[DIARIO] Pensieri disordinati di una mente lunatica

[gian_dil]

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[Bixio68]

Non sono pensieri disordinati, sono pensieri di chi cresce e si fa delle domande, di chi non dà nulla per scontato e cerca di assaporare il piacere della vita.

Passerò spesso a leggere !!!

[Madda3]

...di chi non dà nulla per scontato e cerca di assaporare la vita.

Peccato che ultimamente ha proprio un cattivo gusto!!
Nulla va come vorrei (credo sia destino comune a tanti), la sola cosa che potrebbe andar bene (per usare un eufemismo!!) è la corsa ma la cervicale ha deciso di mettere il bastone tra le ruote e sentenziare che questo è proprio un periodo no.
Anche strisciando correrò Firenze, perché ho bisogno di questi mesi di preparazione, ho bisogno di incanalare le mie energie sulla sola cosa che posso controllare. Sì, perché io voglio avere sempre il controllo della situazione, non mi piacciono le sorprese, devo sempre essere pronta a tutto.
Così come stasera a cena mio padre mi ha chiesto, dopo il solito "vuoi il vino?", se andava tutto bene. Non me l'aspettavo, alla risposta affermativa però sono seguite le lacrime che ultimamente fatico a trattenere. È qui il controsenso: voglio avere tutto sotto controllo ma poi non riesco nemmeno a gestire le emozioni! Come quando mi prende il dolore al collo mentre corro ed è impossibile sopportarlo e mi tocca cedere. La conclusione? Ci sono cose che non possiamo controllare e che dobbiamo solo subire!
Comunque con le lacrime sto facendo amicizia: ieri durante le 3 serie di plank ho avuto il groppo in gola, forse al pensiero dei 40 secondi che sembrano interminabili , anche durante qualche corsa fa si son fatte vedere.

Sono parecchio lagnosa e i pensieri lunatici sono sempre in un unico senso! Corsa pensaci tu!!!
Domani intanto provo a fare le mie amate ripetute!

[elisa udine]

forza Madda..... ti capisco sulla questione del controllo. la corsa mi aiuta anche a lasciarlo andare... a lasciare le cose S-corrano come devono andare...
non mollare...

[Bixio68]

Madda non non possiamo controllare proprio niente, anzi.
Pensa a quante energie ti porta via il "dover controllare" a tutti i costi, quanto tempo ti porta via il dover programmare tutto nei minimi dettagli. È quanto più tempo ed energie investi tanta più grande sarà la delusione è la frustrazione quando le cose non vanno come pensavi.
Impara a lasciar correre le cose, non vivere nel domani ma nel momento, "qui ed ora".

[mototata]

ti seguo Madda, come mi specchio nei tuoi pensieri e quanti ne avrei da raccontare, ma ultimamente non mi riesce

[Running_Wild]

Mi intrufolo su questo diario per concordare con Bixio68.
Possiamo controllare ben poco.
E per questo che lo sport è così terapeutico: perché ce lo ricorda costantemente.
Possiamo progettare, allenarci minuziosamente, prepararci rigorosamente, ma se qualcosa va storto andrà storto tutto, e nom coglieremo l'obiettivo su cui avevamo puntato.
E forse è proprio per questo che quando una gara va bene è così piacevole, perché per una volta ci gustiamo la concordia fra il nostro impegno e una buona fortuna.
Siamo un po' nelle nostre mani, ma un po' nelle mani di altro: non resta che accettarlo e fare la nostra parte.
Bel diario che induce alla filosofia

[Madda3]

Credo che di filosofo in me e nei miei pensieri ci sia ben poco!

[Running_Wild]

Beh Siracusa è terra di filosofi per eccellenza; -)

[titti74]

Ciao Madda, le tue parole potrebbero essere le mie e quelle di chissà quanti altri. Ti capisco perfettamente, così come capisco l'attaccamento alla corsa come un'ancora di salvezza a cui aggrapparsi quando tutto il resto sembra sfuggirti dalle mani. Eppure anche questo troppo spesso non viene compreso da chi non ne fa esperienza, troppo spesso viene scambiato per una fissazione, quasi uno "scappare"dal resto della vita. Mentre per me correre è proprio l'opposto, è andare a riprendermi per mano, per ributtarmi con piu forza e determinazione in tutte le cose che capitano. Perché è vero che non possiamo controllare nulla, se ci pensi non decidiamo neanche di svegliarci alla mattina, però il modo giusto per noi di stare di fronte e di affrontare ciò cio' che non controlliamo, quello sì, quello lo decidiamo in ogni istante. E allora possiamo piangere, sbagliare, arrabbiarci, cadere ma poi ricominciare ogni volta. Perché la vita non la si decide una volta sola, ma è una lotta in ogni istante, è un'incessante chiedersi "io chi voglio essere?" e combattere per conoscere chi siamo ed imparare a volerci bene così, comunque siamo.
un abbraccio.