Uso del cardiofrequenzimetro 2

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Louis
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da Louis »

franz86 ha scritto: 12 gen 2019, 8:11 a me sembra strano che un amatore possa correre al 94% FCMax per tutto quel tempo.. sicuramente per un elite runner, che ci mette 26-28minuti, ci può stare ... ma un amatore da 50' o giù di lì deve necessariamente abbassare la frequenza. Considerando che, sempre gli elite, fanno la mezza al 90-91% in un'ora di gara, vuol dire che l'amatore, che è molto meno allenato a sopportare certi sforzi, per 50minuti si tiene attorno agli 88-90% al massimo. Dai vostri PB 37minuti circa .. beh si forse 92-93% è possibile se siete ben allenati. Con questo voglio dire che spesso le nostre misurazioni della FC e le stime delle FCMax possono essere un po' grossolane e far sembrare uno sforzo più alto di quello che è realmente
Beh, non sarò elitè, ma...
Faccio sport da quando avevo 4 anni.
Ho fatto pattinaggio agonistico dall'età di 6 anni per una 15ina. In questo periodo sono stato molte volte campione regionale e qualche volta nella top10 ai nazionali.
Poi pian piano mi sono avvicinato alla corsa e negli ultimi anni al nuoto.
Ora sono limitato da problemi articolari, quindi non credo di aver espresso il mio potenziale nella corsa e forse mai lo esprimerò.
Di essere allenato sono allenato. 6 allenamenti settimanali: 3 corsa + 3 nuoto quando non sono sotto gara.

Fatta questa doverosa premessa e tornando al discorso sulla FCmax...
La gara corsa a 189bpm di media (una sola) è un dato di fatto. Ne ho fatte molte altre a 186/187bpm.
Se è 92%, vuol dire che la mia FCmax arriva a 205bpm. Non so se sia più credibile il fatto che abbia corso al 94% con 201bpm max, raggiunti al traguardo tra l'altro, o 92% con FCmax=205bpm.

Formula età: 220-28=192bpm.
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franz86
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da franz86 »

da quello che scrivi non sei definibile come amatore. e infatti i tuoi tempi sui 10k sono comunque di un discreto livello, anche se non da elite chiaramente come dici anche te. Il mio discorso era riferito maggiormente per gli amatori da 50min sui 10km.
Quando dici che 189 di media è un dato di fatto lo dici basandoti su un cardiofrequenzimetro da 50-60euro? la misura potrebbe essere poco accurata, non essendo uno strumento medico (da laboratorio) ma un oggetto di uso comune (seppur di buon livello). sbagliare anche solo di 4bpm al minuto significa sgarrare di quel 2% famoso sul quale stiamo discutendo (per il poco che vale tutta sta diatriba sul correre al 92 o al 94%). Alla fine in gara, su un 10mila, uno dà tutto quello che ha. Non credo si stia a badare molto ai battiti sul momento ... si spinge fino a che il cuore e le gambe non ti dicono che stai esagerando e si trova il compromesso per arrivare alla fine.
Il discorso del cardio credo che sia molto + funzionale durante il periodo di allenamento, piuttosto che in gara. Non trovate?
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robertovedovi67
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da robertovedovi67 »

Questo il grafico della gara di domenica scorsa, 10,5 Km 2 giri del circuito del Mugello, per chi lo conosce non propriamente pianeggiante. A parte il fatto di essere andato oltre la mia FCMax che avevo trovato in 173 con un test progressivo su tapiro in palestra circa un anno e mezzo fa, arrivando a 176 in un tratto in salita dove veramente ho dovuto rallentare quei 30" per far abbassare la FC, la domanda è sempre la stessa, cioè se il fatto di stare per 50 minuti a oltre il 90% della FCMax sia pericoloso. E che le endorfine prodotte riescano in parte a neutralizzare l'acido lattico ? Il test che mi fanno per il certificato agonistico, pur dimostrando io di esulare dalla classica formuletta 220-età (220-51=169), mi viene comunque fatto in modo piuttosto approssimativo, 85% FCMax per 2-3 minuti.
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da filattiera »

@roberto
Stare 1h o piú sopra il 90% della FCmax non é per niente pericoloso. Il test per il certificato agonistico, fatto alla ciclette per gli over 40, mai raggiunge % FC alte, si scoppia prima di gambe. Ma non serve per misurare la FCmax, serve per individuare anomalie a flussi sanguigni e battiti sopra quella di riposo (e.g. extra-sistole) e anche il tempo di recupero del cuore. Ecografia al cuore e aorta ti dá altre info: volume del cuore, spessore del muscolo, eventuali soffi ....
Il nostro corpo é molto piú intelligente di quanto pensiamo: ci ferma lui prima di raggiungere soglie pericolose (chiamiamola autotutela).
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Louis
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da Louis »

@franz86

Si tratta della fascia cardio Garmin, da poco più di 30€.

Il mio discorso è che, se il dato è stato misurato più volte, non può essere del tutto scorretto. Semplice statistica.
A meno che non ci sia un errore sistematico in eccesso, ma come facciamo a dirlo? Potrebbe anche essere per difetto.
Diciamo che io mi reputo un atleta che, quando è molto motivato, può arrivare a sentire davvero poco la fatica.

Ai battiti l'anno scorso ci badavo molto. Correvo proprio in base al battito. Nella gara incriminata ho dovuto più volte ridurre il passo perché mi sono accorto di stare sui 192-193bpm e ho temuto di scoppiare, anche se le sensazioni non erano pessime.
Oppure vedere un valore di FC troppo basso ti può aiutare a capire che stai spingendo troppo poco o che, se non riesci ad aumentare, non è giornata.
Il cardio lo uso pure in allenamento, ma lì devo far fede ai tempi stabiliti per le ripetute. Quindi, si va alla morte a prescindere e il dato cardiaco è utile soltanto alla fine. Ad esempio proprio per capire in gara quale FC media potrò sopportare nelle migliori condizioni.
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da filattiera »

@franz86 and @Louis
Uso lo Scosche Rythm+ al braccio. Ho avuto modo di "verificarlo" durante la visita agonistica confrontando le misure con quelle dell'elettrocardiogramma mentre ero in cyclette. Erano allineati.
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da franz86 »

Concordo con quanto detto da filattiera riguardo alla visita medico-sportiva. Va solo a valutare eventuali anomalie, non va a misurare le prestazioni .. quindi ci si ferma ben prima della fatidica FCMax. Per la misurazione di FCMax, FC di soglia anaerobica e tutte le altre belle cose ci sono test di laboratorio da fare in centri specializzati, e vanno fatti nello sport di riferimento .. perché è chiaro che le mie risposte fisiche sulla cyclette (non essendo allenato per il ciclismo) saranno diverse rispetto a quelle mentre corro (sport per il quale mi alleno).
Comunque, per rispondere alla domanda secca "stare per 50 minuti a oltre il 90% della FCMax è pericoloso?", non sono un medico quindi prendi sempre tutto con le pinze, ma per quello che ho letto direi di no se non hai patologie! Sicuramente è faticoso, ma non rischi la vita.

@Louis
rispondo alla tua domanda con un'altra domanda. Se ti pesi sempre con una bilancia tarata male vedrai le corrette variazioni di peso nel tempo, ma misurerai correttamente il tuo peso reale? Con uno strumento non professionale per la misura cardiaca il discorso è ancora più delicato perché potrebbe essere meno accurato ad alte frequenze cardiache, rispetto a quelle medio basse, perché il segnale misurato dal sensore potrebbe essere sporcato maggiormente dal rumore. Con questo non voglio dire che i dati non servano a niente, ma che non si possono prendere per oro colato con la garanzia che siano perfetti, anche se letti 10volte su 10uscite. Ti danno un'indicazione verosimile con un certo errore di misura .. il 2-3 o anche il 5% di errore già sarebbe un'ottima misurazione!

@filattiera
La misurazione in cyclette è tecnologicamente più facile perché fatta col busto fermo, quindi strumento di misura perfettamente immobile. Mentre corri le oscillazioni inducono vibrazioni, che inducono a loro volta errori di misura ..per quanto lo Scosche al braccio dovrebbe essere migliore rispetto ad un orologio con sensore al polso, dove le oscillazioni sono ancora maggiori. Io lo noto tantissimo col mio Garmin 235 .. se corro un minuto cercando di tener bloccato il braccio le pulsazioni misurate mi cambiano tantissimo (4-5% almeno), avvicinandosi a quelle che misuro alla vecchia maniera con l'indice sulla carotide
franz86
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da franz86 »

Il punto cruciale e, secondo me, corretto è quello che dice Louis: la FC e il cardio sono validi strumenti di controllo rispetto alle proprie sensazioni e al ritmo dato dal GPS.
Se si può contare su uno strumento di misura affidabile e robusto (nel senso che a parità di ritmo e sforzo si misurano sempre valori molto simili di FC), allora il cardiofrequenzimetro diventa davvero utile in gara e in allenamento! Quando sai che le ripetute al ritmo soglia ti vengono sempre col cuore a 173-175 battiti, allora vuol dire che in gara sui 10mila devi stare su quelle frequenze senza mai andare troppo oltre. Idem se in allenamento ti alleni a ritmo maratona e i battiti stanno sempre in un range 152-158, mentre in gara parti col solito ritmo ma con i battiti a 168 dopo 5-10km vuol dire che potrebbe essere una giornata no e devi abbassare il ritmo per non scoppiare a metà gara.
Sintoide
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da Sintoide »

Ciao a tutti
Se dovessi scegliere una fascia cardio come mi dovrei coportare? Ho preso più per curiosità che altro la fascia Geonaute di Dechatlon e francamente, essendo la prima che compro, non so dire se vada bene o male, se rilevi correttamente o meno...
Certo è che da qualche giorno rileva dei picchi assurdi di frequenza cardiaca (no, non si tratta di infarti...). Non so se sia la batteria che quando si scarica rende la lettura imprecisa o magari se sia il momento di cambiare la fascia elastica ma rimane l'idea di prendere qualcosa di maggiore qualità.
Cosa prendere allora? Polar H10? OH1? Garmin HRM? Altri consigli?


Grazie !
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d1ego
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Re: Uso del cardiofrequenzimetro 2

Messaggio da d1ego »

Intanto verifica la compatibilità: ant+ o Bluetooth?
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