Solo 3 allenamenti e tutti di qualità

[nico83040]

Un mio compagno di squadra, che corre da tanti anni, ma sempre solo gare da 10 k, per problemi di cartilagine al ginocchio, ha deciso di ridurre un pò i km settimanali, facendo solo 3 allenamenti, tutti di qualità.
Normalmente fa un giorno un medio sui 10 km, un corto veloce di 5 o 6 km e uno di ripetute, 5 x 1000.
Nel giro di 6 mesi è passato dal correre i 10 km a 4'30'', al correrli a 4'00''.
E' un idea plausibile secondo voi, volendo fare solo i 10.000 m ?
In fondo invece di fare CL per il recupero, ci si ferma completamente.

[Albertozan]

Se vuoi raggiungere il tuo max potenziale non bastano i 3 allenamenti di qualità da te citati...devi metterci anche il fondo lento da "supporto".

[gnr]

Non bastano 3 allenamenti brevi per avvicinarsi al vero potenziale, si vede che prima pasticciava.
Ma potendo fare solo 3 allenamenti (o solo 30km) ha senso che tutti 3 siano di qualita', questo si.

[nico83040]

[quote="gnr"]

E' chiaro che la scelta nasce dal fatto di voler ridurre al max i km, per non incidere sul ginocchio, ma è strano che sia riuscito in questo modo, dopo anni di stagnazione sui 4'30'' a km, a scendere a 4'00''.
Parliamo di un runner di 43 anni e almeno 15 di corsa

[gnr]

A me non sembra tanto strano, conosco parecchi che corrono da anni senza mai avvicinarsi al loro vero potenziale.
Per mille motivi, compresi certi stereotipi divulgati dalla stampa e riflessi anche qui...
la maratona alla portata di tutti, le ripetute una tortura per pochi, le lezioni di corsa roba per bambini, la pista qualcosa da guardare in tv

[nico83040]

ok, ma avvicinarsi al potenziale con un programma non ortodosso, mi sembra quanto meno anomalo.

[gnr]

Il programma regge e non e' neanche cosi' poco ortodosso... come hai detto tu, aggiungi una sessione di recupero e sarebbe piu' o meno da manuale.
Magari prima i tre lavori di qualita' non li faceva, o li faceva per finto, magari correndo meno ha deciso di curare l'alimentazione...
visto i primi miglioramenti si e' accesa la lampadina ed ha preso gusto di correre piu' forte, bene cosi'.
Fermo restando che il suo max e' di un altro livello ancora.

[marcominuti]

Come ha detto ottimamente Albertozan, la qualità non sta in piedi se non ci sono le fondamenta. Al di là della funzione aerobica e di sviluppo della resistenza, gli allenamenti lenti servono proprio a far sedimentare a livello muscolare quanto costruito con i lavori veloci.

[nico83040]

Tutto chiaro, lui faceva cosi, alternava lavori veloci e lenti, fatto sta che con solo 3 allenamenti di qualità ha abbassato di 30'' a km il suo PB, e parliamo di un runner con tanti anni di corsa sulle gambe, non un novellino.
Va beh, rimane comunque strano

[gnr]

Come ha detto ottimamente Albertozan, la qualità non sta in piedi se non ci sono le fondamenta. Al di là della funzione aerobica e di sviluppo della resistenza, gli allenamenti lenti servono proprio a far sedimentare a livello muscolare quanto costruito con i lavori veloci.

Questo e' quanto insegna da sempre la scuola italiana di allenamento, ed e' senz'altro valido per chi vuole competere seriamente su distanze medie-lunghe.
La scuola anglo-americana enfatizza maggiormente le sessioni brevi di qualita', anche a dispetto della quantita' e senza badare piu' di tanto ai classici fasi costruzione / preparazione specifica / agonistico / transitorio ... e qualche successo ottiene lo stesso.
Per l'amatore che si limita alle gare brevi e dedica solo 3-4 ore settimanali all'allenamento, un approccio "bang for buck" puo' funzionare bene, ovviamente richiede testa ed una discreta predisposizione genetica (chi ha una muscolatura scadente troverebbe difficolta').