fare le gare per mostrare cosa ?

[Cheetah]

Mi sono iscritto ad una mezza maratona agonistica: la voglio correre per mettere corpo e mente sotto tensione, e vedere se e come reggono. È un territorio inesplorato per me, la cosa mi spaventa e mi elettrizza al tempo stesso. Di sicuro ne uscirò più consapevole e più maturo.
E poi beh, non vedo niente di male nell'avere un'esperienza in più da raccontare (se a qualcuno interessa ascoltarla).

Dopo che avrò corso la Stramilano a marzo, vedrò quali sentimenti provare verso le gare.

[Attenov]

Per la mia breve esperienza nel podismo (corro da tre anni) nonche' per I tempi non significativi, la gara per me e' verifica dell'allenamento, con qualche aspettativa di miglioramento. Non posso parlare di gara vera e propria perche', appunto, per come corro oggi non rientrerei in nessuna classifica se non quelle della mia societa', e anche li' non mi piace molto ne' soffiare I due punti alla mia "rivale" di categoria e nemmeno essere superata. Poi, come ben espresso da El_Gae, ho imparato ad apprezzare tutta la logistica della gara, l'attesa, gli atleti, le conversazioni, la partenza, i km da correre etc. ed e' il motivo per cui preferisco le gare molto participate, perche' mi piace vedere tante persone, le piu' diverse.

[pippotek]

Beh… le gambe, ovviamente!

[Andybike]

Per mostrare, nulla!
Per mettermi in competizione con me stesso e darmi stimoli a migliorare, con il fisico, anche la mente, tutto!

[nelson15]

Io mi diverto ad uscire da solo col cane e andare per sentieri senza meta e orologio, usando come riferimento cuore e polmoni. Però dopo un pò che correvo mi sono iscritto a delle gare. Non vuol dire incazzarsi se ti superano o disperarsi se arrivi ultimo, ma confrontarsi con altre persone che in teoria hanno la tua stessa passione e vedere come fanno/vanno loro. Dal confronto poi capisci dove vai forte e dove invece devi ancora lavorare per migliorare. Ovviamente fare un buon risultato ti aumenta l'autostima ma non mirando al podio uno può anche prenderla con filosofia.

[darks]

Io corro regolarmente dal 2011 ormai, facendo tra i 60 e i 70 km settimanali, con un passo medio sceso negli anni intorno ai 4 min/km. Non ho mai interrotto gli allenamenti se non per qualche piccolo infortunio, rientrato solo nel peggiore dei casi in 3 settimane e nel migliore in qualche giorno.

Non ho MAI partecipato a una gara né ho mai avuto il desiderio di farlo. Tutti quelli che mi conoscono sono molto stupiti da questa cosa, dato che usualmente chi si allena a tali ritmi lo fa per gareggiare.

Secondo dipende dall'approccio che si ha verso la corsa. Per me è importante la costanza e la disciplina, ma altrettanto la libertà totale: di base mi pongo che devo SEMPRE fare i miei 65 km settimanali, ma all'interno dei miei 5 allenamenti vario molto lunghezza, passo e percorsi.

Delle gare, a parte tutta la noia burocratica di fare visita medica per idoneità, iscriversi a una società, iscriversi alla gara, ritirare pettorina gara ecc..., mi risulta indigesta proprio l'idea di dover partire a una certa ora per fare un certo percorso: dove sta la libertà? Senza contare il dover pagare per correre, cosa che per il mio modo di vedere mi risulta assurda. E poi c'è tutto il rischio infortuni, metti che il giorno della gara non ti senti al meglio e corri lo stesso tirando al massimo (se fosse un allenamento basterebbe correre meno e in modo più blando o saltarlo), poi se ti fai male rischi di scontarla con settimane di stop.

E tutto questo a che scopo? Se voglio sapere che tempo riesco a fare sui 10km, sui 21km o anche sui 42, mi basta uscire e correre queste distanze, e alla fine il mio gps vecchiotto me lo dirà.

Nelle gare forse la cosa più importante è - anzi probabilmente la cosa fondamentale per chi non è un atleta di professione - l'aspetto della socialità, ma a parte che nessuno dei miei amici pratica la corsa, il bello per me è proprio il contrario, un'oretta di solitudine in mezzo a tutti gli impegni di lavoro e sociali della giornata.

Detto ciò rispetto ovviamente chi trova nelle gare le più varie motivazioni, ma la corsa si può vivere benissimo anche senza dover dimostrare niente a nessuno tranne che a se stessi.

[md85bg]

Corro da marzo dell'anno scorso..un anno giusto giusto..partito da zero il 10 aprile andrò a Roma a fare la prima maratona dopo aver fatto la prima mezza il 6 gennaio..oltre al fatto di svegliarmi alle 5 di mattina per poi andare a lavorare per seguire una tabella per prepararmi dignitosamente a fare 42km la costanza e il sacrificio che ho nel correre mi sorprendono perché solo dandomi un obbiettivo vero ottengo certi risultati..
Per non parlare del giorno dalla Maratona,tutto organizzato per noi runners, la nostra passione, ogni giorno ci penso al 10 aprile quando sarò lì..sembro un bambino che conta i giorni che aspetta il natale o il suo compleanno..sogno e mi piace viaggiare nella mia mente!!
Semplicemente sogno!

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