Come ho già avuto modo di dirti, compagno di viaggio, hai del talento per la scrittura, oltre che per la corsa.
infatti, perchè ora che hai esplicitato le reali motivazioni della tua crisi del 20° km, mi chiedo che passo avresti tenuto se non avessi avuto le coliche!
Poi, lo dico per i lettori, sei riuscito a tenere un contegno veramente stoico, perchè noi non ci siamo accorti della tua tempesta interiore (e sai cosa intendo).
Spero che la prossima volta (non so se ci sarò, perchè dopo la maratona temo che lascerò da parte il podismo) riuscirai a riunire il bel gruppo di valorosi per la mitica impresa, e raccontarci anche la mitica appendice del pranzo al ristorante!


