Perché ai runner piacciono le scarpe strette?

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elteo79
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Re: Perché ai runner piacciono le scarpe strette?

Messaggio da elteo79 »

Non sono assolutamente un fisiatra ma dalle poche letture ed esperienze che ho avuto è esattamente il contrario.
Io sapevo che l'alluce libero di allargarsi e gli archi plantari liberi di comprimersi danno stabilità e ammortizzano la corsa, non per nulla c'è tutta una ginnastica per ribilitare e rinforzare piedi "addormentati" con alluci tendenti al valgismo.
Tutto questo posso confermare che -su di me- ha funzionato alla grande, sicuramente qualcuno più ferrato di me potrà smentire o confermare la validità scientifica della cosa.
berre
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Re: Perché ai runner piacciono le scarpe strette?

Messaggio da berre »

Gli sport che conosco dove più conta la forza nelle dita dei piedi sono danza classica e arrampicata sportiva. Scarpe strettissime.
Tra l'altro la cosa vale anche nelle mani, la presa è più forte a dita raccolte, ma qui abbiamo il pollice che aiuta nel compito.
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shaitan
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Re: Perché ai runner piacciono le scarpe strette?

Messaggio da shaitan »

anche nello squat comunque ti dicono di artigliare il terreno...

Poi chiaro un conto è la comodità, un conto la performance
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same
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Re: Perché ai runner piacciono le scarpe strette?

Messaggio da same »

Flamingo90 ha scritto: 13 set 2021, 10:15
Giusto poco fa, cercando online dritte per l' acquisto del giusto numero di scarpe da running, mi sono imbattuto in un video di un ragazzo che diceva di avere il piede di 27.5cm e di usare un 43 Nike, quando io con un piede di 26cm già col 44 mi trovo molto scomodo e quindi sotto il 10/10.5US non sono mai andato di nessun modello, né da running né per altri sport che pratico né per la quotidianità (ovviamente questo dipenderà anche dalla forma del piede, è chiaro che non conta solo la lunghezza...)
26cm corrispondono a 41, 7uk, 8 us. Io ho questa lunghezza di piede e compro 41,5 Nike, Salomon e NB (7,5 UK). Secondo me hai misurato male la lunghezza del piede oppure hai un piede più largo che lungo :D
Flamingo90
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Re: Perché ai runner piacciono le scarpe strette?

Messaggio da Flamingo90 »

same ha scritto: 14 set 2021, 16:59
Flamingo90 ha scritto: 13 set 2021, 10:15
Giusto poco fa, cercando online dritte per l' acquisto del giusto numero di scarpe da running, mi sono imbattuto in un video di un ragazzo che diceva di avere il piede di 27.5cm e di usare un 43 Nike, quando io con un piede di 26cm già col 44 mi trovo molto scomodo e quindi sotto il 10/10.5US non sono mai andato di nessun modello, né da running né per altri sport che pratico né per la quotidianità (ovviamente questo dipenderà anche dalla forma del piede, è chiaro che non conta solo la lunghezza...)
26cm corrispondono a 41, 7uk, 8 us. Io ho questa lunghezza di piede e compro 41,5 Nike, Salomon e NB (7,5 UK). Secondo me hai misurato male la lunghezza del piede oppure hai un piede più largo che lungo :D
Questo riportano le tabelle, effettivamente, anche se... le misure americane non dovrebbero essere in pollici? 10.5 inches = 26.67 cm... anche se forse sarà più complicato di così.
Io in un 44 (o inferiori) mi sento scomodo proprio in lunghezza e anche in negozio (specializzato in running) valutando la lunghezza "a occhio" e tastando col dito, non mi hanno mai neanche proposto di provare numeri sotto il 44 e mi hanno fatto provare più spesso dei 44.5 e 45. Di altri tipi di scarpe non ho niente al di sotto del 44, a mia memoria. Quindi boh, forse avrò capito male come misurare il piede o sbagliato a misurare.
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Hermes
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Re: Perché ai runner piacciono le scarpe strette?

Messaggio da Hermes »

Personalmente compro scarpe più strette (o meglio, precise con la lunghezza del piede --> 27.0 cm) per sport come calcetto e tennis, dove ho bisogno di più controllo e stabilità nei movimenti brevi e rapidi.
Le scarpe da running invece preferisco prenderle un mezzo centimetro in più (27,5 cm) perché anch'io penso che sia più importante il comfort e la possibilità di poterci correre senza problemi a lungo che non la sensazione di aderenza.
Tra l'altro, succede che con le scarpe da tennis o calcetto strette ogni tanto qualche unghietta si annera, mentre con quelle da running non accade (e credo sia meglio che non succeda).

P.S.
Importantissimi secondo me anche i calzini, spesso sottovalutati. Ho iniziato con quelli "normali"... tipico fantasmino che puoi andarci anche in giro. Poi sono passato a quelle a compressione (molto meglio), ma la vera differenza l'ha fatta la mia recente conversione alle calze con le dita separate: fantastiche! Provare per credere. ;)
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Flamingo90
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Re: Perché ai runner piacciono le scarpe strette?

Messaggio da Flamingo90 »

Hermes ha scritto: 15 set 2021, 17:31 Personalmente compro scarpe più strette (o meglio, precise con la lunghezza del piede --> 27.0 cm) per sport come calcetto e tennis, dove ho bisogno di più controllo e stabilità nei movimenti brevi e rapidi.
Le scarpe da running invece preferisco prenderle un mezzo centimetro in più (27,5 cm) perché anch'io penso che sia più importante il comfort e la possibilità di poterci correre senza problemi a lungo che non la sensazione di aderenza.
Tra l'altro, succede che con le scarpe da tennis o calcetto strette ogni tanto qualche unghietta si annera, mentre con quelle da running non accade (e credo sia meglio che non succeda).
E per le scarpe di tutti i giorni che "lunghezza" (o numero) utilizzi? A me non è mai capitato l'inconveniente dell'unghia, ma oltre ad annerirsi le unghie, non ti fanno male e non sei scomodo?
Il controllo e la stabilità negli sport che hai citato non dipendono dalle scarpe e si hanno tranquillamente anche col numero giusto: le scarpe da tennis, ad esempio, sono fatte appositamente per gli spostamenti laterali, talvolta pericolosi per le storte alle caviglie: per questo sono molto rigide. Quelle da calcio non le ho mai provate perché non ho mai praticato lo sport, ma penso che il caso sia analogo: è la struttura stessa della scarpa ad aiutare e non c'è bisogno di intervenire col numero o di portare scarpe scomode per una miglior resa o controllo, che forse è più apparente che reale
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Cataldo
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Re: Perché ai runner piacciono le scarpe strette?

Messaggio da Cataldo »

Prendo sempre le scarpe 2 numeri in più del 46 che uso solitamente come scarpe "borghesi" ... Uso quasi sempre le asics cumulus e qualunque sia il modello ( le uso dalle 17 oggi siamo alle 23 ) non mi sono mai trovato male nella scelta ...

Questo perché sulle lunghe distanze il piede va incontro ad una sorta di allungamento proprio per la ripetitività del gesto ... È come se si allungasse leggermente ...

Diverso il discorso dei professionisti e dei runner sullo scatto ... Credo che chi corre a 3 a km abbia delle scarpe cucite addosso col calco del piede ... Cosa che sono sicuro facciano già per i calciatori o i velocisti ...
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Hermes
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Re: Perché ai runner piacciono le scarpe strette?

Messaggio da Hermes »

Flamingo90 ha scritto: 15 set 2021, 20:54 E per le scarpe di tutti i giorni che "lunghezza" (o numero) utilizzi? A me non è mai capitato l'inconveniente dell'unghia, ma oltre ad annerirsi le unghie, non ti fanno male e non sei scomodo?
Il controllo e la stabilità negli sport che hai citato non dipendono dalle scarpe e si hanno tranquillamente anche col numero giusto: le scarpe da tennis, ad esempio, sono fatte appositamente per gli spostamenti laterali, talvolta pericolosi per le storte alle caviglie: per questo sono molto rigide. Quelle da calcio non le ho mai provate perché non ho mai praticato lo sport, ma penso che il caso sia analogo: è la struttura stessa della scarpa ad aiutare e non c'è bisogno di intervenire col numero o di portare scarpe scomode per una miglior resa o controllo, che forse è più apparente che reale
Ciao e scusa il ritardo nel risponderti.
Vabbeh, non è che ogni volta che gioco a tennis o a calcio/calcetto finisco la partita con le unghie nere :D però un paio di volte all'alluce mi sarà capitato. Poi ogni tanto qualche vescica o cose così, ma credo sia normale (appunto con scarpe strette).
Nel quotidiano mi piace stare comodo, quindi sempre quel mezzo numero in più rispetto alla lunghezza del piede, anche perché le scarpe di tutti i giorni spesso le metti alla mattina e le togli alla sera, quindi devi cercare per forza la comodità.
Quello che dici sulle scarpe già predisposte per certi movimenti è vero, ma non sono d'accordo sul fatto che il numero non incida e non aiuti. Pensa per esempio a calciare un pallone con mezzo cm di gioco tra scarpa e piede, oppure a fare uno scatto in avanti o laterale nel tennis con lo stesso margine. Estremizzando, pensa ad avere un numero o un numero e mezzo in più... eccome se cambierebbe la qualità del supporto da parte della scarpa.
C'è anche un'altra valutazione da fare: una partita di tennis (amatoriale) dura un'ora e di strada ne percorri ben poca (500 - 600 m a dire tanto). Nel calcetto boh, potrai raddoppiare? Sempre di poca roba parliamo. Poi finisce la partita, togli le scarpe e sei apposto. Nella corsa invece percorri decine di Km ad uscita, compi migliaia di passi, e ti ripeti in un movimento continuo fatto di urti con il suolo, sollecitazioni ossee, sforzi muscolari e tensioni tendinee degli arti inferiori. Il sangue viene convogliato vero i piedi, i quali si gonfiano aumentando di volume anche a causa dell'aumento di temperatura. Prevedere quel margine di mezzo cm consente di mantenere la comodità anche in tali situazioni, cosa di cui non hai bisogno negli altri sport citati.
Ecco perché preferisco il numero preciso (non stretto, preciso) per calcio/calcetto e tennis e 0,5 cm in più per il running. ;)
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Re: Perché ai runner piacciono le scarpe strette?

Messaggio da Valby »

Io anche uso 43,5 (43 o 44 dipende dal modello) per scarpe tradizionali ma 10,5 US o 11 US (a seconda delle marche dal 44,5 al 45) per la corsa. Non a caso in inglese parlano di toe box (scatola dell’alluce) evidenziando l’importanza dello spazio in punta (non dimentichiamo anche utile per le discese oltre che per espansione del piede). Io amo anche la scarpa non troppo fasciante ma giusta, fondamentale è un giusto bloccaggio al tallone nel senso che la scarpa deve essere bella ferma e sicura e non scivolare dietro al tendine d’Achille
:beer:
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