Quanto ti destabilizza...?

[Evuelledi]

Ero abituata a correre non prestissimo, ma abbastanza presto per tornare comunque quando il mondo normale ancora dorme.. o comunque è ancora a casa. Negli ultimi mesi ho dovuto posticipare un pochino l'orario, e adesso rientro quando i vicini di casa escono per andare a lavorare.. quando i genitori che conosco hanno appena lasciato i figli a scuola... ecco incrociare queste persone che conosco (anche solo di vista) mentre corro proprio mi destabilizza e mi vorrei sotterrare. Se sono runner no, ma se non sono runner mi fa questo effetto. Perchè vorrei che non lo sapessero (e non so perchè)...

Mi destabilizza correre il pomeriggio... (ma forse è che non ci sono abituata)...
-se è un giorno lavorativo... continuo con la testa a lavorare... non mi accorgo nemmeno che sto correndo e non me la godo
-se è sabato (quindi la mattina ho pulito casa) sono morta
-se è domenica.. c'è troppa gente in giro.. che magari conosco.. (vedi sopra)

Mi serve la neuro??

[lentissimo]

Quindi sei sempre destabilizzata ... si, ti serve uno bravo.

[Marcus86]

Evuelledi saresti un caso molto interessante
Però apparte gli scherzi, potrebbe essere utile per te capire perché non vuoi che qualcuno che ti conosce ti veda correre.

[Evuelledi]

Eh si credo che sarei una buona miniera d'oro per uno psicologo!!
Quando ho cominciato a correre era ancora peggio.
Io abito molto vicino alla ciclabile e ho sempre corso lì. Ho tre strade da attraversare, 5 minuti di numero di passeggiata e ci sono. Ecco ora quando esco per correre, appena scendo corro e stop. Ma le prime volte che correvo mi vergognavo come una ladra a correre per strada, come se uno, per andare in piscina, uscisse di casa solo col costume. Quindi:
- camminavo per raggiungere la ciclabile
- correvo
- camminavo dalla ciclabile per tornare a casa.
Vai a sapere te perchè. Mi ci è voluto mesi, alla fine ce l'ho fatta.
MAAAAHHHH!!!!

[Kappi]

Nadia non mi dici nulla di nuovo. Stessa cosa che capitava a me (ora superata finalmente). Iopenso che fosse un retaggio della mia educazione. Fin da piccolo (quandi i runner erano proprio pochi) il pensiero dei miei familiari era (da buon piemontese) che chi correva era un pelandrone, perchè se aveva il tempo per correre al posto di farlo poteva lavorare un po' di più. Infatti quando ho iniziato a correre lo facevo sempre o in mezzo ai boschi o nel parco fluviale vicno al fiume, sia perchè mi piaceva l'ambiente maanche perchè così difficilmente trovavo qualcuno che conoscevo. Poi quando ho aumentato le uscite non potevo sempre prendere la macchina e così ho iniziato a correre nei dintorni di casa e così facendo man mano ho supoerato questa mi barriera mentale e ora corro tranquillamente dove voglio e quando voglio. Però almeno 3 anni c'è voluto per riuscirci. Sicuramente mi ha anche aiutato molto scoprire che in paese c'è un buon numero di runner che sovente correvano insieme. Aggregandomi a loro è stato molto più semplice. Comesempre l'unione fa la forza

[Evuelledi]

È vero Kappi anche io l’ho risolta col tempo e con la compagnia chissà il perché di sta cosa.. forse le origini?! Il mio sangue è per metà piemontese

[FrankUnderwood]

Non capisco. Pare che ti vergogni ad andare a correre.