Ma come si dimagrisce correndo? (2)

[shaitan]

son d'accordo, ma solo parzialmente (sono completamente d'accordo a metà col mister cit.). Penso tuttavia sia solo una questione di obiettivi e prospettive.

Ma lo stesso si potrebbe dire per l'allenamento. Basta correre ad muzzum o fare jogging 3 volte a settimana (o camminare) o/e fare dei banali esercizi con sovraccarico settimanalmente per stare in salute.

Se invece si vuole progredire nel tempo tocca approfondire un po'. O farsi seguire. Lo stesso vale con l'alimentazione

[Pertoni]

Pienamente d'accordo con Shaitan
Quando si inizia ad allenarsi a volumi importanti è necessario che il corpo sia nell'ambiente meno stressato possibile
Integro sempre vitamine, omega3 e minerali. Sto attento all'apporto proteico. Giusto per stare tranquillo e togliere al corpo qualche problema in più

[shaitan]

Non per fare il democristiano di altri tempi e dar ragione a tutti, ma è sempre una questione di punti di vista e di obiettivo che uno ha.
Per questo sono completamento d'accordo con te.
Completamente d'accordo con TO.
A seconda dei casi.

Il problema nei forum (e ci casco anch'io ovviamente) è pensare che tutti abbiano il tuo stesso obiettivo.

Butto lì due esempi tra alimentazione e corsa giusto per capirci

il mio obiettivo è "stare in salute" ok una persona anche al 20% di massa grassa (ma forse pure al 25% in certi casi) è in salute se parliamo di un BMI sotto 25. Altri si vedrebbero come "ciccioni" ma dal punto di vista salutistico magari non necessitano di perdere un etto. Serve avere qualche conoscenza di nutrizione e/o essere seguito per arrivarci? Tranne casi realmente patologici (ossia obesità di secondo grado etc) o quadro psicologico non saldo (pur da non sottovalutare) io direi di no

Per lo stesso obiettivo (la salute) è necessario abbinare attività aerobica (anche camminata perché no) e attività contro resistenza (ivi incluso uno squat a corpo libero per dire). Devo leggermi Hudson, Fitzgerald, Magness, Lucchi, Buzzichelli, un manuale di allenamento funzionale, pesistica e soci per questo? Avere un PT? Anche se la signora Pina e il signor Pino spesso hanno il PT che li porta a fare corsa cammino (ma probabilmente lo hanno per altri motivi ) io direi di no, che non è necessario.

Voglio operare una ricomposizione corporea tale da abbassare sensibilmente la massa grassa (scendere sotto al 15% anzi al 10%) procedo come sopra? Eh insomma. Se hai un passato magro e genetica favorevole forse sì. Altrimenti forse è meglio studiare qualcosina o farsi seguire.

Voglio fare i 10km sotto 40'. Procedo a caso come sopra per stare "in salute" o no? Eh insomma. O hai un passato sportivo e genetica favorevole per cui 10km in 40' sono per te "banali" o forse qualche conoscenza e lettura per capire come adattare una tabella su di te conviene averla. O ti fai seguire.

Voglio arrivare (per ottimizzare la prestazione sportiva, perché mi piaccio così, per qualunque altro motivo etc) scannato al 6% senza sacrificare massa muscolare, anzi massimizzandola. Continuo a seguire il buon senso e le linee guida (magari per sedentari)? Eh direi di no. O sei un talento genetico o conviene fare le cose per benino misurando qua e là anche perché si tratta di una condizione al limite con lo stato di salute. Se non si hanno SOLIDE conoscenze nel campo valutare di farsi seguire.

Voglio abbassare al limite possibile i miei tempi, procedo ad mentula canis o adattando tabelle prese da internet qui è là? Eh direi di no. Tocca studiare un po' per capire come allenarsi e in ogni caso forse è meglio essere seguiti visto che anche i migliori lo sono (every coach needs a coach too)

Ecco gli esempi poi potrebbero essere infiniti (corro per divertirmi, corro per mangiare, voglio avere il sixpackino da mostrare in spiaggia etc etc etc)
Alcuni possono sembrarci obiettivi ridicoli ma tocca capire che lo sono solo dal nostro punto di vista.

Per questo (lo so che è difficile, lo dico a me stesso) non ha senso dire su un forum "è inutile contare i macro" "è inutile fare X" o, viceversa, "è necessario tracciare tutto" "devi farti seguire" "non ha senso allenarti così" etc. Perché la realtà è che magari è inutile per QUELLA persona per perseguire QUELLO scopo. Tutto lì

Ora però la smetto con i panni del democristiano doc e torno a dire che chi non la pensa come me non capisce un cactus ahahahahah

[NeverGiveUp]

amen

[fujiko]

Shaitan chissà se ho inteso a chi ti riferisci con l'esempio della Pina che va a fare corsa cammino col PT, dalle nostre parti

[El_Gae]

Decisamente da manuale, bravo Shaitan.
Aggiungo che se il cammino dal "mi mantengo in salute" al PT che emette fattura per farmi finire una gara che in alternativa non finirei è abbastanza lineare, non è così scontato che si torni indietro senza patemi. Io, ad esempio, in qualche mese di minor tensione (niente gare all'orizzonte e allenamenti un po' più morbidi) non sono stato attento all'alimentazione e i kg sono saliti senza troppa fatica. Frustrante.
Adesso vediamo di ributtarli giù in fretta.

[The Observer]

tutto giusto ma si parlava del caso di una persona che ha sviluppato una "sindrome" dovuta all'eccessiva attenzione al cibo, e dei rischi connessi a questo tipo di approccio molto "piccolo chimico". Io, se rileggete meglio, ho solo messo in guardia rispetto a questo approccio, molto in voga sul forum, e riportato la mia esperienza personale (nullità amatoriale pure di una certa età), che cerca semplicemente di restare in salute divertendosi e nel frattempo cercando uno "scopo" realistico per la propria forma fisica.

In particolare, sono d'accordo che in specifici casi, quando per esempio un atleta di punta deve raggiungere traguardi di agonismo puro, "every little helps". E´ovvio anche, direi, purtroppo, perché questo comporta molti dei malanni dell'agonismo.

Ho dei dubbi invece che lo stato di salute di un amateur-professionista o addirittura di un dilettante possa migliorare trasformando l'alimentazione nel piccolo chimico. Non solo è inutile ma presenta seri rischi. Difficile dimostrare che sia utile rischiare di sacrificare la propria salute fisica e mentale, soprattutto a lungo termine, per un "personal best" per esempio. Poi come al solito, i rischi "rari" sono appunto... "rari" e difficile da cogliere a causa dei vari bias e delle incertezze tipiche del nutrizionismo: l'effetto di mangiare 3 cespi di lattuga al mese invece di 2 1/2 - per fare un esempio - difficilmente potrà mai essere valutato. E in ogni caso i risultati potrebbero non essere adattabili a un individuo particolare ma ad uno "medio" ma poco rappresentativo.

So bene che questa posizione è impopolare, soprattutto su questo forum (per questo evito ormai di intervenire su temi riguardanti l'alimentazione), o forse difficile da spiegare e comprendere appieno, ma la mantengo perché suffragata da diversi nutrizionisti che non cercano visibilità televisiva o di vender il loro libro su come vincere le olimpiadi mangiando cavolfiore (per dire!). In particolare mi tengo alla larga da "siti web" di trainer etc., che hanno il difetto di veicolare "formule magiche" e creare aspettative e creare stress in persone che, date le loro condizioni, farebbero meglio a pensare a spassarsela e stare bene, piuttosto che a migliorare di 5" il loro PB sui 458 m in discesa.

L'allenamento è diverso. Le cose mi sembrano ancora più fumose ma in comune certamente c'è il rischio di andare in paranoia e trasformare un piacere in un'ulteriore fonte d'ansia. Per concludere: comprendo certi approcci, ma secondo me bisogna fare molta, molta attenzione a non andare in palla trasformando un piacere (mangiare, o allenarsi) in una fonte di ansia e ulteriori problemi per la salute. Soprattutto quando non si è seguiti da professionisti affidabili e ci si affida alle formule magiche di questo o quell'allenatore o "guru" per confirmation bias. La questione è complessa e potenzialmente rischiosa, anche se uno tende a pensare che capiterà sempre a qualcun altro...

[zazs]

Ho letto i post di @shaitan che ho trovato molto interessanti
Concordo sul fatto che se non mangi non spingi
In questo periodo di preparazione sto facendo 60 km (Mai fatti su 6 gg) a settimana con 4 sedute di pesi (2 parte superiore e 2 parte inferiore), ho sempre fame mangio quello che mi pare cercando di evitare fritti, alcolici e dolci (questi ultimi non sempre)
Ho messo su 2kg ma mi capita nelle preparazioni invernali. Poi vanno via a giugno/luglio. Non credo siano tutto grasso.
Quindi concordo che il numero sulla bilancia lascia un po il tempo che trova. Ora sono 72kg per 1.76m. Quindi un po tozzo ma corro prevalentemente gli 800
Un anno fa feci una bia e mi misurarono una massa grassa inferiore al 6% (non ero in forma come ora) La tizia me la fece piu volte perche non ci credeva. Ho un coach ma a livello di alimentazione faccio tutto da solo. Mi ha preso la scimmia di voler arrivare a 65 kg senza perdere troppa forza.
@shaitan secondo te è possibile? L’obiettivo si peso è correlato a migliorare la performance sul 800

[Steppenwolf]

@The Observer ho capito il tuo punto e in parte condivido. Chi pensa che contando le proteine, le calorie o che so, prendendo quell'integratore piuttosto che un altro, possa migliorare notevolmente nella sua corsa di 10 km quando ancora a malapena supera il test del moribondo, beh si illude. In casi simili, ma anche in altri "più avanzati", l'integrazione contribuisce ad un infinitesimo del risultato. Magari poi ci si allena pure di merda, inconsapevolmente si intende, e si spende tempo ed energie per reperire e informarsi sulle varie molecole.
E su questo non ci piove. L'allenamento viene prima del resto.
Però, come dice @shaitan, è questione di punti di vista e di obiettivi. Ma l'importante è essere consapevoli che l'integrazione da sola non serve a nulla se non ci si allena bene. Se si ha questa consapevolezza, non ci vedo nulla di male a voler giocare al "piccolo chimico", ma ripeto, è la punta della piramide.

Riprendendo la mia esperienza, io ho studiato molto e da fonti accademiche, la nutrizione è una piacevolissima passione che prendo anche abbastanza seriamente, approfondendo a volte più di quello che il mio background scolastico potrebbe permettermi. Tuttavia, nonostante le conoscenze bene o male decenti per non commettere gli errori più grossolani, ne ho fatte di stronzate, ma è stata una questione prettamente psicologica, come ho già detto di scarsa autostima. A volte, come nel mio caso, conoscere non basta. Quindi chi non ha di questi problemi, che conti pure le calorie, che prenda proteine, vitamine o altro, se è quello che vuole, se non gli crea stress. Ma l'importante è che lo faccia con la consapevolezza che non sarà quello a fargli fare il salto di qualità o addirittura (esagero per rimarcare il punto) diventare un elite.

[giokaos]

ho sempre fame mangio quello che mi pare cercando di evitare fritti, alcolici e dolci (questi ultimi non sempre)

Questi accorgimenti che tu (giustamente) dai per scontati per uno che dice di mangiare "decentemente", per altri sono impensabili e magari ti dicono di essere "ortoressico".
Poi vengono quì a scrivere che non capiscono perché non dimagriscono