Oste come è il vino???

Moderatori: fujiko, gambacorta, d1ego

nico83040
Ultramaratoneta
Messaggi: 1070
Iscritto il: 11 set 2008, 19:19

Re: Oste come è il vino???

Messaggio da nico83040 »

Allora, se ragioniamo teoricamente, ognuno di noi può portare il suo contributo, ma appunto, teorico.
Io consiglio di ragionare praticamente.....provare per credere :smoked:
Se uno prova A3 e minimal, poi tira le proprie conclusioni.
E' quello che abbiamo fatto noi.
E' un dato di fatto che, tutti quelli che conosco e che sono passati stabilmente alle minimal, superando il classico adattamento iniziale, poi non sono tornati indietro, avendo provato entrambe le tipologie di scarpe.
Ci sara' un motivo ?
Poi c'e' chi usa A3 con soddisfazione, meglio per lui, non saro' certo io a convincerlo a cambiare, ma non saprà mai se una minimal e' migliore o meno, semplicemente perché non sa di cosa si tratta, se non esclusivamente da un punto di vista teorico, appunto.
Per me la teoria alla base delle minimal aveva senso, ho provato, sperimentato, riprovato a tornare indietro per avere il giusto confronto, ed eccomi qua, dopo 4 anni, felice della mia scelta, testata sui miei......piedi :mrgreen:
baresedoc85
Aspirante Ultramaratoneta
Messaggi: 867
Iscritto il: 17 mag 2012, 22:20

Re: Oste come è il vino???

Messaggio da baresedoc85 »

comunque anch'io credo che correre con le minimaliste sia giusto, però secondo me per arrivare a farlo in maniera giusta bisogna essere abbastanza preparati... io ad esempio ho fatto nuoto per tanti anni e la tecnica ce l'ho, ovvio non sarò bello da vedere con phelps ma i movimenti li so fare... ma inevitabilmente superato una certa distanza prende sopravvento la fatica e la tecnica inizia a peggiorare... idem per la corsa, uno può stare attento a come corre finchè è fresco, ma quando subentra la stanchezza tenderà a correre male e inizia ad appoggiare il tallone e tutto il resto... quando arriva la stanchezza e si corre "male" meglio avere una minimal o una a3?

e lo chiede uno che è fermo con la periostite e sta cercando di capire come approcciarsi quando dovrò riprendere
kappa2
Maratoneta
Messaggi: 285
Iscritto il: 6 gen 2014, 14:57

Re: Oste come è il vino???

Messaggio da kappa2 »

Al di la di tutte le teorie (che a mio parere lasciano il tempo che trovano) la prova è la discriminante.
Bisogna però mettere in conto mesi di transizione e crollo delle prestazioni (almeno in molti casi).
Insomma, è una prova che costa tempo e fatica, soldi pochi (basta un paio di scarpette).
Io metto in conto almeno 6 mesi per capir qual'è la via, dopo 3 mesi non è ancora chiaro.

Barasedo: quando sono stanco, con le minimal più estreme mi devo fermare. Con le a3 come saprai vai avanti anche a pestoni. Per quello che ho peggiorato in particolare le distanze percorse (coi tempi siam li...)
Avatar utente
immax
Maratoneta
Messaggi: 397
Iscritto il: 5 giu 2012, 22:57
Località: Roma

Re: Oste come è il vino???

Messaggio da immax »

baresedoc85 ha scritto:... quando arriva la stanchezza e si corre "male" meglio avere una minimal o una a3?

e lo chiede uno che è fermo con la periostite e sta cercando di capire come approcciarsi quando dovrò riprendere
Quando cominci correre male (culo basso, peso indietro e gamba stesa in avanti con conseguente atterraggio di tallone) utilizzando una scarpa con un centimetro o meno (anche 3/4mm per alcune FF o le vapor glove ad esempio) e senza alcun tipo di ammortizzatore te ne accorgi eccome... il colpo che prendi nel tallone, non smorzato dalle scarpe, si ripercuote direttamente fino alla schiena passando per il ginocchio e l'anca in particolare.
In quelle condizioni se insisti con una minimale provi parecchio fastidio e/o ti fai male in breve tempo (ma sicuramente ti fermi prima di infortunarti veramente a meno che tu non sia davvero masochista) mentre con una a3/a4 con un bel tacco ammortizzato da 3 o più cm non te ne accorgi immediatamente (o comunque le ripercussioni sono decisamente più sopportabili) ma il conto arriva dopo e di solito è più salato....

Nel mio caso quando, poco meno di due anni fa ho ripreso ad allenarmi con un minimo di costanza, usavo delle Asics a4 che dopo ogni corsa (bastavano 10km) mi lasciavano sempre i tibiali anteriori indolenziti, l'anca destra dolorante e il fastidio alla base della schiena... Un collega, anche lui appassionato della corsa, mi liquidava la cosa dicendo che sono quei doloretti a cui chi corre normalmente si abitua.
Beh io, come hanno già scritto altri, ho invece voluto provare su me stesso un approccio differente e sono passato, con una certa gradualità alla corsa con le FF.
Dal quel momento niente più dolori articolari ma solo affaticamenti muscolari (i polpacci nei primi tempi naturalmente) e normalmente quando raggiungo il limite me ne accorgo perchè non ho più fiato e non perchè le tibie non le posso sfiorare o magari sento male alla schiena...
Avatar utente
mircuz
Guru
Messaggi: 2663
Iscritto il: 23 nov 2010, 13:49
Località: Valdagno (VI)

Re: Oste come è il vino???

Messaggio da mircuz »

Ciao, dico un paio di cose. Innanzitutto rispondo a chi diceva che prima dell'avvento delle scarpe super ammortizzate non c'erano infortuni: non è vero, alcuni vecchietti del mio paese che trenta o più anni fa ci davano dentro con la corsa, adesso sono letteralmente a pezzi per quanto riguarda ginocchi, anche ecc.. Se avessero avuto delle scarpe migliori secondo me non sarebbero messi così male. Seconda cosa qui si continua a confrontare due cose non confrontabili, e cioè runner preparati e attenti con scarpe minimal, e tapascioni con le tradizionali. La differenza nella casistica di infortuni è secondo me molto più dipendente dalla preparazione, dall'approccio, dalla tecnica di corsa, dalla dimensione degli allenamenti, dall'allenamento del core ecc... che non dall'uso di calzature diverse. In fondo le minimal mica si costruiscono in casa. Sono anch'esse soggette alla legge del marcheting, della pubblicità, della moda. Anche i minimalisti sono consumatori!
Itadakimasu (con umiltà ricevo).
nico83040
Ultramaratoneta
Messaggi: 1070
Iscritto il: 11 set 2008, 19:19

Re: Oste come è il vino???

Messaggio da nico83040 »

Non dobbiamo confrontare due tipi di runner, ma due tipologie di scarpe, ma sullo stesso runner, per provare quale sia migliore.
Come già detto, alcuni dolorini, con le A3 sono considerati normali e ci si abitua.
Io avevo spesso dolore alle ginocchia, mentre oggi, dopo 4 anni di minimal, non so più cosa sia,
così come i dolori all'anca, alla schiena, ai talloni e ai tibiali.
Per me questa e' una prova inconfutabile.
Ma allora con le minimal non ci si infortuna ?
Mai pensato questo, ma credo ci sia molta meno probabilità, per via della corsa meno traumatica.
Comunque possiamo continuare all'infinito, con la teoria nessuno di noi cambierà idea e allora mi ripeto,
c'e' un solo modo.......provare per credere !!!
Avatar utente
immax
Maratoneta
Messaggi: 397
Iscritto il: 5 giu 2012, 22:57
Località: Roma

Re: Oste come è il vino???

Messaggio da immax »

mircuz ha scritto:....... qui si continua a confrontare due cose non confrontabili, e cioè runner preparati e attenti con scarpe minimal, e tapascioni con le tradizionali. La differenza nella casistica di infortuni è secondo me molto più dipendente dalla preparazione, dall'approccio, dalla tecnica di corsa, dalla dimensione degli allenamenti, dall'allenamento del core ecc... che non dall'uso di calzature diverse........
Secondo me hai centrato il problema ma lo vedi dal lato sbagliato (sia detto senza far polemica ovviamente) : cioè è vero che si infortuna di più chi sostiene sforzi, magari ripetuti, ai quali non è abituato senza poter contare su un allenamento specifico o anche solo della necessaria esperienza ma è altrettanto vero, e qui sta il nocciolo della questione a mio avviso, che se a chi è in quella condizione il commesso del negozio sportivo (o magari il ragazzo del decathlon, con tutto il rispetto, o peggio ancora con il metodo "fai da te") consiglia una scarpa iperammortizzata mega protettiva con tutti i supporti possibili e immaginabili il novello atleta, reduce da 10 anni di inattività e magari pure in discreto sovrappeso, esce e si spara 3,4, 5 o magari 10 km senza patire problemi (fiato a parte) e in men che non si dica si ritrova con tutti gli infortuni possibili ed immaginabili mentre, contemporaneamente, si abitua a correre con una tecnica (leggi anche semplicemente postura) del tutto scorretta.....
Quanti ne incrociamo al parco la sera che rientrano in questa descrizione??? Io li riconosco al primo colpo d'occhio: tra qualche settimana con le giornate che si allungano e l'incubo della prova costume trovi un sacco di novelli podisti , con ai piedi le ultime novità del settore che si lanciano anima e cuore nella corsa che, secondo loro, li aiuterà a perdere quei chiletti in eccesso.

Viceversa se alla stessa tipologia di persona dai delle scarpe minimal e lo mandi fuori a correre dopo 15 minuti (2km scarsi nella maggior parte dei casi...) ti torna indietro con i piedi doloranti....
Certo il secondo scenario non sarà bello e magari qualcuno si disamorerà prima del tempo ma almeno non dovrà spendere lo stipendio dal fioterapista o dall'osteopata di turno.

Magari ho enfatizzato troppo ma spero si sia colto lo spirito del mio internvento.

Ciao !!
Avatar utente
freddy
Ultramaratoneta
Messaggi: 1318
Iscritto il: 26 mar 2012, 20:30
Località: mugello

Re: Oste come è il vino???

Messaggio da freddy »

Mi tocco e vi racconto una cosa....dopo6 mesi di corsa con A3 mi sono beccato un dolore all'inguine di natura sconosciuta che mi ha fatto penare per tre mesi.successivamente ho iniziato con scarpe di transizione e pian piano sono riuscito a tornare a correre con piacere.dopo un anno fatto quasi solo con scarpe minimal sono convinto della strada intrapresa,ho ancora qualche fastidio saltuario ma per ora riesco ad accorgermi quando è il momento di rallentare ed evitare problemi maggiori.sto preparando Roma con le puredrift (non troppo minimal) e mi rendo conto che se uno non si fossilizza troppo sui luoghi comuni e prova a mente libera.......magari trova la sua dimensione.
la mia e:dopo la maratona ff e mr00 magari la prossima la corro con una di queste due o magari no l'importante e correrla col sorriso!
Pb:10k 41:38 Notturna S.Giovanni 20/6/2015 Mezza 1:29:17 Pisa 8/10/2017 Maratona 3:15:29 Padova 24/04/2022 passatore 11:05:44 26/5/2018
gada72
Novellino
Messaggi: 9
Iscritto il: 1 feb 2014, 18:47

Re: Oste come è il vino???

Messaggio da gada72 »

Grazie intanto per il dibattito aperto che è davvero istruttivo.
Sarei molto interessato al mondo minimal ma non posso nascondere una certa paura, di cosa???
Forse l'idea di pensare che il mio peso (75 kg) si possa scaricare (e quando si scarica mi sa che il peso è molto maggiore di 75 kg) senza un minimo di ammortizzo mi terrorizza delle conseguenze sulle articolazioni e soprattutto sulla schiena (ho un ernia L5-S1).
Molti dubbi poche certezze almeno per me
Avatar utente
freddy
Ultramaratoneta
Messaggi: 1318
Iscritto il: 26 mar 2012, 20:30
Località: mugello

Re: Oste come è il vino???

Messaggio da freddy »

io fra 71 e 74 dipende e per ora solo dolori muscolari e ai piedi,articolazioni niente e dire che ho le ginocchia piuttosto malmesse!
Pb:10k 41:38 Notturna S.Giovanni 20/6/2015 Mezza 1:29:17 Pisa 8/10/2017 Maratona 3:15:29 Padova 24/04/2022 passatore 11:05:44 26/5/2018

Torna a “Natural Running”