscolo stesso è sottoposto a infinite contrazioni che, se il muscolo non fosse rilassato in fase di riposo provocherebbero numerose contratture. Ora sul fatto che non previene gli infortuni non sono molto d'accordo visto che quando si hanno dei crampi la prima cosa che si fà è fare stretching anche perchè se si continua a lavorare con i crampi il rischio è che si formi una contrattura, la quale facendo stretching ha meno probabilità di venir fuori. Sottolineo anche che era luogo comune che gli atleti africani di alto livello non facessero potenziamento, o stretching. Bè questo sottolineato da alcuni campioni come Gebre non è affatto vero, e lo dicono anche i numerosi atleti che hanno fatto stage in kenya come Baldini o Andrea Lalli che si sono allenati con loro. Inoltre può essere vero che non facciano potenziamento come magari un atleta professionista in italia ma ricordiamo che loro corrono su altipiani collinari in africa che rendono il loro allenamento un perfetto mezzo di potenziamento muscolare. Senza allontanarmi troppo dalla questione "stretching" ritengo inoltre: dato che lo stretching aumenta la mobilità articolare, la mobilità articolare a sua volta aumenta l'ampiezza del gesto a parità di spesa energetica e dato che un aumento dell'ampiezza del gesto (come la falcata) a parità di frequenza aumenta la velocità dell'atleta rende migliore la prestazione. Ci sono casi poi di gente che corre da 40 anni e a 65anni và ancora piuttosto forte ma non credete che sono immuni dagli infortuni, ovviamente incide anche l'età e sicuramente il motore che c'è dentro ognuno di no. Altra cosa importante stavolta favore della teoria che lo streching non prevenga gli infortuni è che se un atleta ha una biomeccanica di corsa scorretta, o usa scarpe inadatte allo stile o all'uso, lo stretching è inutile e la prima cosa da sistemare è la biomeccanica, gli squilibri muscolari e trovare le scarpe giuste per il nostro peso, ilnostro tipo di corsa e il kilometraggio settimanale.
Sottolineo che la mia è solo un'idea scritta a solo scopo informativo.
Un saluto a tutti!

[cinghial1]

A me è stato vivamente consigliato (rectius: prescritto) per via della condropatia rotulea che affligge le mie povere ginocchia,
Spero che fosse corretto.....

idem...

[piertutor]

Vorrei dire GRAZIE a fisioandrea che ha spiegato cos'è un articolo scientifico, in cosa si differenzia dagli "articoli" ( ) su riviste commerciali (che sono ben altro dalle riviste con peer-review i cui articoli sono scaricabili solo a pagamento, a meno di non essere abbonati alla tale rivista) e cosa rende diverso uno studio sottoposto a revisione da un "articolo" pubblicato dal primo farfuglione di turno..

Mi unisco a Myristica nel ringraziare Fisio, non solo per le info sullo stretching (che in effetti NON eseguo piu' con ottimi riscontri) ma - piu` in generale - per aver fatto chiarezza sul metodo scientifico, incredibilmente tanto vituperato in una societa' che, invece, gli deve praticamente tutto...

ogni ostacolista, saltatore o velocista fà sedute e sedute solo dedicate allo stretching, questo per vari motivi tra cui la dinamicità del gesto, la velocità del gesto e la mobilità articolare: cose da non sottovalutare in una prestazione.

Non sono un esperto ma - a quanto ho potuto capire - la discussione e` ancora aperta per cio` che riguarda le specialita` della velocita` e del mezzofondo veloce, mentre sembrerebbe definitivamente chiusa a proposito del fondo. Fisio, Forrest & altri esperti, sto vaneggiando o no?

[mircuz]

Vorrei chiarire che il "metodo scientifico" non vuol dire verità assoluta. La scienza si evolve, cambia idea, si contraddice....I dogmi e le verità assolute lasciamole agli integralisti religiosi. Qua si discute senza avere la pretesa di possedere la verità in tasca.

[piertutor]

La conoscenza scientifica in effetti NON e' quella assoluta, ma solo la migliore che hai a disposizione in un dato momento! Insomma, agire di conseguenza non e' GIUSTO in senso assoluto, ma rimane pur sempre il modo piu' sensato di comportarsi...
Resta sempre ben chiaro che poi ognuno fa quel che vuole!

[fisioandrea]

Vorrei chiarire che il "metodo scientifico" non vuol dire verità assoluta. La scienza si evolve, cambia idea, si contraddice....I dogmi e le verità assolute lasciamole agli integralisti religiosi. Qua si discute senza avere la pretesa di possedere la verità in tasca.

concordo ma un "operatore" serio e professionale ha solo un modo per esserlo. Fare quello che il "metodo scientifico" indica come migliore soluzione e mantenere la testa aperta a nuove "scoperte" arrivando a mettere tutto in discussione ogni volta.
E' faticoso e complicato ma è l'unico modo "onesto" di fare medicina

Il metodo scientifico ed attenersi ad esso è l'unico modo che abbiamo eliminare cialtatani, guaritori, maghi e maneggioni.




@ Pier e Myristica: non c'è di che

[mircuz]

Comunque in fondo a tutta questa lunghissima discussione non ho ancora visto una spiegazione che in parole povere dica PERCHE' lo stretching ridurrebbe le prestazione e danneggerebbe chi corre sulle lunghe distanze!