Ed ecco finalmente anche il mio racconto!
È la mia prima gara dell’anno e forse l’ultima. Molti impegni e viaggi di lavoro mi hanno impedito di partecipare ad altre gare, ma tutto sommato sono riuscito ad allenarmi abbastanza bene e credo di essere in discreta forma. Questa gara però ha un sacco di materiale obbligatorio (sulla 120) e molte cose non le ho proprio (tipo i copripantaloni impermeabili che reputo anche abbastanza inutili). Come al solito mio faccio tutto all’ultimo e mi ritrovo a tre ore dalla partenza stressato a cercare le cose che mi mancano. Alla fine avrò tutto ma con un notevole stress pre-partenza (e ovviamente nessuno controllerà lo zaino né a me né a tutti quelli che ho visto con zainetti da 5l…). Altra cosa è che la quantità di materiale obbligatori mi costringe allo zaino da 20l che non uso da un anno. Risultato finale saranno delle piaghe alla schiena fino al sangue.
Finalmente si parte e così non devo più girare per negozi. Pronti via e come al solito tutti partono a cannone. Io non conosco la prima parte nonostante sia di casa ma immagino che ci sarà una qualche strettoia e quindi spingo un po’ anche io nei primi Km giusto per non trovarmi troppo imbottigliato. Ma la gara è lunga, ci sarà il tempo di recuperare.
In realtà le prime salite sono larghe e comode e si passa senza problemi. Si sale in una zona che non conosco ma che è molto bella. Il caldo si fa sentire ma dopo il primo ristoro c’è già più fresco e presto arriva la notte. Si sale e si sale (2000 nelle prime ore!) ma le gambe stanno bene. Vado del mio passo e va tutto alla grande. Raggiungo Valchourda e subito dopo il colle. La discesa verso Saint-Barthlemy in realtà l’ho fatta solo due volte nonostante io viva qui… Però conoscerla o non conoscerla cambia poco. Una discesa bella tecnica dove io comunque mi trovo bene. In fondo alla discesa però comincio ad avere un po’ di problemi di stomaco (forse ho esagerato con i sali?). Passo davanti casa e sono tentato da fermarmi un attimo (immaginate la soddisfazione di farla nel proprio cesso in una ultra!), ma non ho le chiavi…
Tiro dritto fino al ristoro dove finalmente mi libero. Ora sto meglio e continuo. La salita al Col Fenetre è dritta impestata. La conosco così bene che non la faccio quasi mai!

Supero diverse persone, tutti sconvolti dalla durezza di questa salita. E la discesa è pure peggio! In discesa mi supera una ragazza francese che rivedrò più volte. In salita non va un granché ma in discesa è un demonio. Provo a starle dietro un po’ e mi maciullo le gambe. La mollo e vado del mio passo fino ad Antey. Poi bella salita alla Magdalene dove recupero la ragazza francese. Cosa fondamentale perché la stradina tra la Magdalene e Cheneil è quanto di più noioso possa esistere in un trail.
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Stradina sterrata in pianura di notte. Fossi da solo andrei alla metà, ma lei tira e io le sto dietro. Dopo Cheneil recupero altri tre e faccio un tratto con loro, anche questo di grande aiuto perché anche qui sono tutte stradine e loro corrono. Se io fossi da solo sarei tentato ad andare sempre più piano. Li perdo un po’ prima di Cervinia ma intanto arriva l’alba e la Gran Becca davanti a noi rende tutto più bello. Uno spettacolo unico. Una giornata splendida, anche se sappiamo che durerà poco. Alla base vita mi cambio, mangio, sistemo lo zaino e mi metto dei cerotti sulla schiena. Poi riparto bene. Il colle delle cime bianche è una salitona tosta e recupero tante posizioni, compresa la francese. In cima mi fermo poco e riparto. Ci sono 1600m di discesa e mi spaventano un po’. Ma è tecnica e mi trovo bene. Alla fine l’unica che mi recupera è la francese (che si sta giocando il podio femminile, alla fine arriverà quarta). E di nuovo mi è utilissima perché nel tratto in pianura tra Saint Jaques e Champoluc lei corre. E io le sto dietro. Ci avvicina un turista belga che sta correndo lungo il fiume e ci chiede della gara. Quando scopre che abbiamo già quasi 100 km nelle gambe e stiamo correndo a 5.30” ci fa i complimenti. Io gli rispondo “io vado così forte solo perché lei va forte, se fossi da solo col cavolo!”.
A Champoluc piccola pausa. Intanto sta iniziando a piovere. Ci sono i massaggiatori e mi prestano un po’ di crema per la schiena (io la avevo ma la ho finita). Riparto. Salita tosta ma che conosco. Anche qui recupero diverse posizioni. Supero di nuovo la francese che nel frattempo è terza (una ragazza italiana stava scendendo in piena crisi). In cima però mi raggiunge un’altra ragazza svizzera che “soffierà” il terzo posto alla francese. Lei è l’unica persona che praticamente mi ha superato negli ultimi 100 km. Io mi sono gestito molto bene, ma lei ancora meglio; nel finale andava davvero fortissimo!
Discesa a Gressoney sotto la pioggia su rocce bagnate. Io non prendo rischi. Inutile dirlo che la francese mi passa a doppia velocità correndo come un diavolo sulle rocce bagnate. Davvero tanta roba!
Dopo Gressoney ci congiungiamo con quelli della 40 e non me lo aspettavo. Sui tratti corribili ovviamente vanno tutti più forte di me (anche perché questi sono quelli che finiranno in 6-7 ore quindi non proprio scarsi) e io devo continuamente fermarmi a farli passare. Questa cosa è un po’ frustrante. Poi sulla salita finale verso Alpenzù sono io che supero loro e mi gaso parecchio a superare gente che ha un quarto dei miei km nelle gambe. Questo mi dà l’energia di saltare in pieno il ristoro di Alpenzù e tirare dritto. La discesa però è un’altra cosa. Io ho le gambe a pezzi e mi risuperano in molti. Poi tratto finale fatto con le unghie e con i denti (la deviazione dietro il cantiere la ho maledetta davvero!) e arrivo a Gressoney in 21h 22’ e in 23esima posizione assoluta. 5° dei vecchi non troppo vecchi. Il mio obbiettivo erano le 24 ore e magari una posizione nei primi 100. Quindi direi che sono soddisfattissimo!
Nel complesso gara bella. Corribile ma anche con tratti tecnici e percorso bello e vario. Organizzazione top! La maglietta non so come è perché l’ho persa ancora prima di partire però la birra nel pacco gara è top, così come il buono birra all’arrivo. Ristori ottimi e volontari top! Uniche due pecche il tratto finale insieme alle altre gare e il non controllo degli zaini. Questa cosa a me manda un po’ in bestia. Se metti del materiale obbligatorio poi controllalo!
