Monte Rosa Walserwaeg by UTMB 18-20 luglio 2025

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M_Pasinelli
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Re: Monte Rosa Walserwaeg by UTMB 18-20 luglio 2025

Messaggio da M_Pasinelli »

Grazie a tutti!

Ho sentito che il passaggio di Alpenzu era condiviso con il TOR, per quello mi sono sorti i pensieri che anche altre parti potessero esserlo.

Dal messaggio dell’organizzazione pareva che avessero fatto una variante lieve da non modificare il percorso la sera prima (secondo la traccia, a memoria, una riduzione di 500 metri, togliendo 100m D+). Se hanno fatto cambiamenti i giorni prima non vi so dire e a quel punto è apprezzato il fatto che sia per evitare problemi di sicurezza.
È anche possibile che abbia perso io l’informazione.

La maglietta provata per 40’ e confermo il parere che sia molto bella 🤩

Ps: ho anche apprezzato che abbiano controllato (parte importante) del materiale obbligatorio, quali telo termico, giacca e frontale.
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MixRun
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Re: Monte Rosa Walserwaeg by UTMB 18-20 luglio 2025

Messaggio da MixRun »

Ciao a tutti
anche io volevo raccontare la mia esperienza sulla MRT90 che alla fine si sono rivelati 85 con circa 6.200D+.
Premetto che era la mia prima ultra in territorio alpino, pur avendo partecipato ad ultra più lunghe da altre parti.
Le premesse sul dislivello previsto mi hanno fatto optare per una distanza più corta della 120k (ed alla fine direi per fortuna). I primi 27 km scorrono relativamente semplici risalendo la valle con la partenza da Pont Saint Martin: è un alternarsi di passaggi nei vari paesini, salite da 400/600 d+ e tratti in asfalto (alla fine forse un pò troppi??). Grande partecipazione della comunità locale ai ristori. Dal 27km cominciano le salite, quelle vere (a cui forse non sono molto abituato) e si entra in ambiente tipico valdostano. La prima in particolare sale da Gaby ai laghetti di Frudiere per circa 3,5km con oltre 1000d+; il sentiero iniziale lascia poi spazio ad una pietraia che arriva fino in cima; la giornata di venerdì è molto calda e la fatica è forse accentuata dall'acqua che non mi basta mai. La prima parte della discesa è tecnica per poi lasciare spazio ad una carrabile scoperta...inutile dirlo, molto caldo. Tra salite e discese ed attraversamento di piccoli villaggi si scende in picchiata a Brusson, base vite al 40km. Cambio d'abito e pasto abbondante in vista delle prossime salite. Uscito dal ristoro di Brusson si sale verso il rifugio Arp, anche qui la prima parte della salita è molto tosta e molti di quelli che mi stavano davanti li vedo scendere in senso contrario al mio: non capivo cosa stesse succedendo perchè avrò incrociato almeno 20 persone che scendevano anzichè salire. Dietro una cascata la salita diventa più dolce e si allarga su una strada bianca che conduce al rifugio Arp dove la temperatura comincia a diventare gradevole (nel tragitto ho quasi finito l'acqua). Si prosegue nella salita passando dietro un'alpeggio, i laghetti ed un ponticello in pietra per arrivare fino al colle Palasinaz a 2.660mt dove scollinando il primo tratto della discesa è molto ripido per poi, alla fine lasciare spazio ad una carrabile più ampia che conduce a Mascognaz. Intanto insieme a due compagni di avventure incontrati nell'ultima salita, decidiamo di dividere la fatica e di proseguire nel viaggio rimanente insieme. Vediamo Champoluc dall'alto, sentiamo la musica che proviene dalla festa in corso e pensiamo di essere quasi vicini, ma iniziamo un tratto dentro un bosco che alterna salite e discese prima di farci sbucare vicini al prossimo ristoro e cancello orario sul quale abbiamo un margine di circa 2 ore. Al ristoro passiamo qualche minuto in più, forse perchè in fondo immaginavamo cosa ci aspettava nella salita al Rothorn. La prima parte della salita è al solito molto ripida per poi passare su qualche pista da sci; ormai abbiamo la frontale da qualche ora e l'ambiente circostante non è chiarissimo. L'ultimo tratto risale lungo dei tratti esposti e dei massi, alcuni smossi, che ci portano a scollinare. Alla fine la salita di circa 6km ci da circa 1100d+ e sembrava non finire mai. La discesa non è certamente migliore, per fortuna con i bastoncini avevo un pò di protezione in più perchè il primo tratto è veramente tosto. Tra il cancello di Sitten e il ristoro di Gressoney-La-Trinité continuiamo a scendere ma ormai siamo molto stanchi e nel tratto pianeggiante che ci porta al penultimo ristoro abbozziamo una corsa molto blanda. Da La Trinitè sappiamo che mancano ancora circa 4,5km e 380d+ per arrivare ad Alpenzù e credetimi, sono stati infiniti; la stanchezza me li ha fatti vivere come una inutile crudeltà considerato che eravamo nei pressi dell'arrivo ed avevamo già fatto circa 5800d+ (gli stessi della LUT fatti su 120km). Vedevo le frontali di chi mi stava davanti e imprecavo pensando a come dovessi fare per arrivare lassù. Dietro l'ultima curva sbuca finalmente il tanto agognato ristoro: non ho più fame, non ho più voglia di bere, attendo solo che i miei amici finiscano; ho solo voglia di arrivare, fare una doccia e mettermi a letto. Ormai sono trascorsi circa 22 ore e sono stanco. Lasciamo il ristoro per l'ultima discesa, la solita bella discesa ripida e grazie ai miei bastoncini se non rovino per terra, tra le pietre. Usciamo dal sentiero in direzione arrivo, siamo in paese, chiudo finalmente i bastoncini. Non è ancora finita: per aggirare un cantiere si risale leggermente e ricomincia un sali-scendi molto più dolce, ma dopo 23 ore in giro lo vivo come l'ennesima crudeltà. Poi finalmente entriamo nell'ultimo tratto e decidiamo di onorare la gara con le ultime forze rimaste, arrivando in tre come ci eravamo detti a metà del nostro viaggio.
A distanza di qualche giorno, valutando la manifestazione, ritengo che si sia svolto tutto in pieno stile UTMB: ristori abbondanti, volontari gentilissimi, trasporti perfetti ecc.
Alla fine, almeno per me che sono abituato a montagne più dolci, la gara si è dimostrata dura, con salite cattive e discese molto tecniche e con pochi tratti veramente corribili (ma questo dipende dal livello personale, non è una critica e lo sapevo già quando mi sono iscritto). Mi serviva questa esperienza, che alla fine porterò come al solito nel cuore per i passaggi e le emozioni vissute, per fare un ulteriore step di crescita e penso che l'obiettivo sia stato raggiunto. L'unica cosa che mi è dispiaciuto è non aver ottenuto un capo tecnico (anche una semplice maglietta) da finisher al posto della medaglia.
Corry73 Utente donatore Donatore
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Re: Monte Rosa Walserwaeg by UTMB 18-20 luglio 2025

Messaggio da Corry73 »

Bel racconto e complimenti per averla conclusa ;-)
bianco222
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Re: Monte Rosa Walserwaeg by UTMB 18-20 luglio 2025

Messaggio da bianco222 »

Ed ecco finalmente anche il mio racconto!
È la mia prima gara dell’anno e forse l’ultima. Molti impegni e viaggi di lavoro mi hanno impedito di partecipare ad altre gare, ma tutto sommato sono riuscito ad allenarmi abbastanza bene e credo di essere in discreta forma. Questa gara però ha un sacco di materiale obbligatorio (sulla 120) e molte cose non le ho proprio (tipo i copripantaloni impermeabili che reputo anche abbastanza inutili). Come al solito mio faccio tutto all’ultimo e mi ritrovo a tre ore dalla partenza stressato a cercare le cose che mi mancano. Alla fine avrò tutto ma con un notevole stress pre-partenza (e ovviamente nessuno controllerà lo zaino né a me né a tutti quelli che ho visto con zainetti da 5l…). Altra cosa è che la quantità di materiale obbligatori mi costringe allo zaino da 20l che non uso da un anno. Risultato finale saranno delle piaghe alla schiena fino al sangue.
Finalmente si parte e così non devo più girare per negozi. Pronti via e come al solito tutti partono a cannone. Io non conosco la prima parte nonostante sia di casa ma immagino che ci sarà una qualche strettoia e quindi spingo un po’ anche io nei primi Km giusto per non trovarmi troppo imbottigliato. Ma la gara è lunga, ci sarà il tempo di recuperare. :rambo:
In realtà le prime salite sono larghe e comode e si passa senza problemi. Si sale in una zona che non conosco ma che è molto bella. Il caldo si fa sentire ma dopo il primo ristoro c’è già più fresco e presto arriva la notte. Si sale e si sale (2000 nelle prime ore!) ma le gambe stanno bene. Vado del mio passo e va tutto alla grande. Raggiungo Valchourda e subito dopo il colle. La discesa verso Saint-Barthlemy in realtà l’ho fatta solo due volte nonostante io viva qui… Però conoscerla o non conoscerla cambia poco. Una discesa bella tecnica dove io comunque mi trovo bene. In fondo alla discesa però comincio ad avere un po’ di problemi di stomaco (forse ho esagerato con i sali?). Passo davanti casa e sono tentato da fermarmi un attimo (immaginate la soddisfazione di farla nel proprio cesso in una ultra!), ma non ho le chiavi…
Tiro dritto fino al ristoro dove finalmente mi libero. Ora sto meglio e continuo. La salita al Col Fenetre è dritta impestata. La conosco così bene che non la faccio quasi mai! 😊 Supero diverse persone, tutti sconvolti dalla durezza di questa salita. E la discesa è pure peggio! In discesa mi supera una ragazza francese che rivedrò più volte. In salita non va un granché ma in discesa è un demonio. Provo a starle dietro un po’ e mi maciullo le gambe. La mollo e vado del mio passo fino ad Antey. Poi bella salita alla Magdalene dove recupero la ragazza francese. Cosa fondamentale perché la stradina tra la Magdalene e Cheneil è quanto di più noioso possa esistere in un trail. ](*,) Stradina sterrata in pianura di notte. Fossi da solo andrei alla metà, ma lei tira e io le sto dietro. Dopo Cheneil recupero altri tre e faccio un tratto con loro, anche questo di grande aiuto perché anche qui sono tutte stradine e loro corrono. Se io fossi da solo sarei tentato ad andare sempre più piano. Li perdo un po’ prima di Cervinia ma intanto arriva l’alba e la Gran Becca davanti a noi rende tutto più bello. Uno spettacolo unico. Una giornata splendida, anche se sappiamo che durerà poco. Alla base vita mi cambio, mangio, sistemo lo zaino e mi metto dei cerotti sulla schiena. Poi riparto bene. Il colle delle cime bianche è una salitona tosta e recupero tante posizioni, compresa la francese. In cima mi fermo poco e riparto. Ci sono 1600m di discesa e mi spaventano un po’. Ma è tecnica e mi trovo bene. Alla fine l’unica che mi recupera è la francese (che si sta giocando il podio femminile, alla fine arriverà quarta). E di nuovo mi è utilissima perché nel tratto in pianura tra Saint Jaques e Champoluc lei corre. E io le sto dietro. Ci avvicina un turista belga che sta correndo lungo il fiume e ci chiede della gara. Quando scopre che abbiamo già quasi 100 km nelle gambe e stiamo correndo a 5.30” ci fa i complimenti. Io gli rispondo “io vado così forte solo perché lei va forte, se fossi da solo col cavolo!”.
A Champoluc piccola pausa. Intanto sta iniziando a piovere. Ci sono i massaggiatori e mi prestano un po’ di crema per la schiena (io la avevo ma la ho finita). Riparto. Salita tosta ma che conosco. Anche qui recupero diverse posizioni. Supero di nuovo la francese che nel frattempo è terza (una ragazza italiana stava scendendo in piena crisi). In cima però mi raggiunge un’altra ragazza svizzera che “soffierà” il terzo posto alla francese. Lei è l’unica persona che praticamente mi ha superato negli ultimi 100 km. Io mi sono gestito molto bene, ma lei ancora meglio; nel finale andava davvero fortissimo! :hail:
Discesa a Gressoney sotto la pioggia su rocce bagnate. Io non prendo rischi. Inutile dirlo che la francese mi passa a doppia velocità correndo come un diavolo sulle rocce bagnate. Davvero tanta roba! :hail:
Dopo Gressoney ci congiungiamo con quelli della 40 e non me lo aspettavo. Sui tratti corribili ovviamente vanno tutti più forte di me (anche perché questi sono quelli che finiranno in 6-7 ore quindi non proprio scarsi) e io devo continuamente fermarmi a farli passare. Questa cosa è un po’ frustrante. Poi sulla salita finale verso Alpenzù sono io che supero loro e mi gaso parecchio a superare gente che ha un quarto dei miei km nelle gambe. Questo mi dà l’energia di saltare in pieno il ristoro di Alpenzù e tirare dritto. La discesa però è un’altra cosa. Io ho le gambe a pezzi e mi risuperano in molti. Poi tratto finale fatto con le unghie e con i denti (la deviazione dietro il cantiere la ho maledetta davvero!) e arrivo a Gressoney in 21h 22’ e in 23esima posizione assoluta. 5° dei vecchi non troppo vecchi. Il mio obbiettivo erano le 24 ore e magari una posizione nei primi 100. Quindi direi che sono soddisfattissimo! :D

Nel complesso gara bella. Corribile ma anche con tratti tecnici e percorso bello e vario. Organizzazione top! La maglietta non so come è perché l’ho persa ancora prima di partire però la birra nel pacco gara è top, così come il buono birra all’arrivo. Ristori ottimi e volontari top! Uniche due pecche il tratto finale insieme alle altre gare e il non controllo degli zaini. Questa cosa a me manda un po’ in bestia. Se metti del materiale obbligatorio poi controllalo! :-#
Corry73 Utente donatore Donatore
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Re: Monte Rosa Walserwaeg by UTMB 18-20 luglio 2025

Messaggio da Corry73 »

Uhaoo! Che prestazione! :hail: =D>
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mimmo68 Utente donatore Donatore
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Re: Monte Rosa Walserwaeg by UTMB 18-20 luglio 2025

Messaggio da mimmo68 »

Bei racconti e belle prestazioni, complimenti a tutti! Ho l'impressione che alla fine cederò e per l'anno prossimo ci sarò anch'io :smoked:
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HappyFra Utente donatore Donatore
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Re: Monte Rosa Walserwaeg by UTMB 18-20 luglio 2025

Messaggio da HappyFra »

Che forza che siete, tantissimi complimenti! =D>
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Re: Monte Rosa Walserwaeg by UTMB 18-20 luglio 2025

Messaggio da Runner per caso »

Fatta anch'io la 40 km. Gara che complessivamente mi è piaciuta anche se non ero proprio nel mio, dato che le discese tecniche non sono il mio pane.

Per questa gara ho avuto un approccio napoleonico, nel senso che che i piani di battaglia - secondo Napoleone - funzionano fino al primo assalto. Ed infatti il mio piano di gara si basava solo sul primo assalto: correre i km iniziali in piano/leggera discesa e poi si vedrà. Però, fedele all'aforisma di cui sopra, c'è spazio per un fuori programma: al 3° km non vedo una radice e volo lungo lungo per terra. Per fortuna non mi faccio nulla a parte una piccola grattatina sul ginocchio. Mi rialzo, con una francese (manco a farlo apposta) che mi chiede se è tutto ok e riparto.
La salita al rifugio Sottile la reggo bene e quando arrivo al Colle della Valdobbiola non avverto fatica. Nella lunga discesa fino a Rong però perdo un centinaio di posizioni che non recupererò più fino alla fine della gara.
Dopo il ristoro ci sono un po' di km corribili, ma le gambe indolenzite dalla discesa non mi permettono di andare se non per brevi tratti. Quando comincia la salita al Gabiet sospetto che il mio orologio sia andato in tilt, perché vedo che non sono distante dallo scollinamento ma mancherebbero circa 300mt di dislivello: purtroppo l'orologio aveva ragione e quei mt sono tutti nella parte finale.
Al ristoro dopo il Gabiet realizzo che avrei circa 3h per arrivare al prossimo cancello distante una decina di km. Meglio di quanto mi aspettassi. Riparto per la discesa, prima tecinca e poi finalmente corribile dove lascio andare le gambe.
Da Gressoney-La-Trinité però forse rallento troppo e ci metto più di 1h per arrivare ad Alpenzu. L'arrivo di Gressoney-Saint-Jean mi sembra non arrivi mai, forse sono un po' scoraggiato dalla lenta salita ad Alpenzu. Nelle ultime centinaia di metri prima di tagliare il traguardo vedo una persona dietro di me con la coda dell'occhio, penso sia un concorrente che sta per superarmi ma poi comincia ad incitarmi e mi dice di non mollare, spingo fino alla fine e quando arrivo...non lo trovo. In classifica dopo di me ci sarà una donna. O è cascato o forse era uno che si trovava sul percorso e che mi ha incitato per un pezzo. O me lo sono sognato, ma non credo di essere stato così poco lucido :D In ogni caso il suo incitamento mi ha fatto piacere e lo ringrazio.

Gara dura, con salite e discese lunghe e ripide, soprattutto nella prima parte. Ma alla fine mi è piaciuta e sono contento di averla fatta, è tutta esperienza buona per il futuro. Anche per quanto riguarda la gestione mentale di certi momenti.

Chiudo agganciandomi a quanto diceva @M_pasinelli sul pacco gara: la maglietta ha fatto piacere anche a me, è un gadget che gradisco sempre. Per il resto stendiamo un velo pietoso: con quello che si paga, una Menabrea da 33 in lattina ed un pacchettino di biscotti è una roba da piocioni. Non pretendo di portarmi a casa la spesa, ma possibile che tra tutti quegli sponsor nessuno abbia messo qualcosa? Un gadget, un integratore, un coupon, etc. Poi magari non li avrei nemmeno usati, ma è una questione di forma. Forse è una policy di UTMB, quando feci la Chianti non ricordo di aver trovato molto di più nel pacco gara.

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