PROLOGO
Oggi dovevo partecipare alla Corritorino. Ieri sera preparo per bene le cose: scarpe, solette (tirate fuori per farle asciugare - come si vedrà, questo particolare non viola la regola del fucile (*)), pettorale, cardio, ecc. L'idea è di fare sola la 3K: non sono ancora arrivato ufficialmente all'ora di corsa, ho fatto una 10 la settimana scorsa e tutte 'ste garette finisce che mi scombinano il piano d'allenamento e rischio solo di farmi male.
Stamattina, pronti per uscire. Ore 8,30, appuntamento con i forumendoli alle 9.
1) Nella busta non ci sono le spille da balia! orrore!
2) Mi accosto infingardo al banchetto (uh! un ciotolino di spille da balia! Mie!) e chiedo se il pettorale della 3k è lo stesso della 10. Sì, posso decidere all'ultimo momento. Cacchio, lo so già come va a finire. Nel frattempo non sono stato attento agli avvisi e mi sono del tutto dimenticato il volantino su chi parte prima e chi parte dopo, e il destino sta complottando sia contro i miei buoni propositi sia contro quelli cattivi.
3) Chiedo a un volontario dov'è la partenza. Egli mi ìndica piazza CLN. Incurante del caveat di Joiedecourir che poco prima mi aveva detto che di lì partiva solo la mini, e fiducioso nel fascino autorevole della divisa, mi metto disciplinatamente dietro il gonfiabile di piazza CLN (boh, però non è che ci sia tutta 'sta gente). Ed ecco lo start.
4) Morale: sono finito nella Corritorino bimbi e dog e mi sono fatto il tracciato di un chilometro in mezzo a bambini, mamme passegginospingenti, papà con borsello e nonnulli cocker (e a rischio di essere scambiato per maniaco). Tagliato il traguardo in contemporanea con la seconda elementare del Convitto Umberto I, e sorpassato in volata da alcuni duenni gattonanti, ho proseguito con aplomb degno di un lord inglese e con espressione facciale ricolma di austera dignità fino al Po, dove ho completato l'oretta di allenamento che mi proponevo per oggi, e provando il test dei sette minuti, tanto il riscaldamento l'avevo fatto.
5) Stanco ma felice per l'indimenticabile performance, arrivo a casa e mi siedo sul divano Klippan che ogni casa ospita, meditando su come migliorare ulteriormente le mie prestazioni dopo l'exploit agonistico odierno. Solo allora mi accorgo che a un metro del mio sguardo giace un'inconfondibile sagoma nera, che non fatico a riconoscere come la soletta della mia scarpa sinistra. Ho corso tutta la mattina con una soletta sola.
Adesso mi informo per il trail di Lourdes.
(*) regola del fucile: nella narrazione non bisogna mai inserire particolari inutili. Se all'inizio del racconto descrivi un fucile appeso sopra un caminetto, prima della fine del racconto quel fucile deve sparare.

