Un parere sul mezzofondo
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Re: Un parere sul mezzofondo
Ciao Dario alcuni risultati li puoi trovare qui : http://www.fidalpalermo.com/file/risult ... no2011.xls
Sono i risultati delle gare del 4-5 giugno del campionato regionale master su pista.
Sono i risultati delle gare del 4-5 giugno del campionato regionale master su pista.
Pb 1000m: 3'12" - 23/07/2019
Pb 3000m: 10'35" - 01/08/2020
Pb 5000m: 18'28" - 28/08/2020
Pb 10km: 37'32" - 16/02/2020
Pb 1/2 Maratona: 1h22m51s - 03/11/2019
Pb Maratona: 2h55m09s - 20/10/2019
https://www.strava.com/athletes/dario84
Pb 3000m: 10'35" - 01/08/2020
Pb 5000m: 18'28" - 28/08/2020
Pb 10km: 37'32" - 16/02/2020
Pb 1/2 Maratona: 1h22m51s - 03/11/2019
Pb Maratona: 2h55m09s - 20/10/2019
https://www.strava.com/athletes/dario84
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Re: Un parere sul mezzofondo
Mah...eppure io, inserendo come categoria assoluti maschili e prendendo come riferimento i 1500 corsi nel 2010, ne vedo eccome di risultati!dario88 ha scritto:le frazioni lunghe sono al ritmo gara infatti il recupero è lungo (4') e praticamente da fermo.
Il link che mi hai indicato è ottimo, peccato che se scrivo sicilia non esca nulla.
La bici è controindicata in generale per la corsa, ma io nasco ciclista e il primo amore non si scorda mai
Per quanto riguarda le sedute specifiche, gli 800-1500 richiedono una buona velocità di base e grande forza ( consigliabile almeno 1 seduta di palestra a settimana).
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Re: Un parere sul mezzofondo
Che in tempi moderni ci si stia indirizzando sempre più all' "iperspecializzazione" condivido... ma che migliorare le proprie prestazioni sugli 800 e 1500 pregiudichi una controprestazione sui 10000 non lo condivido.wmic ha scritto:maurotv ha scritto: ...Non direi proprio..![]()
Anche El Guerrouj, probabilmente il miglior mezzofondista di sempre, nel 5.000 di Atene 2004 è arrivato davanti al primatista mondiale... .. Ma questo ed il citato Coe, riguardano casi eccezionali: campioni di livello assoluto. Non puoi farne una regola, che valga per Dario o me!
Poi sono d'accordissimo che nella gestione di un atleta sia preferibile un'evoluzione che passi dalle distanze brevi, per poi via via allungarle nel tempo. ...Anche che spesso fare dei richiami puramente anaerobici per velocizzarsi, siano utilissimi per fare salti di qualità nel fondo, ma credo anch'io che una preparazione specifica per il mezzofondo nell'immediato penalizza le gare di fondo. Poi a medio termine può essere utilissima e magari non serve neanche molto per preparare un ottimo 10.000m, ma mezzi di allenamento così diversi, non possono ottimizzare le prestazioni in un campo di gare così differente.
Spesso gli atleti amatori vogliono fare un pò tutte le distanze e non è assolutamente un problema! Chiaramente usciranno sempre delle prestazioni modeste, ma polivalenti. Chi invece pratica l'atletica a livello evoluto è costretto a specializzarsi per ottimizzare le prestazioni, perchè sistemi di allenamento così ad ampio spettro evidentemente non li conoscono ancora. I grossi campioni sono invece bellissime eccezioni e l'esempio di Zatopek non sarebbe semplicemente possibile ai giorni nostri.
Insomma, mi sembra una cosa assolutamente scontata, nota ma non è per niente un problema.
Coe, El Guerrouj non sono casi isolati vedi atleti come Daniel Komen che spazziava da gare di 1500 a 10000, Gebrselassie in un 1500 indoor è stato capace di correre in 3'31", Peter Snell è arrivato all'oro olimpico sugli 800 con il marthon thraining e correndo in pieno inverno una maratona in 2h 20, Said Aouita è stato capace di vincere due medaglie olimpiche 800 e 5000.
Nel panorama italiano la Cusma 800/1500 ista l'ho vista correre di recente in una gara internazionlae su strada ad Oderzo il 1 maggio piazzandosi tra le prime.
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Re: Un parere sul mezzofondo
Evidentemente abbiamo opinioni diverse.
Credo che a medio lungo termine, sia utile per migliorare; nello stesso tempo, impossibile conciliare distanze così diverse con risultati al top.
Gebre è un altro caso eccezionale; altri tuoi esempi sono storie che fanno riferimento all'atletica di 15, ma anche 25 anni fa. La Cusma negli 800-1500m ha caratura internazionale, mentre nei 5.000m potrà trovare un ottimo allenamento e sicuramente vincere il trofeo internazionale di Oderzo città archeologica. Ma tieni presente che quanto a valore di tempi e avversarie, è molto più limitato di un qualsiasi meeting internazionale di quelli cui Elisa partecipa abitualmente nel mezzofondo.
Peter Snell non lo conosco, ma parli di 2 risultati che hanno portata molto differente: l'oro olimpico sugli 800m ha valore assoluto; il tempo di 2h20 in maratona è un risultato a cui arrivano i migliori atleti non professionisti. Probabilmente un atleta di grosso valore, con una preparazione ad hoc, toglierebbe 10 minuti a quel tempo, che sono un'enormità a questi livelli; quindi il discorso non mi sembra reggere. D'altronde se mi da questo esempio mi dici che la migliore preparazione per i 1500m è la maratona, qualche dubbio mi resta.
Questa è una provocazione!
So bene anch'io che El Guerrouj, da quel poco che trapela dei suoi allenamenti, correva medi di una lunghezza molto simile a quella di una mezza maratona, a ritmi che lo avrebbero collocato nell'elite internazionale. Però nel mezzofondo era il migliore al mondo; dedicandosi solo al fondo avrebbe sicuramente detto la sua. Ma evidentemente dubitava lui stesso di riuscire a fare entrambe le cose ai massimi livelli!
Se tu con i campioni che hai citato condividi sistemi di preparazione e riesci contemporaneamente a preparare ottimamente i 1500m e pure i 10.000m, buon per te e tanto di cappello ai tuoi sistemi di allenamento, esperienza e risultati. Io non sono capace, ma neppure trovo che sia un problema, anzi alternare diversi stimoli in una preparazione organica e lungimirante è sicuramente un'ottima cosa!


Gebre è un altro caso eccezionale; altri tuoi esempi sono storie che fanno riferimento all'atletica di 15, ma anche 25 anni fa. La Cusma negli 800-1500m ha caratura internazionale, mentre nei 5.000m potrà trovare un ottimo allenamento e sicuramente vincere il trofeo internazionale di Oderzo città archeologica. Ma tieni presente che quanto a valore di tempi e avversarie, è molto più limitato di un qualsiasi meeting internazionale di quelli cui Elisa partecipa abitualmente nel mezzofondo.
Peter Snell non lo conosco, ma parli di 2 risultati che hanno portata molto differente: l'oro olimpico sugli 800m ha valore assoluto; il tempo di 2h20 in maratona è un risultato a cui arrivano i migliori atleti non professionisti. Probabilmente un atleta di grosso valore, con una preparazione ad hoc, toglierebbe 10 minuti a quel tempo, che sono un'enormità a questi livelli; quindi il discorso non mi sembra reggere. D'altronde se mi da questo esempio mi dici che la migliore preparazione per i 1500m è la maratona, qualche dubbio mi resta.


So bene anch'io che El Guerrouj, da quel poco che trapela dei suoi allenamenti, correva medi di una lunghezza molto simile a quella di una mezza maratona, a ritmi che lo avrebbero collocato nell'elite internazionale. Però nel mezzofondo era il migliore al mondo; dedicandosi solo al fondo avrebbe sicuramente detto la sua. Ma evidentemente dubitava lui stesso di riuscire a fare entrambe le cose ai massimi livelli!
Se tu con i campioni che hai citato condividi sistemi di preparazione e riesci contemporaneamente a preparare ottimamente i 1500m e pure i 10.000m, buon per te e tanto di cappello ai tuoi sistemi di allenamento, esperienza e risultati. Io non sono capace, ma neppure trovo che sia un problema, anzi alternare diversi stimoli in una preparazione organica e lungimirante è sicuramente un'ottima cosa!
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Re: Un parere sul mezzofondo
non ho mai detto che per preparare un 1500 in pista bisogna correre una maratona.... non girare le cose!wmic ha scritto:Evidentemente abbiamo opinioni diverse.![]()
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Gebre è un altro caso eccezionale; altri tuoi esempi sono storie che fanno riferimento all'atletica di 15, ma anche 25 anni fa. La Cusma negli 800-1500m ha caratura internazionale, mentre nei 5.000m potrà trovare un ottimo allenamento e sicuramente vincere il trofeo internazionale di Oderzo città archeologica. Ma tieni presente che quanto a valore di tempi e avversarie, è molto più limitato di un qualsiasi meeting internazionale di quelli cui Elisa partecipa abitualmente nel mezzofondo.
Peter Snell non lo conosco, ma parli di 2 risultati che hanno portata molto differente: l'oro olimpico sugli 800m ha valore assoluto; il tempo di 2h20 in maratona è un risultato a cui arrivano i migliori atleti non professionisti. Probabilmente un atleta di grosso valore, con una preparazione ad hoc, toglierebbe 10 minuti a quel tempo, che sono un'enormità a questi livelli; quindi il discorso non mi sembra reggere. D'altronde se mi da questo esempio mi dici che la migliore preparazione per i 1500m è la maratona, qualche dubbio mi resta.Questa è una provocazione!
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So bene anch'io che El Guerrouj, da quel poco che trapela dei suoi allenamenti, correva medi di una lunghezza molto simile a quella di una mezza maratona, a ritmi che lo avrebbero collocato nell'elite internazionale. Però nel mezzofondo era il migliore al mondo; dedicandosi solo al fondo avrebbe sicuramente detto la sua. Ma evidentemente dubitava lui stesso di riuscire a fare entrambe le cose ai massimi livelli!
Se tu con i campioni che hai citato condividi sistemi di preparazione e riesci contemporaneamente a preparare ottimamente i 1500m e pure i 10.000m, buon per te e tanto di cappello ai tuoi sistemi di allenamento, esperienza e risultati. Io non sono capace, ma neppure trovo che sia un problema, anzi alternare diversi stimoli in una preparazione organica e lungimirante è sicuramente un'ottima cosa!
Ho semplicemente detto che miglioramenti sulle distanze di 800 e 1500 non per forza pregiudicano controprestazioni su distanze "tipo un 10000"
Riguardo a Peter Snell se non lo conosci ti consiglio di andarti a leggere qualcosa sui metodi di alleanmento del suo allenatore Arthur Lydiard è l'abc del mezzofondo.
Ovviamente Snell non è arrivato all'oro olimpico "grazie a quella maratona corsa" ma a un sistema di allenamento che prevedeva "grandi chilometraggi" e alti volumi di allenamento in salita per incrementare la forza veloce.
Non si può ragionare a reparti stagni nella corsa, si sa che il talento dei corridori inizia dalla velocità , il problema è trovare il giusto programma d'allenmento capace di incrementare la resistenza specifica della distanza che si intende preparare.
Stefano Mei forse il più grande 5000/10000 ista italaino è arrivato a grossi miglioramenti su queste due distanze quando con Leporati si è messo a lavorare su parametri di ampiezza e rapidità e grossi miglioramenti sulle distanze brevi..... Vedi che non sono tutte eccezioni come tu dici....
L'amatore a mio avviso può tranquillamente arrivare al miglioramento di un 10000 passando da "miglioramenti" nelle gare più brevi di 800-1500
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Re: Un parere sul mezzofondo
Non solo l'amatore; anche il top runner. Come scritto più volte, sono perfettamente d'accordo nell'evoluzione che porta al miglioramento sul 10km, passando da miglioramenti nelle brevi distanze. Questo è assodato e cerco di farlo anch'io nella mia programmazione.maurotv ha scritto: L'amatore a mio avviso può tranquillamente arrivare al miglioramento di un 10000 passando da "miglioramenti" nelle gare più brevi di 800-1500
Ma non mi trovo d'accordo su questomaurotv ha scritto:Calogero ha scritto:Non vorrei dire una castroneria, ma chredo che fare una preparazione specifica per gli 800, vada ad influire negativamente sulle gare più lunghe.
Non direi proprio visto che nel passato ci sono stati fior di campioni dalle spiccate doti aerobiche...

Per quanto riguarda invece evoluzione, programmazione in tempi diversi, alternanza... tutte cose che implicano un percorso sono d'accordo; ma l'affermazione di Calogero mi sembra incontestabile sull'immediato. I benefici sul fondo ci saranno in proiezione.
Guarda che non giro le cose, ma ti avevo anche detto che quel passaggio si trattava di una provocazione. Ho solo estremizzato il concetto che meglio esprimeva il pensiero con distanze e risultati estremamente diversi.

Oro olimpico-risultato di ottimo livello amatoriale
800m-maratona

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Re: Un parere sul mezzofondo
Mah...preparare 800-1500 e diecimila insieme (bene...) è impossibile!maurotv ha scritto:Che in tempi moderni ci si stia indirizzando sempre più all' "iperspecializzazione" condivido... ma che migliorare le proprie prestazioni sugli 800 e 1500 pregiudichi una controprestazione sui 10000 non lo condivido.wmic ha scritto:![]()
Anche El Guerrouj, probabilmente il miglior mezzofondista di sempre, nel 5.000 di Atene 2004 è arrivato davanti al primatista mondiale... .. Ma questo ed il citato Coe, riguardano casi eccezionali: campioni di livello assoluto. Non puoi farne una regola, che valga per Dario o me!
Poi sono d'accordissimo che nella gestione di un atleta sia preferibile un'evoluzione che passi dalle distanze brevi, per poi via via allungarle nel tempo. ...Anche che spesso fare dei richiami puramente anaerobici per velocizzarsi, siano utilissimi per fare salti di qualità nel fondo, ma credo anch'io che una preparazione specifica per il mezzofondo nell'immediato penalizza le gare di fondo. Poi a medio termine può essere utilissima e magari non serve neanche molto per preparare un ottimo 10.000m, ma mezzi di allenamento così diversi, non possono ottimizzare le prestazioni in un campo di gare così differente.
Spesso gli atleti amatori vogliono fare un pò tutte le distanze e non è assolutamente un problema! Chiaramente usciranno sempre delle prestazioni modeste, ma polivalenti. Chi invece pratica l'atletica a livello evoluto è costretto a specializzarsi per ottimizzare le prestazioni, perchè sistemi di allenamento così ad ampio spettro evidentemente non li conoscono ancora. I grossi campioni sono invece bellissime eccezioni e l'esempio di Zatopek non sarebbe semplicemente possibile ai giorni nostri.
Insomma, mi sembra una cosa assolutamente scontata, nota ma non è per niente un problema.
Coe, El Guerrouj non sono casi isolati vedi atleti come Daniel Komen che spazziava da gare di 1500 a 10000, Gebrselassie in un 1500 indoor è stato capace di correre in 3'31", Peter Snell è arrivato all'oro olimpico sugli 800 con il marthon thraining e correndo in pieno inverno una maratona in 2h 20, Said Aouita è stato capace di vincere due medaglie olimpiche 800 e 5000.
Nel panorama italiano la Cusma 800/1500 ista l'ho vista correre di recente in una gara internazionlae su strada ad Oderzo il 1 maggio piazzandosi tra le prime.
Discorso diverso prepararli e basta, prediligendo comunque una distanza piuttosto che l'altra..
Se parametrizzi i dati della Cusma, vedrai che sicuramente l'800-1500 è corso meglio che il 10.000...
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Re: Un parere sul mezzofondo
Mi permetto di dire la mia, sapendo di essere corretto, ma così riuscrirò a capire meglio. Secondo me gli 800 sono conpletamenti incopatibili con i 10000, anche in ottica futura perchè: 1 si corre con quantità di acido lattico impensabili per un fondsta, 2 si utilizzano pricipalmente fibre bianche, aumento considerevole di massa muscolare, 3 ispessimento delle pareti del cuore e non aumento del volume, 4 utilizzo di fonti energetiche diverse, etc...
Questo non toglie il fatto che un fondista, in un periodo di velocizzazione, si può divertire a fare gare brevi ma senza fare allenamenti specifici per esse.
Questo non toglie il fatto che un fondista, in un periodo di velocizzazione, si può divertire a fare gare brevi ma senza fare allenamenti specifici per esse.
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- Maratoneta
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Re: Un parere sul mezzofondo
Secondo me invece un amatore che corre tutto l'anno corse su strada di 10 km e d'estate si vuole cimentare in gare brevi come gli 800 o 1500 può trarre dei notevoli vantaggi anche sulle distanze più lunghe. Altrimenti i ragionamenti fatti su più forum sul calcolo della SAN a che servono? Un miglioramento di un 1500 per esempio per un amatore mantenendo invariata la propria capacità aerobica porta a un miglioramento dei 10000 m a meno che non mettiamo in discussione pure i meccanismi fisiologici.Calogero ha scritto:Mi permetto di dire la mia, sapendo di essere corretto, ma così riuscrirò a capire meglio. Secondo me gli 800 sono conpletamenti incopatibili con i 10000, anche in ottica futura perchè: 1 si corre con quantità di acido lattico impensabili per un fondsta, 2 si utilizzano pricipalmente fibre bianche, aumento considerevole di massa muscolare, 3 ispessimento delle pareti del cuore e non aumento del volume, 4 utilizzo di fonti energetiche diverse, etc...
Questo non toglie il fatto che un fondista, in un periodo di velocizzazione, si può divertire a fare gare brevi ma senza fare allenamenti specifici per esse.
1 si corre con quantita di acido lattico impensabili x un fondista negli 800?
Questo può valere x un atleta di altissimo livello e a che velocità si corre la gara secondo Arcelli un ottocentista da 1'42" alla fine della gara ha una concentrazione media di lattato attorno alle 26 mmmol/l un'atleta da 1'58" sono 16mmol/l per un'atleta da 2'15" sono solo 7 mmol..... ti assicuro che in questo ultimo caso si hanno concentrazioni di lattato molto più alte in una gara di 10000m di un lavoro di potenza aerobica tipo 5x1000m.
2 aumento della massa muscolare?
può aumentare la massa magra ok ma non è una cosa positiva??, se guardi una gara di 800m spesso gli specialisti keniani e anche europei hanno strutture fisiche molto esili.... guarda Kipkter, Rudisha e lo stesso britannico Coe 1,73 cm x 53 kg.....
Non penso che un'atleta di 53 kg abbia tutta questa zavorra da portarsi dietro in una corsa di 10 km è in linea con gli specialisti della distanza.
Un discorso diverso potrebbe essere per il 400ista che passa all'800 con una struttura fisica molto imponente, ma in genere questo tipo di atleta è difficile che si cimenti su un 1500 e figuriamoci sui 10000m.
poi che ci sia la "iperspecializzazione" e cioè che la preparazione dell'800ista sia diversa dal corridore di 10000 mi trovo d'accordo anche se "a certi livelli" alcune qualità nell'allenamento le si allenano allo stesso modo (elasticità - forza resistente - rapidità eccc... eccc.)
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- Ultramaratoneta
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Re: Un parere sul mezzofondo
Io sono un semplice amatore, confesso che mi piacerebbe raggiungere qualche buon risultato (sempre a livelli amatoriali) ma non per questo scelgo di specializzarmi in una distanza, non ancora almeno. Corro da un anno e fino ad ora ho corso quasi esclusivamente mezze maratone. è il primo anno che mi dedico al mezzofondo e se riesco a ottenere qualcosa non escludo che l'anno prossimo potrei riprovare. Ma le gare su pista sono solo in estate, durante il resto dell'anno che faccio? la mia squadra corre le mezze maratone, dunque la mia preparazione sarà in funzione di quelle gare. Momentaneamente sto facendo solo velocità, il mio fondo si limita a 15-16 km 1 volta ogni due settimane. Le gare che devo fare io sono il 25 e il 26 giugno, dopo questa data penso che comincerò ad allungare di nuovo le distanze (a meno che non mi rendo conto che posso migliorare molto nel mezzofondo). In tutto questo c'è anche la bici che è sport a parigrado della corsa, anzi a dire la verità in estate la preferisco alla corsa e questa estate in particolare non posso permettermi di saltare allenamenti perché andrò alla maratona delle dolomiti il 10 luglio. Questo è il bello di essere amatori secondo me, faccio un po' di tutto e la giovane età (finché dura) mi permette di avere dei livelli decenti in entrambi gli sport, quando non sarò più in grado di sopportare 6 allenamenti settimanali sceglierò lo sport da portare avanti più dell'altro, ma per ora non mi creo grossi problemi.
Il piacere del sorpasso dell'avversario è un'ascesa paradisiaca, ci si libera dei peccati e si fugge dall'inferno delle retrovie.
http://corroconmestesso.blogspot.com/
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