La nostra più grande fatica
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zartax
Re: La nostra più grande fatica
Senza dubbio la Romamezzamaratona è stata la mia più grande fatica e delusione podistica.
...All'uscita da villa Borghese, intorno al 9° Km ho accusato contemporaneamente la fatica della corsa e una sorta di angoscia che mi ha dato la strada cittadina, non sò ma la mia testa mi lanciava messaggi negativi, quasi una sorta di repulsione che è durata abbastanza a lungo. All'intermedio ero già abbastanza cotto, non riuscivo a raffreddarmi ma sentivo il calore crescere continuamente al punto che non mi bastava neppure versarmi bottigliate d'acqua in testa; ho dovuto andare un pò al passo mentre una fiumana di gente mi sorpassava inesorabilmente. Dopo qualche centinaio di metri ho ripreso un pò di forza e per i successivi Km fino alla zona del villaggio olimpico ho ripreso discretamente ma poi verso il 14° Km ho avuto un'altra crisi e sono andato avanti per inerzia per poi riprendermi abbastanza bene intorno al 18° Km. A quel punto vedevo materializzarsi davanti a me l'ingresso dello stadio e ho dato fondo alle ultime, risicate energie per concludere in velocità gli ultimi metri nello stadio...(dal mio blog)
Le temperature gelide di questi giorni erano un miraggio....
...All'uscita da villa Borghese, intorno al 9° Km ho accusato contemporaneamente la fatica della corsa e una sorta di angoscia che mi ha dato la strada cittadina, non sò ma la mia testa mi lanciava messaggi negativi, quasi una sorta di repulsione che è durata abbastanza a lungo. All'intermedio ero già abbastanza cotto, non riuscivo a raffreddarmi ma sentivo il calore crescere continuamente al punto che non mi bastava neppure versarmi bottigliate d'acqua in testa; ho dovuto andare un pò al passo mentre una fiumana di gente mi sorpassava inesorabilmente. Dopo qualche centinaio di metri ho ripreso un pò di forza e per i successivi Km fino alla zona del villaggio olimpico ho ripreso discretamente ma poi verso il 14° Km ho avuto un'altra crisi e sono andato avanti per inerzia per poi riprendermi abbastanza bene intorno al 18° Km. A quel punto vedevo materializzarsi davanti a me l'ingresso dello stadio e ho dato fondo alle ultime, risicate energie per concludere in velocità gli ultimi metri nello stadio...(dal mio blog)
Le temperature gelide di questi giorni erano un miraggio....
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annarella65
Re: La nostra più grande fatica
E' vero Ale che caldo umido quei giorni
E che delusione non aver potuto partecipare
Ti avrei salutato volentieri,ma....ci rifaremo
!!
E che delusione non aver potuto partecipare
Ti avrei salutato volentieri,ma....ci rifaremo
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zartax
Re: La nostra più grande fatica
Io spero di vederti a Roma.... (almeno alla partenza)annarella65 ha scritto:E' vero Ale che caldo umido quei giorni![]()
E che delusione non aver potuto partecipare![]()
Ti avrei salutato volentieri,ma....ci rifaremo!!
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MARCO 'The Runner'
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- Iscritto il: 16 nov 2008, 17:33
- Località: Sesto San Giovanni (MI) - Zona: Rondo', Isola del Bosco.
Re: La nostra più grande fatica
LA PIU' GROSSA sofferenza l'ho avuta un anno fa, me la ricordo bene, due o tre giorni prima della Stramilano mi prendo una bella influenza con febbre alta e tanta poca voglia di muovermi
.
Alla sera della domenica, anzi alla 01:00 del Lunedi, accendo la televisione in camera mia e mi collego su RAI 3
dove fanno vedere la corsa dei 50.000 e dei campioni.
Dopo la partenza ho spento il televisore
e sono rimasto gelato davanti al video nero per un buon tempo con gli occhi gonfi di lacrime, incapace di reagire, morte di un sogno durato - all'epoca - quattro mesi di follie per farcela, essere uno di loro, tutto buttato.
Non mi sembrava vero.
Sono tornato a letto e ho pianto tanto, questo si' me lo ricordo ancora come se fosse ieri
.
Forse sono arrivato all'epilogo quest'anno. Speriamo che fili tutto liscio mancano solo 37 giorni al via ...
LO SCATENATO.
Alla sera della domenica, anzi alla 01:00 del Lunedi, accendo la televisione in camera mia e mi collego su RAI 3
Dopo la partenza ho spento il televisore
Non mi sembrava vero.
Sono tornato a letto e ho pianto tanto, questo si' me lo ricordo ancora come se fosse ieri
Forse sono arrivato all'epilogo quest'anno. Speriamo che fili tutto liscio mancano solo 37 giorni al via ...
IL CAPITANO SCATENATO CORRE OGNI GIORNO E SI LEVA IL MEDICO DI TORNO ! CIAO SUPER PAOLO !
http://www.loscatenatosportivopercaso.blogspot.com 
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Krily
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- Iscritto il: 3 feb 2009, 12:53
- Località: Lavinio
Re: La nostra più grande fatica
Uppiamo un po' l'argomento.
La mia più grande fatica indubbiamente la mezza maratona Roma-Ostia 2009, ho ripreso a camminare decentemente il venerdì successivo
La mia più grande fatica indubbiamente la mezza maratona Roma-Ostia 2009, ho ripreso a camminare decentemente il venerdì successivo
Ultima gara:11/04/10-Vivicittà Latina (12k):50'14''
Prossima gara:25/04/10-Mezza di Rieti (21k)
PB 10k:40'07''(08/11/09)
PB Mezza:1.31'33''(Cisterna 15/11/09)
Km 2008:1511
Km 2009:2622
Km 2010:618
Prossima gara:25/04/10-Mezza di Rieti (21k)
PB 10k:40'07''(08/11/09)
PB Mezza:1.31'33''(Cisterna 15/11/09)
Km 2008:1511
Km 2009:2622
Km 2010:618
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giovanni56
- Aspirante Maratoneta
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- Iscritto il: 6 dic 2008, 20:33
Re: La nostra più grande fatica
Ed infatti quest'anno replay, ma solo di fatica.giovanni56 ha scritto:La mia prima 2Rocche dello scorso anno, ..... Ed invece ... quest'anno replay e tanta voglia di vendetta.
Ho corso bene fino al 13°km, poi in una salitaccia i polpacci si sono svuotati,
e non volevano più spingere nemmeno camminando.
Non crampi o dolori strani, ma proprio mancanza di forze.
E così su tutte le salite rimanenti,
mentre in piano e discesa riuscivo a corricchiare,
terminando così 5' prima dello scorso anno.
Vabbè, dai, guardiamo il lato positivo, ho migliorato il mio record alla 2 Rocche.
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max cave
- Guru
- Messaggi: 2583
- Iscritto il: 1 mag 2009, 23:33
- Località: Roma est / Cave
Re: La nostra più grande fatica
100 km del Passatore : 31/05 - 01/06/1997
Quella gara per me iniziò la sera prima il venerdì, erano le 19 e 30 ed avevo appena cenato per mettermi a letto alle 20 ( l'indomani avevo il treno alle 9 per Firenze ).
Mi misi a letto, ma dopo mezz'ora iniziò una serenata alla scala accanto alla mia che durò fino alle 24...oltre a non dormire la cosa mi innervosì molto.
La mattina presi il treno ed ascoltai musica per tutto il viaggio; a Firenze mi aspettavano gli altri del gruppo partiti il giorno prima ( Vincenzo, Angelo e Annamaria ).
Alle 12 ci incontrammo dinanzi Santa Maria Novella, Vincenzo ed Angelo erano rilassati ( il primo era alla sua decima partecipazione ed il secondo alla terza ) mentre io ed Anna eravamo un po tesi anche se decisi nell'arrivare al traguardo finale.
mangiammo ed il tempo passò stranamente veloce fino alle 15 quando ci ritrovammo tutti in Piazza della Signoria assieme ad altri 3000 atleti circa.
Pochi minuti prima della partenza Anna scoppiò in lacrime ma prontamente la confortammo ; avevamo deciso di farla tutti assieme e di arrivare assieme ( anche se poi non fu così ).
Ore 16 si parte e la strada scorre veloce io ed Anna, abituati a buoni ritmi veniamo tenuti a freno dall'esperto Vincenzo che già sulla prima, dura, salita di san Domenico, che da Firenze porta a Fiesole ci impone di camminare per un minuto e di correre per un minuto ( bisognava centellinare dall'inizio le nostre energie ).
Finita la salita percorriamo
ul lungo tratto in falso piano , stiamo tutti bene e la gente ci incita, ci passa da bere.
Il sole è bello alto ed il caldo si fa sentire ma noi continuiamo con il nostro ritmo "lento" ed uniforme.
Arriva la prima vera discesa con già molti km nelle gambe..Vincenzo ci guida nella giusta postura per evitare dolori alle ginocchia anche in vista dell'altra discesa , molto più dura, che dovremo affrontare dopo il 53mo Km.
Arriviamo in pianura a Borgo San Lorenzo, 35 km...la calura diminuisce mentre sale il tasso di umidità. malgrado i km percosi mi sento ancora benissimo tanto che vorrei allungare l'andatura ma mi trattengo confidando nell'esperienza di Vincenzo.
Al calare della sera cominciamo la salita più dura che ci porterà fino alla Colla di Casaglia. Come la precedente alterniamo un minuto di corsa ed uno corricchiando.....ma più andiamo avanti più la salita si fa dura ed i piedi sembrano incollati alla strada. Arriviamo a Razzuolo ( 45 km ) dove ci aspetta Luigi per il primo cambio. Ci racconta di aver visto passare li i primi dicendo " li mortacci loro!!!! andavano a 4' al km su sta salita!!!!" scoppiammo a ridere scaricando un po di tensione. Cambiammo maglia ed indossammo dei giacchetti catarifrangenti per poi ripartire.
Finalmente arrivammo in cima dopo 7 ore e 5 minuti - i primi avevano già tagliato il traguardo di Faenza.
Stavo ancora bene ma sarebbe durato poco.
La discesa era ripida ed i dolori alle ginocchia non si fecero attendere. Un calvario per arrivare a Marradi ( 65 km ).
Finita la discesa inizia l'ultimo tratto fatto di sali e scendi.
Al 70 km arriva l'imprevisto; Anna non può più poggiare i piedi sente un dolore fortissimo ai talloni ed alle ginocchia. Io e Vincenzo ci fermiamo con lei per alcuni minuti, la facciamo sdraiare , gli togliamo le scarpe per mettergli una pomata antidolorifica; la stessa cosa facciamo con le ginocchia. Anna si rialza ma sente sempre dolore.
Vincenzo e la stessa Anna mi incitano di andare avanti, di non perdere altro tempo.
Dopo 10 minuti decisi di andare.
Presi un buon ritmo tanto da riprendere Angelo dopo circa 30 minuti.
Con Angelo correvamo nei tratti piani ed in discesa e alternavamo corsa e camminata nei brevi tratti di salita....così fu fino a Brisighella ( 88 km ).
Arrivati al penultimo ristoro nel centro di Brisighella dissi ad Angelo che non potevo più andare avanti in quel modo; le mie articolazioni si bloccavano dovevo mantenere un'andatura uniforme.
Angelo mi disse che lui avrebbe proseguito in quel modo e mi disse anche di andare avanti senza nessun problema...così andai per gli ultimi 12 km da solo.
Presi un ritmo di 6 al km cercando di essere il più coordinato possibile anche se le forze erano ridotte al minimo.
Arrivai all'ultimo ristoro ( 95 km ) dove presi solo il caffè.
Continuai nella mia lenta corsa verso Faenza...in lontananza vedevo delle luci - erano quasi le 5 di mattina - mi dicevo " quella è Faenza!!".....
Quando incontrai il cartello stradale con indicante l'inizio del centro abitato ( a 3 km dall'arrivo ) provai un'emozione unica...ad un tratto non sentivo più nessun dolore ed il mio ritmo aumentava.....dopo poco entrai nel centro abitato .....l'ultimo strappetto in salita verso la piazza ed il traguardo con il mio viso oramai scavato dalla fatica ma dipinto da una gioia immensa....ERO ARRIVATO..AVEVO VINTO LA MIA SFIDA...14 ore e 28 minuti per dipingere il mio sogno......
La gioia aumentò quando seppi che anche Vincenzo ed Annamaria arrivarono al traguardo, anche se poi Anna dovette essere portata in braccio dopo aver varcato il traguardo.
vi allego la foto dell'arrivo a Faenza
Quella gara per me iniziò la sera prima il venerdì, erano le 19 e 30 ed avevo appena cenato per mettermi a letto alle 20 ( l'indomani avevo il treno alle 9 per Firenze ).
Mi misi a letto, ma dopo mezz'ora iniziò una serenata alla scala accanto alla mia che durò fino alle 24...oltre a non dormire la cosa mi innervosì molto.
La mattina presi il treno ed ascoltai musica per tutto il viaggio; a Firenze mi aspettavano gli altri del gruppo partiti il giorno prima ( Vincenzo, Angelo e Annamaria ).
Alle 12 ci incontrammo dinanzi Santa Maria Novella, Vincenzo ed Angelo erano rilassati ( il primo era alla sua decima partecipazione ed il secondo alla terza ) mentre io ed Anna eravamo un po tesi anche se decisi nell'arrivare al traguardo finale.
mangiammo ed il tempo passò stranamente veloce fino alle 15 quando ci ritrovammo tutti in Piazza della Signoria assieme ad altri 3000 atleti circa.
Pochi minuti prima della partenza Anna scoppiò in lacrime ma prontamente la confortammo ; avevamo deciso di farla tutti assieme e di arrivare assieme ( anche se poi non fu così ).
Ore 16 si parte e la strada scorre veloce io ed Anna, abituati a buoni ritmi veniamo tenuti a freno dall'esperto Vincenzo che già sulla prima, dura, salita di san Domenico, che da Firenze porta a Fiesole ci impone di camminare per un minuto e di correre per un minuto ( bisognava centellinare dall'inizio le nostre energie ).
Finita la salita percorriamo
ul lungo tratto in falso piano , stiamo tutti bene e la gente ci incita, ci passa da bere.
Il sole è bello alto ed il caldo si fa sentire ma noi continuiamo con il nostro ritmo "lento" ed uniforme.
Arriva la prima vera discesa con già molti km nelle gambe..Vincenzo ci guida nella giusta postura per evitare dolori alle ginocchia anche in vista dell'altra discesa , molto più dura, che dovremo affrontare dopo il 53mo Km.
Arriviamo in pianura a Borgo San Lorenzo, 35 km...la calura diminuisce mentre sale il tasso di umidità. malgrado i km percosi mi sento ancora benissimo tanto che vorrei allungare l'andatura ma mi trattengo confidando nell'esperienza di Vincenzo.
Al calare della sera cominciamo la salita più dura che ci porterà fino alla Colla di Casaglia. Come la precedente alterniamo un minuto di corsa ed uno corricchiando.....ma più andiamo avanti più la salita si fa dura ed i piedi sembrano incollati alla strada. Arriviamo a Razzuolo ( 45 km ) dove ci aspetta Luigi per il primo cambio. Ci racconta di aver visto passare li i primi dicendo " li mortacci loro!!!! andavano a 4' al km su sta salita!!!!" scoppiammo a ridere scaricando un po di tensione. Cambiammo maglia ed indossammo dei giacchetti catarifrangenti per poi ripartire.
Finalmente arrivammo in cima dopo 7 ore e 5 minuti - i primi avevano già tagliato il traguardo di Faenza.
Stavo ancora bene ma sarebbe durato poco.
La discesa era ripida ed i dolori alle ginocchia non si fecero attendere. Un calvario per arrivare a Marradi ( 65 km ).
Finita la discesa inizia l'ultimo tratto fatto di sali e scendi.
Al 70 km arriva l'imprevisto; Anna non può più poggiare i piedi sente un dolore fortissimo ai talloni ed alle ginocchia. Io e Vincenzo ci fermiamo con lei per alcuni minuti, la facciamo sdraiare , gli togliamo le scarpe per mettergli una pomata antidolorifica; la stessa cosa facciamo con le ginocchia. Anna si rialza ma sente sempre dolore.
Vincenzo e la stessa Anna mi incitano di andare avanti, di non perdere altro tempo.
Dopo 10 minuti decisi di andare.
Presi un buon ritmo tanto da riprendere Angelo dopo circa 30 minuti.
Con Angelo correvamo nei tratti piani ed in discesa e alternavamo corsa e camminata nei brevi tratti di salita....così fu fino a Brisighella ( 88 km ).
Arrivati al penultimo ristoro nel centro di Brisighella dissi ad Angelo che non potevo più andare avanti in quel modo; le mie articolazioni si bloccavano dovevo mantenere un'andatura uniforme.
Angelo mi disse che lui avrebbe proseguito in quel modo e mi disse anche di andare avanti senza nessun problema...così andai per gli ultimi 12 km da solo.
Presi un ritmo di 6 al km cercando di essere il più coordinato possibile anche se le forze erano ridotte al minimo.
Arrivai all'ultimo ristoro ( 95 km ) dove presi solo il caffè.
Continuai nella mia lenta corsa verso Faenza...in lontananza vedevo delle luci - erano quasi le 5 di mattina - mi dicevo " quella è Faenza!!".....
Quando incontrai il cartello stradale con indicante l'inizio del centro abitato ( a 3 km dall'arrivo ) provai un'emozione unica...ad un tratto non sentivo più nessun dolore ed il mio ritmo aumentava.....dopo poco entrai nel centro abitato .....l'ultimo strappetto in salita verso la piazza ed il traguardo con il mio viso oramai scavato dalla fatica ma dipinto da una gioia immensa....ERO ARRIVATO..AVEVO VINTO LA MIA SFIDA...14 ore e 28 minuti per dipingere il mio sogno......
La gioia aumentò quando seppi che anche Vincenzo ed Annamaria arrivarono al traguardo, anche se poi Anna dovette essere portata in braccio dopo aver varcato il traguardo.
vi allego la foto dell'arrivo a Faenza
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Ultima modifica di max cave il 7 mag 2009, 19:37, modificato 1 volta in totale.
PB:
ante infor./post
10.000 = 36'43" / 37'26"
21.097 = 1:31'18" / 1:23'33"
42.195 = 3:15'59" / 2:56'49"
50.000 = 4:40'41"
soffice come un fiocco di neve il tuo ricordo mi avvolge... ciao amico per sempre
ante infor./post
10.000 = 36'43" / 37'26"
21.097 = 1:31'18" / 1:23'33"
42.195 = 3:15'59" / 2:56'49"
50.000 = 4:40'41"
soffice come un fiocco di neve il tuo ricordo mi avvolge... ciao amico per sempre
