QuotoComeQuoto!ciccioq84 ha scritto:io da quando ho iniziato a correre mi sono abituato a respirare tenendo conto delle battute dei piedi...ormai uso sempre 2 batture per l'inspirazione e 3 per l'espirazione...quando invece vado sotto i 4'/km passo al 2/2.
Non mi è mai venuto difficile respirare in questo modo e secondo me aiuta a tenere il ritmo.
Noto però che in gara sono pochissimi a respirare come faccio io...
più che altro certe volte faccio un po' di "rumore", mentre altri non li senti nemmeno respirare, ogni tanto fanno un'espirazione forzata...non capisco.
Buondì! Credo che la respirazione forzata generi più rumore per forza di cose, anche io mi sento rumoroso. Ma ricordo professori di scuola che ci esortavano ad inspirare ed espirare profondamente per ossigenarci. Non so se poi una respirazione lunga e profonda sia più efficace/efficiente di una più istintiva. Non mi sentiresti in una gara solo perché sarei a metà mentre tu saresti all'arrivo.
E non trovo nemmeno io così difficile "tenere il conto" delle respirazioni: è una questione di ritmo, come per i batteristi che "sentono" il ritmo senza dover guardare il metronomo... Tot passi=tot respirazioni.
Però anche io corro quasi esclusivamente collinari, e quindi vario cadenza/modalità delle respirazioni a seconda delle esigenze... E dato che non riesco sempre ad espirare di naso, spesso inspiro di naso (per 3 o 4 passi) e poi espiro in modo "misto" per 2 o 3 passi. Ho sempre adottato questa respirazione "asimmetrica" per -come detto sopra- rendere più profondo l'atto, ed essendo (imho) l'insipirazione di naso più lenta dell'espirazione di bocca, mi trovavo ad impiegare tempi differenti. Scopro ora con questo thread il risvolto riguardante la muscolatura e l'eccessiva ripetitività dell'azione Se è valido scientificamente, sarebbe una delle prime cose in ambito corsaiolo che ho beccato da principiante