Patrick ha scritto:
Se non credi, hai solo una cosa da fare.... provare!
Scherzi a parte (ma poi neanche tanto...), se non vuoi rischiare con l'acquisto, basta andare in un negozio di running e chiedere il campioncino di Breath Thermo: è un po' di tessuto (tipo lana rosa): se lo inumidisci un po' e lo metti nel palmo della mano, senti e provi tu stesso la sensazione.
No, ma non penso che sia un rischio: so che è tra le cose che tengono più caldo, e in effetti credo che mi comprerò un intimo di quella marca, però per verificare se davvero produce calore (e non lo mantiene soltanto) bisognerebbe bagnarlo e poi non tenerlo in mano (altrimenti il calore che si sente può essere semplicemente il risultato della riflessione del calore corporeo) ma misurare con un termometro. L'infografica con cui è presentata suona molto tecnobabble, perché non è ben chiaro il principio che sta alla base della produzione di calore attraverso l'"espansione controllata" del vapore (attrito delle molecole gassose contro la fibra? credo impossibile, a meno che non c'entri qualche strana nanotecnologia; e poi, a che pressione deve essere sparato il vapore contro una fibra perché l'attrito produca una variazione di temperatura misurabile in due o tre gradi? In teoria l'espansione dovrebbe raffreddare, non riscaldare. L'alternativa è una reazione esotermica di tipo chimico, principio che in teoria può funzionare (in pratica, non consiglio di indossare una maglietta imbevuta di soda caustica
) ma renderebbe la maglietta usa e getta (e anche il torace
). Devo interpellare qualche amico chimico.
(così come non credo a parecchie cose pubblicizzate nel settore running, dalle solette Xxxxx, ai braccialetti per la stabilità (anzi, di questi sono sicuro del pacco, vista la condanna per pubblicità ingannevole), agli imtegratori "con ossigeno", ecc.. ).Mi piacerebbe un test di Altroconsumo o di qualche laboratorio di chimica.
) ci sono le ottime maglie della Craft